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OTTOBRE IN ROSA
Un macaron per la prevenzione : l’iniziativa del Gruppo Hit
Ottobre è il mese dedicato alla prevenzione del cancro al seno e Gruppo HIT sposa la campagna lanciata dall’associazione Europa Donna. L’azienda che mette al primo posto il capitale umano si tinge di rosa promuovendo una raccolta fondi presso il Resort Perla. Per l’occasione infatti la caffetteria della struttura, Caffè Dolce Vita, in collaborazione con il talentuoso pastry chef Erik Črnigoj e tutto il suo team, ha ideato un dolce sorpresa: un macaron rosa con lamponi e crema di vaniglia in grado di sedurre anche i palati più sopraffini. Il ricavato dalla vendita sarà interamente devoluto a favore dell’associazione.
Per accendere – non solo in senso figurato – i riflettori sull’importante iniziativa ideata dal Gruppo, Hit Universe of Fun ha deciso di illuminare la facciata del Perla di rosa. Un’istallazione artistica che va a sottolineare l’importanza dell’attività portata avanti dalla struttura e posizionare così la regione di Nova Gorica sullo stesso livello delle principali capitali europee ed internazionali.
Colonna portante dei valori fondanti del gruppo è la social care verso i propri dipendenti ma non solo. Il Gruppo ha infatti istituzionalizzato un programma che porta il nome di Hit je fit volto a istruire e diffondere uno stile di vita sano e corretto. Il Gruppo Hit si preoccupa infatti di stendere un ricco calendario di iniziative spalmante equamente durante tutto il corso dell’anno con l’obiettivo di unire incontri formativi a sport e divertimento. Gli appuntamenti sono organizzati nelle regioni di Nova Gorica, Kranjska Gora, Šentilj e sono dedicati alla cura e al benessere fisico e mentale.
L’azienda dispone inoltre di un portale interno ad uso di tutti i dipendenti di cui una sezione interamente dedicata a consigli su una corretta dieta alimentare, esercizio fisico e gestione dello stress. Un’importante innovazione nella gestione dei bisogni dei propri lavoratori che posizione il Gruppo come realtà attenta e al passo con i tempi.
Emanuele Palmieri
LA FOCACCIA COL FORMAGGIO DEL CONSORZIO DI RECCO PREMIATA A CESENA COME MIGLIOR CIBO DI STRADA
“Cesena capitale del cibo di strada” aveva titolato anni fa in una sua rubrica, Carlo Petrini, presidente internazionale di Slow Food e un motivo c’era ed ancora oggi c’è.
Dal 2001 (con dodici edizioni) Cesena ospita il Festival internazionale del cibo di strada, senz’altro la kemesse più prestigiosa dedicata allo street food.
Ideato dal compianto Gianpiero Giordani, dirigente Confesercenti e Fiduciario Slow Food.
Il Festival con il passare degli anni ha visto aumentare la sua popolarità ed il gradimento del pubblico, subendo numerosi tentativi di imitazione e creando quello che viene definito “fenomeno street food”.
Il Festival Internazionale del Cibo di Strada di Cesena si distingue per la qualità delle offerte gastronomiche e per la presenza di coloro che si possono definire “storici artigiani” del cibo di strada, senza dubbio nell’ambito di questo tipo di eventi quello di maggiore importanza.
La Focaccia premiata al suo debutto a Cesena
Quest’anno il Festival Internazionale del Cino di Strada di Cesena si è svolto dal 4 al 6 ottobre 2019 nelle centralissime piazza del Popolo e piazza della Libertà calamitando nei tre giorni della manifestazione oltre 100mila visitatori.
Novità di questa edizione è stata il “Premio Gianpiero Giordani” suddiviso in due categorie: miglior cibo di strada italiano e miglior cibo di strada estero.
Il Consorzio della Focaccia di Recco, per la prima volta a Cesena, si è immediatamente aggiudicato il Premio Gianpiero Giordani per la migliore proposta di cibo di strada italiano con la sua focaccia col formaggio mentre la Ravioleria Sarpi di Milano, rappresentando l’antica cucina della Cina, con i ravioli di manzo, si è aggiudicata il premio per la migliore proposta per la cucina di strada estera.
