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WELSH LAMB IGP: E’ TUTTA QUESTIONE DI TEMPO
In una masterclass dedicata ai tempi di cottura della carne d’agnello gallese IGP
Luigi Taglienti spiega metodi e tecniche per ottenere un piatto… a prova di chef
L’agnello è una carne prelibata, gustosa e molto versatile. Sebbene in Italia il suo consumo sia ridotto (poco più di 1 kg pro capite l’anno) e per tradizione lo si cucini quasi esclusivamente in occasione delle festività, la carne ovina è adatta a diverse tipologie di cottura e di preparazione, rappresentando una valida alternativa alle altre carni comunemente consumate. Tuttavia, quando ci si appresta a cucinare la carne d’agnello è bene informarsi sui tempi di cottura: una cottura sbagliata, infatti, può pregiudicare il risultato finale del piatto, guastando perfino la qualità della materia prima. Per questo, il 31 maggio lo chef stellato Luigi Taglienti ha offerto la sua esperienza in una lezione di cucina esclusiva, svoltasi presso il Ristorante Lume all’interno di W37, spazio polifunzionale nato grazie alla collaborazione con MB America, destinata a un gruppo di rappresentanti della stampa di settore, per rendere al meglio questo prodotto dalle indiscusse qualità organolettiche.
HCC Meat Promotion Wales, l’Ente che rappresenta le carni rosse gallesi nel mondo e presente sul mercato italiano con la sua carne di agnello a indicazione geografica protetta – il Welsh Lamb IGP -, promuove ormai da molti anni una serie di attività volte a far conoscere questo alimento troppo spesso sottovalutato. “Molti consumatori pensano che la carne d’agnello sia difficile da cucinare e che richieda lunghe preparazioni, ecco perché di solito questa carne viene destinata ai grandi pranzi delle occasioni”, afferma Jeff Martin, responsabile Italia della società gallese. “La realtà è ben diversa: se la carne è di qualità, è molto semplice ottenere un grande piatto, basta cuocerla il giusto tempo e gustarla al naturale”.
A Luigi Taglienti, che collabora con Welsh Lamb da tempo, dunque, il compito di spiegare la cottura perfetta dell’agnello che, come spiega il giovane chef savonese, deve essere sempre rosa al cuore per garantire tenerezza, gusto e succulenza.
Protagonisti della lezione di cucina sono stati i tre tagli di Welsh Lamb presenti sul mercato italiano: costolette, spalla e pancia arrotolata, un taglio molto richiesto nel sud Italia.
Queste le proposte dello chef: “Costoletta di agnello gallese igp alla plancia, melone bianco e cipolla”, “Spalla di agnello gallese igp al forno con peperonata alla curcuma”, “Pancia di agnello gallese igp al barbecue con purea di patate”.
Le costolette di agnello gallese sono alte almeno 3-4 cm, uno spessore che garantisce consistenza e tenerezza al taglio. La cottura ideale è veloce: sulla plancia o sulla griglia molto calda, le costolette devono rimanere non più di 2 minuti e mezzo - tre per lato. La costoletta è considerata uno dei tagli ovini più raffinati e per la sua rapidità di preparazione diventa la soluzione ideale per una cena da organizzare all’ultimo minuto. Per condirla è sufficiente un goccio di olio extra vergine di oliva prima della cottura e qualche fiocco di sale in ultimo.
Una cottura più lenta, al forno, è invece consigliata per la spalla di agnello gallese, venduta principalmente con l’osso e del peso di circa 1.5 kg. E’ possibile cuocere il pezzo intero, l’osso infatti conferisce sapore durante la cottura, oppure disossarla e cuocerla sempre in casseruola al forno. Normalmente per 1 kg di spalla si considerano dai 20 ai 25 minuti a 185°. Tuttavia, giacché la cottura della carne dipende da molteplici fattori, quali il forno utilizzato o lo spessore del taglio, è buona norma usare un termometro da carne e raggiungere i 45°- 48° al cuore.
