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BAROLOBRUNELLO: UN GIOCO DI SQUADRA DI SUCCESSO!
500 persone presenti nei due giorni, 700 bottiglie stappate durante le degustazioni aperte a banco, 70 magnum degustati durante la cena di gala: questi sono i numeri di successo dell’edizione milanese di barolobrunello svoltasi sabato 18 e domenica 19 novembre presso le Officine del Volo in via Mecenate 76.
Wine – lover e appassionati provenienti da ogni parte d’Italia e da Paesi come la vicina Svizzera, la Francia, l’Olanda, la Germania e la Russia si sono dati appuntamento nella capitale lombarda per approfondire l’amore per le due più grandi denominazioni del mondo del vino italiano, Barolo e Brunello di Montalcino. Hanno avuto modo di incontrare con calma e senza ressa ben 55 produttori, degustando le eccellenze della loro produzione, con alcune chicche come l’annata più vecchia stappata durante il walk around tasting, un Brunello di Montalcino del 1980 dell’Azienda Baricci.
Le due giornate di tasting aperto si sono poi alternate ad approfondimenti dedicati. Le tre masterclass hanno incontrato la curiosità del pubblico che si è lasciato travolgere dai racconti di Andrea Zarattini, uno dei tre ideatori dell’evento, che ha saputo coinvolgere il pubblico alla scoperta dei differenti Cru del Piemonte e della Toscana, dei diversi terroir, del micro – clima, della caparbietà di ogni singolo produttore che ha costruito vini imperdibili per caratteristiche e sfumature.
Si è partiti il sabato pomeriggio con la degustazione guidata di Barolo per poi proseguire nel tardo pomeriggio con i “Vini tenaci” e concludere la domenica mattina con il Brunello di Montalcino con un tutto esaurito di presenze tanto da aver dovuto recuperare tavoli di fortuna, all’ultimo minuto.
La cena di gala del sabato sera ha incoronato ben 70 magnum stappati per l’occasione, l’annata più vecchia del 1990, con un menù stellato grazie alla collaborazione dello chef Roberto Rossi del Ristorante Il Silene che ha deliziato e sorpreso i presenti dall’inizio sino alla fine della serata.
Un vero e proprio girotondo divino l’edizione milanese di barolobrunello che rimarrà nella memoria dei partecipanti e dei produttori stessi.
E ora la pazza squadra di WineZone è già all’opera per programmare nuovi appuntamenti per il nuovo anno!
I produttori di barolobrunello 2017 a Milano
Barolo
Agricola Gian Piero Marrone, Alessandria Fratelli, Az. Agr. Enzo Boglietti, Azienda Agricola Josetta Saffirio, Boroli, Bric Cenciurio, Cascina Chicco, Cascina Fontana, Castello di Verduno, Comm G.B. Burlotto, Damilano, Diego Conterno, Elio Grasso, Elvio Cogno, Giacomo Borgogno & Figli, Giacomo Fenocchio, Giulia Negri, Marengo Mario, Massolino-Vigna Rionda, Mauro Veglio Az. Agr., Oddero Poderi e Cantine, Pelassa, Principiano Ferdinando, Renato Ratti, Roberto Voerzio, Silvano Bolmida, Vietti
Brunello di Montalcino
Altesino, Argiano, Az. Agr. Ventolaio, Banfi, Baricci, Canalicchio di Sopra, Capanna, Caprili, Castiglion del Bosco, Cava d'Onice, Col d’Orcia, Cortonesi-La Mannella, Cupano, Fuligni, Il Bosco di Grazia, Il Marroneto, La Gerla, Lisini, Mastrojanni, Pietroso, Podere Salicutti, Poggio di Sotto, Sanlorenzo, Sesti, Talenti, Tenuta Le Potazzine, Terre Nere Campigli Vallone, Uccelliera
barolobrunello è un evento ideato dal team di WineZone, coordinato da Andrea Zarattini, Emanuele Varino e Stefano Pancera, attraverso assaggi che seguono canali indiretti: acquisti in enoteca, manifestazioni, presentazioni alla stampa e cantine di collezionisti.
