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Cheese 2017 - Formaggi e salute: ecco i falsi miti sui prodotti lattiero-caseari marketing oriented
Formaggi e salute: la "caciotta" dalle due facce
Dal lattosio ai fermenti, ecco i falsi miti sui prodotti lattiero-caseari marketing oriented
Sono al centro della nostra tradizione gastronomica, le loro origini risalgono alla nascita stessa della cultura mediterranea e il loro consumo moderato è contemplato nei regimi alimentari ufficiali. E poi quelli buoni, fatti con latte crudo, in alpeggio e salvaguardando i saperi dei casari tramandati di generazione in generazione, sono i protagonisti di Cheese 2017, a Bra dal 15 al 18 settembre. Su www.slowfood.it tutte le info e il programma della manifestazione.
Ma quale approccio a questo alimento ci permette di salvaguardare gusto e salute senza farci trascinare dalle mode dei prodotti lattiero-caseari marketing oriented? Possiamo raggiungere un apporto equilibrato alle nostre esigenze prediligendo prodotti di qualità? Ne abbiamo parlato con il dottor Andrea Pezzana, direttore di dietetica e nutrizione clinica all'ospedale San Giovanni Bosco di Torino e responsabile Salute di Slow Food Italia: «I formaggi sono alimenti altamente proteici e a elevato contenuto di grassi, ma hanno anche una buona presenza di fosforo, calcio e vitamina D. È senza dubbio consigliabile alternare il loro consumo a proteine di origine animale e vegetale nel corso della settimana, inserendoli in una dieta ricca di frutta e verdura».
Forse però il punto di vista più interessante e meno scontato, in un mondo in cui vengono contemplati solo gli estremi falsamente salutistici dei prodotti light e l’abbondanza sconsiderata del cibo supersize, è quello che considera i formaggi da più angolature e ne articola il consumo in base alle fasce d’età: «Riguardo ai prodotti lattiero-caseari possiamo muoverci suggerendo delle “precauzioni d’uso” a un individuo giovane adulto, consigliando cioè un consumo moderato. Invece, nell’età dell’accrescimento e soprattutto in età senile, quando l’appetito è scarso e il rischio di malnutrizione per mancanza di proteine alto, possiamo suggerire delle “attenzioni all’uso”. Un Parmigiano Reggiano, un pecorino o un altro formaggio a pasta dura ben stagionato è un concentrato di salute che conta fino a 25/28 grammi di proteine per 100 grammi».
Il consiglio per tutti gli amanti del formaggio è dunque di prestare attenzione al momento dell’acquisto: piuttosto che consumarne più volte nell’arco della settimana è meglio ridurre a un paio di porzioni scegliendo bene tipologia, provenienza e tipo di lavorazione. Sulla pizza è meglio una Mozzarella di Bufala piuttosto che un formaggio di fusione, nella minestra una Robiola di Roccaverano piuttosto che una crema spalmabile. E che dire di un gustoso Bra tenero in un’insalata di pasta o di riso al posto di una caciotta senza origine né anima?
Ma quali sono i falsi miti in cui si rischia di cadere in fatto di formaggi?
L’etichetta, ovvero tutti i formaggi sono uguali
Partiamo dalle basi. Nel 99% dei formaggi in commercio troveremo sempre la stessa etichetta: latte, sale, caglio. Ma come è possibile che un generico formaggio a pasta dura e una Fontina d’alpeggio abbiano gli stessi ingredienti? Eppure la legislazione in fatto di formaggi richiede solo queste poche indicazioni. Ma se territorio e alpeggio, alimentazione e benessere degli animali, lavorazione e stagionatura, fanno la differenza in un formaggio, allora varrebbe la pena aiutare i produttori a raccontare la loro attività e il loro approccio alla produzione, che non riguarda solo l’ambito lavorativo ma per ovvi motivi rappresenta una scelta di vita. Dall’altro lato, indicazioni più dettagliate, come le etichette narranti di Slow Food, aiutano il consumatore a scegliere non solo il gusto del formaggio, ma anche il suo impatto sull’ambiente e l’appartenenza territoriale, il modo in cui l’animale vive, magari libero di pascolare a 2000 metri di altitudine, e le ricadute che il suo acquisto ha sull’economia locale.
