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Le analisi di TÜV Italia a tutela dell’olio italiano e delle scelte dei consumatori
]Il tema agroalimentare in Italia è molto sentito in quanto è necessità comune difendere un patrimonio “attaccato” costantemente da più parti, dato il proliferare dei cosiddetti prodotti “made in Italy” contraffatti. Ad esempio, quando si parla di olio d'oliva, le principali aspettative dei consumatori riguardano l’origine garantita del prodotto e la sua qualità. Tuttavia, anche se le normative che riguardano l'olio di oliva negli anni si sono ampliate e armonizzate a livello europeo, le frodi alimentari che lo riguardano continuano a crescere. Gli esperti alimentari del laboratorio pH di TÜV Italia forniscono suggerimenti utili per scegliere olio di oliva sempre di alta qualità.
Italia, Spagna, Grecia e Portogallo producono il 90% dell'olio di oliva venduto nell'Unione Europea. Il principio sembra molto semplice: olive fresche e mature che vengono raccolte con cura e spremute tramite mezzi meccanici in condizioni sicure e igieniche per estrarre l'olio. Tuttavia, una serie di fattori possono incidere sulla produzione di olio di alta qualità.
I requisiti di lavorazione, qualità ed etichettatura sono stati specificati in vari regolamenti dell'UE a partire dal 1991 e l’ultimo di essi, il Regolamento UE 1513/2001, ad esempio, cita che “l'olio di oliva vergine può essere ottenuto dai frutti dell'ulivo unicamente con mezzi meccanici o fisici” così da preservarne le caratteristiche naturali
La normativa europea si è sempre preoccupata di definire le categorie dell'olio di oliva, nelle quali le due di maggiore qualità sono l’olio di oliva vergine e olio extravergine di oliva. L'olio extravergine d'oliva, ad esempio, deve essere ottenuto direttamente dalla spremitura delle olive eseguita esclusivamente con procedimenti meccanici ed il prodotto non deve essere esposto a temperature superiori ai 40°C. Gli oli d'oliva di questa categoria hanno un'acidità molto bassa (meno dello 0,8%) e non devono presentare difetti sensoriali. L’acidità dell’olio di oliva vergine, invece, è più alta (fino al 2%) e sono ammessi difetti sensoriali lievi.
Vi sono diverse altre tipologie di olio: olio di oliva semplice, di sansa e di oliva, lampante, raffinato e di sansa e di oliva grezzo che possiedono tutti una qualità notevolmente inferiore.
La frode è diffusa
Gli esperti che si occupano di olio ritengono che la frode in questo settore sia dilagante, in quanto vi sono diverse modalità con cui questa può avvenire: dalla vendita di extra vergini che in realtà sono miscele di oli di varia qualità, alla mendace dichiarazione di provenienza dell’olio, fino ad arrivare alla vendita di olio di oliva falso
“Nella maggior parte dei casi, la qualità dell'olio d'oliva non è riconoscibile a prima vista”, dichiara Filippo Venturi, Direttore Tecnico dei laboratori pH. ”Una data frode può essere dimostrata solo da esperti con l'aiuto di analisi avanzate che hanno come punti di partenza le prove sulla composizione chimica, lo studio delle caratteristiche fisiche e del profilo sensoriale”.
Componendo i risultati ottenuti da queste indagini si possono trarre conclusioni sull'origine e sulla qualità dell'olio.
La varietà degli oli extravergini prodotti in Italia è tale da soddisfare qualsiasi gusto e necessità. Le proprietà nutrizionali e farmaceutiche sono oggetto di continue ricerche e vengono sempre di più pubblicizzate per favorire un corretto utilizzo del prodotto.
"Le proprietà tipiche dell'olio extra vergine di oliva di qualità sono un'acidità molto bassa, un alto contenuto di polifenoli, un gusto privo di difetti sensoriali. La corretta conservazione del prodotto chiude il cerchio", continua Filippo Venturi. "Tuttavia, valutare se l'olio offre una qualità impeccabile non è generalmente un processo facile per i consumatori."
Al momento dell’acquisto, infatti, i consumatori dovrebbero essere in grado di utilizzare dei criteri qualitativi per assicurarsi che l’olio che si sta acquistando sia di qualità.
Imparare a riconoscere il fruttato, le note di amaro e piccante che caratterizzano ciascun tipo di olio extra vergine di oliva è un processo alla portata dei consumatori così come valutare l'imballaggio e l'etichettatura dell'olio di oliva di alta qualità.
