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RURAL FESTIVAL 2019
Si rinnova il successo per il Festival dedicato alla biodiversità agricola
La duegiorni dedicata alla riscoperta e alla valorizzazione di antiche varietà vegetali e razze animali quasi estinte di Emilia Romagna, Toscana e Liguria, anche quest’anno ha portato all’Agricola Rosa dell’Angelo di Rivalta (Parma) centinaia di famiglie e appassionati. Una riconferma per l’evento che punta sulla “qualità antica” per una rinascita della cultura agricola
Profumi, sapori e volti sono ancora vivi nel ricordo di chi ha trascorso il weekend dell’8 e 9 settembre all’Agricola Rosa dell’Angelo di Rivalta di Lesignano de’ Bagni (Parma), teatro del Rural Festival. Una sesta edizione da record per la giornata di sabato e che anche domenica, nonostante il tempo incerto, ha permesso ai produttori di vendere i loro prodotti. Numerosi infatti i visitatori provenienti da tutta Italia, affezionati al progetto, che non hanno mancato l’appuntamento annuale con la biodiversità agricola. Per conoscere, assaggiare e portarsi a casa prodotti autentici e genuini, che rispettano i ritmi della natura, portavoce di un’identità territoriale ben precisa. E frutto del lavoro quotidiano di una quarantina di piccoli agricoltori e allevatori custodi di varietà e razze antiche di Emilia Romagna, Toscana e Liguria, che ogni anno si danno appuntamento sulla prima collina parmense ricca di verde, boschi di querce, calanchi e vulcanelli di fango (eletta a riserva Mab Unesco) per far conoscere le loro storie fatte di impegno, tenacia e tanta passione e per far toccare con mano produzioni dalla “qualità antica”. “E’ grazie a loro - precisa Mauro Ziveri dell’azienda Rosa dell’Angelo e ideatore della manifestazione - che possiamo sperare di vedere realizzarsi una rinascita della cultura agricola”. Un mondo non troppo lontano e ancora possibile, che non scende a compromessi. Fatto di tradizioni e sapori da tutelare sotto il comune denominatore del motto così caro a Rural: “tornare indietro per andare avanti e guardare al futuro”, riscoprendo la biodiversità.
Un mondo contadino possibile, vivo e in piena salute, dove tante famiglie hanno ritrovato il piacere di trascorrere insieme ai propri bambini qualche ora di divertimento sano, tra un assaggio, un acquisto e partecipando agli incontri organizzati per avvicinare alla biodiversità agricola delle tre regioni confinanti. Ecco quindi chi si è avventurato su uno dei trattori d’epoca Fiat, Landini o Lamborghini sapientemente restaurati, chi ha osservato attentamente l’esibizione del docile cavallo Bardigiano dall’alto di un ballone di fieno o chi non ha resistito dall’assaggiare un acino d’uva direttamente da uno dei cinquanta vitigni. E che dire del parco animale? Affascina sempre i piccoli che possono accarezzare e vedere da vicino il simpatico maialino nero, l’asino Romagnolo, la bovina Grigia d’Appenino, Bianca e Bardigiana, la pecora Cornigliese, il tacchino di Parma e Piacenza, ma anche l’oca e l’anatra Romagnole o il colombo Occhialone di Parma, arrivato da noi attraverso la duchessa Maria Amalia d’Austria. Tutti protetti dai custodi Rural e raccontati dal veterinario ed esperto Alessio Zanon.