La pancia arrotolata si presenta come un piccolo arrosto di circa 700-800 g e può essere eventualmente farcita con erbe e verdure. La pancia è un taglio molto versatile: si può cuocere in casseruola al forno, anche in questo caso è preferibile misurare la temperatura al cuore che deve arrivare sempre a 45°-48°, oppure al barbecue. Questo tipo di cottura veloce ad altissima temperatura – 7-8 minuti a 350-400° - crea uno strato croccante e molto saporito in superficie e mantiene la carne tenera e dolce all’interno.
Da oltre 10 anni la carne d’agnello gallese IGP delizia i palati degli intenditori italiani: molto gradita per il suo gusto prelibato e dolce, per la freschezza e la tenerezza dei suoi tagli, oggi conferma anche la sua grande versatilità. Un ‘atout’ che permette il consumo di questo prodotto in diversi momenti ma che tiene assolutamente conto del ciclo naturale di crescita degli animali. La stagionalità, infatti, rappresenta un motivo di vanto per questo prodotto: in Galles gli agnelli crescono in totale libertà in pascoli verdi e puliti e si cibano di erba seguendo l’andamento delle stagioni, per questo le esportazioni di carne ovina gallese sono più massicce da giugno a gennaio.
I suoi diversi tagli, confezionati sottovuoto, si trovano oggi nei banchi di carne fresca delle principali catene distributive nazionali, riconoscibili dal brand Welsh Lamb e dall’inconfondibile logo giallo e blu dell’IGP.
Hcc, Hibu Cig Cymru, è l’ente responsabile per lo sviluppo, la promozione e la distribuzione delle carni del Galles. Tra i compiti di HCC vi sono: la promozione di tutti i prodotti di carne provenienti dal Galles, l’evidenziazione delle caratteristiche che differenziano i prodotti di carne Gallese, la collaborazione con le aziende agricole per diffondere la qualità, ridurre i costi e migliorare la salute degli animali, la collaborazione con tutta la catena di fornitori per migliorare l’efficienza e sviluppare la garanzia di qualità, l’attività per la diffusione e il miglioramento della comunicazione della qualità di questo settore. HCC rappresenta per vasta parte l’industria agricola del Galles e trae esperienza dai diversi componenti dei suo Board of Directors e dalle aziende a cui essi appartengono.
Sara Castelnuovo
Solo Italiano Grandi Vini Russia 2017 - 6 e 8 giugno a Mosca e San Pietroburgo
TORNA LA FIDUCIA NEL MERCATO RUSSO
Cresce la domanda di vino in Russia, dove l’Italia si conferma primo esportatore. I.E.M. incontra trade, professionisti e opinion makers in due appuntamenti esclusivi
Dopo il grande successo delle scorse edizioni, torna per il settimo anno consecutivo Solo Italiano 2017. L’evento, creato da I.E.M. (International Exhibition Management) per promuovere e valorizzare il vino del Bel Paese, fa tappa nelle due maggiori città russe: Mosca il 6 giugno e San Pietroburgo l’8 giugno.
Le aziende partecipanti sono al centro di un ricco programma di seminari, degustazioni guidate, conferenze stampa e cene promozionali. Un format ideato per favorire l’incontro diretto tra i produttori italiani e professionisti di settore (importatori, distributori, sommelier, canale HORECA), giornalisti, opinion makers e consumatori di alto profilo del mercato russo.
Come per tutti gli eventi firmati I.E.M sono state scelte due location esclusive: il Marriott Royal Aurora Hotel di Mosca (Petrovka St-Bld 11) e il Four Seasons Hotel Lion Palace di San Pietroburgo (1 Voznesensky prospekt). Si comincia alle 13 con la degustazione guidata dei vini del Consorzio Vino Chianti Classico. Un tasting dedicato alle aziende più rappresentative della storica denominazione toscana. Nel pomeriggio si entra nel vivo del business: i produttori incontreranno i professionisti del settore, tra workshop mirati e il grande walk-around tasting dei protagonisti, dalle ore 14 alle 18.