Giuria composta da 8 esperti e presieduta da Vittorio Castellani (Chef Kumalè) e contava sulla presenza di giornalisti tra cui Licia Granello de “La Repubblica, Pina Sozio curatrice della Guida Street Food del Gambero Rosso e Luca Toni fiduciario Slow Food Cesena.
Lucio Bernini e la delegazione cinese
Naturalmente grande soddisfazione da parte di tutti gli associati del Consorzio della Focaccia di Recco per un successo che vede la Focaccia di Recco essere premiata quale miglior cibo di strada italiano per il 2019. “Alla giuria abbiamo semplicemente raccontato la storia della nostra focaccia – dicono i recchesi – la sua tradizione, la sua semplicità e di quanto sia ancorata al suo territorio. Recco è la città della Focaccia col formaggio ed il suo Consorzio con orgoglio ne porta fama e notorietà nel mondo.
Un ringraziamento alla Città di Cesena, al suo Sindaco e a Confesercenti per la grande ospitalità riservata alla delegazione della Liguria, rappresentata da Recco, con la sua famosa focaccia, come tutti al Festival dicevano. I vincitori delle due categorie: Lucio Bernini per il Consorzio della Focaccia di Recco e la delegazione cinese.
Bernini Daniela
Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio
Ufficio Stampa e Relazioni Esterne
Recco (GE) via XXV Aprile 14
Tel.: 0185730748 - 3357274514
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LUNEDÌ 21 OTTOBRE A PALAZZO SERBELLONI “LA PRIMA DELL’ALTA LANGA – MILANO”
LA GRANDE DEGUSTAZIONE DELLE CUVÉE DEI PRODUTTORI DEL CONSORZIO RISERVATA A OPERATORI HORECA E GIORNALISTI
Mancano due settimane a “La Prima dell’Alta Langa”, la grande degustazione di tutte le cuvée dei soci del Consorzio Alta Langa che si svolgerà lunedì 21 ottobre a Milano a Palazzo Serbelloni, in corso Venezia 16, dalle 10 alle 19.
L’evento è riservato - tramite registrazione al link bit.ly/2llTUii - a un pubblico selezionato di giornalisti e operatori del settore horeca e consentirà di assaggiare 67 cuvée di 30 produttori: tutte le declinazioni delle “alte bollicine piemontesi” di Alta Langa, bianco, rosato, brut, pas dosé, riserva, grandi formati.
Dopo il successo delle prime due edizioni piemontesi, che hanno attirato al Castello di Grinzane Cavour (Cuneo) oltre 1500 addetti ai lavori provenienti in gran parte dal Nord Ovest, il Consorzio Alta Langa ha deciso di organizzare l’evento nella capitale meneghina per favorire l’incontro in particolare con gli operatori del Centro-Nord.
Dichiara Giulio Bava, presidente del Consorzio: "Milano è un luogo d’elezione per il confronto con gli estimatori delle migliori bollicine, italiane e straniere. Con La Prima dell’Alta Langa a Milano vogliamo consolidare e allargare la conoscenza della denominazione nella ristorazione nazionale".
Nel programma della manifestazione sono previste due masterclass della durata di 45 minuti ciascuna. Sono gratuite, su prenotazione, fino a esaurimento posti. Info e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L’Alta Langa in cinque calici (h. 11; h. 14; h. 17) guidata da Sandro Minella.
Un Pinot nero 100%, uno Chardonnay 100%, una cuvée di Pinot nero e Chardonnay, un rosato e una riserva: cinque calici di Alta Langa Docg per raccontare storia, caratteristiche e disciplinare di produzione della denominazione.
Analisi sensoriale del Tartufo Bianco d’Alba e Alta Langa Docg (h. 12; h.15; h. 18) realizzata in collaborazione con Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e Centro Nazionale Studi Tartufo e guidata da Isabella Gianicolo.