Il parco Rural, una vera e propria oasi della biodiversità, ha offerto spazi ben organizzati e ancora più ampi dell’anno precedente, dove passeggiare e rilassarsi nella decina di aree dedicate. Sempre partecipati anche gli appuntamenti dedicati all’approfondimento della biodiversità con esperti. Come i filari di viti del territorio per uso didattico illustrati da Marisa Fontana. O l’esposizione di frutti antichi realizzata e illustrata dall’esperto di biodiversità Enzo Melegari, che in oltre trent’anni di studi ha recuperato centinaia di varietà in via d’estinzione e grazie al quale il “movimento” Rural ha preso vita. E ancora il mondo dei bachi da seta raccontato da Liviana Orlandini. L’agronomo ed esperto Mauro Carboni ha parlato invece dei pomodori di biodiversità, come il pomodoro Riccio di Parma, ospite d’onore al Festival che per la quarta edizione della mostra-mercato a lui dedicata ha trovato casa in un grande gonfiabile rosso-pomodoro. Ottimo ortaggio da tavola e da passata artigianale, coltivato fino agli anni Cinquanta nelle terre rosse della Pedemontana parmense, sostituito poi da pomodori più adatti alla lavorazione industriale e che grazie agli agricoltori custodi che lo seminano, coltivano e raccolgono a mano come una volta in regime di agricoltura biologica, oggi è salvo.
Il Rural Festival è stata anche l’occasione per scoprire le lavorazioni del passato come quella della canapa Sativa, nel canapaio, attraverso i racconti, aneddoti e i manufatti realizzati dalla signora Franca e dalla signora Ebe che con il suo piccolo telaio ha mostrato la tessitura della canapa. Con l'Azienda Agricola Landini che nel piacentino si occupa direttamente della coltivazione della canapa e della sua trasformazione si sono potuti assaggiare prodotti dalle tante proprietà. A fianco un labirinto di mais, un progetto nato in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza con a capo il professore Matteo Busconi, che ha sottolineato l’importanza del recupero di oltre trenta varietà coltivate fino alla seconda guerra mondiale in Emilia Romagna, prima dell’arrivo degli ibridi americani. Una coltivazione di cui si era persa conoscenza e che può essere competitiva per permettere produzioni di nicchia, in zone marginali.
Entusiasmo anche per i mini tour per conoscere l’allevamento del maiale Nero e la stalla “della salvezza”, aperta per ospitare antiche e pregiate razze bovine. Un assaggio delle “esperienze dal vivo” che è possibile prenotare durante l’anno per conoscere da vicino il lavoro di questi allevatori e coltivatori custodi di antiche razze animali e varietà ortofrutticole, la vera anima del meraviglioso mondo Rural. La prima è in programma da giovedì 26 a domenica 29 settembre 2019 dove si avrà l’opportunità di vivere un’esperienza unica. Partendo da Rivalta di Lesignano de’ Bagni (PR) ci si spingerà fino alle terre del Chianti storico attraverso l’Appennino con fuoristrada e tende attrezzate per il pernottamento, insieme a guide ambientali ed esperti.
Un rinnovato interesse e successo per un appuntamento ormai immancabile a settembre. La crescente curiosità verso la biodiversità agricola è un bel segnale che dà speranza. Soddisfazione tangibile da parte degli organizzatori e dei produttori che avevano terminato i propri prodotti prima di sera. Un’organizzazione affiatata, composta da un centinaio di persone e volontari, ha lavorato instancabilmente per garantire la buona riuscita della manifestazione.
I prodotti agricoli di biodiversità della tradizione tosco-emiliana e ligure durante tutto l’anno si possono trovare al Rural Market di borgo Giacomo Tommasini a Parma e fino alla fine di settembre 2019 anche a quello di Radda in Chianti (SI), che promuovono queste piccole aziende che producono poco ma bene, offrendo il massimo della genuinità.
Per informazioni:
RURAL
Tel: 0521.237485 / 342.9128266
Barbara Valla
IL FEGATO ALLA VENEZIANA IN VERSONE “FINGER FOOD” VINCE IL CONCORSO “RICETTE IN MINIATURA” 2019
Il tipico piatto veneto, rivisitato in modo creativo, trionfare nell’iniziativa online di Italia in Miniatura che rivisita la cucina regionale. Alla vincitrice il tour dei parchi con tutta la famiglia, al pubblico un prezioso ricettario online, arricchito delle ricetta d’autore di 7 food-blogger
Il primo concorso culinario online lanciato dal parco tematico riminese, che si è concluso il 31 agosto, ha una ricetta vincitrice: il “Paté di fegato alla veneziana con polenta croccante” di Anita Rizza, di Marano Vicentino (VI).
