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ALL'ANTICA OSTERIA TOE DRUE UN HALLOWEEN AL TARTUFO BIANCO
Un Halloween al Tartufo Bianco !
Giovedì 31 Ottobre, quattro portate in abbinamento al RE del Bosco…Il Tartufo Bianco
Un menù creato per l’occasione, vi promettiamo che non troverete nessun teschio, scheletri o fantasmi, ma solamente Buon cibo e Buon Vino !
Questo menù viene proposto per il 31 di Ottobre (oltre il nostro menù alla carta), dal Primo di Novembre invece troverete disponibile tutte le sere il Tartufo Bianco Pregiato
Menù del 31 Ottobre
Halloween al Tartufo Bianco
Le Panissette di Benvenuto
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L’uovo Poché e il bosco con Tartufo Bianco Pregiato
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I Bottoni farciti con salsiccia e zucca su fonduta al raschera e Tartufo Bianco Pregiato
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La Battuta di Fassona a Coltello con Tartufo Bianco Pregiato
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Castagne, Cachi, Terra al cacao e Tartufo Bianco Pregiato
Caffè
Proponiamo questo menù a € 58,00 vini e bevande escluse
Il Menù viene proposto su prenotazione per tutti i commensali dello stesso tavolo.
Una Caro saluto
Le Toe
Toe Drue Antica Osteria
Via Carlo Corsi 44r
16154 Genova
Info: 010/6500100 oppure 347/1641527 ( no sms no whatsapp )
Chiuso la Domenica
50 Top Italy 2019: Il Ristorante PICCOLA CUCINA di Philip Guardione
PICCOLA CUCINA di Philip Guardione è tra i migliori ristoranti italiani nel mondo
La prima edizione di 50 Top Italy 2019, la guida online dedicata al meglio della ristorazione italiana fuori e dentro i confini nazionali, ha riconosciuto Piccola Cucina dello Chef Philip Guardione a New York tra i migliori 50 ristoranti italiani nel mondo: un grande traguardo per lo chef siciliano arrivato nella Grande Mela quasi per caso e diventato ormai, in un decennio di attività, un punto di riferimento per l’autentica cucina siciliana in città.
Il progetto, firmato da LSDM e curato dai suoi ideatori Barbara Guerra e Albert Sapere, con il giornalista Luciano Pignataro, ha creato una vera e propria mappatura mondiale della proposta Made in Italy, premiando la capacità di offrire uno spaccato della cultura italiana e di possedere una filosofia gastronomica 2.0, in grado di aprirsi a nuovi orizzonti e contaminazioni pur restando saldamente ancorata alla tradizione.
Il menu di Piccola Cucina è infatti un vero e proprio viaggio alla scoperta dei sapori mediterranei, interpretati con sapienza e maestria dalle mani esperte dello Chef Philip Guardione. All’insegna della tradizione gastronomica siciliana e mediterranea, la proposta culinaria porta in tavola quelle che sono le ricette autentiche della terra d’origine dello Chef, tramandate e custodite gelosamente di generazione in generazione, insieme a contaminazioni e rivisitazioni creative che non prescindono mai da materie prime freschissime e genuine importate direttamente dall’Italia, e dalla Sicilia in particolare.
I piaceri della buona tavola, nei ristoranti Piccola Cucina, sono sempre accompagnati da un’atmosfera raccolta e conviviale, rispettando l’intento dello Chef Philip Guardione di creare un ambiente familiare e amichevole che faccia sentire come a casa e che consenta di respirare la vera anima della Sicilia.
Lo Chef Philip Guardione persegue ormai da un decennio, e con grande successo, l’obiettivo di far conoscere ed apprezzare anche all’estero i sapori della cucina tradizionale siciliana. I ristoranti Piccola Cucina, infatti, sono tra i più amati a New York, tanto che oggi si trovano ai primi posti su Tripadvisor tra tutti i ristoranti newyorkesi. Il merito di questo importante traguardo si deve alla bontà delle materie prime, all’atmosfera calorosa che si respira e alla cordialità di tutto il team che vi lavora.
