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A Spurcacciun-a: 2 Cappelli
Due Cappelli per la Guida 2020 Vini e Ristoranti d’Italia L’Espresso
A Spurcacciun-a conquista il secondo cappello della Guida 2020 Vini e Ristoranti d’Italia L’Espresso. Un grande traguardo per lo chef Simone Perata e la famiglia Tiranini, giunti al secondo anno in cui il giovane chef guida la cucina del ristorante con vista sulla spiaggia privata del savonese. “Siamo onorati per il premio che va a una cucina ligure che non vuole dimenticarsi dove si colloca, senza chiudersi in un territorio limitato. Mi concentro nella valorizzazione di molti vegetali e ingredienti dimenticati del territorio, come la scorzonera, con tante contaminazioni che nascono dalla mia esperienza in Spagna e in Francia” racconta lo chef Simone Perata.
A Spurcacciun-a – chef Simone Perata, Patron Pervinca e Claudio Tiranini
Una splendida location sulla spiaggia di Savona, un ristorante gourmet che, dall’ampia terrazza abbraccia con lo sguardo il mare. Una lunga tradizione familiare che ha superato i cent’anni e trenta di gestione da parte di Pervinca e Claudio Tiranini, quarta generazione di ristoratori. Dapprima un forno e un ristorante, ora una meta gourmet per i palati più curiosi ed esigenti. Da gennaio 2018 è arrivato in cucina Simone Perata, il nuovo chef, che ritorna a Savona dopo esperienze di alto livello in diversi ristoranti stellati d’Europa.
La cucina di A-Spurccaciun-a
La materia prima è il caposaldo di sempre e il vero credo della famiglia Tiranini: in quella che si può definire una cucina sartoriale, ariosa, moderna, tecnologica, approdano pescatori, contadini e allevatori in pellegrinaggio per portare il meglio dei loro prodotti in quel di Savona. Ed è proprio la cucina il fiore all'occhiello dell’intero ristorante, totalmente aperta e a vista sulla sala, di recente costruzione: come una sorta di teatro sulle preparazioni espresse. Oltre alle proposte alla carta, A Spurcacciun-a dispone di due menu degustazione:
Solo mani il Menù dei 5 Sensi. 8 portate al prezzo di 120 euro. Un’esperienza che vuole riportare indietro nel tempo, a quando, da bambini, si conosceva il mondo attraverso un utilizzo completo di tutti e cinque i sensi. Solo preparazioni realizzate ad hoc da consumare utilizzando le mani, privandosi di ogni tipo di posata. Per questo menù, gli ospiti verranno fatti accomodare a un tavolo del tutto particolare, composto da cristallo, al centro del quale scorrerà dell’acqua corrente.
“Il concetto del Menù Solo Mani nasce nel 1998 durante in viaggio in Marocco e mangiando il cous cous con le mani, ho scoperto che c’era un elemento che amplificava il sapore, ed era il tatto. Ho pensato quindi di progettare un tavolo per fare mangiare gli ospiti con le mani, per cui oltre all’aspetto visivo, olfattivo, gustativo e uditivo, si utilizza anche l’aspetto tattile, ormai abbandonato nella cucina moderna, con l’uso delle posate. Dopo aver progettato, realizzato, brevettato e sperimentato l’uso di questo tavolo, mi sono accorto che si realizzavano due ulteriori propositi esperienziali: da quello ludico tra i commensali per il divertimento del gioco di mangiare con le mani, a quello socializzante. Rompendo le regole della tavola, mi sono accorto che si ha una maggiore attenzione ai piatti e al gusto, rispetto che durante una cena canonica”.
Menu Tradizione&Innovazione. E’ possibile scegliere tale menù in due varianti: quella composta da 9 portate al prezzo di 120 euro e quella ridotta a 6 portate al prezzo di 90 euro. La proposta dello Chef andrà a sintetizzare quel binomio fra la tradizione della cucina locale e l’innovazione apportata dalla ricerca e dalle esperienze personali. Un percorso che offre un viaggio attraverso la Liguria del gusto, visto con gli occhi dello Chef.
Menu Sapori di Liguria: 4 portate a 65 euro per un percorso dove ogni portata è legata a un prodotto del territorio rivisitato secondo lo stile dello chef.