Un concorso di cucina lanciato da un parco tematico potrebbe far alzare qualche sopracciglio ai puristi del marketing: eppure il cibo in Italia è uno dei valori più tutelati dagli Italiani e più ricercati dai turisti stranieri. Insieme a arte, paesaggi e lifestyle è fattori per cui l’Italia è famosa e “invidiata” nel mondo.
Per stimolare i partecipanti sono stati scomodati sette food-blogger da tutta Italia che, per dare il buon esempio, hanno regalato una loro ricetta d’autore a Italia in Miniatura, visibile sul sito https://ricetteinminiatura.italiainminiatura.com/
Si concorreva registrandosi e postando una ricetta corredata da foto, che doveva rispondere a tre requisiti: essere originale, regionale, di semplice realizzazione.
I Food blogger
Due arrivano da Napoli (Elena Amaducci, gnamgnam.it e Licia Sangermano, liciasangermano.it), una è veneta (Paola Scomparin, iosonopaola.it), uno arriva dalle Marche ed è il “fornostar” Francesco Saccomandi (pandispagna.net), Liguria e Tirreno sono rappresentate da Alessia Gribaudi Tramontana (casaorganizzata.com) e Francesca Vassallo (lamaggioranapersa.com), fra Puglia e Milano c’è anche Azzurra Rossi (foodiary.it). I giudici si sono divertiti molto durante tutta l’iniziativa che hanno promosso e condiviso sui propri canali, sposando in pieno lo spirito del concorso. Per Francesca Vassallo “Cibo e cultura sono strettamente connessi e un vero patrimonio, anche della memoria, della nostra Italia”, Elena Amaducci ha sottolineato che “In un periodo di eccessi in cucina, finalmente un ritorno alla nostra tradizione culinaria, strizzando l’occhio all’originalità”. Fa invece “Un applauso a tutti quelli che hanno riportato colori e originalità della nostra Italia nel piatto” Paola Scomparin, soddisfatta per la vittoria del “suo” Veneto.
Il Voto
A conclusione del concorso il sistema, alla presenza di un funzionario ministeriale estraeva la ricetta più votata da ciascuna regione rappresentata. Un notaio verificava lo svolgimento delle operazioni dei giurati, che dovevano, a quel punto, assegnare i loro voti alle ricette estratte.
Il primato di maggior partecipazione di pubblico va all’Emilia Romagna, regione che ha fornito il maggior numero di ricette, seguita a ruota dal Piemonte.
Italia in Miniatura e l’educazione alimentare
L’educazione alimentare è fra i percorsi didattici messi a punto dal Dipartimento Didattico Costa Edutainment a favore delle migliaia di studenti che ogni anno visitano Italia in Miniatura partecipando anche ai “Laboratori del gusto”. Questi spaziano dall’educazione sensoriale, alla gastronomia regionale, al viaggio in Italia attraverso il cibo. Non è mai troppo presto per diventare “gourmet” e per imparare a difendere e promuovere la cucina più amata del mondo, quella del Bel Paese.
La Ricetta vincitrice: Paté di fegato alla veneziana finger-food
Giovane mamma di Marano Vicentino (VI), Anita Rizza ha due bimbi e una passione, quella dei fornelli. La ricetta del paté di fegato alla Veneziana in versione “finger food” è stata studiata a tavolino per il concorso. “Desideravo ottenere lo sconto per i parchi – concesso a tutti quelli che si iscrivevano al sito per inviare ricette e per votare – invece mi ritrovo ospite a Italia in Miniatura, Aquafan, Oltremare e Acquario di Cattolica con tutta la mia famiglia, per il 2020. Davvero non potevo sperare di meglio!” Così ha commentato la vincitrice che ha già pianificato un bel tour in Romagna per il prossimo anno.
Ecco la ricetta che ha conquistato i giudici:
Ingredienti - 1 cipolla bianca 300 g di fegato di vitello 1/2 bicchiere di vino bianco olio evo una noce di burro sale e pepe prezzemolo 1 l d'acqua sale grosso q.b. 270 g farina di mais olio di semi per friggere.
