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FIVI A PIACENZA: I 10 ANNI DEL MERCATO DEI VINI
Appuntamento a Piacenza Expo da sabato 28 a lunedì 30 novembre 2020. Nella locandina di Gianluca Folì il legame tra il Vignaiolo e la Terra.
I Vignaioli Indipendenti confermano le date della decima edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti in programma dal 28 al 30 novembre 2020 a Piacenza Expo.
Un’edizione in cui lo spazio espositivo sarà più ampio, nel rispetto delle norme del distanziamento sociale, gli orari di apertura estesi, con ingressi contingentati e monitorati. “Con la conferma del Mercato, i Vignaioli Indipendenti vogliono ritrovare il piacere dello stare insieme ma anche mandare un messaggio forte per la ripartenza del settore vitivinicolo e non solo - dichiara Matilde Poggi, presidente FIVI- Per la Fiera di Piacenza, nostro partner in questo progetto da anni, questa sarà la prima esposizione organizzata direttamente dopo il lockdown e le restrizioni dovute al Covid-19”.
I Vignaioli aderenti alla FIVI sono i rappresentanti di una viticoltura che vuole farsi custode del territorio e seguono l’intera filiera produttiva dalla coltivazione delle vigne fino alla produzione e alla vendita del vino. L'immagine della locandina della decima edizione è stata disegnata da Gianluca Folì, illustratore romano, già autore nel 2016 dell’immagine del Mercato. Un uomo e una donna ballano stretti con armonia e forza. Sono un vignaiolo e la Madre Terra, abbracciati a loro volta dai tralci della vite che crea un legame profondo tra i due. Questa l’illustrazione della nuova locandina, con cui i Vignaioli Indipendenti danno appuntamento a tutti gli appassionati di vino nell’atmosfera festante del Mercato.
Sarà possibile accedere sabato 28 e domenica 29 novembre, dalle 11.00 alle 20.00, e lunedì 30 dalle 10.00 alle 18.00. Per tutte le informazioni: www.mercatodeivini.it
INFO IN BREVE | Mercato FIVI a Piacenza:
Quando: sabato 28, domenica 29 e lunedì 30 novembre 2020
Dove: PiacenzaExpo - Località le Mose, Via Tirotti, 11 - Piacenza
Orario di apertura al pubblico: sabato e domenica dalle 11.00 alle 20.00, lunedì dalle 10.00 alle 18.00
Parcheggio: gratuito
Info utili: 800 i carrelli disponibili per gli acquisti
I minorenni non pagano l’ingresso e non possono effettuare degustazioni.
Anna Sperotto
FIVI - Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti
La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un'associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del Vignaiolo di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: "Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta".
Attualmente sono circa 1300 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 13.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. Quasi 95 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale si avvicina a 0,8 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 330 milioni di euro. I 13.000 ettari di vigneto sono condotti per il 51% in regime biologico/biodinamico e per il 49 % secondo i principi della lotta integrata.
GOLOSARIA: “IL CIBO COME NUOVA RELAZIONE”
L’EDIZIONE 2020 IN SCENA LIVE SU PIATTAFORMA 3D
APPUNTAMENTO ALLA “FIERA ONLINE”
Appuntamento dal 28 ottobre al 2 novembre con un ricco palinsesto di eventi, interattività live tra visitatori e operatori, un nuovo e-commerce diretto
Golosaria 2020 si presenta con uno straordinario palinsesto di eventi, live e non, fruibili poi fino a Natale da tutti i consumer e operatori su una innovativa piattaforma online con grafica 3D con opzioni didownload e upload di informazioni, chat live e video. Altra grande novità è la possibilità di acquisto diretto di prodotti selezionati da IlGolosario grazie a un’agile area e-commerce dedicata. Il tutto con una dimensione sempre più internazionale, garantita da contenuti bilingue italiano-inglese e campagne mirate.
Insomma, nonostante le difficoltà organizzative e di fruizione tradizionale, Golosaria non solo non rinuncia a scendere in campo, ma addirittura rilancia in una nuova avvincente modalità totalmente online i suoi showcooking, wine tasting, talk show e approfondimenti legati al B2B e ai servizi per l’impresa.