Nelle colline piemontesi a ottobre si respira il profumo del Tartufo Bianco d’Alba. Le brume autunnali portano con sé il conforto di una tavola imbandita con piatti straordinari, vini pregiati e il più nobile tra i funghi. Il connubio con l’Alta Langa Docg risponde perfettamente alle più alte aspettative, in un rapporto che da anni rappresenta un percorso di tutela e valorizzazione delle risorse che un territorio come quello del sud Piemonte può offrire. La masterclass dedicata al Tuber magnatum Pico o Tartufo Bianco d’Alba, rappresenta un piccolo viaggio nell’analisi sensoriale, ovvero lo studio del percepito, l’unica tecnica possibile per la valutazione di esemplari unici. Un esperto vi condurrà nel mondo del tartufo, narrandone le caratteristiche, descrivendone i particolari e magari sollevando alcuni dei numerosi veli che avvolgono questo prodotto. L’analisi sensoriale infine sarà strumento per fornire ai partecipanti un potere di valutazione del prodotto fresco in occasione di eventuali acquisti.
Al termine della masterclass la promessa mantenuta dell’abbinamento perfetto tra Alta Langa Docg e Tartufo Bianco d’Alba.
I partner del Consorzio Alta Langa sono Eurostampa e Verallia.
L'ALTA LANGA DOCG È LO SPUMANTE BRUT STORICO DEL PIEMONTE - Una denominazione dalla produzione contenuta, con una storia molto lunga: fu il primo metodo classico a essere prodotto in Italia, fin dalla metà dell’Ottocento, nelle “Cattedrali Sotterranee”, dal giugno 2014 riconosciute Patrimonio dell’Umanità Unesco.
È fatto di uve Pinot Nero e Chardonnay, in purezza o insieme in percentuale variabile; può essere bianco o rosé, brut o pas dosé e ha lunghissimi tempi di affinamento sui lieviti, come prevede il severo disciplinare: almeno 30 mesi. L’Alta Langa è esclusivamente millesimato, riporta cioè sempre in etichetta l’anno della vendemmia.
LE TERRE DELL’ALTA LANGA DOCG - Un territorio che guarda le cime innevate delle Alpi e respira il mare. Una terra che raccoglie l’eredità conservata dagli avi, mantenuta intatta per molto tempo senza subire trasformazioni radicali come è avvenuto invece nelle basse colline. L’Alta Langa è una zona preziosa, fragile, da sostenere, in cui salvaguardare la biodiversità. Terra letteraria, terra straordinaria di resistenze - di guerre e di culture -, che ha fatto fronte ai cambiamenti e li ha assecondati, senza perdere il suo bagaglio di memoria e la sua forte identità.
IL CONSORZIO ALTA LANGA - Quello dell’Alta Langa è oggi un Consorzio molto attivo: viticoltori e produttori sono coinvolti nello sviluppo di un vino, di una denominazione e di un territorio. Tutti legati da una grande scommessa: quella di un vino che non sarà pronto prima di sei anni dall’impianto e che per questo deve necessariamente essere un vino importante.
Marianna Natale
89a FIERA INTERNAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO D’ALBA
dal 5 ottobre al 24 novembre 2019 ad Alba (CN)
L’EQUILIBRIO PERFETTO
CELEBRATO DALLA 89a FIERA INTERNAZIONALE
DEL TARTUFO BIANCO D’ALBA
INAUGURA CON SUCCESSO LA 89a FIERA INTERNAZIONALE
DEL TARTUFO BIANCO D’ALBA
Taglio del nastro con le autorità, presentazione della PEPITA prodotta con Limoges e vittoria del Borgo Moretta al Palio degli Asini con Daniele Marcianti su Cento lire
Un talk show moderato dal direttore de La Stampa Maurizio Molinari ha visto intervenire venerdì scorso sul palco del Teatro Sociale di Alba il Sindaco di Alba Carlo Bo, la Presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba Liliana Allena, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il Ministro per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone. Dopo il taglio del nastro si è aperto sabato 5 ottobre alle 9.30 il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, lo spazio di 1650 metri quadrati situato nel Cortile della Maddalena, nel centro storico cittadino. Fin dalle prime ore di apertura l’afflusso di pubblico è stato elevatissimo, con circa il 70% di presenze straniere e turisti arrivati ad Alba per scoprire il nostro straordinario gioiello della terra e conoscere da vicino gli elementi della cultura materiale del Piemonte attraverso degustazioni, esperienze sensoriali e laboratori.