Francesca Montesano
50 TOP ITALY - I MIGLIORI RISTORANTI ITALIANI NEL MONDO
1° Restaurant Passerini – Parigi, Francia
2° Don Alfonso 1890 Toronto – Toronto, Canada
3° Heinz Beck Restaurant Tokyo – Tokyo, Giappone
4° 8 ½ Bombana - Hong Kong, Cina
5° Acquarello – Monaco, Germania
6° Locanda Locatelli – Londra, Regno Unito
7° Marea New York - New York, Stati Uniti
8° Il Ristorante Luca Fantin – Tokyo, Giappone
9° Locanda dell’Angelo - Hong Kong, Cina
10° LuMi dining – Sidney, Australia
11° Aromi – Praga, Repubblica Ceca
12° Il Lago – Ginevra, Svizzera
13° Restaurant Era Ora – Copenaghen, Danimarca
14° Tosca – Ginevra, Svizzera
15° Fiola DC – Washington, Stati Uniti
16° Il Gattopardo - New York, Stati Uniti
17° Grissini - Hong Kong, Cina
18° La Scala – Bangkok, Thailandia
19° Braci – Singapore, Singapore
20° Gianni Ristorante – Bangkok, Thailandia
21° Vetri Cucina – Philadelphia, Stati Uniti
22° La Bottega – Ginevra, Svizzera
23° Acquerello - San Francisco, Stati Uniti
24° Restaurant Le George – Parigi, Francia
25° Ristorante Hotel Cipriani - Rio de Janeiro, Brasile
26° Mancini – Stoccolma, Svezia
27° Lilia Ristorante - New York, Stati Uniti
28° L’osteria del Becco - Mexico City, Messico
29° The Artisan by Enoteca Pinchiorri – Dubai, Emirati Arabi
30° Pelago Ristorante – Chicago, Stati Uniti
31° Buona Terra – Singapore, Singapore
32° Cioppino’s Mediterranean Grill & Enoteca - Vancouver, Canada
33° Paola’s Restaurant - New York, Stati Uniti
34° Pianeta Terra – Amsterdam, Olanda
35° Dilia – Parigi, Francia
36° Ristorante San Giorgio – Copenaghen, Danimarca
37° Ai Fiori - New York, Stati Uniti
38° Picchi Restaurante - San Paolo, Brasile
39° Senzanome – Bruxelles, Belgio
40° Piccola Cucina - New York, Stati Uniti
41° Maritozzo – Mosca, Russia
42° Al Tiramisù – Washington, Stati Uniti
43° Brera Ristorante - Los Angeles, Stati Uniti
44° Del Posto - New York, Stati Uniti
45° Sartoria Restaurant – Londra, Regno Unito
46° Carmelo Greco – Francoforte, Germania
47° 95 Keerom - Città del Capo, Sud Africa
48° Racines – Parigi, Francia
49° Giando Italian Restaurant - Hong Kong, Cina
50° Belotti Ristorante – Oakland, Stati Uniti
PRESS TOUR “FATTORE COMUNE”
PRESS TOUR “FATTORE COMUNE”
Incontri fra DOP e IGP - 3° edizione
Valore economico e turistico per i territori
Venerdì 8 e sabato 9 novembre, Recco, Sori e Camogli (GE)
Il Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio, che ha ottenuto nel 2015 il marchio comunitario I.G.P riconosciuto alla zona di produzione del Comune di Recco con i 3 comuni confinanti di Camogli, Sori ed Avegno, si appresta ad organizzare VENERDì 8 novembre p.v. la terza edizione di “Fattore Comune, incontri fra DOP e IGP”, evento dedicato alle eccellenze agroalimentari tutelate dalla Unione Europea, una giornata di incontro e dialogo tra i produttori e le istituzioni preposte per esaminare le problematiche inerenti le tutele, presentare i percorsi fatti, illustrare gli obiettivi colti e ipotizzare i piani futuri, analizzare gli sbocchi sul mercato, ristorazione e grande distribuzione, l’appeal sul fenomeno del turismo gastronomico, nuove idee per la miglior promozione delle nostre DOP e IGP.