L’appuntamento è dal 28 ottobre al 2 novembre per un’edizione 2020 che se senza dubbio ha un sentore interattivo, non perde certamente i sapori della tradizione che da oltre 15 anni fanno di Golosaria la manifestazione di riferimento dell’enogastronomia italiana. Con tutte queste premesse, il comune denominatore dell’evento non poteva che essere “Il cibo come nuova relazione”.
Quest’anno, dunque, considerati gli inviti alla prudenza che sconsigliano di incontrarsi e rendono praticamente impossibile organizzare un evento fisico di questa portata in Fiera a Milano, Golosaria ha deciso che sarà lei ad arrivare in ogni azienda, in ogni ufficio, in ogni casa attraverso l’indirizzo www.golosaria.it e i profili sui canali social, mettendo di fatto tutta la Fiera Online.
“L’emergenza Covid 19 ha messo in luce una filiera del gusto impreparata, a partire dalla comunicazione, per questo abbiamo deciso di offrire una concreta opportunità di incontro tra i produttori di qualità e i visitatori”, sottolinea il patròn della rassegna Paolo Massobrio.
Il decalogo di Golosaria 2020
1) Manifestazione con fruizione totalmente interattiva su nuova piattaforma 3D (e canali social) bilingue, dove “passeggiare” tra gli stand degli artigiani del gusto, le postazioni degli chef, le aule di formazione o assistere ad interviste a personaggi di primo piano.
2) Possibilità di interazione con i produttori con chat live e video e tanto altro.
3) L’evento si svolge dal 28 ottobre al 2 novembre, ma tutti i contenuti saranno disponibili fino al 20 dicembre.
4) Viste queste premesse, il tema portante della kermesse è “Il cibo come nuova relazione”.
5) Servizio di Market dei prodotti artigianali (realizzato in collaborazione con la piattaforma Lorenzo Vinci) attivo nei 6 giorni per consentire l’acquisto multiplo di gustosi regali e poi fino a Natale direttamente dagli e-commerce degli espositori.
6) La bottega italiana sarà poi protagonista di un evento dedicato che vedrà sfilare digitalmente le migliori case history italiane e soprattutto vedrà discutere del futuro della piccola impresa artigianale e dei negozi di prossimità.
7) Riflettori sui territori: Golosaria 2020 farà da eco alla promozione territoriale, sia sui social prima, durante e dopo l’evento, sia sulla piattaforma 3D nei giorni della rassegna con ambienti digitali appositamente progettati.
8) Oltre alla presentazione delle 100 migliori cantine d'Italia (1° novembre) selezionate da Paolo Massobrio insieme con Marco Gatti – protagonisti tra l’altro di interviste live ai più importanti personaggi del mondo dell’enogastronomia – il vino avrà ampio spazio 3D con le cantine selezionate da IlGolosario. Altra grande novità, un programma di tutorial dedicati alla degustazione.
9) L'Agorà di Golosaria il 2 novembre si trasformerà nella Piazza della grande ristorazione italiana, con i migliori ristoranti italiani della guida IlGolosario premiati da Massobrio e Gatti, cui farà seguito un talk dedicato agli “stati generali” della ristorazione italiana.
10) Non mancherà infine il Sostenisario, l’area di contenuti specifici per gli operatori lanciata durante il lockdown e ricca di spunti, consigli, aggiornamenti in tema di normative, comunicazione, organizzazione degli spazi e sostenibilità con la presenza di stand espositivi di importanti realtà che promuovono la Sostenibilità.
Federica Borasio
LA SCOLCA PRESENTA LA SUA NUOVA WINE EXPERIENCE POST-COVID
La Famiglia Soldati
La Scolca riapre le sue porte a tutti gli appassionati con nuove esperienze “en plein air”con distanziamento assicurato per natura, sicurezza totale e ricerca dell'equilibrio corpo mente: dallo yoga alle camminate in vigna, al wine tasting dopo una partita di golf – è questo il mood new age delle nuova offerta di incoming per scoprire la filosofia del Gavi dei Gavi, da oggi disponibile per l’acquisto e la prenotazione online sul sito www.lascolca.net
"Abbiamo bisogno di esperienze semplici ed emozionanti, che sappiano raccontare la storia della nostra identità territoriale e che riescano a coniugare l’aspetto ludico ed educativo con la sostenibilità ambientale. Occasioni da vivere in piccoli gruppi, in coppia o in famiglia, per una mezza giornata oppure per un intero weekend”.