«Pizza, ti mangio solo se mi dici da dove viene la tua mozzarella!» ovvero l’indicazione obbligatoria dell’origine per i prodotti lattiero-caseari
Ormai da qualche mese nei prodotti lattiero-caseari abbiamo cominciato a vedere queste nuove etichette che indicano la provenienza del latte e il paese in cui avviene il condizionamento. “Paese di mungitura: latte di Paesi non Ue”, piuttosto che “Paesi Ue” oppure “Italia” se tutto il latte proviene da allevamenti italiani. Ma quando si parla di latti ci riferiamo a un universo dalle mille sfumature che non riguardano solamente l’animale che li produce. Una bianca modenese e una podolica ci regalano latti dalle caratteristiche diverse, così come non c’è paragone tra una vacca che bruca i prati ricchi di erbe e fiori della Valle d’Aosta e una, anche della stessa razza, allevata in una stalla in pianura e alimentata con insilati. Figuriamoci se una dicitura che copre tutti i Paesi dell’Unione europea o l’intero mondo può essere soddisfacente. Il problema più grosso che l’etichetta non può risolvere sono quei semilavorati dai quali dipendiamo così tanto per soddisfare l’esigenza di Made in Italy a tutti i costi, come la cagliata congelata proveniente dall’estero per la produzione di mozzarella (prodotto non Dop come quella di bufala). Se la compriamo in confezione integra, grazie alla nuova etichetta, potremo scegliere cosa consumare ma se la mangiamo sulla pizza? Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, ha dato…
Fermenti industriali: non fanno male, ma nemmeno bene
Sono uno dei focus di quest’anno e ai formaggi che non li contengono Cheese 2017 dedica lo Spazio Libero. I fermenti industriali vengono aggiungi al latte quando le condizioni igienico-sanitarie dei locali di mungitura sono così perfette da azzerare la carica batterica che il latte deve avere per far partire la coagulazione. In alpeggio, quando la mungitura avviene a mano, i batteri naturalmente presenti nella stalla fanno il loro lavoro, ma nei caseifici tutto ciò è impossibile e la cosa più semplice per il casaro è aggiungere i cosiddetti starter. Questi però uniformano il gusto del formaggio, anche quando il latte di partenza è crudo e di ottima qualità. «In base alla bibliografia disponibile fino a oggi, i fermenti industriali non fanno male e inoltre scompaiono nel processo di acidificazione del latte. Scegliendo però un formaggio con starter non autoctoni perdiamo l’occasione di nutrire il nostro corpo con tutta quella carica di fermenti lattici vivi che fanno così bene alla nostra salute. Con il risultato che magari poi siamo costretti ad assumere integratori alimentari per ripristinare l’equilibrio della flora batterica», afferma Pezzana.
Formaggi light (che siccome sono light ne mangi il doppio)
Paste filate (fiordilatte e bocconcini), crescenze, “caprini di vacca”, ricotte nella versione light e altri prodotti che non si rifanno ad alcuna tipologia tradizionale, come i fiocchi di latte, hanno ormai invaso gli scaffali dei supermercati, complici le mode dietetiche e salutistiche degli ultimi anni. Il bersaglio dell’alleggerimento è il grasso, che però non è una componente inerte del formaggio in quanto partecipa alla struttura del coagulo, fornisce quei caratteri di spalmabilità che ci piacciono tanto, di morbidezza e, soprattutto, di sapore. Come si fa quindi? È la tecnologia a venirci in aiuto per aumentare la morbidezza quando vengono ridotti i grassi. Cambiano così i tempi e le temperature della cagliata che viene anche sottoposta a trattamenti particolari o in alcuni formaggi, ad esempio, vengono aggiunti coadiuvanti tecnologici. Il fatto è che si tratta di prodotti manipolati, il cui profilo sensoriale è neutro, la consistenza gessosa, gli additivi contenuti nulla hanno a che vedere con il formaggio. Senza contare che la maggior parte di noi può essere tentata di mangiarne il doppio: tanto è light! Per non rinunciare al gusto e alla qualità, sarebbe certo più saggio mangiare in quantità più consone i prodotti tradizionali.
Sei intollerante al lattosio? Semaforo verde per i formaggi stagionati!