La sala
Il ristorante A Spurcacciun-a si divide in due sale, soggette a stagionalità: durante l'inverno il servizio viene effettuato nella sala interna, con arredamenti dai toni caldi moderni, eleganti; d'estate il ristorante si trasferisce nell’ampia terrazza affacciata sul mare e sulle piscine con ambiente esotico, per un'esperienza degustativa cullati dal rumore del mare proprio sulla spiaggia. In sala, il maitre Giuseppe D'Angelo accoglie gli ospiti da più di trent'anni con cordialità e sapienza. A curare la carta dei vini, il sommelier Michelangelo Raffa che gestisce una carta con più di 700 etichette e circa 16000 bottiglie custodite nella Cantina Teatro con controllo di temperatura, umidità e luce, al piano interrato del ristorante, realizzata con le sale di design del Sushi Beach. La sala conta 40 coperti e altri 50 in terrazza, dove il ristorante si trasferisce durante la bella stagione, per un’esperienza “pied dans l’eau”.
La struttura
Il ristorante A Spurcacciun-a si trova all'interno della struttura del Mare Hotel, una splendida location che sorge su una fine spiaggia sabbiosa a pochi minuti dal centro cittadino di Savona. La grande terrazza panoramica che avvolge l’hotel è lo scenario ideale dove ammirare l’azzurro del mare, tuffandosi nell’ infinity pool e sorseggiando cocktail esotici. La spiaggia privata Bagni Marea è una tranquilla isola di benessere; la spiaggia è dotata delle migliori attrezzature, comprese cabine, spogliatoio private e comodi lettini solari dove riposarsi. Per uno spuntino, un drink o una pausa pranzo c’è anche il Bistrot Marea.
Contatti:
A Spurcacciun-a
via Nizza 41, 17100 Savona
Tel. 019 86226392014
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Chiuso il Mercoledì
Camilla Rocca
Siena: Mercato Nel Campo
Lo shopping come nel medioevo
In Piazza del Campo produttori locali e nazionali propongono il meglio di “arti e mestieri” per un appuntamento che affonda le radici nella storia
Sabato 7 e domenica 8 dicembre, dalle ore 8 alle 20, a Siena rivive il Mercato nel Campo
A Siena si fa shopping come nel medioevo: sabato 7 e domenica 8 dicembre torna a vivere il Mercato nel Campo.
Una delle piazze più belle del mondo riscopre le sue origini medievali e ospita un singolare evento di vita quotidiana, quel “mercato grande” che, ai tempi della Repubblica di Siena, rappresentava una delle principali forme di approvvigionamento e che viene allestito secondo le regole di allora.
I migliori prodotti della tradizione senese e alcune eccellenze provenienti da ogni parte d'Italia saranno in mostra nella conchiglia di Piazza del Campo dove verranno disposti oltre 150 banchi seguendo le indicazioni date nel XIV secolo dalle autorità comunali, al tempo in cui si scriveva il “Costituto Senese”, prima carta costituzionale scritta in volgare, che fu adottata nel 1309 per regolare la vita della città. Sarà così riproposta la disposizione originaria, con la distinzione in due grandi aree di vendita di prodotti alimentari e artigianali e il relativo raggruppamento per categorie al loro interno.
I prodotti saranno esposti su banchi ispirati a quelli del passato, pronti a svelare un universo di sapori, profumi, bellezza e tipicità, il tutto nel segno dell'eccellenza che da sempre fa di Siena una vera e propria "città del gusto".
Il cuore del centro storico tornerà così ad essere area di commercio e di relazioni sociali: i visitatori potranno assaggiare e conoscere, chiedendo agli stessi produttori curiosità e informazioni.
Il Mercato nel Campo 2019 avrà come tema “Aromi, essenze e sapori dell’olio d’oliva” in onore al prodotto che insieme al vino, meglio rappresenta questo territorio disegnando buona parte del paesaggio della campagna senese e in occasione dei primi 25 anni di attività dell’Associazione Città dell’Olio che saranno celebrati proprio a Siena. Dai cooking show ai laboratori per grandi e piccini, tutte le attività collaterali che si svolgeranno in questa edizione saranno dedicate all’olio extra vergine d’oliva, nelle sue più svariate applicazioni dalla cucina alla bellezza.
Il Mercato nel Campo è un evento del Comune di Siena, realizzato in collaborazione con Confesercenti, Confcommercio, Cia, Coldiretti, Unione Agricoltori provinciale, Cna, Confartigianato, Vetrina Toscana e con il supporto organizzativo e logistico Claridea.