Preparazione -: Preparare il fegato alla veneziana come nella ricetta originale. Stufare la cipolla tagliata a fettine con olio e burro. Sfumare con un bicchiere di vino bianco e lasciare cuocere per circa mezz'ora a fuoco lento. Infine aggiungere il fegato tagliato a pezzetti e lasciarlo cuocere per circa 10 minuti. Regolare di sale e pepe. Una volta cotto frullare con un frullatore ad immersione e mettere in una ciotola. Decorare con prezzemolo tritato. Nel frattempo prepariamo anche la polenta. Mettiamo sul fuoco una pentola con acqua, una volta raggiunto il bollore mettere il sale e sfarinare la farina di mais. Cuocere per 45 minuti. Lasciare raffreddare, tagliare a fettine di circa 1 cm e friggere in abbondante olio di semi.
Le ricette restano online
Il sito https://ricetteinminiatura.italiainminiatura.com/ resterà online con la gallery delle ricette. Non resta che augurare a tutta Italia “Buon Appetito!”
Antonella Bianchi
AL VIA UNA NUOVA STAGIONE DELL’AGNELLO GALLESE IGP IN ITALIA
La carne ovina made in Galles ritorna sulle tavole degli italiani e si prepara ad affrontare le sfide future, fra tutte la Brexit
L’Agnello Gallese IGP è pronto per una nuova stagione sul mercato italiano. Nonostante l’incertezza legata al tema Brexit, il 2019-2020 si preannuncia un anno già ricco di importanti novità, a conferma che la carne ovina made in Wales è sempre più apprezzata dai consumatori e dai professionisti del settore.
La ripresa delle esportazioni coincide con un momento delicato per la vita politica dell’UK, ma la situazione non spaventa i rappresentanti del comparto zootecnico d’oltremanica. “Regno Unito ed Europa sono da sempre partner commerciali, anche nell’agroalimentare. Una Brexit no deal non gioverebbe né alla Gran Bretagna né all’UE”, afferma Jeff Martin, responsabile per il mercato italiano di HCC, l’Ente promotore delle carni rosse gallesi. “Siamo pertanto fiduciosi che arriveremo a un accordo”.
Recentemente il parlamento di Westminster ha approvato una legge anti no deal costringendo Boris Johnson a chiedere una proroga della Brexit fino a gennaio 2020, una decisione che ha trovato d’accordo anche il Parlamento Europeo. “La pressione sul Primo Ministro per arrivare all'accordo è ora così grande che dovrà fornirne una soluzione positiva a medio termine – precisa Martin - e questo garantirà le esportazioni del Regno Unito per almeno due anni”.
Nel 2018 le esportazioni di Welsh Lamb e Welsh Beef hanno contribuito per 187,6 milioni di sterline all'economia gallese, in gran parte concentrate nel periodo settembre-dicembre data la stagionalità della carne ovina, vero fiore all’occhiello del comprato zootecnico del Galles. Durante la prima settimana del novembre dello scorso anno, circa 37.000 carcasse di agnello dal sono state esportate dal Galles all'UE.
Oltre un terzo della produzione gallese di carne ovina e circa un ottavo di quella bovina sono destinate all'estero, con i paesi della Comunità Europea che rappresentano oltre il 90% del commercio. Prosegue Martin: “HCC ha lavorato duramente negli ultimi anni per ottenere l'accesso a nuovi mercati, con notevoli successi in Asia e Medio Oriente, ma è irrealistico pensare che questi nuovi sbocchi possano sostituire le relazioni commerciali con l’Europa”.
Grazie alle sue condizioni ideali, il Galles conta circa 11milioni di ovini. Non stupisce quindi che il Galles sia conosciuto in tutto il mondo per la sua carne di agnello. Qui si alleva il più alto numero di ovini rispetto a qualsiasi altra regione d'Europa e in nessun altro paese la carne ovina riveste un ruolo così determinante nella cucina, nella cultura e nella società, impiegando migliaia di persone in tutto il Galles.