Esordisce così Chiara Soldati, che crede da sempre nel principio che la visita in cantina debba essere soprattutto un’opportunità per sperimentare in modo immersivo un territorio con tutte le sue variabili culturali, enologiche e gastronomiche locali, da vivere con rispetto per la natura e per le persone con le quali si viaggia.
La nuova offerta include esperienze ricercate e personalizzate sui gusti e le esigenze di ogni tipo di ospite.
Dalla passeggiata tra i vigneti, per scoprire il territorio in tutte le sue sfumature e rispondere ad ogni curiosità sulla produzione e sulla gestione delle vigne, con degustazione di La Scolca Spumante Brut Metodo Classico e Gavi La Scolca Etichetta Bianca; alla Golf&La Scolca Wine, per gli appassionati del golf che, dopo una giornata trascorsa sul green, desiderano sorseggiare un calice di Gavi Villa Scolca o del nuovo Blanc de Blancs metodo classico in completo relax e con tasting di proposte gourmet; lo Yoga in vigna – in collaborazione con Laura Gobbi - per coloro che desiderano rigenerare corpo e mente immersi nella natura e concedendosi un gustoso light lunch in compagnia dello chef Stefano Di Bert, con menù vegetariano e, su richiesta, vegane o gluten free, e con degustazione di La Scolca Gavi dei Gavi Etichetta Nera.
"Credo che questo nuovo modo di concepire il viaggio nel mondo del vino possa avvicinare sempre di più anche i Millennials. L’Italia è la meta mondiale preferita dagli enogastronauti di tutto il mondo secondo i dati del Food Travel Monitor 2020 – World Food Travel Association - e dal Rapporto sul Turismo Enogastronomico italiano 2020 emerge che proprio i millennials - i nati tra il 1981 e il 1996, oggi 24 - 39enni - sono stati i principali artefici della crescita del turismo enogastronomico a livello mondiale” – continua Chiara Soldati.
“In futuro, i target ai quali riferirsi saranno la generazione z, i superfoodie nati dopo il 1997, fortemente interessati alla vacanza enogastronomica come esperienza unica e da ricordare per sempre.
Tenuta La Scolca
Strada per Rovereto 170/r, 15066, Gavi (AL) www.lascolca.net
Questo è un pubblico che si documenta prevalentemente per via digitale.
I dati riportano che l’80% di loro ha visitato almeno una destinazione o ha partecipato ad un’esperienza a tema grazie ad informazioni tratte da video, post e recensioni pubblicate in rete. Ed è per questo che le nostre offerte - sottolinea Chiara Soldati - si propongono come sintesi tra “produzione", “prodotto” e “territorio”, e intendiamo promuoverle attraverso la narrazione di tutta la filiera, offrendo a un ospite globetrotter, sempre più consapevole, un insieme complesso di informazioni ed esperienze da pre - gustare anche on line attraverso i nostri canali social Instagram @ lascolca_official, Facebook @LaScolca”.
Per informazioni e per prenotare le esperienze contattare La Scolca al numero 0143683176 oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Le esperienze si possono anche acquistare online sul sito www.lascolca.net
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Tenuta La Scolca
Strada per Rovereto 170/r, 15066, Gavi (AL) www.lascolca.net
Camilla Fondelli
ALIMENTARE: CONTRO CONTRAFFAZIONE SUL “MADE IN ITALY” IMPRESE E CONSUMATORI SI ALLEANO.