«È tornata la fiducia nelle potenzialità di crescita del mercato russo» spiega Marina Nedic, Managing director di I.E.M. «Sebbene la crisi economica abbia determinato una frenata dei consumi negli ultimi due anni, il 2016 ha visto un recupero delle importazioni di vino in Russia, in quantità (+1%) ma soprattutto in valore (+5,5%), con 660 milioni di euro per 4 milioni e 40 mila ettolitri. E ad approfittare di questa ripresa può essere soprattutto il vino italiano, che domina il mercato con una quota del 29%». La conferma, a dispetto dell’embargo, arriva anche dal primo bimestre 2017, in cui il nostro export alimentare in Russia è schizzato addirittura del +50,5% sullo stesso periodo 2016 (elaborazione dati Istat).
Lo Stivale ha saputo mantenere il primato fra gli importatori di vino nel 2016, incrementando le vendite in valore e quantità (189 milioni di euro, +4,1% sul 2015, per 609 mila ettolitri, +5,2%). Aumenta, in parallelo, il divario con la Francia, che cala dal 23% al 18% raggiungendo la Spagna - terzo partner commerciale della Russia - mentre Georgia e Abcasia si attestano su quote di mercato più modeste (8% e 6%).
Gioca un ruolo chiave la presenza diffusa dei nostri prodotti nella ristorazione, soprattutto di cucina italiana, che continua a riscuotere grande successo fra i consumatori russi. È proprio questo settore che, a fronte della crisi, si conferma il principale traino per i consumi di vino, anche grazie all’apertura di nuovi ristoranti e wine bar a Mosca e a San Pietroburgo. Si registra anche la nuova tendenza di inserire in carta e servire una serie di etichette dal buon rapporto qualità-prezzo, più facilmente consumabili. Un trend che può rappresentare un’ulteriore opportunità di espansione.
Fiore all'occhiello della produzione italiana sono i vini fermi imbottigliati (che in Russia costituiscono il 70% dell'import di vino in valore). La performance del Bel Paese vale 123 milioni di euro (+4,1%) e corrisponde al 26% del comparto, mentre la Francia cede il passo e si ferma a 86 milioni di euro (+0,1%) con una quota di mercato del 18%. Un trend incoraggiante, considerando che nel 2011 i cugini d'Oltralpe esportavano il 28% dell'imbottigliato in valore, e l'Italia solo il 22%.
La sfida si gioca nel rilancio del comparto spumanti. Anche qui l'Italia si conferma primo fornitore, ma è incalzata dalle bollicine francesi. Il Bel Paese vale il 58% del mercato complessivo, contro il 32% francese e il 6% spagnolo; mantiene tassi positivi, seppur più modesti (+3,5% in valore con 62 milioni di euro, +2,5% in quantità per 173 mila ettolitri), in un contesto complessivo abbastanza dinamico: l'import totale degli spumanti nel 2016 vale 106 milioni di euro (+11,5%) per 264 mila ettolitri (+9,7%).
(dati Wine Monitor – Nomisma)
Le aziende partecipanti
Azienda Vinicola Gaierhof (Trentino - Alto Adige), Cantine San Marco (Lazio), Coppo (Piemonte), La Pergola (Lombardia), L’Astemia Pentita (Piemonte), Luca Menicucci (Toscana), Ruffino (Toscana), Vigna Traverso (Friuli Venezia Giulia, Villa Mattielli (Veneto), Zeni 1871 (Veneto).
Con il Consorzio Vino Chianti Classico: Bindi Sergardi, Borgo Salcetino, Castello di Meleto, Fattoria della Aiola, Rocca delle Macie, Tenuta Riseccoli, Triacca - La Madoninna, Villa Trasqua.
Con l’Istituto del Vino di Qualità - Grandi Marchi: Marchesi Antinori (Toscana), Argiolas (Sardegna), Ca’ del Bosco (Lombardia), Carpené Malvolti (Veneto), Michele Chiarlo (Piemonte), Jermann (Friuli Venezia Giulia), Masi Agricola (Veneto), Mastroberardino (Campania), Pio Cesare (Piemonte), Tasca d’Almerita (Sicilia), Umani Ronchi (Marche).
Insieme alle Cantine, anche i principali importatori: Caudal, Classica, Dp Trade, Fort, Ladoga Group, Luding, Simple, Wine Discovery.
