Home
SERATE D'AUTUNNO AL RISTORANTE MANUELINA
SERATE D'AUTUNNO AL RISTORANTE
Venerdì 18 ottobre
Ostriche e Caviale
Una serata speciale pensata in collaborazione con Longino e Cardenalin nella quale lo chef Marco Pernati e la sua brigata presentano un menù pensato farti gustare al meglio questi due classici.
Venerdì 22 novembre
Tartufando
La serata dedicata al tartufo che ormai è diventata un appuntamento fisso dell'Autunno al Ristorante Manuelina.
Il banco del trifolaio dove acquistare il tartufo a peso e un menù tutto da tartufare...
SERATE ALLA "NUOVA" STORICA FOCACCERIA
Abbiamo preparato un calendario di serate pieno di gusto, raduna gli amici e vieni a provare le nostre serate d'autunno, la "nuova" storica focacceria ti aspetta!
COCKTAILS DEGLI AUGURI
Vuoi organizzare il cocktail degli Auguri in una splendida location con la cucina ed il gusto dei menù Manuelina? Dai un'occhiata alle nostre proposte!
MATTIA ANTONIO CIANCA È IL MIGLIOR SOMMELIER D’ITALIA ASPI 2019
IL SOMMELIER MATTIA ANTONIO CIANCA TRIONFA NELL’EDIZIONE 2019 DELLA PIU’ IMPORTANTE COMPETIZIONE A LIVELLO NAZIONALE ORGANIZZATA DA ASPI – ASSOCIAZIONE DELLA SOMMELLERIE PROFESSIONALE ITALIANA
È Mattia Antonio Cianca il Miglior Sommelier d'Italia ASPI 2019, proclamato ieri sera a Milano al termine della più prestigiosa competizione nazionale di ASPI – Associazione della Sommellerie Professionale Italiana, l’unica associazione italiana membro dell’ASI – Association de la Sommellerie Internationale.
Nato a Roma, Mattia Antonio Cianca ha vissuto e lavorato a Melbourne, dove ha approfondito gli studi, iniziato la carriera di Sommelier e conquistato il titolo di Best Sommelier of Australia nel 2017. Rientrato in Italia all’inizio di quest’anno, attualmente è Sommelier presso Alexander Il Gusto Antico di Cortina d’Ampezzo.
Nelle semifinali di domenica 13 ottobre, Cianca si è distinto tra i 7 sommelier professionisti candidati al titolo, accedendo alle finali di lunedì 14, all’Istituto Alberghiero Carlo Porta, con Salvatore Castano, Sommelier al ristorante Annabel's di Londra, e Michele Fazari, Sommelier al Four Seasons Hotel at Ten Trinity Square, Londra.
I candidati si sono sfidati nelle prove classiche e a sorpresa ideate da ASPI per testarne la competenza e la preparazione tecnica, la capacità di decidere in tempi brevi e la destrezza di esecuzione. A decretare il vincitore è stata una giuria internazionale, composta dal Presidente ASPI Giuseppe Vaccarini e dai Presidenti delle Associazioni di Sommellerie europee, dai vincitori delle scorse edizioni del concorso e dai giornalisti del settore, con la partecipazione di William Wouters, Presidente dell'associazione sommelier del Belgio, e di Franko Lukez, Presidente dei Sommelier di Croazia, in rappresentanza dell’ASI.
«A nome di tutti i membri della nostra Associazione, mi congratulo con Mattia Antonio Cianca, che ha saputo dimostrare di avere non solo grandi capacità e conoscenze, ma anche quelle qualità personali che caratterizzano solo i migliori professionisti - commenta Giuseppe Vaccarini, Presidente di ASPI. I nostri complimenti vanno anche agli altri 6 candidati di questa edizione del Concorso, tutti sommelier di grande talento e competenza, che ben rappresentano l’alto livello raggiunto dalla sommellerie professionale italiana».