Se è vero che intolleranze e allergie sono in crescita è anche necessario chiarire per bene di cosa si sta parlando e non fare di tutta l’erba un fascio: le uniche intolleranze accertate scientificamente sono quelle al lattosio e al glutine. Le persone gravemente intolleranti al lattosio non producono l’enzima in grado di scindere lo zucchero complesso presente nel latte nelle due molecole, glucosio e galattosio, più facilmente digeribili. Le grandi aziende leader del mercato stanno cavalcando quest’onda lanciando latticini senza lattosio o a basso o ridotto contenuto di lattosio. Ma ha senso acquistare prodotti che hanno subito una manipolazione e hanno anche un costo maggiore o si può scegliere di consumare altro? «Il lattosio negli alimenti è un problema solo nei prodotti lattiero-caseari freschi, nei quali la molecola non ha ancora subito il processo di trasformazione. E quindi, oltre al latte, anche ricotte, yogurt, mozzarelle, robiole. Nei prodotti stagionati anche solo 4 o 5 mesi il lattosio diventa quell’acido lattico fondamentale per determinare le caratteristiche organolettiche di un formaggio. Quindi via libera a Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Pecorino e tutti quei formaggi stagionati a pasta dura che naturalmente non contengono più lattosio. Un valore aggiunto per il gusto e le proprietà nutritive e un’occasione di risparmio per il portafogli», chiarisce Pezzana.
Per maggiori informazioni: Associazione italiana latto-intolleranti, www.associazioneaili.it
Sei intollerante al glutine? Aspetta, cosa c’entra il glutine nei formaggi?
Niente, o almeno dovrebbe... Nel senso che i formaggi con quel “latte, sale, caglio”, non contemplano ingredienti a rischio per i celiaci. Il problema comincia quando si scelgono prodotti lattiero-caseari frutto dell’evoluzione tecnologica, come ad esempio il burro light che può contenere amido e gelificanti, aggiunti in sostituzione del grasso per ottenere un’emulsione di caratteristiche simili a quelle del burro “tradizionale”. Lo stesso vale per i formaggi fusi, a fette, spalmabili e i dessert di formaggio, per il loro contenuto di addensanti, gelificanti e aromi. Occhio anche agli yogurt alla frutta, al “gusto di…”, cremosi, che possono contenere purea e semilavorati di frutta, preparazioni dolciarie, aromi e addensanti. Anche lo yogurt bianco cremoso con aggiunta di addensanti, aromi, preparazioni dolciarie o altre sostanze può contenere potenziali fonti di glutine.
Il fatto è che un intollerante al glutine potrebbe non porsi il problema del rischio per la propria salute relativo ai formaggi e quindi non guardare l’etichetta. Del resto la domanda potrebbe anche sorgere spontanea: cosa ci fa un ingrediente che contiene glutine in un formaggio?
Fonte: Associazione italiana celiachia, www.celiachia.it
“Bianco come il latte” a chi?
Siamo abituati a bere latte intero di vacca bianchissimo e a consumare formaggi e burro che per antonomasia sono bianchi, convinti che il colore sia indice di qualità. E ci abbiamo azzeccato per fortuna. Già, ma quale colore? Non si tratta di una questione di lana caprina, il colore è dovuto alla presenza di beta carotene, di cui è ricca l’erba fresca, che carica di pigmenti il latte regalando al formaggio bellissime sfumature di giallo. E non finisce qui perché il beta carotene, uno dei più importanti antiossidanti e fonte di vitamina A, è solo la punta dell’iceberg. Le erbe e i fiori di montagna sono ricchissimi di queste sostanze che ci regalano aroma e gusto intensi e anche nutrimento di qualità per il nostro corpo. E allora perché non li consumiamo? Perché il latte degli allevamenti intensivi invece è bianco, così come i formaggi che siamo abituati a vedere al supermercato. Il problema come al solito sta nella filiera. Chi glielo fa fare agli allevatori di portare le vacche in alpeggio quando il loro latte non è accettato dai casari, il loro burro o formaggio non è capito dai consumatori? Per rimanere in una piccola nicchia? Guadagnando bene forse ci si potrebbe fare un pensierino. Purtroppo non c’è nemmeno questo, se si pensa che la differenza tra una Fontina d’alpeggio e una di stalla (stiamo parlando anche di quella invernale) è di qualche euro.
Scopri di più sul sito di Cheese:
L’edizione 2017 di Cheese è possibile grazie all’impegno di aziende che credono nei valori e negli obiettivi della manifestazione, tra queste gli Official Partner: Cassa di Risparmio di Bra, Egea, Lurisia, Parmigiano Reggiano, Pastificio Di Martino, Quality Beer Academy, Velier. Official Sparkling Wine: Consorzio Alta Langa.
Visita www.slowfood.it per il programma completo e la possibilità di prenotare.