ALIMENTARE: CONTRO CONTRAFFAZIONE SUL “MADE IN ITALY” IMPRESE E CONSUMATORI SI ALLEANO. GRAZIE AD APP SARA’ POSSIBILE DENUNCIARE IN TEMPO REALE IMITAZIONI E FALSI
AUTHENTICO E CONSUMERISMO NO PROFIT LANCIANO UNA TASK FORCE CONTRO IL CIBO “TAROCCO” E IL FALSO MADE IN ITALY
OGNI ANNO 1,2 MILIARDI DI PERSONE NEL MONDO COMPRANO UN PRODOTTO ITALIANO, MA ALL’ESTERO 2 PRODOTTI SU 3 SONO IMITAZIONI
La domanda di prodotti italiani è enorme ed è in costante crescita. L’Italia figura al 1° posto come origine di prodotti alimentari esteri più ricercati e ogni anno 1,2 miliardi di persone nel mondo comprano un prodotto italiano e di questi ben 720 milioni sono consumatori fidelizzati. Nonostante ciò l’export alimentare italiano, pur registrando degli incrementi anno su anno dal 2015, non riesce a fare significativi balzi in avanti. Il consumatore estero che vuole acquistare cibo italiano spesso trova sullo scaffale del supermercato un prodotto che sembra italiano ma che non lo è: Parmesan, Zottarella, Salami, Monticino, Regianito, Barollo, Macaroni, Monticella, San Marzani, Vinocella, sono solo alcuni dei fantasiosi nomi che evocano famosi prodotti italiani. Si stima che almeno 2 prodotti su 3 commercializzati all’estero siano imitazioni.
Proprio per contrastare la contraffazione e combattere il fenomeno dell’ “Italian Sounding”, nasce oggi una alleanza tra consumatori e imprese, che darà il via ad una vera e propria task force contro i finti prodotti italiani.
Authentico (progetto creato da manager, imprenditori e professionisti per il contrasto dell’imitazione di prodotti agro-alimentari italiani all’estero) e l’associazione dei consumatori CONSUMERISMO no profit annunciano oggi una alleanza che porta alla creazione di uno sportello dedicato e di un osservatorio permanente sul fenomeno della contraffazione alimentare. Grazie a questo sportello i consumatori possono segnalare prodotti sospetti che hanno visto nei negozi fisici e sui siti di e-commerce. La segnalazione potrà avvenire utilizzando l’App gratuita di Authentico che consente di fotografare il prodotto e di inviarlo in automatico ad un team di esperti che effettua una verifica e da riscontro al segnalatore.
“La contraffazione alimentare, la falsificazione e l’imitazione di prodotti italiani non conosce sosta anche durante l’emergenza sanitaria. Prosciutto, Vini, Olio, Formaggi e Pasta tra i prodotti più contraffatti. Il consumatore spesso ignaro viene ingannato da indicazioni mendaci sulla confezione o da grafiche accattivanti e acquista prodotti, anche online, che potrebbero minare la sicurezza alimentare e di conseguenza la sua salute” – dichiara Giuseppe Coletti , CEO Authentico.
“Se la segnalazione è fondata, viene fatta un trasferimento del fascicolo al team di Consumerismo che si occuperà di indirizzarla verso gli organi competenti (Antitrust e Ministeri), come pure verso i consorzi di tutela per i prodotti a denominazione di origine. Il coinvolgimento dei consumatori in un’attività di vigilanza e tutela della produzione italiana è una novità assoluta e consente di fare un monitoraggio capillare sull’intera rete di vendita italiana e sui siti di commercio elettronico. In alternativa all’app sarà anche possibile inviare una foto ad un indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per attivare la medesima procedura” – afferma Luigi Gabriele, Presidente di Consumerismo.
CONSUMERISMO www.consumerismo.it
LA VIA DEI SAPORI ITALIANI A TAVOLA
Liguria, Toscana, Umbria: ecco i consigli di Logis Hotels per scoprire in maniera autentica le tradizioni culinarie di queste regioni
Uno dei motivi per visitare l’Italia è sicuramente il suo sconfinato patrimonio enogastronomico, ricchissimo grazie all’ampia varietà di materie prime, provenienti da un territorio estremamente variegato dal punto di vista morfologico. Colline, coste, montagne e pianure hanno dato origine a un’ampia scelta di ingredienti che hanno reso celebre la cucina italiana in tutto il mondo e solleticato la fantasia degli chef di ogni tempo. Ecco dunque alcuni suggerimenti di Logis Hotels, la prima catena di ristoratori e albergatori indipendenti in Europa con 2.400 hotel in 8 Paesi, per scoprire in maniera autentica alcune cucine regionali italiane.