Inoltre, è stato assegnato a Salvatore Castano, 29 anni, di Giardini Naxos (Taormina), Sommelier all’Annabel's di Londra, il “Premio Fondazione Birra Moretti per la valorizzazione della birra a tavola”, per aver mostrato la conoscenza più approfondita della birra e la capacità di servirla e abbinarla al meglio. Alfredo Pratolongo, Presidente di Fondazione Birra Moretti, ha commentato: «La birra è uno degli elementi più distintivi dell’evoluzione della figura del sommelier. In passato questa bevanda è stata trascurata, ma oggi diversi sommelier hanno iniziato a creare percorsi dell'abbinamento nei quali le birre vengono proposte accanto al vino per valorizzare al meglio piatti e sapori innovativi o riscoprire specialità della nostra tradizione. Dietro alla somministrazione di una birra al bar o al ristorante c’è un professionista in grado di valorizzare il prodotto al massimo delle sue potenzialità, che sa raccontarlo al cliente, consigliarne gli abbinamenti, pianificare l’acquisto degli stock. In un momento in cui cresce la curiosità anche per le birre speciali, il sommelier è il tramite ideale per trasmettere la cultura della birra ai clienti, guidandoli verso scelte più informate e quindi migliori, nel segno di un consumo di birra legato alla qualità e al piacere della tavola».
Un ringraziamento speciale da ASPI, infine, è dedicato alle eccellenze del beverage, della ristorazione e dell’ospitalità, che in qualità di partner collaborano alle numerose iniziative dell’Associazione della Sommellerie Professionale Italiana in Italia e all’estero: Campari Group, Euro-Toques, Fondazione Birra Moretti, Fresh, Le Soste, Nespresso, Champagne J.H. Quenardel, Rastal, Relais & Châteaux, S.Pellegrino e Acqua Panna, Tenuta Mara.
ASPI - Associazione della Sommellerie Professionale Italiana. Si propone come punto di riferimento per la Sommellerie professionale, con l'obiettivo di offrire opportunità di crescita ed affermazione ai Sommelier. Dal 2007, anno della sua nascita, è il solo membro per l'Italia dell'Association de la Sommellerie Internationale, ASI. I principali obiettivi di ASPI sono la formazione, a livello professionale, e la diffusione della cultura sul mondo del cibo e delle bevande. ASPI è presente, sul territorio nazionale, con corsi ed attività.
Alessandra Perrucchini. Cell. 340 4212323
CLAYVER A VITEFF: ARRIVANO LE BOTTI DI GRANDE DIMENSIONE
L’azienda di Vado Ligure presenta al Salone Internazionale delle Tecnologie Spumanti il nuovo formato di contenitori in ceramica. Rimangono inalterate le performance di igiene, sicurezza e praticità
Clayver sempre più grandi. È la novità che l'azienda di Vado Ligure porterà al Viteff, il Salone Internazionale delle Tecnologie Spumanti in programma a Epernay dal 15 al 18 ottobre.
La realizzazione di contenitori con capacità superiori ai 1000 litri, in ceramica è molto complessa se si vuole uscire dal perimetro dell'artigianato, oltre a essere costosa e a porre seri problemi per la sicurezza degli operatori in cantina. I materiali ceramici infatti, in caso di urto violento, si fratturano in modo cosiddetto fragile e possono colpire con la forza delle tonnellate di vino contenuto chi sosta nelle vicinanze. Si pone pertanto un problema di protezione con apposite griglie o telai, oppure di diversa progettazione.
Clayver ha scelto questa seconda strada, realizzando e brevettando sistemi modulari di ceramica-acciaio-cemento che riuniscono le migliori caratteristiche di tutti questi materiali e consentono la realizzazione di contenitori di volumi molto elevati, mantenendo le massime condizioni di igiene, sicurezza e praticità.
"Clayver è sempre stata un'azienda dinamica - dichiara Luca Risso, responsabile ricerca e sviluppo dell'azienda - nata con lo scopo di diffondere e far conoscere sempre di più l'impiego della ceramica in enologia. Siamo partiti da contenitori di dimensioni medio piccole, che rappresentano ancora la soluzione ideale per la gestione dei singoli cru e per le produzioni di maggiore pregio o quando sia necessario un particolare rapporto tra il volume della massa e l’apporto di ossigeno. È tuttavia innegabile che anche la richiesta di contenitori di grandi dimensioni sia giustificata".