Per informazioni e accrediti stampa – TV:
WineZone
Alessandra Zaco
Mob. +39 339 6534643
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Evento a cura di WineZone s.r.l. V. Carlo Alberto 150 14049 Nizza Monferrato (AT) • Italia www.wine-zone.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
DA IL RISTORANTE IL GRAPPOLO UN RINGRAZIAMENTO A TUTTI I CLIENTI
Cari clienti e amici, dopo 41 anni di felice gestione del 'Grappolo', purtroppo ora devo dire basta. In questi ultimi cinque anni ho cercato qualche giovane che potesse entrare al mio posto nella società con Gianluca e Paolo. Ho offerto condizioni non solo favorevoli, ma molto di più, ma cionostante non ho avuto successo. L'incidente che ho subìto mi è costato tre interventi chirurgici, a causa del primo che è stato sbagliato, e non sono più riuscito a recuperare del tutto anche a causa della cattiva postura che mi ha provocato altri problemi.
Oggi anche i miei soci, per motivi personali, non se la sentono più di proseguire questa avventura che ci ha uniti per tanto tempo e non rimane altro che la chiusura dell'attività. Speriamo arrivino soggetti che possano continuare nella tradizione enogastronomica alessandrina e piemontese, quella che 'Il Grappolo' ha sempre, e con orgoglio, cercato di rappresentare.
Purtroppo è sotto gli occhi di tutti come sia cambiato lo scenario della ristorazione alessandrina. E mi permetto, in questa occasione, un piccolo sfogo. Il proliferare di locali 'all you can eat' e similari ha innescato una corsa al ribasso del prezzo, ovviamente a discapito della qualità. Chi gestisce questi locali ragiona in termini di business facendo leva proprio sul prezzo e questo forse è comprensibile.
Decisamente trovo poco giustificabili i colleghi ristoratori che hanno deciso di fare concorrenza esclusivamente a questi prezzi, anziché puntare sulla differenziazione del valore dei prodotti e dei servizi offerti. E, in ultimo, trovo difficile capire quegli avventori che non si chiedono come si possano fare prezzi così bassi. Il costo delle materie prime è sotto gli occhi di tutti, è sufficiente andare a fare la spesa.
Per un ristorante si aggiungono altre voci economiche: personale, costi fissi di gestione che vanno dall'energia al riscaldamento/condizionamento, imposte.
La crisi ha colpito duro tutti e la ristorazione medio-alta ha problemi a sopravvivere in tutta Italia, ma ad Alessandria, a mio avviso, è più accentuata. Detto questo, possono serenamente affermare che nei miei 41 anni di gestione del 'Grappolo', mai e poi mai mi sono permesso di gestire dei cibi scadenti. Oggi appendo i coltelli al chiodo, ma lo faccio con dignità.
Ho dato la mia vita al ristorante e, mi sento di dire, anche alla città. Ho dato, ma ho anche ricevuto, perciò mi sento appagato. Ci sono stati il dramma dell'alluvione e altri momenti negativi che ho vissuto, ma mi sono sempre ripreso e sono ripartito. Per questo posso ringraziare il mio carattere, ma soprattutto la clientela e i miei amici che mi sono sempre stati vicini.
Ormai la salute non mi permette di fare più questa vita con gli stessi ritmi, devo necessariamente ridurre (sono già anche ufficialmente un pensionato Inps da un anno!). Comunque continuerò con i corsi di cucina e di sala, le consulenze e le collaborazioni.
Per quanto possibile e di interesse per le istituzioni alessandrine, mi propongo di lavorare con le stesse per migliorare, o, forse, non perdere del tutto, la nostra cucina tradizionale che al momento mi sembra molto compromessa.