Info su Facebook: Siena – Mercato nel Campo Instagram: sienamercatonelcampo Youtube (“Siena Mercato nel Campo”) e Twitter (@mercatonelcampo)
contatti stampa Mercato nel Campo
Sonia Corsi – 3351979765; Elena Giovenco – 331535354
SCIOCOLA’ 2019 LA FERRARI DI MICHAEL SCHUMACHER IN CIOCCOLATO A GRANDEZZA REALE
Una riproduzione in scala 1:1 della Ferrari monoposto F2004, guidata da Michael Schumacher, per celebrare il suo 50° compleanno. A realizzarla, per Sciocola’ 2019, è il maestro cioccolatiere Mirco Della Vecchia
Michael Schumacher resta uno dei piloti più vincenti e più amati di tutto il circuito della Formula 1, oltre che, ovviamente, dai tifosi della Ferrari. Ed ecco che nell’edizione di Sciocola’ dedicata allo sport gli organizzatori hanno deciso di dedicare un omaggio al campione tedesco nell’anno del suo 50° compleanno. Un’immensa Ferrari monoposto realizzata in cioccolato. E non una vettura qualsiasi, ma la F2004, l’auto con la quale Michael Schumacher conseguì il maggior numero di vittorie. A realizzare la scultura, per cui sono stati utilizzati 20 quintali di cioccolato, Mirco Della Vecchia con la preziosa collaborazione dell’artista aretino Alessandro Marrone. Il maestro cioccolatiere, presidente di Cna Alimentare, volto televisivo di Detto e Fatto e La Prova del Cuoco e detentore del maggior numero di guinness, è un volto già conosciuto per l’affezionato pubblico di Sciocola’. Fu sempre lui, l’anno scorso, a realizzare il Monte Rushmore di cioccolato con i volti di Vasco Rossi, Enzo Ferrari, Luciano Pavarotti e Massimo Bottura.
“Siamo orgogliosi di poter creare questa scultura della monoposto F2004 in grandezza reale – spiega il maestro cioccolatiere Mirco Della Vecchia - in onore di Michael Schumacher nel suo 50° compleanno ma soprattutto della Ferrari, nell’anno in cui torna a vincere al circuito di Monza grazie al campione Leclerc. Un omaggio al passato e speriamo che sia un auspicio per il futuro di questa grande squadra che è Ferrari riconosciuta a livello internazionale come il brand più importante al mondo.”
L’opera d’arte verrà presentata al pubblico e alle istituzioni venerdì 1° novembre assieme alla Scuderia Ferrari Club Modena "Enzo Ferrari". Il cioccolato è stato gentilmente offerto da Callebaut, uno dei maggiori produttori di cioccolato in Italia, e i prodotti per le rifiniture saranno gentilmente offerti da S.i.l.e.a. . La giornata sarà un’occasione per ricordare assieme le vittorie e il ricco palmares del pilota tedesco. Seguirà un piacevole racconto sui principali momenti ed aneddoti della carriera e della vita del grande pilota di Formula1 con uno dei suoi massimi conoscitori ed esperti: il giornalista Leo Turrini, autore della più venduta biografia di Michael “Schumacher, la leggenda di un uomo normale” e a seguire la presentazione della monografia “Enzo Ferrari & la sua scuderia… L'inizio della grande avventura 1929 – 1938”, testo inedito scritto da Alberto Brancolini, che presenzierà all'appuntamento con l'ing. Mauro Forghieri, Oscar Scaglietti e il pilota Andrea Montermini evento a cura di Scuderia Ferrari Club Modena "Enzo Ferrari".
Alessia Testori
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UN PANINO DA 10 METRI PER LA TERZA EDIZIONE DELLA FESTA DEL SALAME
Si lavora per realizzare il maxi panino che sarà degustato dal pubblico
domenica 27 Ottobre a Cremona
Dal salame nello spazio, quest’anno il salame non si lancia ma si allunga. Durante l’ultima giornata della Festa del Salame, alle 10 di Domenica 27 Ottobre, in Via Gramsci, verrà realizzato un maxi panino di 10 metri. La merenda tradizionale e genuina per eccellenza ma in versione maxi. Già da diversi giorni a Cremona si sta lavorando per preparare quello che sarà un vero e proprio evento. Le fasi finali della preparazione del panino avverranno direttamente alla festa, davanti ai tanti curiosi che, come è facile immaginare, si affolleranno per assistere all’evento. Per ultimare il panino verrà allestito un lungo tavolo e alla lavorazione finale parteciperanno gli studenti degli istituti alberghieri della zona. Un lavoro collettivo per concludere la super farcitura di salame, un vero e proprio orgoglio del “made in Italy”, che unisce tutti da nord a sud. Sarà una vera e propria opera d’arte, che stupirà grandi e piccini, un piacere per gli occhi ma soprattutto per il palato. Il maxi panino realizzato dal Panificio Generali verrà farcito dal gustosissimo salame Negroni. Una volta finito il panino verrà prima presentato alla stampa e alla cittadinanza. Poi sarà diviso in porzioni e servito al pubblico, che potrà gustare una genuina e tradizionale merenda a base di pane e salame.