Per il 2019, oltre al Consorzio della Focaccia di Recco, saranno tre i prodotti provenienti dal Piemonte, Il Consorzio Castelmagno DOP, il Consorzio Riso di Baraggia DOP e il Consorzio GAVI DOCG, dalla Lombardia il Consorzio Salame d’oca di Mortara IGP, e dall’Emilia Romagna il Consorzio dei Salumi Piacentini DOP.
La giornata dell’evento è divisa in due fasi
La prima al Teatro di Sori con interventi e presenze prima delle istituzioni preposte al controllo dei prodotti di qualità, a seguire un “talk show” ad invito ai media, food blogger e personaggi d’opinione in cui i produttori, consorzi, associazioni e Amministrazioni Locali – Sindaci e Assessori - presenti illustreranno le DOP o IGP del proprio territorio e le varie iniziative attuate a supporto dei prodotti/Comune/territorio. Spazio anche a dibattiti dalla platea.
La seconda, in serata, in uno dei più prestigiosi locali del nostro Consorzio dove verranno dedicati spazi ad ognuno dei consorzi DOP IGP e alle relative Amministrazioni presenti, con grandi banchi d’assaggio e degustazione dei rispettivi prodotti. Sarà l’occasione per conoscersi, dialogare ed avviare anche fattive collaborazione con gli ospiti, tutti accreditati, media o buyer che siano.
Nell’ambito di “FATTORE COMUNE” Incontri fra DOP e IGP
si organizza un particolare programma di due giorni dedicato ai media, stampa, food blogger e personaggi d’opinione al quale vi invitiamo a partecipare.
PROGRAMMA
Venerdì 8 novembre 2019
Entro le ore 14 arrivo a Recco e parcheggio auto nell’area Manuelina.
Fino alle 14,30 transfer con i bus navetta a Sori al Teatro. Nel caso arriviate in auto in orario successivo, dovete raggiungere direttamente Sori con i vostri mezzi (uscita autostradale Genova Nervi o Recco). Se ci avviserete in tempo vi invieremo il pass Free parking: potrete parcheggiare senza disco o pagamento nella ZSL e nei parcheggi blu.
Entro le ore 14,45 Accrediti partecipanti
Ore 15.00 Inizio lavori TALK SHOW
Interviste a:
Istituzioni e Controllo dei prodotti di qualità
Produttori e prodotti DOP e IG. Promozione e valorizzazione.
Ore 17.00 circa “Farinata Break”
Interventi:
Media, food blogger e personaggi di opinione
Chiusure Istituzionali
Ore 18,30/19,00 termine e ritorno a Recco ( bus navetta davanti al teatro).
Ristorante Manuelina
Dalle ore 20,00 a Recco
Banchi d’assaggio, degustazioni e presentazioni.
Sabato 9 novembre 2019
Piccolo tour turistico-gastronomico Recco / Camogli
Ore 10,00 Transfer con bus navetta da Recco a Camogli. Visita del borgo marinaro.
Sosta gourmet dal consorziato di Camogli Focacceria Revello.
Ore 12,30 Ritorno a Recco per pranzo ligure e show cooking al ristorante Da Lino.
Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio
Ufficio Stampa e Relazioni Esterne
Daniela Bernini – Tel. 335 7274514
www.focacciadirecco.it in home page il video di Fattore Comune 2018.
Pagine FB Focaccia DI Recco oppure La festa della Focaccia di Recco
Instagram focacciadirecco_igp
Aruba, Eat Local ai Caraibi
I sapori caraibici incontrano quelli olandesi, trovandosi a metà strada con influenze Sud Americane ed Europee
Ad Aruba, perla dei Caraibi del Sud dove splende sempre il sole, si sono appena concluse le Eat Local Restaurant Weeks, due settimane dedicate ai sapori e alle tradizioni locali. Dall’1 al 14 ottobre infatti, i visitatori hanno potuto assaporare il vero gusto arubano grazie a menù dedicati presso numerosi ristoranti dell’isola. Da ricette locali a base di pesce agli stufati a base di carne: una varietà di saporiti piatti creati dai migliori chef di Aruba con l’obiettivo di far scoprire il patrimonio culinario di Aruba.