Ufficio Stampa Cheese
Slow Food Italia: Valter Musso, 335 7422962 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Elisa Virgillito, 345 2598615 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Città di Bra: Elena Martini, Erica Asselle, 0172 438278 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
HAPPY O #2 DI RIEDEL
HAPPY O #2 DI RIEDEL
Happy O, gli allegri tumbler firmati Riedel con la base colorata, tra i prodotti best seller del marchio austriaco sin dal loro lancio sul mercato, sono perfetti per ogni utilizzo: per servire cocktail, bevande analcoliche o acqua, oltre ad essere la scelta ideale per picnic, feste e viaggi, in famiglia o con amici. Insomma, mettono il buon umore!
Nel 2017 Riedel amplia la linea già esistente aggiungendo quattro nuovi colori: turchese, viola, rosso e arancione - gli Happy O #2.
Come i predecessori, nelle nuance blu, giallo, verde e rosa - che continuano comunque a far parte della collezione - anche i nuovi arrivati vengono proposti in set da quattro pezzi. Realizzati in cristallo soffiato a macchina, gli Happy O sono a prova di lavastoviglie.
Per maggiori informazioni e per conoscere l'intero assortimento di calici e decanter Riedel, visita il sito www.riedel.com.
Ufficio Stampa ZED_COMM
Valentina Fraccascia
Mandrarossa Vineyard Tour
Un week end tra mare e vigne, immersi nella natura rigogliosa del Menfishire Il 26 e 27 agosto 2017 torna a Menfi (AG) il Mandrarossa Vineyard Tour: una due giorni di degustazioni ed attività all’aria aperta dedicata a turisti ed appassionati di enogastronomia, cultura, sport e ottima musica.
Come nelle precedenti edizioni, Mandrarossa aprirà il suo territorio, sulla costa sud occidentale della Sicilia, regalando un’esperienza unica che permetterà di conoscerne l’anima e le eccellenze attraverso un ricco programma di attività.
Dalla raccolta manuale dei grappoli con la magnifica spiaggia delle Ciache Bianche sullo sfondo, alle degustazioni dei vini Mandrarossa accompagnati dai piatti della tradizione preparati dalle signore della Cucina Mandrarossa; dagli show cooking e degustazioni tecniche guidate nella Pineta Pelella agli aperitivi
serali con musica dal vivo e spettacoli; dalle attività di escursionismo alla quiete della Pineta Molinari dove sarà possibile godere della natura e del mare: tutto questo è il Mandrarossa Vineyard Tour, focalizzato per l’ edizione 2017 sui temi della sostenibilità, del bien vivre e del rispetto dell’ambiente.
Il punto d’inizio di questo viaggio alla scoperta del territorio di Menfi sarà il Welcome Point presso il Wine Shop di Cantine Settesoli; qui, sabato 26 agosto e domenica 27 agosto sarà possibile accreditarsi e ricevere tutte le informazioni per vivere un’ esperienza unica tra mare, vigne ed i vini Mandrarossa.
Sempre al Welcome Point sarà possibile ritirare il programma completo del Vineyard Tour per poi raggiungere Casa Mandrarossa, cuore dell’evento; il Welcome Point sarà il punto di partenza anche per le visite guidate a Cantine Settesoli.
L’ingresso al Mandrarossa Vineyard Tour è gratuito ed aperto a tutti; alcuni eventi sono esclusivamente su prenotazione. Il programma competo dell’evento è disponibile su www.vineyardtour.it
Il Mandrarossa Vineyard Tour 2017 è possibile grazie al sostegno di Acqua San Benedetto, Officine Grafiche, Sama Broker, SicilybyCar, UniCredit, Concessionaria Ducati Palermo, Tecnica Sport.
IN TUTTE LE SALSE
͟EVENTO DI APERTURA DEL VINEYARD TOUR 2017
Fattoria Lombardo, venerdì 25 agosto ore 20.00
La splendida Fattoria Lombardo, azienda agricola a pochi chilometri da Menfi, ospiterà l’evento di apertura del Mandrarossa Vineyard Tour 2017. Si tratta della serata.
In tutte le salse, dedicata ad un ingrediente principe della cucina siciliana: il pomodoro. I piatti ripercorreranno, attraverso ricette antiche, la storia della cucina tipica della Sicilia sud occidentale. In abbinamento al buffet gastronomico, una selezione di vini Mandrarossa.