Nel primo fine settimana di apertura ottima l’affluenza al Mercato Mondiale del Tartufo con un aumento di circa il 10% sui biglietti venduti rispetto al 2018 mentre le quotazioni del Tartufo Bianco d’Alba sono oscillate tra 250 e 350 euro a seconda della pezzatura. I prezzi del Tartufo Bianco d’Alba si possono monitorare sul sito del Centro Nazionale Studi Tartufo www.tuber.it alla voce “borsino del tartufo”.
Si è registrato un totale sold out per tutti gli appuntamenti dell’Alba Truffle Show in Sala Beppe Fenoglio, dove la creatività dei grandi chef si esprime attraverso i Foodies Moments. Gli ospiti dei Foodies Moments sono accolti con il benvenuto offerto dal Consorzio Alta Langa DOCG, official sparkling wine della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, e accompagnati in una dimensione raccolta e privilegiata perfetta per un’incursione all’interno delle cucine stellate in cui apprendere e gustare i migliori abbinamenti tra cucina e tartufo.
«Grande soddisfazione per questa primo fine settimana di Fiera, con un ricco programma di appuntamenti che ha registrato il tutto esaurito grazie ad un pubblico sempre più numeroso che interpreta la visita ad Alba come una esperienza unica e indimenticabile - dichiara la Presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba Liliana Allena. - Nel segno dell’internazionalità abbiamo accolto la delegazione di Limoges Città Creativa Unesco con cui abbiamo lanciato “Pepita”, il raffinato contenitore per il Tartufo Bianco d'Alba realizzato in ceramica finissima dalla prestiosa Maison Reynaud. È una gioia vedere come anche la tradizione dei nostri Borghi si rinnovi ogni anno e un grande ringraziamento a tutti i protagonisti di una splendida edizione del Palio degli Asini.»
Oltre agli show cooking - tenuti dagli chef Gabriele Boffa del “Relais Sant'Uffizio” di Cioccaro di Penango (* Stella Michelin), Federico Gallo della “Locanda del Pilone” di Alba (*Stella Michelin), Gille Dudognon de “La Chapelle Saint Martin” di Limoges (*Stella Michelin) e Michelangelo Mammoliti de “La Madernassa” di Guarene (*Stella Michelin) - lo spazio dell’Alba Truffle Show è stato sede di importanti incontri e presentazioni.
La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba prosegue il suo percorso di relazioni con la cultura enogastronomica di altre zone d’Italia e del mondo.
Sabato 5 ottobre all’Alba Truffle Show si è tenuta la conferenza stampa “Olio su tavola: i capolavori dell’extravergine” con la presenza del noto nutrizionista Giorgio Calabrese, di Claudio Federici, responsabile dell’ufficio comunicazione di ISMEA e di Indra Galbo, esperto del Gambero Rosso.
A seguire la prima “Olio EVO Tasting Experience” a cura di ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) e Gambero Rosso. Le Olio EVO Tasting Experience - appuntamenti gratuiti prenotabili sul sito - sono protagoniste in sala workshop ogni domenica alle 17.30 momenti dedicati alla degustazione dell’olio di oliva 100% italiano con degustazioni guidate dal Gambero Rosso. Piccole degustazioni di olio EVO, inoltre, sono offerte ai partecipanti dei Foodies Moments del sabato e prima dello show cooking della domenica mattina.
Domenica 6 ottobre la Fiera ha ospitato la città di Limoges inserita, così come la città di Alba, nel netwok Creative City Unesco. In questa occasione è stato raccontato il coinvolgimento della cittadina francese famosa nel mondo per le sue ceramiche ed è stata presentata, per la prima volta, la “Pepita”, prezioso cofanetto studiato per svelare al meglio il Tartufo Bianco d’Alba preservandone l’aroma e la freschezza.
