Home
WINE BUSINE ASSEGNATI: IL PREMIO CARTE DEI VINI ITALIA E IL WINE RETAIL AWARD
Dopo un grande lavoro di scouting e un’attenta selezione, la giuria di 11 esperti, guidati da Irene Forni e presieduta da Andrea Grignaffini, ha consegnato ieri - al Megawatt Court - i premi ai vincitori delle due categorie. I criteri per la selezione: ricchezza, varietà, profondità territoriale, impostazione e fruibilità
Il secondo giorno della Wine Business City - l’innovativo ed esclusivo appuntamento business che ha aperto la Milano Wine Week 2021 il 3 ottobre con ben 210 aziende espositrici e due Consorzi al MEGAWATT COURT, è stato animato dalla consegna dei prestigiosi riconoscimenti, il Premio carte dei vini riservato agli esercizi di somministrazione e il Wine Retail Awards, per la grande distribuzione.
Quattro mesi di scouting, un lungo lavoro di selezione fatto da una giuria di 12 esperti – alcuni dei più autorevoli giornalisti del settore enogastronomico italiano, wine educator e communicator, key opinion leader del mondo del vino, esperti del settore (Cinzia Benzi, Filippo Bartolotta, Francesca Ciancio, Asa Johansson, Emanuele Alessandro Gobbi, Andrea Gori, Erika Mantovan, Luciano Pignataro, Antonio Paolini, Simon Staffler) – presieduti da Andrea Grignaffini - docente di enogastronomia, critico e gastronomo tra i più preparati del nostro tempo – e coordinati da Irene Forni, Sommelier, training restaurant e food&wine writer.
“Un duro lavoro, ma ne è valsa davvero la pena”, assicurano i giurati. “In questi mesi abbiamo analizzato le carte dei vini di tantissimi esercizi, cercando la scintilla, quel quid che le rendesse davvero speciali: ricchezza delle proposte, ma anche ricercatezza, profondità, varietà e sperimentazione”. Alla fine, l’hanno spuntata un centinaio di carte vini italiane suddivise in 10 categorie di ristoranti ed esercizi di somministrazione – ristoranti da 1,2 e 3 stelle Michelin, fine dining e Gourmet, Bistrot, Wine Bar, Ristorante d’Hotel, etnici e fusion, osterie e trattorie e pizzerie -. Il Wine Retail Award - premio alle migliori selezioni vinicole degli esercizi di dettaglio qualificato e della grande distribuzione – è stato invece suddiviso in 5 categorie in tutto (enoteche, catene di ristorazione, distribuzione e wine shop online e supermercati) e ha visto la consegna di un premio ai 4 migliori per ciascuna categoria più due premi speciali.
“Ai vincitori è stata consegnata una targa che potranno esporre nel proprio locale quale riconoscimento di partecipazione”. Soddisfatto Federico Gordini, ideatore e presidente della Milano Wine Week. “L’obiettivo era quello di valorizzare e riconoscere l’impegno e la passione degli operatori della ristorazione e della distribuzione che sempre più dedicano attenzione e cura alla selezione dei prodotti sia ai trend emergenti”, ha spiegato. “Il momento della premiazione è stato il giusto riconoscimento alla loro dedizione anche in un anno così difficile. È stato emozionante rivedere il mondo del vino tutto insieme - produttori, ristoratori e distributori - brindare alla ripartenza dell’eccellenza del made in Italy”.
Al LINK elenco dei vincitori
Per approfondimenti sulle attività della manifestazione e per scaricare le presentazioni
di Milano Wine Week 2021 www.milanowineweek.com
MERANO, FESTA DELL’UVA 2021: SENZA LA SFILATA DEI CARRI MA CON TANTA TRADIZIONE E PASSIONE
Dal 16 al 17 ottobre torna la Festa dell’Uva, appuntamento immancabile dell’autunno meranese.
La Festa dell’Uva (16-17 ottobre), tornerà, come di consueto, il terzo fine settimana di ottobre. Le sue origini risalgono al 1886.
Per l’edizione 2021 non ci sarà la tradizionale sfilata dei carri a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, nel rispetto della normativa Anti-Covid 19 vigente.
Non mancheranno comunque momenti legati a questa antica tradizione, a cominciare dagli stessi carri allegorici che saranno esposti nelle piazze, in modo da non dover rinunciare ad ammirarli, ma al tempo stesso evitando gli assembramenti di una lunga sfilata.
In giro si vedranno anche i Saltner (saltari), ovvero gli antichi custodi delle vigne, che si distinguono per i costumi storici, e anche gli schioccatori di fruste.