E’gradita la prenotazione, che può essere effettuata attraverso la pagina Facebook della Fattoria (https://www.facebook.com/fattorialombardo/), o scrivendo all’ indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure chiamando il numero 333/ 863865
LA VENDEMMIA IN RIVA AL MARE
Vigneto sul Mare, sabato 26 agosto e domenica 27 agosto ore 10-13 / 17-19.30. Il Mandrarossa Vineyard Tour offre a tutti i partecipanti l’ opportunità di vivere in prima persona l’appuntamento più atteso dell’anno: la vendemmia. Tra i preziosi vigneti da cui nascono i vini Mandrarossa, armati di forbici e cestini, gli ospiti del Mandrarossa Vineyard Tour, dalle prime ore del mattino fino al tramonto potranno seguire il rituale della raccolta delle uve, accompagnati e guidati dai racconti dei vignaioli menfitani.
L’accredito è possibile a partire dalle ore 9.00 (fino alle 19.00) di sabato 26 e domenica 27 presso il Welcome Point Wine Shop di Cantine Settesoli.
LA TIPICA CUCINA SICLIANA
Casa Mandrarossa e Pineta Molinari, Sabato 26 agosto e domenica 27 agosto ore 11-16/ 18 –22 Casa Mandrarossa e Pineta Molinari diventeranno le location in cui sarà possibile non solo riscoprire ed assaporare sapori e profumi dei piatti della tradizione contadina del territorio ma anche lasciarsi incantare dalla gestualità e dai riti delle preparazioni delle signore della Cucina Mandrarossa.
Il Banco dell’Orto, del Pane, delle Sarde, dei Formaggi, della Pasta, dei Dolci, della Frutta: ognuna delle genuine materie prime della cucina locale godrà di uno spazio dedicato. Qui le signore della Cucina Mandrarossa, depositarie delle antiche ricette contadine della tradizione di Menfi, porteranno la loro esperienza dalla cucina di casa ai banchi di degustazione del cibo.
Non è necessaria la prenotazione; sarà possibile acquistare i ticket che danno diritto agli assaggi presso
Casa Mandrarossa. I banchi sono aperti a partire dalle ore 11.00 alle 16.00 e dalle 18.00 alle 22.00
GLI SHOW COOKING: LA CUCINA SI FA SPETTACOLO
Pineta Pelella, Sabato 26 e Domenica 27 ore 12 / ore 15. Quest’anno il Mandrarossa Vineyard Tour si arricchisce di un nuovo, grande appuntamento gastronomico: all’interno della Pineta Pelella, in uno spazio dal gusto country, esclusivo e riservato, Mandrarossa organizza due diversi show cooking che mostreranno le preparazioni di alcune delle ricette della tradizione siciliana: le busiate ed i maccarruna fatti a mano e i meravigliosi, fragranti dolci della terra menfitana: le sfinge e l’ovu ncannulatu.
Domenica è in programma un terzo show cooking dedicato ai pani della tradizione: i pizziati
Al termine dello show sarà possibile assaggiare i piatti in accompagnamento ad un calice di vino Mandrarossa.
Programma:
Sabato e domenica ore 12.00 1° Show cooking: preparazione delle busiate e dei maccarruna
Sabato e domenica ore 15.00: 2° Show cooking: preparazione dei dolci
Domenica ore 18.00
3° Show Cooking: il pane di casa
La prenotazione agli show cooking è necessaria (more info: www.vineyardtour.it); il costo è di 8€
per ciascun evento.
I VINI MANDRAROSSA:
I BANCH D’ASSAGGIO E LE DEGUSTAZIONI GUIDATE
Casa Mandrarossa, Pineta Molinari, Pineta Pelella; sabato 26 e domenica 27 h. 11 - 23
Come ogni anno, il focus del Mandrarossa Vineyard Tour sarà costituito dalla degustazione dei vini. Nell’edizione 2017, oltre ai banchi d’assaggio di Casa Mandrarossa (aperti dalle 11.00 alle 23.00) e Pineta Molinari (aperti dalle 11.00 alle 20.30), presso la Pineta Pelella si terranno le degustazioni tecniche dei vini Mandrarossa.