Una novità è che seguirò la vendita della mia Barbera fatta con il maestro Beppe Vessicchio!
Collaborerò più attivamente con Savino Vurchio con la Compagnia degli Chef, che è un gruppo in tutta Italia stupendo!
Certamente, e con immenso piacere, potrò dedicare un po' più di tempo alle mie figlie Mara ed Elisa e al suo locale 'Barlicin'. Infine, passerò un più tempo al mio paesello, Rocchetta Tanaro, ma sarò anche ad Alessandria, quindi ci incontreremo per un saluto o un caffè con chiunque lo vorrà.
Con il cuore pieno di nostalgia, dico a tutti grazie, grazie, grazie per tutti questi anni passati insieme
Noi vorremmo salutarvi tutti il più possibile di persona e, se vi va, vedervi al 'Grappolo' a mangiare l'ultimo bollitone. Io, Paolo e Gianluca saremo presenti fino al 31 dicembre!
Beppe Sardi
SCARPE GROSSE E CERVELLO FIVI: IN 15.000 A PIACENZA PER ABBRACCIARE I VIGNAIOLI INDIPENDENTI
La presidente Matilde Poggi premia Germana Forlini e Alberto Capellini Vignaioli dell'Anno
Record di visitatori per la settima edizione del Mercato dei Vignaioli FIVI. Prossima edizione 24 e 25 novembre 2018
Scarpe grosse, cervello FIVI. È questo il messaggio del settimo Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti organizzato da FIVI in collaborazione con Piacenza Expo. Una due giorni in cui 15.000 persone (6.000 in più dello scorso anno) hanno avuto l’occasione di incontrare i vignaioli e farsi raccontare il loro lavoro in vigna, il loro territorio e il frutto del loro operato. Un evento che si ripeterà il 24 e 25 novembre del prossimo anno, quando la FIVI festeggerà i 10 anni di vita.
La famiglia Forlini-Capellini
“Siamo convinti che il successo crescente del Mercato – ha dichiarato la presidente FIVI Matilde Poggi – sia la diretta conseguenza della credibilità che ci stiamo guadagnando a livello istituzionale, in Italia come in Europa. Abbiamo le scarpe grosse e il cervello FIVI, le mani nella terra e la testa rivolta a una causa comune”. Tante sono infatti le battaglie condotte durante l’anno in corso e tante sono ancora quelle da combattere. Dall’etichetta nutrizionale, giudicata dalla FIVI un inutile aggravio, alla regolamentazione dell’Enoturismo, di cui FIVI come componente della CEVI (Confederazione Europea dei Vignaioli Indipendenti) sta discutendo con le istituzioni europee. Ma anche e soprattutto la sburocratizzazione di un settore, quello vitivinicolo, schiacciato da una burocrazia che ostacola il ruolo di tutela del territorio che il vignaiolo riveste. Tutti temi di cui si è discusso nell’assemblea della domenica mattina, durante la quale sono stati premiati come Vignaioli dell’anno, di fronte a una platea di vignaioli commossi, Germana Forlini e Alberto Capellini, coppia in vigna e nella vita nelle Cinque Terre.
Degustazioni guidate
FIVI - Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti
La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un'associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del viticoltore di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: "Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta".
Attualmente sono poco più di 1100 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 11.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. Quasi 80 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale si avvicina a 0,7 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 280 milioni di euro. Gli 11.000 ettari di vigneto sono condotti per il 51% in regime biologico/biodinamico, per il 10 % secondo i principi della lotta integrata e per il 39% secondo la viticoltura convenzionale.
Alberto Capellini
Ufficio stampa FIVI:
Davide Cocco
392 9286448
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RISULTATI 21а GIORNATA NAZIONALE DELLA COLLETTA ALIMENTARE 8.200 TONNELLATE DONATE IN UN SOLO GIORNO
Sabato 25 novembre, milioni di italiani hanno risposto al consueto invito alla carità e alla solidarietà che i volontari del Banco Alimentare hanno loro proposto, in quasi 13.000 supermercati in tutta Italia. Questa grande “festa del dono”, giunta alla sua 21ma edizione, ha visto una straordinaria partecipazione, con oltre 145.000 volontari impegnati in tutta Italia.