“Anche quest’anno i consumatori italiani potranno trovare l’Agnello Gallese IGP nei principali supermercati d’Italia, nelle macellerie di fiducia e nei menù di molti ristoranti”, conclude Martin. “La stagione dell’Agnello Gallese inizia proprio a settembre e prosegue fino alla fine dell’anno. La qualità che offriamo è sempre la stessa, ormai riconosciuta da molti estimatori. Una garanzia di gusto, tenerezza e provenienza che non ha eguali”.
In Galles, infatti, gli ovini crescono in armonia con l’ambiente circostante e si riproducono nei tempi previsti dalla natura: nascono nella stagione estiva, quando trovano molta acqua fresca e abbondanti prati rigogliosi che li nutrono in abbondanza e, in questo modo, vivono alimentandosi con il cibo che la natura ha da sempre previsto per loro. Il risultato è una carne gustosa, saporita e tenera che ha saputo conquistare con semplicità i consumatori di tutta Italia.
Hcc, Hibu Cig Cymru, è l’ente responsabile per lo sviluppo, la promozione e la distribuzione delle carni del Galles. Tra i compiti di HCC vi sono: la promozione di tutti i prodotti di carne provenienti dal Galles, l’evidenziazione delle caratteristiche che differenziano i prodotti di carne Gallese, la collaborazione con le aziende agricole per diffondere la qualità, ridurre i costi e migliorare la salute degli animali, la collaborazione con tutta la catena di fornitori per migliorare l’efficienza e sviluppare la garanzia di qualità, l’attività per la diffusione e il miglioramento della comunicazione della qualità di questo settore. HCC rappresenta per vasta parte l’industria agricola del Galles e trae esperienza dai diversi componenti dei suo Board of Directors e dalle aziende a cui essi appartengono. www.agnellogallese.eu www.manzogallese.eu Facebook.com/agnelloemanzogallese twitter.com/welshlambbeef
Anna Garbagna - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
AREZZO CITTA' DEL NATALE 2019
Dal 16 novembre 2019 al 6 gennaio 2020 il meraviglioso centro storico aretino si veste di magia per celebrare la festa più bella
Torna l’atteso calendario di eventi che dal 16 novembre 2019 al 6 gennaio 2020, ogni settimana, dal giovedì alla domenica, propone attrazioni, mercatini e spettacoli
Una città vestita di magia per attendere la festa più bella: si preannuncia davvero mozzafiato la quinta edizione di Arezzo Città del Natale.
Dopo 4 anni di successo strepitoso torna l’atteso calendario di eventi che dal 16 novembre 2019 al 6 gennaio 2020, ogni settimana, dal giovedì alla domenica, avvolgerà il meraviglioso centro storico della città toscana immergendolo nelle atmosfere natalizie a partire dalla luce.
Arezzo Città del Natale infatti, sarà caratterizzata da una particolare piano di “Urban lights”. Allestimenti spettacolari saranno offerti al pubblico attraverso il mapping che colorerà alcune architetture cittadine con una tecnologia assolutamente innovativa mentre le tradizionali luminarie collegheranno ogni via del centro storico, vestendo di luce anche le rotatorie delle principali vie di accesso alla città.
Mercatini, spettacoli, attrazioni: ogni angolo di Arezzo racconterà il Natale a partire dal “Prato”, la grande area verde che domina la città, che accoglierà un vero e proprio “Christmas village”. Qui, in un singolare allestimento scenografico particolare che evoca le atmosfere nordiche e innevate, troveranno spazio la ruota panoramica, la pista di pattinaggio (che avrà un’area riservata ai bambini) e il planetario. Il bosco attorno alla Fortezza sarà completamente illuminato e ospiterà un albero parlante. Ci saranno poi casine di legno con prodotti enogastronomici e di artigianato tipici e un grande Villaggio Lego per la gioia di grandi e piccini.