Nel corso della presentazione è intervenuto con un videomessaggio anche Bertrand Raynaud, direttore delle relazioni esterne per la Maison Raynaud, che ha manifestato la propria felicità per un progetto capace di associare la bellissima porcellana di Limoges a uno dei prodotti più straordinari che la natura possa generare. La Pepita è un prezioso elemento che si aggiunge al “Kit per il Tartufo Bianco d’Alba” ed è realizzata dalla prestigiosa Maison Raynaud, importante casa produttrice di ceramiche artistiche di Limoges. L’oggetto di design è stato disegnato da Mariela Schwarz Montiel su ispirazione delle pietre preziose e del logo della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco è in vendita in due formati alle casse dell’Alba Truffle Show.
Grande festa per i piccoli visitatori della Fiera che hanno accolto con entusiasmo il rinnovato progetto Alba Truffle Bimbi, al Palazzo Mostre e Congressi “G. Morra” di Piazza Medford, atteso e affollato fin dalle prime di apertura. La novità di questa edizione consiste nell’unire ai momenti di gioco libero una serie di appuntamenti gratuiti - ogni sabato e domenica dalle 16.00 alle 17.30 - veri e propri laboratori creativi pensati per imparare a giocare con oggetti quotidiani e di riciclo, costruendo, creando e divertendosi.
Ma la Fiera è anche folklore e appuntamenti con la tradizione.
Domenica 6 ottobre la grande sfilata storica con oltre mille figuranti appartenenti ai nove borghi di Alba ha guidato il pubblico verso in Piazza Cagnasso dove si è corso il divertente Palio degli Asini.
Le contrade albesi si sono contese l’ambito drappo che quest’anno è la riproduzione fotografica dell’opera collettiva “Senza titolo” di Pinot Gallizio, Constant, Asger Jorn, Piero Simondo e Gallizio Jr (olio e resina su masonite, 155 x 75 cm) di proprietà della Fondazione CRC ed esposta in originale nella mostra “Per un rinnovamento immaginista del mondo. Pellizza da Volpedo (Taner), Pinot Gallizio (con Constant, Giorgio Gallizio, Asger Jorn, Jan Kotik e Piero Simondo), Mario Merz” nella Chiesa di San Domenico fino al 10 novembre. Il Palio è stato vinto dal Borgo Moretta con l’asino “Cento lire” montato da Daniele Marcianti, un'accoppiata storica che vince per il secondo anno consecutivo. Terzo Brichet, poi secondo il Borgo San Lorenzo.
Pubblico entusiasta e spalti gremiti (con 4000 ingressi) hanno applaudito le rappresentazioni storiche e sfilate in costume. Vincitore quest’anno è stato il Borgo Santa Barbara che ha portato in scena la ricostruzione storica di un episodio che risale al 1028 con protagonisti gli eretici di Monforte.
Restiamo a vostra disposizione per ogni altra informazione.
PER INFORMAZIONI:
Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba
Piazza Medford, 3 - 12051, Alba Tel. +39 0173 361051 -Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.';document.getElementById('cloak636ffef91fe33fbeb44a5ef24cb5a1ba').innerHTML += ''+addy_text636ffef91fe33fbeb44a5ef24cb5a1ba+'<\/a>';
www.fieradeltartufo.org
Ufficio Stampa Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba
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Vino al vino: Bertinoro celebra l’Albana
Sabato 12 e domenica 13 ottobre degustazioni, incontri e appuntamenti nel segno della cultura enologica. In Piazza della Libertà “L’Emilia Romagna nel calice”. Il clou con la terza edizione del Master Romagna Albana Docg
Bertinoro celebra il suo tesoro più prezioso, l’Albana. Lo fa con ‘Vino al vino’, due giorni dedicati alla cultura enologica, con un ricco ventaglio di appuntamenti.
Clou della manifestazione sarà la IIIa edizione del Master dell’Albana Docg, in programma per domenica 13 ottobre, mentre nella serata di sabato 12 ottobre il centro di Bertinoro si animerà con l’evento “L’Emilia – Romagna nel calice”, che offrirà ai partecipanti l’opportunità di degustare i grandi vini della regione, abbinandoli con i prodotti tipici del territorio.