Un mare di profumi: la cucina ligure
Sottile striscia di terra che si apre davanti al mare, la Liguria è terra di poeti, scrittori e naviganti ma ospita anche una ricchissima varietà di piatti regionali a cui è impossibile dire di no. Dalle lasagne al pesto, alla focaccia di Recco, dal coniglio alla ligure ai corzetti con pesto di noci fino ai baci di Alassio e lo sciroppo di rose. La varietà della cucina regionale è data anche da una terra che fa degli odori e profumi il suo punto forte: erbe selvatiche, agrumi, pesce. A questi si aggiungono una lunga lista di prodotti farinacei tra torte salate e farinate e un’ampia varietà di paste fresche e secche, condite con salse e il meglio dei prodotti dell’orto.
I consigli di Logis Hotels: Il ristorante dell’Hotel Clelia di Deiva Marina ripropone il meglio della tradizione della cucina ligure nella sua genuinità. Il ristorante offre un ricco assortimento di piatti liguri e marinari, accostando le pietanze classiche e più amate cucinate come una volta e piatti innovativi e originali a base di pesce crudo, dove l’eccellenza della materia prima e la freschezza del pesce è il principale marchio di fabbrica.
Tra salumi e tartufi: alla scoperta della cucina regionale umbra
La cucina regionale umbra ha origini molto antiche che risalgono agli umbri, popolazione italica autoctona della zona, e ai romani. La sua tradizione rispecchia la topografia del territorio e trova le sue radici nell’utilizzo di carni, legumi, cereali e prodotti della terra come funghi e tartufi. Ma non bisogna farsi ingannare dalla semplicità delle materie prime, la cucina umbra, infatti, accoglie anche piatti elaborati. Famosi sono, inoltre, i salumi di Norcia, essenzialmente a base di carne di maiale, il tartufo e i vitigni di alcune aree come Orvieto, Montefalco e il Lago Trasimeno che danno origine a vini DOP. Completano la panoramica formaggi, paste fresche e minestre.
I consigli di Logis Hotels: Il ristorante I Rodella dell’Hotel Antico Forziere di Casalina Deruta, Umbria propone in un’atmosfera curata e intima la cucina umbra interpretata dall’estro creativo dei due chef gemelli Stefano e Andrea Rodella che hanno dato vita a una cucina contemporanea, ma improntata sulla tradizione che unisce prodotti freschi di stagione, con un’ampia varietà di piatti di carne e di pesce.
Dal pane senza sale al meglio della carne bianca: la cucina Toscana e i suoi segreti
Il pane senza sale è un pilastro della cucina regionale toscana e si trova alla base di moltissime ricette che l’hanno resa appetitosa per i palati anche più raffinati. La sacralità del pane, elemento costituente della cucina italiana, ha fatto sì che in Toscana negli anni si sviluppassero una serie di pietanze con lo vedono protagonista: dalla pappa al pomodoro, resa celebre da Gian Burrasca, alla fettunta passando per la panzanella e la ribollita. Ma quando si parla di cucina toscana non si possono dimenticare pollame e selvaggina, protagoniste indiscusse dei piatti di carne a base di pollo, faranona, carne di oca e piccione ma anche lepre, cinghiale e fagiano. Non mancano poi i salumi, dalla finocchiona al salame toscano e gli irrinunciabili formaggi, da quelli stagionati a quelli più freschi. Grande spazio hanno poi i dolci, come i famosissimi cantucci.
I consigli di Logis Hotels: immerso nella maestosità dei colli cortonesi e aretini, il ristorante del Logis Hotel Ristorante Farneta ripone materie prime di zona e le squisite specialità delle vallate circostanti, spesso rivisitate in maniera originale e raffinata, accompagnati da una carta di vini pregiata che porta in tavola il meglio dei vitigni di queste zone.
Federica Spinelli