Un soggiorno sull’isola di Aruba non può prescindere da un viaggio alla scoperta dei suoi sapori: Aruba è un paradiso per i buongustai e casa di oltre 90 nazionalità, come dimostrato dalla diversità della sua cucina. Ad Aruba, il termine “cucina locale” significa tutto e niente: scoprite come il melting pot di culture abbia contribuito a creare una cucina che è un mix di influenze olandesi, sud americane, caraibiche e nord americane, dall’alta cucina degli chef pluri-premiati ai piatti più semplici della tradizione arubana.
La cucina tradizionale di Aruba infatti è stata influenzata dagli amerindi, dai mercanti, dai pirati, dalle potenze coloniali olandesi e spagnole, dagli schiavi africani e dagli immigrati provenienti dall’Asia. Gli abitanti di Aruba hanno saputo amalgamare il tutto con i sapori caraibici e la cucina locale oggi offre piatti a base di pesce, stufati, specialità creole, frutta e verdure tipiche dell’area caraibica.
Provate le deliziose zuppe di frutti di mare oppure il pesce appena pescato: wahoo, dentice, lampuga e barracuda vengono serviti in una varietà di preparazioni tra cui fritti in padella, grigliati e alla mugnaia. Il tutto accompagnato dalla tipica salsa piccante di origine creola a base di pomodori, peperoni e cipolle chiamata pica, un vero must per un arubano!
E ancora, provate uno stufato di carne di manzo, di pollo o della più dolce carne di capra servita con riso e fagioli (arroz moro). Ma il più famoso degli stufati è la Keshi Yena (letteralmente stufato di formaggio), ricetta tradizionale che si ottiene riempiendo una forma di formaggio Edam o Gouda con carne speziata, cipolla, pomodoro, peperone verde, olive, capperi, uvetta e piccalilli; coprendo la forma con il suo cappello originale e poi cuocendo la forma farcita in forno fino a quando non sarà calda.
Infine, lo snack nazionale: il pastechi, l’irresistibile mezzaluna di pasta frolla ripiena. Il pastechi classico si ottiene farcendo con il formaggio una tasca di pasta leggermente dolce e poi friggendola ma ne esistono molte altre varietà a base di prosciutto, manzo, pollo e pesce.
Per chi volesse iniziare ad assaporare il gusto caraibico lontano dai Caraibi, ecco alcune ricette da preparare e provare a casa: non sarà come gustarle su una bianca e soffice spiaggia, ma aiuterà a sentirsi un po’ più vicini al mar dei Caraibi!
Funchi
Funchi è, la versione arubana della polenta, è una spessa polenta di mais, tradizionalmente servita come accompagnamento a ricchi stufati e piatti di pesce. La polenta di Funchi può anche essere raffreddata, tagliata a fette piatte e fritta per una variante croccante.
INGREDIENTI:
300 gr di acqua fredda
350 gr di farina di granturco
5 gr di sale
350 gr di acqua bollente
5 gr di burro
Mescolare in una casseruola: i 300 gr di acqua fredda, i 350 gr di farina di granturco e i 5 gr di sale. Mescolare l'acqua bollente e il burro. Portare a ebollizione a fuoco vivace e cuocere per tre minuti. Continuare la cottura per altri 3 minuti, mescolando energicamente il funchi con un cucchiaio di legno. Quando la miscela è pronta si stacca dai lati della pentola, togliere dal fuoco. Versare in una ciotola profonda e ben imburrata e coprire con un piatto. Successivamente friggere i funchi nel burro e servire con pancetta croccante e uova strapazzate.
Pastechi
Il pastechi è la famosa e irresistibile mezzaluna di pasta frolla ripiena.
INGREDIENTI DEL RIPIENO:
500 gr di tritata di manzo
1 cucchiaio di margarina
1 cipolla media tagliata fine
2 cucchiai di uvetta
1 peperoncino verde tagliato fine
1 gambo di sedano tagliato fine
½ peperoncino Scott Bonnet tagliato fine
Salsa di soia e pepe nero a piacere
PREPAZIONE DEL RIPIENO:
Scogliere il burro in un tegame e aggiungere tutti gli ingredienti, senza la carne. Mescolare bene e con regolarità fino a quando la cipolla e il sedano non si sono ammorbiditi. Dopo di che, aggiungere la carne e friggere fino a quando il tutto non è ben mescolato.