Sono state donate, in un solo giorno, 8.200 tonnellate di alimenti, con un decremento del 3,5% sul 2016. Questi alimenti, a partire da dicembre, verranno ridistribuiti ad oltre 8.000 Strutture Caritative. Abbiamo rilevato un risultato di poco inferiore a quello del 2016 - dichiara Andrea Presidente della Fondazione Banco Alimentare
- dovuto, riteniamo, al perdurare di una crisi economica che ancora rende cauti i comportamenti di spesa dei cittadini che comunque rispondono sempre più frequentemente ad altre proposte di solidarietà.
Il nostro invito a donare – continua Giussani - è sempre stato guidato dalla consapevolezza di essere tutti bisognosi di risposte che, nel caso di persone gravemente indigenti, sono primariamente risposte alla povertà materiale. I tempi difficili e l’esperienza della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare hanno reso però più evidente che è diminuita la distanza e ridotto il confine tra “chi dona” e “chi riceve”, rimescolando talvolta ruoli e sensibilità sociali ed umane. Così abbiamo incontrato persone che, dopo aver dichiarato aggressivamente al volontario “altro che fare una spesa in più, non ne ho per me!”, gli hanno consegnato una scatoletta o un omogeneizzato, dicendogli “oggi anch’io posso aiutare gli altri”.
Di più: alcune delle persone aiutate continuativamente durante l’anno dalla consegna di alimenti recuperati dal Banco Alimentare, hanno fatto i volontari essi stessi, impegnando il loro tempo davanti ai supermercati. Anche molti detenuti/volontari hanno proposto la Colletta in 28 carceri, ottenendo rilevanti risultati di alimenti raccolti. Molte équipe di volontari, davanti ai supermercati, erano composte da persone di condizione sociale, di fede e di etnia diversa.
Tutti ieri hanno reso concreto e operativo l’invito che il Papa ha lanciato alla Giornata Mondiale dei Poveri, quando ha ricordato di non amare “a parole, né con la lingua, ma con i fatti e nella verità”, in una atmosfera diffusa di festa.
Il risultato in flessione, accompagnato dalla bellezza dell’esperienza vissuta e dall’aumento di bisogno che vediamo intorno, ci invita ad un supplemento di impegno per la prossima 22° edizione del 2018, ma da subito sprona il Banco Alimentare ed i suoi partner a maggiori risultati nell’attività di “ogni giorno”: il recupero e la redistribuzione del cibo eccedente, a favore di circa 1 milione e 600 mila persone disagiate.
La Giornata della Colletta Alimentare è stata, ancora una volta, la risposta più vasta e popolare di chi opera silenziosamente, tutto l’anno, contro l’indigenza, ponendosi una seria domanda sulla dignità umana, messa spesso in discussione dalle gravi condizioni di povertà assoluta.
Ringraziamo ogni persona incontrata, pur se talvolta fuggevolmente - conclude Andrea Giussani – gli oltre 145.000 volontari che si sono spesi con lietezza ed entusiasmo per il successo di un gesto meraviglioso ed infine le aziende, le istituzioni e gli enti che ci hanno aiutato.
Invitiamo tutti a tener viva la scintilla che si è sprigionata, cercando occasioni di carità nella vita quotidiana e restando vicini nei prossimi mesi all’opera del Banco Alimentare, attraverso l’informazione, la collaborazione ed il sostegno economico.
Laura Bellotti
Ufficio Stampa
340 2411074
Fondazione Banco Alimentare Onlus
Via Legnone 4 _ 20158 Milano
T +39 02 89658450 _ F +39 02 89658474
CENA DEGLI AUGURI ONAV
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