Sarà una Festa dell’Uva che indurrà a un ritorno alle origini, per passare due giorni in famiglia o con gli amici, mangiando piatti della tradizione altoatesina più antica e ascoltando musica dal vivo.
Per il programma completo:
Tiziano Pandolfi
25MA FESTA DELLA GRAPPA BARILE
Consegna del “Premio Grappa Barile 2021”
Silvano d’Orba (AL)
L’antica Distilleria Artigiana GRAPPA BARILE organizza la 25ma
FESTA DELLA GRAPPA BARILE
che si terrà a Silvano d’Orba (AL), in Distilleria, domenica 24 OTTOBRE 2021, a partire dalle ore 15.30.
E’ oramai il tradizionale evento che richiama appassionati e non o perché no, anche semplici curiosi, da tutta Italia a Silvano d’Orba - dove il Piemonte profuma ancora di Liguria – in provincia di Alessandria - in un’area storica dell’Alto Monferrato, recentemente inserita nelle zone tutelate dall’Unesco insieme alle Langhe e al Roero e dove la grappa è una tradizione locale, ben consolidata in questa distilleria d’epoca attiva dalla metà dell’800, luogo non solo di ritrovo di appassionati bensì di confronto dove tradizione e cultura si incontrano.
Qui, dove il tempo sembra essersi fermato, l’ospitalità la fa da padrone; oltre alla consueta degustazione gratuita delle migliori grappe, potrete essere guidati alla scoperta della distilleria, un luogo antico, affascinante, che porta con se un velo di magia che racchiude la distillazione e che per il prezioso valore dei suoi alambicchi e della sua struttura unica al mondo è già stata location di interesse per le giornate del FAI nel 2015 . Una “bottega d’arte” dove autentici capolavori prendono vita che merita di essere tramandata ai posteri. E’ per questo motivo che il Mastro distillatore Luigi Barile – Gino per gli amici -, ha inoltrato la candidatura per la messa in tutela della distilleria da parte dell’Unesco come patrimonio culturale, affinché diventi fonte di ispirazione e di insegnamento di vita per le generazioni future. Il suo principio è sempre stato quello di “fare della qualità non della quantità” e in questa distilleria il mastro distillatore, classe 1932, autentico signore operaio con la cravatta che spunta sotto la tuta da lavoro , mediante alambicchi a bagnomaria che hanno ormai superato il secolo di vita, scaldati con fuoco a legna, produce un distillato di rara eccellenza, ricco di sapore, complesso e raffinato negli aromi.
In ogni bottiglia c’è l’amore e la passione per il suo lavoro: un lavoro artigianale e difficile ma che gli ha dato molte soddisfazioni : sua la grappa donata ai Capi di Stato al G8 di Genova nel 2001 e al G20 del Canada nel 2010.
Questo fatto, estremamente significativo e straordinario per essere stata selezionata per ben due volte in questo secolo a rappresentare l’Italia al massimo livello mondiale dei Capi di Stato, è la logica conseguenza dell’altissima qualità raggiunta da questo distillato tipicamente italiano il quale ha ottenuto dei lusinghieri giudizi di autorevoli esperti del settore. Vale la pena di citare il compianto Luigi Veronelli il quale scrisse che “una grappa così non l’aveva mai bevuta in vita sua…” e definì appunto Luigi Barile , già nel 2000, il miglior distillatore italiano.
Non è un caso se questo prodotto ha incantato la severa giuria di “Wine & Spirit Competition 2003” di Londra guadagnandosi il Premio considerato l’Oscar del settore. Senza contare tutti gli altri premi e gli articoli dei più grandi esperti del campo.
Fiore all’occhiello della grappa Barile sono le invecchiate a partire dal 1976; ultima nata la “OVER 40”, straordinaria grappa invecchiata 42 anni, prodotta in edizione limitata di 341 bottiglie numerate, con elegante cassetta e certificato di garanzia, comprensiva anche di un DVD che racconta le fasi salienti della produzione della grappa.
Come da tradizione verranno consegnati i Premi Grappa Barile 2021. Quest’anno i premiati sono:
Dr. Gianni Barbacetto – Giornalista e inviato de Il fatto Quotidiano –
Prof.ssa Maria Rita Gismondo – Direttrice del Laboratorio di Microbiologia clinica e virologica dell’Ospedale “Luigi Sacco” di Milano -
Sig. Giorgio Dalpian - Imprenditore e ricercatore della qualità -
Ospite d’onore, che consegnerà i Premi, sarà l’Ing. Vittorio Malacalza
L’evento, coordinato da Marina Marcenaro, sarà presentato dalla regista-filmaker Wilma Massucco – autrice del documentario sulla vita di Luigi Barile dal titolo “Chi l’avrebbe mai detto?”- mentre Virgilio Pronzati, profondo conoscitore dei terroir dei vini di tutto il mondo, grandissimo sommelier, enogastronomo, poeta e insegnante nelle scuole alberghiere, “racconterà” i sapori delle diverse Grappe.