Questo il programma delle degustazioni tecniche, identico per le giornate di sabato 26 e domenica 27 agosto: Ore 13.30 –Mandrarossa da Oscar
I vini in degustazione: Grillo Costadune Sicilia DOC, Urra di Mare Sicilia DOC, Santannella Sicilia DOC, Timperosse Sicilia DOC, Cartagho Sicilia DOC, Nero D’Avola Costadune Sicilia DOC
Ore 16.30 - L’anima autoctona di Mandrarossa . I vini in degustazione: Grecanico Costadune Sicilia DOC, Grillo Costadune Sicilia DOC, Zibibbo Terre Siciliane IGT, Perricone Rosé Terre Siciliane IGT, Frappato Terre Siciliane IGT, Nero d’Avola Costadune Sicilia DOC. Ore 19.30 –Mandrarossa Wines on the beach.
I vini in degustazione: Brut Chenin Blanc Terre Siciliane IGT, Urra di Mare Sicilia DOC, Fiano Ciaca Bianca Sicilia DOC, Laguna Secca Chardonnay Sicilia DOC, Timperosse Sicilia DOC.
La prenotazione alle degustazioni guidate è necessaria (more info: www.vineyardtour.it); il costo è di 15 € per ciascun evento. I soci AIS godono di una tariffa di partecipazione scontata.
SPORT ED ESCURSIONI VIA TERRA E VIA MARE: UN TERRITORIO SPLENDIDO
Agli amanti dell’aria aperta, dello sport e dell’escursionismo il Mandrarossa Vineyard Tour 2017 offre un ricchissimo programma di attività.
Sabato 26 e domenica27 agosto alle ore 17.30: passeggiata naturalistica alla scoperta del territorio.
Con punto di partenza presso la Pineta Molinari, gli esperti del Trekking La Poiana guideranno una suggestiva camminata attraverso gli angoli più affascinanti e selvaggi della costa menfitana. 90 minuti di cammino lungo il mare per immergersi nel la bellezza del territorio tra spiagge bianche, acque cristalline e natura incontaminata. La prenotazione al trekking è necessaria (more info: www.vineyardtour.it); il costo per persona è di €5
Sabato 26 e domenica 27 agosto a partire dalle ore 9.00 fino alle 20.00 sarà attivo il servizio di noleggio biciclette elettriche presso il Wellcome Point del Vineyard Tour. Il percorso ciclabile si snoda lungo la splendida pista di Menfi che conduce a Casa Mandrarossa, alla spiaggia delle Ciache Bianche e alla vicina Pineta Molinari. I costi per il noleggio delle biciclette: Bici: 1 ora 3 €/ mezza giornata 7€/ giornata intera 10 €/ 2 giorni 15€. Bici elettrica: 1 ora 5€/ mezza giornata 15€/ giornata intera 25€/ 2 giorni 30€.
Domenica 27 agosto alle ore 9.00 partirà dal Welcome Point Mandrarossa la Mandracorsa 2017, corsa tradizionale organizzata in collaborazione con gli amici dell
a Polisportiva Menfi e di Tecnica Sport di Palermo: 8 km da percorrere tra divertimento e paesaggi mozzafiato che costeggiano il mare e attraversano i vigneti.
La registrazione è richiesta entro giovedì 25 agosto alle ore 18 chiamando il 3341397742 o scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Domenica h. 8.30 consegna del kit di partecipazione presso il Welcome Point Mandrarossa. Il costo di partecipazione per persona è di €5.
Domenica 27 agosto è prevista la Ciclopasseggiata in Mountain Bike: la partenza, per gli amanti della mountain bike e dei percorsi su strada sterrata, è fissata per le ore 8.30 al Welcome Point (ore 8 per la consegna del kit di partecipazione). Muniti della propria bike e di equipaggiamento da ciclista, si potranno percorrere alcuni dei percorsi più evocativi all’interno della campagna menfitana.
La prenotazione alla Ciclopassaggiata è necessaria (more info: www.vineyardtour. it); il costo per persona è di €10.
Sabato 26 e domenica 27 agosto sarà possibile effettuare le gite in barca: alle 8.30, alle 12.00 e alle 15.30 la barca
O’Drafin salperà dal molo di Porto Palo. Sorseggiando un calice di vino Mandrarossa
sarà possibile esplorare le spiagge meno frequentate e le bellezze della costa menfitana, viste dal mare.
La prenotazione per le gite in barca è necessaria (more info: www.vineyardtour.it); il costo per persona è di €35.
Escursioni a Cavallo: Il maneggio La Giara, in contrada Cinquanta a Menfi, accompagnerà gli ospiti del Mandrarossa Vineyard tour in un’escursione di 90 minuti. Ci si addentrerà tra i filari per poi immergersi nella natura selvaggia del vicino Bosco del Magaggiaro.