I consigli di TÜV Italia
· L'etichetta deve fornire informazioni obbligatorie sulla categoria di qualità, origine, volume di riempimento, data di scadenza, produttore o imbottigliatore e distributore.
· Tutte le informazioni obbligatorie devono essere fornite anche per gli oli ottenuti da agricoltura biologica
· Le informazioni relative al valore nutrizionale, il contenuto calorico e quelle riguardanti la salute devono essere conformi ai requisiti legali. Un esempio sono le indicazioni: "privo di colesterolo" o "ricco di acido linoleico". Mentre la dicitura "spremuto a freddo" significa che la pressatura è stata eseguita a temperature inferiori a 27 °C.
· Per l’imballaggio sono preferibili i contenitori di vetro scuro che proteggono l'olio d'oliva e le sostanze nutritive in esso contenute dall'ossidazione dovuta alla luce. Bottiglie di vetro o contenitori di metallo sono sempre preferibili alle bottiglie di plastica, comunemente usate per oli di qualità inferiore.
· Importante verificare l’eventuale presenza di marchi che attestano la denominazione tutelata degli oli extravergini. In particolare la legislazione comunitaria ammette le denominazioni: IGP "Indicazione geografica protetta" e la DOP "Denominazione d'origine protetta"; la prima garantisce che una fase della produzione dell’olio sia legata al territorio al quale si fa riferimento in etichetta, la seconda che tutto il processo produttivo (coltura, spremitura, imbottigliamento) si svolga entro un’area geografica delimitata a massima tutela della qualità per il consumatore.
· Per conservare correttamente l’olio è necessario tenerlo lontano da fonti di luce e di calore. Tuttavia, in inverno, può capitare, che i componenti dell'olio d'oliva si cristallizzino togliendo fluidità al prodotto. Questo fenomeno indica che l'olio è stato immagazzinato in un ambiente troppo freddo (con temperature inferiori ai 6 - 8 °C). Basta riportare la bottiglia a temperatura ambiente in modo che i cristalli si sciolgano e l’olio torni alla sua normale consistenza senza che il gusto ne sia stato compromesso.
Forte di un’esperienza ultratrentennale, pH srl è stata fondata nel 1982 e acquisita da TÜV Italia (Gruppo TÜV SÜD ) nel 2013. I suoi laboratori operano nei settori food/food-contact e ambiente. Oggi l’azienda è inserita nel network internazionale dei laboratori del Gruppo, con una presenza nazionale ma anche una visione globale
dell’attività. Tra i numerosi riconoscimenti, pH vanta l’accreditamento n° 0069 Accredia.
Contatti con la stampa:
Sabrina Zapperi – Emilia Pistone Communication TÜV Italia – Gruppo TÜV SÜD Tel. +39 24130-1 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Internet: www.tuv.it |
Ufficio stampa TÜV Italia Sangalli Marketing & Communications Michela Sangalli – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Federico Maggioni – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Tel. 028905640 |
Laoratori pH fondati nel 1982 e acquisiti da TÜV Italia nel 2013 svolgono, presso la sede di Tavarnelle Val di Pesa (FI), attività di test in ambito food, food contact e sicurezza ambientale. Dall’iniziale interesse in ambito vitivinicolo oggi l’attività copre tutti i settori del food e del food contact, soprattutto relativamente alla prevenzione di frodi, utilizzando tecniche avanzate come la biologia molecolare. Il laboratorio alimenti esegue test di tipo chimico, microbiologico, biomolecolare, eco tossicologico, fitopatologico, sensoriale, food contact, mentre il laboratorio per la sicurezza ambientale e l’igiene industriale svolge test per la valutazione delle emissioni in atmosfera e negli ambienti di lavoro, di scarichi, rifiuti, fanghi da impianti di depurazione, oltre a valutazioni sul rumore e della qualità dei gas medicali in strutture ospedaliere. www.tuv.it/ph
TÜV Italia fa parte del gruppo TÜV SÜD ed è presente in Italia dal 1987. TÜV Italia ha una struttura di quasi 500 dipendenti e 400 collaboratori, con otto uffici operativi sul territorio nazionale, a cui si affiancano i laboratori di Scarmagno (TO) e quelli delle controllate Bytest, a Volpiano (TO) e Benevento, e di quello di pH a Tavarnelle Val di Pesa (FI), acquisiti rispettivamente nel gennaio 2012 e nel gennaio 2013.