Per ulteriori informazioni
Giovanna Zullo - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Cascina i Carpini:Domenica18 Giugno Slow Food organizza una nuova edizione del Quatar Pass per Timurass
Anche Cascina I Carpini, come vuole la tradizione, sarà aperta tutto il giorno.
Avrete occasione di degustare l'intera produzione dei vini Timorasso e non solo
Alcune nuove sorprese stanno aspettando solo te per essere scoperte
Avremo la "merenda sinoira" con prodotti tipici del territorio e "presidi slow food"
Grazie alla collaborazione con Marco Pellegrini, patron del ristorante la Frasca di Menconico, dalle 15 alle 18 faremo il sorbetto di Bellini live utilizzando le pesche di Volpedo e lo Spumante di Timorasso di nostra produzione.
Curiosi di degustare un vino macerato più di sei mesi ?
Curiosi di degustare un vino maturato in vaso di ceramica ?
Curiosi di degustare un vino da fermentazione spontanea ?
Curiosi di degustare un vino alla sua prima annata?
Curioso di degustare annate non recenti ?
Questo e molto altro a Cascina I Carpini, si consiglia la prenotazione specialmente per il Bellini Live !
Vegano? abbiamo anche per te qualcosa di speciale, siamo certificati VeganOk
Informiamo con piacere che abbiamo pubblicato sul nostro social market le tanto attese ed imperdibili confezioni assortite ESTATE
RADICI DEL SUD 2017:A SANNICANDRO SVELATI I 70 VINIFINALISTI
Le giurie hanno identificato i 70 migliori vini del concorso riservato ai vini del Sud Italia. Ora li attende la finale di giugno
Dopo due giorni di lavoro le giurie di Radici del Sud hanno identificato i 70 finalisti del concorso di questa XII edizione della manifestazione dedicata ai vini e agli oli del Sud Italia. Le due giurie hanno assaggiato gli oltre 350 vini in concorso in due giorni, nelle sale del Castello Normanno Svevo di Sannicandro di Bari. I 70 vini finalisti ora passeranno ulteriormente al vaglio di una giuria di esperti e giornalisti del territorio a fine giugno per decretare il miglior vino bianco, rosso e rosato della XII edizione. La premiazione si terrà il 27 novembre sempre al Castello di Sannicandro di Bari, durante Radici Wines Experience.
Le giurie, composte da buyer e giornalisti, da enologi dell’Associazione Assoenologi e da membri del circuito Vinarius, erano suddivise secondo un nuovo criterio. I giurati erano distribuiti in 4 gruppi di cui due prevalentemente di buyers e due di giornalisti e critici del settore. Due i presidenti di giuria: Alfonso Cevola per i buyer e Daniele Cernilli per i giornalisti, coadiuvati rispettivamente da Ole Udsen, importatore danese e dal giornalista Bernardo Conticelli. In questo modo è stato possibile incrociare i giudizi dei critici con quelli di chi, invece, ha un occhio di riguardo per il lato commerciale di ciascun vino.
"Siamo molto soddisfatti del lavoro delle giurie - dichiara Nicola Campanile, organizzatore dell'iniziativa - La nuova organizzazione ha infatti permesso una maggiore uniformità di giudizio e una migliore lettura dei vini. Avere tutti attorno a un tavolo esperti del territorio e ospiti stranieri ha consentito anche a buyer e giornalisti provenienti da tutto il mondo di interpretare e capire meglio il carattere dei vitigni autoctoni del Sud Italia".
I 70 vini finalisti saranno annunciati oggi alle 19 durante il convegno che si svolgerà all'interno della sala consiliare del Comune di Sannicandro di Bari.
In allegato: la lista dei 70 vini finalisti.
Associazione Propapilla
L'Associazione Propapilla si occupa principalmente della promozione del territorio e della valorizzazione della cultura enogastronomica pugliese, organizzando degustazioni, concorsi, convegni e rassegne.
Con Radici del Sud, in particolare, vuole celebrare e dare visibilità in Italia e all'estero all’enogastronomia e alla viticoltura delle regioni del sud Italia, evidenziando il profondo legame con il territorio.