INGREDIENTI DELL’IMPASTO:
500 gr di farina di granturco
15 gr di lievito in polvere
½ cucchiaio di sale
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di olio
1 uovo sbattuto
200 gr di acqua
PREPARAZIONE DELL’IMPASTO:
Mettere tutti gli ingredienti, ad eccezione dell’acqua, in un recipiente e mescolare il tutto con un cucchiaio. Aggiungere l’acqua a poco a poco per ammorbidire l’impasto. In seguito, lavorare l’impasto per circa 5 minuti, fino a quando non diventa del tutto morbido. Stendere l’impasto rendendolo spesso circa 3 mm. Poi, con un bicchiere largo o una piccola terrina, creare dei cerchi di impasto e riempirli con un cucchiaino di ripieno. Spennellare le estremità dei cerchi con dell’acqua e ripiegare l’impasto su se stesso. Poi premere sulle estremità con una forchetta. Friggere i pastechi in olio a circa 175 gradi fino a quando non diventano dorati.
L’Isola di Aruba, perla dei Caraibi del Sud, è situata fuori dalla rotta degli uragani e gode di una temperatura media di 28 gradi tutto l’anno. Circondata dal mare turchese e costantemente baciata dal sole, Aruba ospita ampie spiagge di sabbia bianca e panorami mozzafiato. Le numerose attività praticabili sull’Isola, la sicurezza di cui gode, le sue meraviglie naturali e l’alta qualità dell’offerta turistica la rendono una destinazione perfetta per i viaggi di nozze e non solo. Grazie al suo clima ideale e al sorriso della sua gente, Aruba è considerata la One Happy Island dei Caraibi: venite voi stessi a scoprire perché. www.aruba.com
Per maggiori informazioni su Aruba:
Global Tourist - Ufficio del Turismo di ARUBA in Italia
Tel: 011 – 4546557
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La Penultima Cena - The Langhe Supper
La Penultima Cena - The Langhe Supper: l'opera d'arte realizzata nelle 24 ore di ieri sarà esposta da gennaio
Da gennaio sarà pronto il girato che vede 12 pasti da 2 ore, per tredici persone ogni 2 ore. E' stato realizzato tutto in presa diretta, per una lunga tavola conviviale che è durata 24 ore del 13 ottobre. Cornice dell'evento un vigneto con lo sfondo delle colline dell’UNESCO e la torre di Barbaresco. “Ora la Fiera Internazionale del Tartufo potrà riprodurre questa finestra sospesa sulle Langhe ogni volta che vuole raccontare nel mondo della bellezza di questo territorio, della sua cucina, nello stesso arco di tempo in cui è stata filmata, 24 ore” racconta Marco Tabasso, uno degli autori de La Penultima Cena- The Langhe Supper. Un' esperienza totalizzante, totalmente immersiva, dal carattere unico: tutto segue l'iconografia dell'ultima cena, con 12 persone e un cerimoniere che si alternano ogni 2 ore, gustando i prodotti del territorio, nella cornice onirica delle Langhe. Curatore e co-autore dell'opera d'arte l’esperto di comunicazione Paolo Dalla Mora. Si tratta della prima opera d'arte realizzata per e all'interno della 89esima Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba: Anotherview, un progetto di Marco Tabasso, Tatiana Uzlova e Robert Andriessen che consiste nella realizzazione di “finestre nomadi digitali”, ognuna delle quali racconta un giorno della vita di un luogo diverso del mondo. Ogni panoramica viene poi installata all’interno di una finestra fisica che riproduce le sembianze della finestra da cui la vista è stata registrata. Ospiti del mondo dell’arte, della cultura e dell’ enogastronomia si sono susseguiti insieme ai personaggi tipici della tradizione piemontese, come i cercatori di tartufo, i membri della confraternita della Nocciola delle Langhe, i presidenti dei borghi medioevali, i bambini delle scuole materne dei comuni delle Langhe, ma anche chef stellati come Davide Oldani, che ha presentato XFETTA, uno strumento innovativo per lamellare il tartufo, Maurilio Garola (1 stella Michelin della Ciau del Tornavento e dell'osteria Campamac) e gli chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani de Il Luogo di Aimo e Nadia (2 stelle Michelin).