La prenotazione alle Escursioni a Cavallo è necessaria (more info: www.vineyardtour.it); il costo per persona è di €35
Volo con deltaplano biposto: la magnifica costa della Sicilia sud occidentale sorvolata in deltaplano! Il Mandrarossa Vineyard Tour offre ai partecipanti la possibilità di volare su mare e vigne menfitane, accompagnati da un istruttore esperto. Punto di partenza e di arrivo: Campo Volo di Menfi. L’escursione in deltaplano è vincolata alle condizioni meteo della giornata.
La prenotazione per il volo in deltaplano è necessaria (more info: www.vineyardtour.it); costo per persona a partire da € 307
LE SERATE DEL MANDRAROSSA VINEYARD TOUR
Spiaggia delle Ciache Bianche, sabato 26 agosto dalle ore 22.00 concerto della band I Fil Gud.
Un calice di vino, la musica e tutto il fascino e il relax di una serata estiva in riva al mare: il Mandrarossa Vineyard Tour by night è anche questo. Un concerto live ad ingresso libero e gratuito sulla magnifica spiaggia delle Ciache Bianche. Casa Mandrarossa, domenica 27 dalle h.19.00.
Le serate del Mandrarossa Vineyard Tour saranno animate fin dalle 19.00, momento in cui inizierà l’Happy Hour: musica, relax, piatti tipici e i vini Mandrarossa saranno i protagonisti di un sorprendente aperitivo al tramonto. A partire dalle ore 21, concerti di musica live dei Five Drops.
IL VINEYARD TOUR DEI PICCOLI: I BAMBINI SONO I BENVENUTI!
Pineta Molinari sabato 26 e domenica 27 Mandrarossa offre, per tutta la durata del Vineyard Tour, la possibilità per i bambini di usufruire di un programma a loro appositamente dedicato, con attività mirate, intrattenimento e passatempi. Da quest’anno c’è però una magnifica novità: a partire dalle 18.00 i bimbi avranno la possibilità di interagire con l’insegnante di madrelingua inglese Mary Li Voti, che li guiderà attraverso racconti e attività appositamente ideati per il Mandrarossa Vineyard Tour.
NON C’E’ PIU’ LA SICILIA DI UNA VOLTA: GAETANO SAVATTERI DIALOGA CON VITO VARVARO
Pineta Pelella, sabato 26 alle ore 18.00. Lo scrittore Gaetano Savatteri dialogherà con Vito Varvaro, Presidente delle Cantine Settesoli, in occasione della presentazione del suo ultimo libro - Non c’è più la Sicilia di una volta - : un viaggio attraverso gli stereotipi e i cambiamenti della Sicilia di ieri e di oggi. La partecipazione è libera e gratuita.
RADUNO DI MOTO DUCATI: LA VENDEMMIA SU DUE RUOTE
Welcome Point, domenica 27 ore 11.30. Voluto dalla Concessionaria Ducati di Palermo, il raduno permetterà ai motociclisti di esplorare la contrada di Menfi lungo un percorso che, in direzione di Contrada Bertolino, giungerà infine al Vigneto sul mare e a Casa Mandrarossa, per concludersi con la vendemmia le degustazioni dei vini e gli assaggi dei piatti tipici preparati dalle signore della Cucina Mandrarossa. Il pomeriggio è libero. Il rientro a Palermo è previsto per le ore 18.00.
La consegna kit di partecipazione è prevista per le ore 11.30 presso il Welcome Point. La partecipazione è riservata ai Ducatisti.
Annalisa Chiavazza
LA BELLEZZA CREATIVA DI ALESSANDRA RINAUDO AL VIRGINIA DAY DI CASTIGLIONE TINELLA
Alessandra Rinaudo
Domenica 30 luglio per Castiglione Tinella sarà il giorno che celebra Virginia Oldoini Verasis, nota come la contessa di Castiglione, splendida protagonista del XIX secolo a cui questo paese ha dato il titolo nobiliare dopo il matrimonio con il conte Francesco Verasis Asinari. Il nuovo format del “Virginia Day” propone l’apertura della mostra fotografica “La contessa di Castiglione, una sensuale traccia femminile verso l’unità d’Italia” allestita all’interno della antica chiesa parrocchiale di S. Andrea, dove si potranno anche sfogliare le diverse pubblicazioni letterarie che fanno parte della speciale sezione nella biblioteca comunale (ore 10-12 e 16-19).