Inoltre, attraverso la pubblicazione di tre guide dedicate alle Pizzerie, ai Ristoranti e ai Vini ogni anno aggiorna e monitora il panorama enogastronomico di Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia.
Ufficio stampa:
Davide Cocco
392 9286448
Vini vincitori di Radici 2017
giuria WINE WRITERS
SPUMANTI BIANCHI
Primo classificato
D’ARAPRI SPUMANTE CLASSICO - D’Araprì Riserva Nobile
Bombino Bianco 100% - 2013 - 12,50%
Secondo classificato
SARNO 1860 - Sarno 1860 Spumante
Fiano di Avellino 100% - 2015 - 12,00%
SPUMANTI ROSATI
Primo Classificato
FERROCINTO - Dovì Rosé - Aglianico - 2014 - 12,50%
Secondi classificati ex aequo
PRODUTTORI VINI MANDURIA SCA - Leggiadro
Negroamaro 100% - 2014 - 12,50%
ANTICA HIRPINIA - Roserpina - Aglianico - 2016 - 12,00%
FIANO
Primo Classificato
FILADORO - Santarì
100% Fiano - 2011 - 14,00%
Secondo Classificato
SAN SALVATORE 1988 - Pian Di Stio
100% Fiano - 2016 - 13,00% BIO
GRECO
Primo Classificato
CANTINE STATTI - Greco
100% GRECO - 2016 - 12,50%
Secondo Classificato
VILLA RAIANO - CONTRADA MAROTTA
Greco 100 % - 2014 - 13,00%
BOMBINO
Primo Classificato
Cantine Teanum - Alta Bombino - Fiano
Bombino 80%, Fiano 20% - 2016 - 13,50%
Secondo Classificato
Rivera - Marese
Bombino Bianco 100% - 2016 - 12,50%
FALANGHINA
Primo Classificato
Cantine Kandea - Costanza
Falanghina Ufficio stampa:
Davide Cocco
392 9286448
del Beneventano 100% - 2014 - 13,50%
Secondo Classificato
SANPAOLO di CLAUDIO QUARTA VIGNAIOLO - Falanghina - Falanghina 100% Falanghina 2016 13,00%
GRILLO
Primo Classificato
FEUDO DISISA - Grillo
100% Grillo - 2016 - 12,50%
Secondo Classificato
BAGLIO DEL CRISTO DI CAMPOBELLO, Sibilai Grillo Lalùci
Grillo 100% 2016 13,00%
MALVASIA
Primo Classificato
VARVAGLIONE 1921, Puglia Malvasia 12 E MEZZO MALVASIA DEL SALENTO, 100% MALVASIA DEL SALENTO 2016 12,50%
Secondo Classificato
LA PRUINA VINI, Puglia Malvasia LA PRUINA MALVASIA BIANCA PUGLIA IGP, 100% MALVASIA BIANCA 2016 12,00%
GRUPPO MISTO BIANCHI
Primo Classificato
CENTOPASSI, Sicilia Catarratto TERRE ROSSE DI GIABBASCIO
CATARRATTO 100% 2015 13,50% BIO
Secondo Classificato
FEUDO DISISA, Sicilia Catarratto Lu Bancu
CATARRATTO 100% 2016 12,50%
ROSATI DEL SUD
Primo Classificato
GAROFANO Vigneti e Cantine, Puglia, Girofle Rosé
Negroamaro 100% 2016 13,00%
Secondo classificato
Grifo, Puglia, terre del Grifo Rosato DOP
Bombino Nero 100% 2016 11,50%
NERO DI TROIA
Primo Classificato
CANTINE SPELONGA, Puglia Nero di Troia NERO DI TROIA
100% NERO DI TROIA 2016 13,00%
Secondo Classificato
ELDA CANTINE, Puglia Nero di Troia Il Primo
Nero di Troia 100% 2016 13,50%
NEGROAMARO
Primo Classificato
AZIENDA VITIVINICOLA MARULLI, Puglia Negroamaro MENONE