Nulla di più affine allo scopo ultimo della 89esima Fiera Internazionale del Tartufo di Alba: “conoscere da vicino, annusare, toccare, assaggiare gli elementi della cultura materiale del Piemonte attraverso degustazioni, esperienze sensoriali e laboratori”. La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba quest’anno celebra l’equilibrio perfetto che unisce la tradizione e l’innovazione, che dialoga tra esperienza quotidiana e l'eccellenza. Ed è proprio in quest’ottica che si pone il progetto Anotherview: un atto performativo e condiviso che celebra l’autenticità delle colline di Langhe Roero e Monferrato e la rarità del Tartufo Bianco d’Alba elevandole ad opera d’arte. Il sostegno a questo progetto, nella scia di un costante appoggio a progetti culturali di valore che negli anni si sono affiancati alla Fiera vera e propria, contribuisce a portare nel mondo le terre e le tartufaie naturali dove i trifolao con i loro cani trovano il più prezioso diamante di queste terre.
Il tavolo di legno realizzato tra le vigne di Duilio Forte
Il tavolo stesso su cui verranno portati i piatti è un'opera d'arte, costruita direttamente tra le vigne da Duilio Forte. Artista italo- svedese, si laurea in architettura presso il Politecnico di Milano e fonda AtelierFORTE. Il suo lavoro si ispira ad animali immaginari, estinti e alla mitologia scandinava attraverso la regola ArkiZoic, da lui stesso inventata.
Partecipa alla XI e XII Biennale internazionale di Architettura di Venezia e alla XXI Triennale internazionale di Milano. Ha prodotto 49 opere monumentali lignee della serie Sleipnir (h 10 per 15 m), ispirate al leggendario cavallo di Odino. Ha esposto in Svezia, Svizzera, Francia, Polonia, Italia, Monte Carlo, Slovacchia, Corea del Sud, Cina e USA.
Il Progetto Anotherview
In contrasto con la nostra realtà in rapido movimento e frammentata, Anotherview invita lo spettatore a fare un profondo respiro e godersi il lento scorrere del tempo con le sue migliaia di piccole storie di vita che accadono durante le 24 ore di un giorno qualunque o unico e per scoprire un senso diverso della percezione del tempo e dello spazio dalla prospettiva della propria casa. Avere una di queste finestre su una parete dà una breve sensazione di trovarsi (o perdersi) in un altro posto nel mondo.
Allo stesso tempo la visione contemporanea di un giorno passato che sembra ancora attuale produce una sorta di “nostalgia del presente”, una forma di reazione romantica alla digitalizzazione della nostra vita sociale attraverso gli stessi strumenti elettronici.
Ogni finestra infatti può essere controllata attraverso una esclusiva applicazione smartphone che permette di controllare l’orario, trasformando la vista in un sorta di orologio naturale. Fino ad ora il team di Anotherview ha registrato panorami a New York, nel parco nazionale di Okaukuejo / Etosha in Namibia, a Shanghai, in Camargue, a Venezia, a Portofino, sulle Alpi a Città del Capo, in India e a Gerusalemme.
Le finestre di Anotherview sono state esposte già in importanti fiere internazionali come Jingart a Pechino, Art Basel / DesignMiami a Basilea e a Miami, Salone del Mobile a Milano e PAD a Londra.
Ogni finestra di Anotherview può essere controllata con una esclusiva app progettata da Anotherview Collective ed associata ad un codice segreto esclusivo per ogni cliente. L’applicazione consente di cambiare l’orario nel corso delle 24 ore del giorno registrato oppure scegliere di avere lo stesso orario di dove ci troviamo.
La volontà da un lato di “preservare” e “archiviare” questi luoghi per le generazioni future ma anche di renderci consapevoli della perdita a cui potremmo andare incontro a causa dei cambiamenti climatici e alla noncuranza nei confronti di noi stessi e dell’ambiente che ci circonda ci ha spinto ad iniziare questo progetto, “Once we were there”, una collezione di viste registrate da abitazioni esistenti che si affacciano su questi panorami che non vedranno il nuovo secolo.
Camilla Rocca