TÜV Italia organizza periodicamente webinar e seminari gratuiti, dove vengono affrontati I temi tecnici più caldi, altre ai numerosi corsi formativi professionali, dedicati ad approfondire e sviluppare competenze in tutti i settori in cui l'ente opera. www.tuv.it
Federico Maggioni
Soave a Londra al Wset
Il Consorzio tutela vino Soave sarà protagonista di una master class con Sarah Abbot MW presso la prestigiosa sede del WSET a Londra, in apertura della nuova campagna promozionale in Inghilterra.
Il Soave ritorna in Inghilterra dopo il successo della campagna promozionale condotta nel 2017 da Sarah Abbot MW, che ha riportato i riflettori della stampa e degli operatori inglesi sulla denominazione. Il Consorzio assieme al WSET, l’ente di formazione professionale più importante nel mondo del vino, hanno infatti organizzato una master class dedicata agli operatori del settore, dove oltre alla candidatura GIAHS-FAO e alla nuova carta delle unità geografiche, verranno affrontate tematiche legate al marketing territoriale e al valore della denominazione. Un mercato, quello inglese, che si stima conti il 15% delle esportazioni della DOC e che da sempre è considerato di importanza strategica per essere conosciuti in tutto il mondo.
In degustazione vi saranno 12 aziende con i loro prodotti più rappresentativi:
Franchetto – Soave DOC La Capelina – 2017
Cantina del Castello – Soave DOC Classico Castello – 2016
Cantina di Soave/Rocca Sveva – Soave Superiore DOCG Classico Castelcerino – 2016
Vicentini – Soave Superiore DOCG Il Casale – 2016
Cantina di Monteforte – Soave Superiore DOCG Classico Monte Grande – 2016
I Stefanini – Soave Superiore DOCG Classico Monte De Fice – 2016
Fattori – Soave DOC Motto Piane – 2015
Montetondo - Soave Superiore DOCG Classico Foscarin Slavinus - 2015
Dal Cero – Soave Superiore DOCG Vigneto Runcata – 2015
Gini – Soave DOC Classico La Froscà – 2014
Inama – Soave DOC Classico – Vigneti di Foscarino 2014
Filippi – Soave DOC Colli Scaligeri Castelcerino - 2012,
Questa è la prima di una serie di iniziative che verranno portate avanti dal Consorzio e dalle aziende nell’arco del 2018 e che vedrà il culmine nel Summer of Soave, una campagna nelle enoteche più importanti del panorama inglese, alla quale lo scorso anno hanno partecipato numerosi influencer, blogger e winelovers.
Lucia Vesentini
Tempo di Libri (e Buzzati) entra nelle carceri
I detenuti domandano perché:
La costellazione di storie racchiuse, e dischiuse, da Tempo di Libri, in programma dall’8 al 12 marzo nei padiglioni 3 e 4 di fieramilanocity, include anche quelle raccontate attraverso il Progetto Carceri intitolato I detenuti domandano perché, promosso da L’Arte di vivere con Lentezza Onlus e sostenuto da Mediobanca con la collaborazione della Fiera, che coinvolge alcuni istituti di pena dell’area milanese in attività legate a Il Gioco dei Perché ideato per le scuole e incentrato su Dino Buzzati.
Se la curiosità è il principale motore degli interrogativi formulati dai bambini e dai ragazzi, la riflessione su se stessi, il proprio percorso di vita passato e futuro, è invece ciò che anima i Perché sollevati dai detenuti. Incoraggiati anche dalla presenza di uno scrittore di Tempo di Libri, queste occasioni di dialogo possono davvero essere per loro l’inizio di un percorso di cambiamento, di una nuova consapevolezza di sé. Soprattutto per i giovanissimi reclusi al Beccaria – diffidenti, chiusi, alieni ai libri e alla lettura –, come anche a Piacenza e per le donne in regime di alta sicurezza, schive di fronte un approccio di carattere culturale, ma che potrebbero trovare proprio nei Perché la chiave di apertura verso un mondo negato.
In collaborazione con Tempo di Libri, quindi, le domande raccolte sono state e saranno rivolte ad una rosa di autori che poi si confrontano con i detenuti all’interno delle cinque strutture carcerarie aderenti al programma: Casa Circondariale San Vittore, di Piacenza, di Pavia, Casa di Reclusione di Bollate e Istituto Penale per Minorenni Beccaria.
Il primo appuntamento si è svolto il 13 febbraio presso la biblioteca della Casa Circondariale Torre del Gallo di Pavia con il direttore della Fiera Andrea Kerbaker: i prossimi sono in programma il 19 marzo, con Mario Santagostini a San Vittore, il 21 marzo con Gianni Biondillo, che risponderà ai detenuti del carcere di Bollate, mentre il 22 marzo sarà la volta di Gianfelice Facchetti al Beccaria. Seguiranno altri incontri a Piacenza.