100% NEGROAMARO 2012 14,50%
Secondo Classificato
Tenuta Giustini, Puglia Negroamaro Vecchio Sogno
100% Negroamaro 2015 13,50%
AGLIANICO
Primo Classificato
Azienda Agricola Boccella, Campania, Rasott
Aglianico 100% 2014 14,00%
Secondo Classificato
SERTURA, Campania, Irpinia, Aglianico
100% Aglianico 2015 13,50%
TAURASI
Primo Classificato
AZIENDA AGRICOLA FIORENTINO, Campania Taurasi (Aglianico) TAURASI AGLIANICO
Secondo Classificato
Colli di Castelfranci, Campania Taurasi (Aglianico) Alta Valle
100% Aglianico 2010 14,00%
PRIMITIVO
Primo Classificato
APOLLONIO, Puglia Primitivo TERRAGNOLO PRIMITIVO
100% Primitivo 2012 15,00%
Secondo Classificato
MOTTURA VINI DEL SALENTO, Puglia Primitivo STILIO PRIMITIVO MANDURIA D.O.C. 100% Primitivo 2015 14,50%
NERO D’AVOLA
Primo Classificato
PORTELLI, Sicilia Nero D'Avola Calabrese Nero D'Avola 2015 13,00%
Secondo Classificato ex aequo
TENUTA RAPITALA’, Sicilia Nero D'Avola ALTO NERO
NERO D'AVOLA 100% 2015 14,00%
Caruso & Minini, Sicilia Nero D'Avola Cutaja Nero d'Avola Riserva
100% Nero d'Avola 2014 14,00%
MISTI ROSSI
Primo Classificato
CANTINE STATTI, Calabria Lamezia DOC
40% Gaglioppo, 40% Greco Nero, 20% Magliocco 2016 13,00%
Secondo Classifcato
Greco, Calabria Gaglioppo CATA'
100% GAGLIOPPO 2014 14,00%
AGLIANICO DEL VULTURE
Primo Classificato
CASA MASCHITO, Basilicata Aglianico del Vulture BASILICATA
100% AGLIANICO DEL VULTURE 2015 13,00%
Secondo Classificato
Cantine del Notaio, Basilicata Aglianico del Vulture Il Sigillo
100% Aglianico del Vulture 2011 14,00%
vini BIOLOGICI vincitori
Primo Classificato
SAN SALVATORE 1988 - Pian Di Stio - Fiano 100% - 2016 - 13,00%
Secondo Classificato
TRULLO DI PEZZA - Licurti - Primitivo di Manduria 100% - 2015 - 14,50%
Terzo Classificato
CENTOPASSI - Terre rosse di Giabbascio - Cataratto 100% - 2015
SPUMANTI BIANCHI
Primo Classificato
Tenuta Barone G.R. Macrì, Calabria , Centocamere
Mantonico 100% 2015 12,50%
Secondo Classificato
Feudo Donna Giacoma, Sicilia, Duval
Grillo 100% 2015 12,50%
SPUMANTI ROSATI
Primo Classificato
Ferrocinto, Calabria, Dove Rosé
aglianico 2014 12,50%
Secondo Classificato
Cantine del Notaio, Basilicata, La Stipula Rosé
100% Aglianico del Vulture 2011 13,00%
BOMBINO
Primo
Cantine Teanum, Puglia Bombino Alta Bombino-Fiano
Bombino 80% - Fiano 20% 2016 13,50%
Secondo
Vini Giancarlo Ceci, Puglia Bombino Panascio Bombino Bianco 2016 12,00%
FALANGHINA
Primo
FONTANAVECCHIA, Campania Falanghina TABURNO FALANGHINA
100% FALANGHINA 2016 13,50%
Secondo
AGNANUM, Campania Falanghina Agnanum
Falanghina 100% 2016 12,00%
GRILLO
Primo
FONDO ANTICO, Sicilia Grillo Grillo Parlante
Grillo 100% 2016 13,50%
Secondo