Quest’ultimo anno e mezzo è stato particolare ma abbiamo voglia di ripartire e di farlo con i tanti amici e appassionati che ci seguono ormai da tanti anni, attraverso i profumi e i sapori delle nostre grappe e l’atmosfera di quel luogo antico, affascinante, quasi magico dove tradizione, genuinità e cultura si incontrano che è l’antica distilleria Barile.
Come di consueto verrà offerto un buffet realizzato dalla prestigiosa Ditta di Silvano d’Orba Bottaro & Campora Ricevimenti, che preparerà una mega-torta.
Gli “onori di casa” saranno fatti dai titolari: Luigi Barile e la moglie Saveria De Palo.
La manifestazione si svolgerà anche in caso di pioggia e in totale sicurezza nel più ampio rispetto delle norme per il contenimento della diffusione del Covid19. A tal riguardo segnaliamo che l’ingresso sarà riservato ai soli titolari di green pass. Ampio parcheggio gratuito a 90 mt dalla distilleria.
Per maggiori informazioni sulla festa, sulle grappe e quant’altro si rimanda al sito www.grappabarile.it.
MARIO DI PAOLO È ‘DESIGNER OF THE YEAR’ ALLA XV EDIZIONE DEI PENTAWARDS A LONDRA
Il premio di packaging design più ambito del mondo va a Mario Di Paolo, che trionfa ai PENTAWARDS 2021 come ‘Designer of the Year’
Dal 2007, PENTAWARDS riconosce e premia l'eccellenza nel design del packaging a livello globale ed è il più prestigioso concorso internazionale del settore. Quest’anno, dopo aver valutato più di 2000 candidati da 60 paesi in tutto il mondo, la Giuria del concorso, composta da esperti di fama mondiale, ha riconosciuto al designer italiano quelle caratteristiche di innovazione e visione che lo rendono il miglior designer dell’anno.
Spazio Di Paolo ha un approccio creativo e stilistico rivoluzionario, che oltrepassa l’idea tradizionale di agenzia di comunicazione. Contaminazione artistica, ricerca di motivazioni e significati inesplorati, analisi dettagliata del mercato e una profonda conoscenza tecnica del prodotto, della sua produzione dalla terra all'imbottigliamento e ancora dei processi di stampa e di dispensazione dell'etichetta fanno di Spazio di Paolo un trendsetter a livello globale. A Mario Di Paolo si devono infatti alcune delle più rivoluzionarie e recenti innovazioni nell'ambito della stampa industriale di etichette di alta gamma, che offrono ai brand owners nuovi linguaggi e possibilità di distinguersi sullo scaffale. Spazio di Paolo ha lanciato dei veri e propri trend: etichette multistrato, pigmenti materici estratti da polvere lavica, gesso e terra, ma anche etichette tridimensionali che trasformano il packaging in vere e proprie sculture che interagiscono con lo spazio e il consumatore.
Una storia lunga oltre 20 anni, costellata di riconoscimenti in moltissime competizioni internazionali, che raggiunge un primo fondamentale traguardo nel 2016 con l’assegnazione del primo PENTAWARDS Bronze Award all’etichetta Litos e che continua, ininterrotta, fino ad oggi con l’ambito premio ‘Designer Of The Year’ 2021, il più importante riconoscimento per un designer del settore. Quest’anno, la giuria di qualità di PENTAWARDS conferisce a Spazio di Paolo anche altri importanti riconoscimenti per tre prodotti/novità che si sono distinti, nuovamente, per innovazione, creatività e visione: le etichette scultoree delle bottiglie Velenosi Villa Angela, Urciuolo Votiva, Urciuolo Dannami. Questi ulteriori premi sono motivo d’orgoglio per Spazio Di Paolo e per Mario Di Paolo, che commenta così il significato di questo risultato:
“Nel 2012 il primo concorso di packaging design vinto, nel 2016 il primo PENTAWARD all’invenzione dell’etichetta con carte sovrapposte. Oggi, dopo 23 anni di lavoro, sono oltre 200 i premi di design internazionali vinti dai progetti di packaging che ho disegnato, ma tuttora l'emozione che provo è grande. Ogni riconoscimento è una vittoria per me e per Spazio Di Paolo. Ma il ‘Design Of The Year’ di quest’anno valorizza soprattutto la Cultura, la Biodiversità e l’Arte italiane, un merito a tutti gli italiani che, come me, lavorano con passione per portare il made in Italy in tutto il mondo.”