Questa nuova gamma verrà presentata ufficialmente in occasione del prossimo Viteff (Hall Bulle, stand B16) per raccogliere commenti e suggerimenti soprattutto sulle dimensioni più desiderate, per passare poi dai prototipi ai componenti finali.
Davide Cocco
A COMPAGNA: «VIVERE DI GIORNALISMO IN LIGURIA È ANCORA POSSIBILE?»
MARTEDI’ 22 OTTOBRE 2019 ALLE ORE 17.00 NELL’AULA SAN SALVATORE IN PIAZZA SARZANO A COMPAGNA ORGANIZZA L’INCONTRO PUBBLICO SUL TEMA «VIVERE DI GIORNALISMO IN LIGURIA È ANCORA POSSIBILE?» A CURA DI GILBERTO VOLPARA
Martedì 22 ottobre 2019 alle ore 17.00 nell’Aula San Salvatore in piazza Sarzano, dall’uscita della metropolitana, A Compagna nell’ambito delle conferenze I Martedì de A Compagna, che l’antico sodalizio cura da oltre quarant’anni, promuove il V appuntamento del ciclo 2019-2020: Gilberto Volpara: «Vivere di giornalismo in Liguria è ancora possibile?».
INGRESSO LIBERO
Una conversazione caratterizzata anche dal botta e risposta con il pubblico in sala sullo stato del giornalismo a Genova e in Liguria. Tutto intorno a una doppia domanda, quella rivolta agli utenti e quella per gli addetti ai lavori: quale è il vero stato dell’informazione locale e i giovani possono ancora sognare un futuro da cronisti sotto casa? Intorno a questi interrogativi ruoterà l’appuntamento in sala con il giornalista professionista Gilberto Volpara, un under 40 innamorato della propria terra che ha scelto di restare in Liguria mettendo al primo posto la qualità della vita inseguendo la notizia da Sarzana a Ventimiglia. E poi ancora, la crisi dei giornali, lo stato della televisione e l'avvento dei social: c’è ancora posto per occuparsi dei temi non più di moda come le storie di paese e la lingua genovese?
Giornalista trentaseienne, cresciuto nel piccolo paese di Mignanego alle spalle di Genova, Gilberto Volpara, segue da sempre fatti e personaggio della Liguria tra televisione e carta stampata. Già direttore dell’emittente Primocanale, attualmente, conduce sulla stessa rete trasmissioni dedicate all'enogastronomia, al territorio e alle tradizioni con particolare attenzione all’entroterra. Collabora con testate locali e nazionali anche su tematiche riguardanti turismo, economia e industria. Tra i suoi impegni in tv anche la battaglia in favore della salvaguardia delle ultime botteghe montane di commestibili lungo l'appennino ligure e il coinvolgimento dei più giovani.
Franco Bampi, Presidente de A Compagna
Gilles Degboe Coffi Ambasciatore Dell'Albana
Gilles Degboe Coffi vince la III edizione del Master dell’Albana
Nato in Benin, in Romagna dal 1994, ha sbaragliato la giuria prevalendo sui 10 concorrenti da tutta Italia. Incoronato ambasciatore del vitigno autoctono per eccellenza, si è aggiudicato anche il premio Miglior Sommelier comunicatore Romagna Docg Albana
L’Albana ha un nuovo ambasciatore. È il sommelier Gilles Degboe Coffi, classe 1989, nato in Benin, ma ormai romagnolo doc: infatti, vive a Cesena da quando aveva cinque anni.
Il trentenne cesenate si è aggiudicato la terza edizione del Master dell’Albana svoltasi a Bertinoro (Chiesa San Silvestro). Una sfida all’ultimo voto, che ha visto confrontarsi dieci sommelier da tutta la Penisola alle prese con il vitigno autoctono bianco per eccellenza della Romagna, prima Docg in Italia nel 1987.
Dopo le eliminatorie del mattino, nel pomeriggio il confronto si è ristretto, in una sorta di playoff, a quattro sommelier: Maura Gigatti (Parma), Gianluca Martini (Imola), Riccardo Ravaioli (Faenza) e Gilles Degboe Coffi (Cesena).