BAGLIO DEL CRISTO DI CAMPOBELLO, Sicilia Grillo Lalùci
Grillo 100% 2016 13,00%
MALVASIA
Primo
CANTINE LAGALA, Basilicata Malvasia MADDALENA BIANCO
MALVASIA 2016 12,50%
Secondo
LA PRUINA VINI, Puglia Malvasia LA PRUINA MALVASIA BIANCA PUGLIA IGP, 100% MALVASIA BIANCA 2016 12,00%
FIANO
Primo
SANPAOLO di CLAUDIO QUARTA VIGNAIOLO, Campania Fiano Fiano di Avellino, 100% FIANO 2016 13,50%
Secondo
Filadoro 148 Campania Fiano Santarì
100% Fiano 2011 14,00%
GRECO
Primo
TENUTA DEL MERIGGIO, Campania Greco GRECO DI TUFO
100% GRECO 2013 12,50%
Secondo
CANTINE STATTI, Calabria Greco GRECO
100% GRECO 2016 12,50%
MISTO BIANCHI
Primo
FEUDO DISISA, Sicilia Catarratto Lu Bancu CATARRATTO
100% 2016 12,50%
Secondo
VIGNETI CALITRO, Puglia, Calibro Verdeca
VERDECA 100% 2016 13,00%
ROSATI
Primo ex aequo
Cantina Diomede, Puglia, Folia
Bombino nero 100% 2016 12,00
GAROFANO Vigneti e Cantine, Puglia, Girofle Rosé
Negroamaro 100% 2016 13,00%
Secondo ex aequo
SANTI DIMITRI, Puglia, SANTI DIMITRI NEGROAMARO ROSATO
NEGROAMARO 100% 2016 12,50%
TRULLO DI PEZZA, Puglia, SPEZIALE NEGROAMARO ROSATO SALENTO IGP, NEGROAMARO 100%, 2016 13,00%
MISTI ROSSI
Primo
COPPI CASA VINICOLA, Puglia, Vinaccero
100% aleatico 2012 14,00%
Secondo
CANTINE STATTI, Calabria Gaglioppo BATASARRO
100% GAGLIOPPO 2013 13,50%
PRIMITIVO
Primo
PRODUTTORI VINI MANDURIA SCA, Puglia Primitivo SONETTO
primitivo 100% 2012 15,00%
Secondo
COPPI CASA VINICOLA, Puglia Primitivo senatore
100% primitivo 2010 13,50%
NERO DI TROIA
Primo
Grifo, Puglia Nero di Troia Augustale Riserva DOCG
Nero di Troia 100% 2012 13,00%
Secondo
TENUTA COPPADORO, Puglia Nero di Troia STIBADIUM
100% UVA DI TROIA 2013 14,00%
NEGROAMARO
Primo
AZIENDA VITIVINICOLA MARULLI, Puglia Negroamaro MENONE
100% NEGROAMARO 2012 14,50%
Secondo
CANTINE BONSEGNA, Puglia Negroamaro DANZE DELLA CONTESSA
Negroamaro 80% Malvasia 20% 2015 14,00%
NERO D’AVOLA
Primo
A r m o s A, Sicilia Nero D'Avola Curma
100% Nero D'Avola 2011 15,00%
Secondo
FEUDO DISISA, Sicilia Nero D'Avola Vuaria
100% Nero d'Avola 2013 14,50%
AGLIANICO
Primo
FONTANAVECCHIA, Campania, Vigna Cataratte
100% AGLIANICO 2009 15,00%
Secondo
Tempa di Zoè, Campania, ZERO
AGLIANICO 2012 14,50%
TAURASI
Primo
Antico Castello, Campania Taurasi (Aglianico) Taurasi - Antico Castello
100% Aglianico 2012 14,00%
Secondo
Colli di Castelfranci, Campania Taurasi (Aglianico) Alta Valle
100% Aglianico 2010 14,00%
AGLIANICO DEL VULTURE
Primo
TENUTE D’AURIA, Basilicata Aglianico del Vulture QUERCIA DI ANNIBALE, 100% UVE AGLIANICO DEL VULTURE 2013 14,50%
Secondo
CANTINE LAGALA, Basilicata Aglianico del Vulture NERO DEGLI ORSINI, AGLIANICO DEL VULTURE 2011 13,50%
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