SPAZIO DI PAOLO
Con sede a Spoltore, Spazio Di Paolo è uno studio italiano specializzato nel packaging design del vino e degli spirits. Con vent’anni di esperienza, lo studio è oggi uno dei più premiati al mondo e vanta un palmarès di oltre 200 tra i più prestigiosi premi internazionali di packaging design. Mario Di Paolo, fondatore e direttore creativo di Spazio di Paolo, è cresciuto a stretto contatto con il mondo dell'arte contemporanea, collaborando con i più importanti artisti a livello internazionale. Vivendo una quotidianità così stimolante, Di Paolo ha maturato una creatività che supera gli schemi convenzionali. Designer e fotografo di fama mondiale, ma anche editore d’arte, definisce il suo studio "un’esperienza di vita senza precedenti.”
Federica Schir
3899425510
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
WORLD CIDER AWARDS 2021: SIDRO VITTORIA VINCE L’ORO CON ITALIAN BLOOM
Unico italiano ad aggiudicarsi il prestigioso premio internazionale, Italian Bloom rappresenta la ricerca sul metodo classico della sidreria di Vigo di Cadore. Italian Bloom, il vino di mele rifermentato in bottiglia prodotto da Sidro Vittoria con metodo classico nel cuore delle Dolomiti di Cadore (Belluno), si aggiudica la medaglia d’oro nella categoria dei sidri frizzanti al World Cider Awards 2021.
Si tratta di un riconoscimento che annualmente seleziona e promuove tra i consumatori e i mercati i migliori sidri di tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Nuova Zelanda, passando per Regno Unito, Francia e molti altri. A giudicarli una commissione di esperti che quest’anno includeva giudici prestigiosi come l’autrice e sidrificatrice Susanna Forbes, Cath Potter, cider pommelier e co-fondatrice del comitato Cider Women, Aragorn Szostak, company director di Hereford Beer House, pub specializzato in birra e sidro, la cider blogger Natalia Wszelaki.
Unico italiano premiato in questa edizione, Italian Bloom è frutto del continuo lavoro di ricerca e approfondimento di Sidro Vittoria sul metodo classico, strettamente connesso alla produzione tradizionale del vino di mele: molteplici fonti storiche dimostrano infatti come già una ventina d’anni prima di Dom Pérignon Lord Scudamore avesse messo a punto un metodo per rendere frizzanti i sidri prodotti nella zona dell’Herefordshire, nel sud della Gran Bretagna. Un metodo che Sidro Vittoria ha scelto nel rispetto della materia prima, dalla produzione in frutteto sino ai rigorosi canoni seguiti in cantina, con l’obiettivo di ottenere un prodotto sempre più vicino alla tradizionale idea di sidro nel solco della tecnica produttiva britannica.
“Siamo particolarmente contenti di questo Award – commenta Andrea Concina di Sidro Vittoria – che premia la nostra ricerca e il rispetto della tradizione. E siamo ancora più soddisfatti di aver raggiunto questo traguardo in un concorso organizzato in Inghilterra, il paese a cui ci ispiriamo per la produzione dei nostri sidri”.
La creazione di una sidreria in Cadore nasce dalla passione dei due soci Andrea Bonalberti e Andrea Concina, veneziani conosciutisi a Londra alla fine degli anni ’90 che scoprono il sidro durante il periodo trascorso nella capitale britannica e, ritornati in Italia, decidono di diventarne produttori. Il progetto mira a sviluppare una coltivazione sostenibile di meli e peri finalizzata alla trasformazione del raccolto e a recuperare la migliore tradizione enogastronomica italiana combinando varietà di mele storiche locali, adatte alla produzione di sidro, con alcune internazionali.
“Normalmente non partecipiamo a molti concorsi – aggiunge Andrea Bonalberti – in quanto il nostro sidro si distacca dai canoni della produzione industriale, per avvicinarsi a un’idea più affine al concetto di vino secondo le linee guida del metodo classico. Siamo dunque molto orgogliosi che la nostra ricerca sia stata compresa e apprezzata”.
Italian Bloom è un vino di mele Extra Dry dal sentore fruttato e floreale, con note di mela, pera e agrumi. La fragranza delle varietà italiane di mele utilizzate nella cuvée viene accentuata dalla permanenza prolungata sui lieviti. L’acidità fresca e vivace completa il sapore fruttato e il gradevole retrogusto amaricante di questo sidro che rivela una morbida bollicina, da gustare sia come aperitivo che a tutto pasto. È in vendita sullo shop online di Sidro Vittoria al prezzo di 14 euro.
Anna Sperotto