PROGRAMMA COMPLETO IN ALLEGATO
SITO WEB : www.festadelsalamecremona.it
FACEBOOK: htps://www.facebook.com/FestaDelSalame/
INSTAGRAM: www.instagram.com/festadelsalame
TWITTER: htps://www.twiter.com/FestaDelSalame
Alessia Testori
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LE IG NON SI TOCCANO: LA PRESA DI POSIZIONE DI ORIGIN ITALIA SU DAZI E TUTELA INTERNAZIONALE
Nella conferenza stampa di ieri a Roma, l’Associazione dei Consorzi si schiera duramente contro la politica ritorsiva degli USA che rischia di mettere in ginocchio il sistema delle IG
Dazi aggiuntivi per 117 milioni di euro (fonte: ICE) si profilano per i prodotti italiani DOP ed IGP sul mercato americano, in virtù della guerra dei dazi avviata dagli Stati Uniti nei confronti di ben 93 Indicazioni Geografiche Europee ed entrata in vigore lo scorso 18 ottobre. Questo l’argomento della conferenza stampa tenutasi ieri a Roma, indetta da OriGIn Italia, dal titolo “Dazi e Tutela Internazionale”, a cui sono intervenuti il Presidente di OriGIn Italia Cesare Baldrighi – altresì Presidente del Consorzio del Grana Padano – e Leo Bertozzi, direttore dell'Associazione.
Le DOP casearie risultano quelle più penalizzate dalla politica USA che appare più come ritorsiva nei confronti dell’Unione Europea, che protezionista in favore dei produttori americani. Ritorsiva perché, palesemente, vengono mirati con precisione i prodotti di riferimento dei singoli Paesi membri ovvero olio per la Spagna, vino per la Francia, formaggio per l'Italia, whisky per la Scozia. Per l’Italia ad accusare il colpo più duro potrebbe essere proprio il Parmigiano Reggiano che vedrà aumentare i propri dazi da 2,15 dollari al chilo a circa 6 dollari e sulla cui realtà ricadrà circa il 25% dell’impatto complessivo – circa 30 milioni di euro - che tale misura avrà sul sistema delle IG italiane. Fortemente interessata anche la realtà del Grana Padano, che in USA esporta attualmente circa 75 milioni di euro di prodotto – l’8% del totale esportazioni – e che vede passare il dazio da 2€ a 5,25€ al chilo. Impressionante l’entità delle perdite che potrebbe subire in un anno il sistema Grana Padano: circa 270 milioni di euro, considerato anche il danno che si riverserebbe sulle 4.000 stalle il cui latte è destinato alla produzione di tale formaggio e i cui introiti sono legati all’andamento del Grana Padano.
Alla base della decisione del Governo americano, sembra esserci in realtà la volontà di fare pressioni sull’Unione Europea nella questione Boeing-Airbus, affinché vengano trovati accordi favorevoli in merito, per gli Stati Uniti. Il coinvolgimento dell’Italia nonostante essa non faccia parte del Consorzio Airbus, è dunque ingiusto ed inutilmente penalizzante. L’operazione di Washington sembra essere un segnale per migliorare le condizioni economiche dei produttori statunitensi di latte, oggi sottopagati a meno di 30 centesimi di dollaro al litro, colpiti dalle contromisure cinesi per i dazi USA sull'acciaio e l'alluminio, che hanno fatto crollare della metà l'export di latte e derivati verso il Paese asiatico. Preoccupa dunque, e non poco, il fatto che i dazi, da strumenti di regolazione del mercato insieme a sussidi e norme, vengano impiegati in modo chirurgico per alimentare un contrasto fra i produttori dei due lati dell'Atlantico. Addirittura, all'indomani dell’istituzione dei dazi, la potente National Milk Producers Federation ha plaudito al Presidente Trump per la decisione, sottolineando come i prodotti USA non abbiano lo stesso accesso al mercato europeo di quelli UE verso gli USA: il riferimento è chiaro alla tutela delle DOP ed IGP. Come se non bastasse, i produttori USA nel loro insieme, affermano che l'uso di termini quali Asiago, Fontina, Gorgonzola, Grana, Parmesan, ma anche Feta Munster, Havarti, siano di uso comune e dunque vorrebbero essere liberi di usarli anche per i loro formaggi da esportare nella UE, fatto vietato dalla nostra normativa.