Il progetto funziona grazie alla preziosa collaborazione di tanti partner: Servizio Educativo per Adolescenti in difficoltà del Comune di Milano; Centro Giustizia Riparativa e Mediazione Penale; Biblioteche in Rete a San Vittore che vive grazie a una Convenzione con la Casa Circondariale di San Vittore firmata da Caritas Ambrosiana, Casa della Carità, Bibliolavoro, CPIA 5 - Milano, Associazione Mario Cuminetti e Comune di Milano-Settore biblioteche. Le riunioni si svolgono periodicamente al Centro San Fedele e sono coordinate da Elvio Schiocchet.
VI Opera San Fedele; Associazione Mario Cuminetti; Commissione Cultura di Bollate, istituita ai sensi dell’art. 27 OP, di cui fanno parte l’educatore, volontari e persone detenute, le quali possono avere un ruolo decisionale nell’organizzazione della vita dell’istituto. Tutto è reso possibile grazie alla collaborazione dei Direttori degli Istituti: Stefania D'Amico, Pavia; Caterina Zurlo, Piacenza; Olimpia Monda, Beccaria-Milano; Giacinto Siciliano, San Vittore-Milano; Massimo Parisi, Bollate-Seconda Casa di Reclusione, Milano; e grazie ai Comandanti e a tutti Agenti di Polizia Penitenziaria e agli Educatori.
La cartella stampa, il programma, il visual e il logo sono scaricabili qui
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Daniela Poli – Ufficio Stampa Associazione Italiana Editori Tel. 02 89280823 – 335 1242614
Agri Liguria News
Febbraio 2018 - anno VII - numero 71 | ||
L'editoriale dell'assessore Stefano Mai Giovedì 1 marzo, alle 13, nella sala della trasparenza della Regione Liguria, insieme al presidente Toti, faremo il punto sulla situazione del Psr-Programma di sviluppo rurale 2014-2020. Dopo mesi di sforzi e di impegno, nonostante le oggettive difficoltà riscontrate nel Sian e da parte di Agea – che purtroppo ancora permangono -, abbiamo potuto rilasciare circa 1.500 nulla osta finanziari, per oltre 50 milioni di euro. Una tranche importante di finanziamenti, da tempo attesi dal territorio e dalle nostre imprese, a cui se ne aggiungeranno altri nelle prossime settimane. Di recente, inoltre, è stato pubblicato, su agriligurianet.it, il calendario indicativo delle prossime aperture dei bandi Psr: un'azione di trasparenza necessaria, richiesta dal regolamento comunitario, ma che non preclude alla concertazione e alla condivisione nelle scelte dei prossimi mesi con il mondo agricolo e delle associazioni. Per il pagamento delle misure a superficie, siamo in costante contatto con Agea per sollecitarne la liquidazione. Durante la conferenza stampa del 1 marzo, infine, apriremo un'importante finestra sulla pesca: presenteremo, infatti, anche lo stato dell'arte dell'emissione dei nulla osta dei bandi Feamp a cui si aggiungono anche le strategie Flag. Buona lettura di Agriligurianews |
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BANDI PSR Liguria(approfondisci su Agriligurianet)
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Attivi Misura 4.3 - Investimenti in infrastrutture connesse allo sviluppo, ammodernamento o adattamento dell’agricoltura Misura 6.2 - Aiuto all'avvio di imprese per attività in aree rurali Misura 6.4 - Investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole Misura 7.1 - Piani di tutela e di gestione dei siti di Natura 2000 Misura 7.2 - Infrastrutture essenziali alle popolazioni rurali15 febbraio – 16 marzo 2018 Misura 7.4 - Investimenti per attività ricreative, culturali e altri servizi per la popolazione rurale Misura 9.1 - Riconoscimento di gruppi di produttori forestali Misura 10.1 (A, B, C) - Pagamenti agro-climatico-ambientali: domande di conferma degli impegni assunti nel 2015, 2016 e 2017 Misura 11.1 e 11.2 - Agricoltura biologica: presentazione delle domande di conferma annuale degli impegni quinquennali assunti nel 2015, 2016 e 2017 Misura 13.1 e 13.2 - Indennità compensative per le zone montane e per le aree soggette a significativi vincoli naturali Di prossima apertura: Misura 14.1 - Benessere degli animali |
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PSR Liguria: Ridefinizione termine fine lavori sottomisure 4.1 e 6.4Il provvedimento riguarda solo i bandi approvati con DGR n. 1394/2015 e n. 431/2017.Non si verificherà la decadenza della domanda di sostegno e la revoca della concessione se, entro il termine perentorio del 30/06/2018 il beneficiario alternativamente presenti: |
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Aperto sino 31 marzo 2018 il bando per la misura 1.31, relativa alla creazione di nuove attività economiche nel settore della pesca ad opera di giovani, favorendo anche il ricambio generazionale. Il sostegno alle nuove imprese riguarda unicamente l'acquisizione del primo peschereccio. |
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Identità Golose
Mancano ormai pochi giorni al via della quattordicesima edizione di Identità Golose, in programma dal 3 al 5 marzo prossimi al MiCo di Via Gattamelata a Milano. Per evitare di inviare più mail ho pensato fosse "cosa buona" il riassumere gli appuntamenti che ci riguardano in un unico blocco.