Infine, le prove di degustazione su due Albana - analizzate su vinificazione, affinamento, vendemmia, territorio, annata e prezzo - hanno portato la giuria tecnica a scegliere per la finale Riccardo Ravaioli e Gilles Degboe Coffi.
Il confronto a due su degustazione, servizio, comunicazione e storia, ha visto il trionfo di Gilles Degboe Coffi, che si aggiudicato anche secondo premio di giornata, quello Speciale al Miglior Sommelier comunicatore del Romagna Docg Albana. A Degboe Coffi vanno 2mila euro messi in palio dal Consorzio Vini di Romagna, organizzatore dell’evento insieme ad Ais Romagna, Comune di Bertinoro e Consorzio Vini di Bertinoro.
A premiarlo, Carlo Pagano vincitore del Master dell’Albana 2018, insieme a Roberto Giorgini presente Ais Romagna, Giordano Zinzani Presidente del Consorzio Vini di Romagna, Gabriele Fratto e Mirko Capuano, sindaco e vicesindaco di Bertinoro, Fabrizia Ventura, food designer.
La soddisfazione di Gilles Degboe Coffi
“Sono molto contento, è il terzo anno che partecipo – sono state le parole a caldo del neo ambasciatore – Questa vittoria è il risultato di tanto lavoro e sacrificio, ho studiato tantissimo, spesso la notte. Ho assaggiato oltre 300 albana di diverse annate. Dedico questo prestigioso risultato alla mia famiglia”.
Sommelier professionista dal 2012, Degboe Coffi non è nuovo ad exploit nel mondo del vino, vincitore quest’anno del Master del Negroamaro. Nato nel 1989 in Benin, arrivato in Romagna nel 1994, sin da giovanissimo ha maturato una forte passione per il mondo del vino, diplomandosi poi presso l’Istituto istruzione superiore dei servizi alberghieri di Forlimpopoli. Tante le esperienze professionali nel mondo, attualmente insegna nell’istituto forlimpopolese.
Albana, vitigno versatile.
Se qualcuno cercava una riprova sulla versatilità dell’Albana l’ha trovata nel Master e nei suoi vincitori. L’albo d’oro ha visto nel 2017 trionfare il sommelier romagnolo Marco Casadei, lo scorso anno è stata la volta del molisano Carlo Pagano, per concludere il tour con Gilles Degboe Coffi, il cui curriculum è un intreccio di storie da più parti del mondo.
Questi invece i dieci finalisti del Master di quest’anno: Lorena Ceolin (Veneto), Gilles Degboe Coffi (Romagna), Elena Emiliani (Romagna), Maura Gigatti (Emilia), Gianluca Martini (Romagna), Andrea Montini (Lombardia), Riccardo Ravaioli (Romagna), Davide Ritrovati (Toscana), Marco Saiani (Romagna), Giorgio Salmi (Emilia).
Hanno detto del Master
Roberto Giorgini, presidente Ais Romagna: “Siamo soddisfatti della terza edizione di questo Master che ha posto i riflettori nazionali sull’Albana. Decisamente alto il livello di preparazione dei partecipanti a riprova di un’attenzione sempre maggiore da parte del mondo della sommellerie e dei produttori”.
Giordano Zinzani, presidente Consorzio Vini di Romagna: “La provenienza dei tanti partecipanti e il passaggio da un romagnolo, a un molisano e ancora a un romagnolo nella geografia dei vincitori dà l’idea di come l’Albana sia sempre più al centro dell’attenzione del panorama enologico nazionale. Questo Master ha un ruolo importante nella valorizzazione del nostro vitigno autoctono”.
Mirko Capuano, vicesindaco Bertinoro: “E’ una scommessa che come Comune abbiamo fatto alcuni anni fa e di cui andiamo fieri. Per noi non è solo un momento di competizione ma di valorizzazione del territorio e dei nostri produttori”.
Il Master dell’Albana è stato ospitato nell’ambito della manifestazione “Vino al vino promosso dal Comune di Bertinoro, dal Consorzio Vini di Romagna, dal Consorzio Vini di Bertinoro e dall’Associazione Italiana Sommelier Romagna.
Filippo Fabbri