In realtà l’importazione di formaggi negli USA rappresenta il 3% della loro produzione, di cui il 2,2% arriva dalla UE e 0,7% dall’Italia.
“Ciò che chiede in cambio l’amministrazione americana è irragionevole – ha commentato il Presidente di OriGIn Italia e Presidente del Consorzio Grana Padano Cesare Baldrighi – perché si pretende che con la stessa facilità con cui i prodotti italiani entrano nel mercato americano, i prodotti evocativi fatti negli Stati Uniti entrino in Europa. Un conto è la tutela, cioè l'uso delle denominazioni geografiche, un altro è il mercato, cioè i dazi e tali aspetti devono essere tenuti distinti. E’ una condizione che non possiamo accettare, le IG meritano rispetto e non si toccano. Lo ha ribadito anche la Ministra per le Politiche Agricole Teresa Bellanova che, affidando la propria contrarietà al concetto “Giù le mani dai nostri nomi. Basta con i furti di identità", ha lanciato il guanto di sfida ai dazi americani e al contempo invitato le Istituzioni Europee a condannare un attacco di simili proporzioni al sistema delle nostre Indicazioni Geografiche. Portano il nome dei territori nel mondo, ne rappresentano il patrimonio culturale produttivo, sono l’archetipo della sostenibilità economica, ambientale e sociale e soprattutto hanno un rigido disciplinare da rispettare, che offre garanzia di qualità. I Consorzi di tutela li valorizzano – ha aggiunto - gli accordi commerciali necessari per avere regole comuni per le IG diventano indispensabili perché identificano marchi collettivi territoriali. I dazi usati come ritorsione sono strumenti discorsivi di geopolitica, che colpiscono non solo il prodotto ma tutto il territorio da cui esso proviene, nei suoi riferimenti culturali e sociali. Chiediamo pertanto a Governo Italiano ed Unione Europea che vengano cofinanziate le azioni di tutela e valorizzazione dei Consorzi per le predette Indicazioni Geografiche; un sostegno per rilanciare azioni di sviluppo e riallocare il prodotto che non verrà venduto negli USA. Solo in questo modo potremo trasformare questa crisi in opportunità”.
La strada da battere, dunque, sarà chiedere misure di compensazione all’Unione Europea, insistendo in particolare sul potenziamento delle attività di promozione dei prodotti DOP fuori dai confini comunitari e la migliore risposta della UE e del Governo italiano, dal canto loro, sarebbe proprio quella di attuare corsie preferenziali nei programmi promozionali dell'agroalimentare negli USA, per i progetti a favore dei prodotti colpiti dai dazi. Inoltre sarebbe utile poter ottenere anche aiuti alle imprese mirati ad alleggerire le problematiche che esse potrebbero avere come effetto della politica dei dazi; misure da attuare, affinché il Made in Italy possa essere traghettato senza troppi scossoni nella fase in cui i dazi finiranno.
“La lista formata dagli USA dei prodotti che saranno investiti dal rincaro dei dazi – ha spiegato il direttore di OriGIn Italia Leo Bertozzi – comprende 40 prodotti italiani, in primis formaggi di qualità ma anche liquori e salumi. L’impatto di questa operazione sulle nostre IG dipenderà molto dalla tempistica con cui essa si svilupperà – ha aggiunto – perché avremo quattro mesi di tempo per cercare di risolvere politicamente il problema. Qualora si risolvesse in tempi brevi, le ripercussioni non saranno così rilevanti, ma se i dazi entrati in vigore il 18 ottobre dovessero protrarsi anche per tutto il 2020 ed oltre, potrebbero determinare serie ripercussione nel comparto di DOP e IGP”.
Se tale politica dei dazi dovesse perdurare poi, un riflesso si avvertirà inevitabilmente anche sul mercato italiano: nel breve periodo i prezzi potrebbero diminuire per smaltire le scorte, tuttavia i mancati ricavi da uno dei principali mercati mondiali di esportazione dovranno essere compensati in qualche modo e ciò potrebbe voler dire aumentare i prezzi anche in Italia.
Ufficio Stampa Origin Italia – AICIG
Marte Comunicazione snc
Marzia Morganti