MONOGRANO FELICETTI // pasta
Partendo dal tema della prossima edizione di Identità Golose, Monograno Felicetti ha voluto soffermarsi sul concetto di Fattore Umano: anche nella produzione di pasta sono, infatti, la mano, il cuore e la testa di chi segue ogni singolo passaggio a fare la differenza. Passaggi che spesso non mettono in risalto figure che, per svariate ragioni, non finiscono sotto i riflettori. Per questo, con un gioco di parole, il Felicetti Diner aprirà le proprie cucine con il motto di “Fuori i Secondi”: tutti i giorni, in due momenti (il primo dalle 11.30 alle 14.30 e il secondo dalle 17.30 alle 18.30), si alterneranno, nella giornata di sabato, Luca Sacchi (sous chef del Ristorante Cracco di Milano) e Caterina Ceraudo (chef del Dattilo di Strongoli – KR), nella giornata di domenica Davide di Fabio e Takahiko Kondo (sous chef dell’Osteria Francescana di Modena) e Carlo Cracco (chef dell’omonimo ristorante) e, nella giornata di lunedì, Ivano Pirolo (chef di partita dello spagnolo El Celler de Can Roca) e Antonello Colonna (chef dell’Antonello Colonna Open di Roma).
Nota: non è possibile prenotare, basta presentarsi al Felicetti Diner.
MEPRA // posate e casalinghi
Mepra approda a Identità Golose con una nuova linea: STILE. La solida esperienza dell’azienda bresciana e l’incessante ricerca estetica di Pininfarina hanno infatti dato vita a una collezione di pentole e posate all’insegna dei valori di sempre: bellezza, purezza e innovazione. Con il suo look contemporaneo ed essenziale, STILE porta in cucina l’eleganza senza rinunciare alla funzionalità, rendendo l’esperienza del cucinare ancora più soddisfacente.
Non solo ricerca stilistica, ma anche attenzione per la sicurezza, l’ergonomia e la funzionalità, rendono STILE un concentrato dell’eccellenza italiana, espressione di un approccio innovativo al design in grado di mettere al centro le persone, i loro desideri e le loro esigenze.
Nota: le posate (modello Bavaria Peltro) del Felicetti Diner sono firmate da Mepra.
RONER e RITTERHOF TENUTA (The WineHunter 2018) // distillati e vini
Per il terzo anno consecutivo il MiCo - Milano Congressi ospita, in concomitanza con Identità Golose, The WineHunter, l'evento ideato da Helmuth Köcher, il papà del Merano WineFestival.
Le Distillerie Roner saranno presenti proponendo al proprio banco una degustazione di Grappa Weissburgunder invecchiata, Distilled Dry Gin Z44, Rum R74 Aged e Vermouth Gewürztraminer, mentre la cantina Ritterhot Tenuta di Caldaro (BZ) si presenta con l'Auratus Gewürztraminer Südtirol (Alto Adige DOC del 2016), il Manus Lagrein Riserva Südtirol (Alto Adige DOC del 2015), il Sonus Gewürztraminer Passito Südtirol (Alto Adige DOC del 2013) e l'Opes Pinot Grigio Südtirol (Alto Adige DOC del 2015). Lunedì 5 marzo (alle ore 17.00), nella WineHunter Area e per la mixology performances, la bartender Debora Tarozzo presenta i cocktail Roner Clover Club (con lo Z44 Distilled Dry Gin e il White Vermouth GW Südtirol) e Have nice "Pear" (con l'R74 white & aged alpine rum blend).
Per scoprire le modalità di accredito al congresso clicca qui. Buona giornata!
Ezio Zigliani Press Officer