A Castiglione il “Miglior abito da sposa al mondo”
Alle ore 17.30 le sale dell’Albergo Castiglione accoglieranno l’ospite protagonista di questa edizione: la wedding designer Alessandra Rinaudo, stilista e direttore creativo della Nicole Fashion Group, che offrirà la possibilità al pubblico di ammirare il “Miglior abito da sposa al mondo”, vincitore degli Elle International Bridal Awards 2017. Una donna protagonista del costume della nostra epoca che interpreta la bellezza attraverso la creatività, il fascino e l’intelligenza. E’ un grande onore avere tra noi quest’anima piemontese imprenditrice e creativa - dice il sindaco Bruno Penna - che pone la bellezza al centro della sua vita: caratteri che ci ricordano la figura della nostra Contessa e giusti motivi per cui sarà donato ad Alessandra Rinaudo uno speciale ed inedito premio. Nella “chiacchierata sulla bellezza” che racconterà il lavoro dell’ospite protagonista, sarà anche citato il recente volume “L’immortale figura della Castiglione” pubblicato proprio dal sindaco Bruno Penna.
Enogastronomia e Arie di Giuseppe Verdi per la Contessa
La giornata prosegue con l’apericena “Invito a Corte” nel cortiletto di Palazzo Monferrato che proporrà degustazioni di piatti tipici piemontesi provenienti dalle cucine dei ristoratori castiglionesi (Osteria Verderame, Ristorante Campagna Verde, Agriturismo Ai Ciuvin, Agriturismo San Martino). Alle ore 21 a Villa Fogliati l’appuntamento finale con la grande musica: lo spettacolo “Il Cigno e la Contessa” offrirà interpretazioni di arie di Giuseppe Verdi, che fu amico di Virginia e la frequentò a Parigi, Sul palco Nino Gogichaishvili, soprano; Gian Luca Pasolini, tenore; Fabrizio Di Muro, pianoforte. Il concerto è nel cartellone del Festival “Suoni dalle Colline di Langhe e Roero” curato da Giuseppe Nova.
La partecipazione ai diversi momenti della giornata è gratuita, tranne che per l’apericena (costo 12 euro); brindisi con vino Moscato d’Asti e le dolci Contessine alla nocciola sono previsti all’Albergo Castiglione dopo la “Chiacchierata sulla bellezza” e al termine del concerto serale a Villa Fogliati.
Nel corso della giornata Indira Ciriotti vestirà l’abito “Ritrosetta”, riproduzione di una delle famose vesti di Virginia realizzata dalle sarte castiglionesi, inoltre si potranno ammirare le creazioni floreali di “Non solo fiori”. L’evento è organizzato dalla Associazione Contessa di Castiglione insieme al Comune grazie al sostegno della Bottega del Vino Moscato castiglionese.
Info: tel. 335.7040378, www.comunecastiglionetinella.it.
"Miglior abito da Sposa al Mondo" nella prima edizione degli Elle International Bridal Awards 2017
Alessandra Rinaudo
Eclettica, innovatrice e guidata in ogni sua creazione da una filosofia di vita: la passione per il wedding design. Alessandra Rinaudo è da 20 anni Fashion Designer e Creative Director di Nicole Fashion Group, brand di moda sposa leader in Italia e nel mondo, che guida insieme al marito e presidente del gruppo, Carlo Marco Cavallo. Dal suo estro nascono le sei linee Nicole, Colet, Jolies, Aurora, Romance e la collezione personale Alessandra Rinaudo Bridal Couture. Autrice del libro “L’Abito dei Sogni” e volto televisivo di Real Time e del programma TV di RAI 2 "Detto Fatto”, Alessandra Rinaudo è scelta come designer da celebrieties e case di produzione televisive e cinematografiche. Una sua creazione vince l'Oscar per il "Miglior abito da Sposa al Mondo" nella prima edizione degli Elle International Bridal Awards 2017.
OLTRE 1 TONNELLATA DI PANETTONI E 40.000 ASSAGGI ALLA NOTTE DEI MAESTRI DEL LIEVITO MADRE A PARMA
Si sono incontrati ieri i più grandi Maestri pasticceri d’Italia per la terza edizione della Notte dei Maestri del Lievito Madre, sotto i Portici del Grano di Piazza Garibaldi a Parma, eletta città creativa per la gastronomia Unesco. Oltre 3000 ingressi, 1.000 panettoni scartati, 1 tonnellata di lievitati per un totale di oltre 40.000 assaggi.
I maestri del Lievito Madre: |