A promuovere la manifestazione, il Comune di Bertinoro, il Consorzio Vini di Romagna, il Consorzio Vini di Bertinoro e l’Associazione Italiana Sommelier Romagna.
L’Albana, primadonna di Romagna
Primo vino bianco in Italia ad aver ottenuto la Docg, fin dal 1987, l’Albana ha ormai cancellato da tempo lo stereotipo del ‘vino dolce da accompagnare alla ciambella’, per collocarsi a buon diritto nell’Olimpo dei grandi ‘bianchi’ italiani, grazie al grande lavoro di tanti produttori eccellenti del territorio, che hanno saputo offrire al mercato prodotti di altissima qualità e piacevolezza, sia nella versione secco che in quelle passito e spumante, fino all’ultima frontiera della macerazione in anfora.
A connotarlo e a renderlo inimitabile è la sua identità territoriale: i vitigni dell’Albana crescono in un’area di circa 900 ettari che si estende fra le colline del Cesenate e quelle a sud di Bologna. Un centinaio le cantine produttrici, che ogni anno, attualmente, licenziano circa 700.000 bottiglie (ma potenzialmente si potrebbe arrivare a due milioni).
In questo contesto, un posto di riguardo lo occupa la produzione delle colline di Bertinoro, per le quali gioca un ruolo decisivo la presenza dello Spungone, la roccia scaturita da una barriera corallina preistorica. Lo Spungone costringe le radici delle viti a penetrare in profondità aggrappandosi alle rocce del sottosuolo, regalando così ai vini caratteristiche di grande pregio.
Istawalk alla scoperta dello Spungone
Ad inaugurare la due giorni di ‘Vino al vino’ è un appuntamento che coniuga tradizione e innovazione. Si tratta di un istawalk, cioè una passeggiata in ottica Instagram, alla scoperta dello Spungone di Bertinoro e dei suoi vini. Pensata per chi ha un profilo Instagram e vuole conoscere meglio le potenzialità del social network e i trucchi fotografici per conquistare più “seguaci”, la passeggiata sarà guidata da Instagramers Forlì Cesena nell'ambito del progetto La Romagna dello Spungone.
L’appuntamento è per le ore 15 di sabato 12 ottobre in piazza della Libertà di Bertinoro. La partecipazione è gratuita: basta presentarsi sul posto all’ora indicata, avere uno smartphone con installato Instagram ed essere pronti a mettersi in gioco, partecipando al contest e condividendo stories.
I partecipanti all’istawalk, inoltre, riceveranno uno sconto per l'evento-degustazione L'Emilia-Romagna nel Calice in programma dalle 18:30 in Piazza della Libertà.
I laboratori di degustazione
Sempre nel pomeriggio di sabato 12 ottobre, la Sala della Riserva Storica ospiterà due laboratori di degustazione, a cura di Ais Romagna, che vedranno un confronto al vertice fra l’Albana e i grandi vini bianchi del Friuli Venezia Giulia. A guidarli saranno i docenti Ais Vitaliano Marchi (autore, insieme a Giovanni Solaroli, del primo libro sull’Albana) e Marco Casadei, vincitore nel 2017 del primo Master dell’Albana e del Master del Friulano.
Si comincia alle ore 15 con il laboratorio “Stili e territori a confronto”: protagoniste quattro Albana eccellenti raccontate e degustate in comparazione con quattro vini del territorio friulano.
Alle ore 17,30 prenderà il via il secondo laboratorio, dedicato a “Macerazione, anfora, appassimenti”, che schiererà quattro esemplari di Albana secchi o passiti e altrettanti prodotti provenienti dal Friuli.
Il costo di partecipazione al primo laboratorio è di 30 euro, per il secondo è di 40 euro. Per chi partecipa a entrambi i laboratori è previsto un prezzo scontato di 60 euro.
Pagamento tramite sito Ais Romagna: www.aisromagna.it
L’Emilia – Romagna nel calice: protagonisti i grandi vini della Regione
Vino al Vino incontra i grandi vini dell’Emilia-Romagna in una serata all’insegna del gusto e dei sapori del territorio. I banchi di assaggio saranno in funzione dalle 18,30 fino alle 23 in piazza della Libertà (in caso di maltempo nel teatro e chiostro dell’ex Seminario). Ospiti d’onore i vini del Consorzio Bertinoro, con un corner dedicato. Ad accompagnare le degustazioni, ci saranno i prodotti tipici come i grandi salumi emiliani, i formaggi romagnoli firmati Caseificio Mambelli e, per i più golosi, il cioccolato d’autore di Gardini.
Il costo d’ingresso è di 15 euro e comprende: calice, taschina, degustazione libera dei vini e ticket per assaggi food e la Guida “Emilia Romagna da Bere e da Mangiare”. L’evento è organizzato in collaborazione con PrimaPagina.
Incontro-concerto con Simon Lee
La serata di “L’Emilia-Romagna nel calice” si arricchisce con un appuntamento d’eccezione. Alle 21,30, nella Sala del Palazzo Comunale si terrà un incontro-concerto con Simon Lee, famoso direttore d’orchestra, consulente musicale della Pixar e collaboratore di lunga data del compositore Andrew Lloyd Weber, con cui ha lavorato in numerose produzioni, fra cui i celeberrimi “Jesus Christ Superstar” e “Il fantasma dell’Opera”.
Al suo fianco ci sarà Luca Damiani, giornalista, critico musicale, voce storica di Radio3, nonché direttore artistico di Entroterre Festival.
Alla serata interverrà anche la chef designer Fabrizia Ventura, chef designer e docente Miur, ideatrice e promotrice del marchio Cook Design ITALY.
Nel corso dell’incontro saranno presentati alcuni futuri progetti culturali del Comune di Bertinoro.
Nell’occasione saranno esposti nel Salone alcuni lavori dell’artista Felice Nittolo che ha firmato l’opera della Festa dell'Ospitalità 2019.
Posti limitati. Sarà data priorità d’accesso ai possessori del ticket di partecipazione alla serata “L’Emilia – Romagna nel calice”.
Il Master dell’Albana
Gran clou della due giorni bertinorese, le prove pubbliche (play off e finale) del III° Master Romagna Albana Docg, in programma domenica 13 ottobre alle ore 16.00 nella cornice della Chiesa di San Silvestro.
A sfidarsi saranno 10 sommelier degustatori, provenienti da tutta Italia, impegnati fin dal mattino con le prime prove di selezione, svolte a porte chiuse. Da esse scaturiranno i 4 campioni che gareggeranno davanti al pubblico, cimentandosi nella degustazione alla cieca, mettendo in scena una vera e propria presentazione di fronte a ipotetici clienti, abbinandone i desideri gastronomici a vini prestigiosi, decantando vecchie bottiglie e rispondendo a insidiose domande.
A decretare il vincitore, valutando le capacità di degustazione, comunicazione e racconto, competenza, studio e conoscenza dei vini, capacità manageriale e gestionale dei concorrenti, sarà una giuria di esperti, composta da rappresentanti della somellerie nazionale e romagnola e del Consorzio Vini di Romagna. Ne fa parte, di diritto, anche il vincitore dell’edizione precedente del Master.
Una ulteriore Giuria formata da produttori determinerà un Premio Speciale al Miglior Sommelier comunicatore del Romagna Docg Albana scelto fra i quattro finalisti.
Degusta in coppia: si celebra il matrimonio fra l’Albana e i piatti del territorio
In occasione di ‘Vino al vino’ si celebra anche il matrimonio fra l’Albana e la cucina del territorio. Nella giornata di domenica 13 ottobre, sia a pranzo che a cena, i ristoranti di Bertinoro proporranno l’abbinamento fra un piatto del loro menù e una tipologia di Albana .
Navetta gratuita
Sabato e domenica sarà in funzione un servizio di navetta gratuita per il centro storico dai parcheggi di via Allende e via Badia. La navetta sarà in funzione nei seguenti orari:
sabato dalle 15.00 alle 00.20
domenica dalle 15.00 alle 19.00
Filippo Fabbri