In Piazza Grande (fino al 26 dicembre) tornano i Mercatini di Natale organizzati da Confcommercio Arezzo dove si rinnova l’atmosfera del Villaggio Tirolese, il più grande in Italia fuori dai confini del Tirolo, con le sue 34 casette di legno e la grande baita dove saranno serviti squisiti piatti tipici, dai canéderli a spaetzle e polenta. L’edizione 2019 si caratterizzerà per l’inserimento di ulteriori due baitine con le migliori birre e con i dolci tipici tirolesi: qui si potranno assaggiare lo Strauben e il Kaiserschmarrn e gustare cioccolata calda o il caratteristico sidro di mele. La piazza accoglierà il Christmas Garden con piante e alberi natalizi, mentre all’interno del Palazzo della Fraternita dei Laici - sempre grazie a Confcommercio Arezzo - sarà allestita la Casa di Babbo Natale sul tema “Invest in memories” che offrirà laboratori per bambini e la possibilità di scattarsi una foto con Santa Claus gigante illuminato da oltre 100.000 led.
Anche piazza San Jacopo e piazza Risorgimento ospiterà un mercatino caratterizzato da piccole casette in legno, mentre in altre aree cittadine verranno allestiti palcoscenici permanenti che saranno messi a disposizione di coloro che vorranno proporre live show al pubblico.
Ai turisti e ai cittadini saranno offerti nuovi servizi igienici e uno speciale piano di parcheggi. Inoltre saranno pensate card e pass esclusivi riservati proprio a chi sceglie di scoprire Arezzo Città del Natale.
La presentazione del progetto 2019 è stata anche l’occasione per tracciare un bilancio delle precedenti edizioni. Nei suoi primi 4 anni di vita Arezzo Città del Natale ha richiamato più di due milioni e mezzo visitatori con un incremento costante dei pernottamenti che nel mese di novembre hanno fatto registrare un più 56 per cento e nel mese di dicembre un più 150 per cento. Significative le presenze negli hotel e nelle strutture ricettive con una crescita di oltre 157mila unità.
Importanti anche i dati sulla fruizione dell’offerta culturale cittadina. I musei e le mostre hanno registrato numeri importanti nel periodo della Città del Natale.
Arezzo si conferma città leader nel turismo natalizio, settore in continua crescita, con una ricaduta complessiva in termini di PIL cittadino stimata in 60.000.000 di euro in 4 anni.
Sito ufficiale Arezzo Città del Natale: www.arezzocittadelnatale.it.
Facebook Ufficiale Arezzo Città del Natale: https://www.facebook.com/cittadelnatale/
Sito ufficiale Mercatini di Natale Arezzo: www.mercatodinatalearezzo.it
Facebook Mercatini di Natale Arezzo: Mercatini di Natale Arezzo
Instagram Mercatini di Natale Arezzo: @mercatininatalearezzo
Sonia Corsi – tel. 3351979765; Elena Giovenco – tel. 3315353540
ART OF ITALICUS® APERITIVO CHALLENGE 2019: LUCAS KELM È L’ITALIAN BAR ARTIST OF THE YEAR
La competizione, ideata da ITALICUS® Rosolio di Bergamotto, nata per eleggere il migliore aperitivo ispirato all’arte, è giunta alla sua seconda edizione. La finale globale si terrà a Barcellona il 4 novembre dove sarà proclamato il vincitore assoluto con il titolo di Bar Artist of the Year
Vince Sketch, un capolavoro in stile mixology. È il drink con cui Lucas Kelm, del Ristorante e Cocktail Lounge AMO di Venezia e Bar Manager del Gruppo Alajmo, si è aggiudicato la finale italiana di ART OF ITALICUS® 2019. Per la sua creazione artistica in forma liquida, Lucas si è ispirato all’action painting: il cocktail è come un’esplosione di arte, “libero, creativo e spontaneo”, con gusti e colori armoniosi. Sketch è un cocktail dai sentori agrumati e amabili e rappresenta al meglio la declinazione artistica di ITALICUS® come base per un nuovo trend nel mondo degli aperitivi.
In gara dieci bartender che si sono contesi il titolo nazionale davanti a una giuria d’eccezione composta da esperti di food e bar industry. Obiettivo della challenge: preparare sul momento un cocktail per l’aperitivo che avesse come protagonista ITALICUS®, ingrediente base che porta le sue tipiche note floreali e agrumate, e che traesse ispirazione da una forma d’arte: scultura, design, pittura, moda, musica o danza. Insieme ai colori e alle linee degli elementi scelti, la tipologia di bicchiere, le guarnizioni e l’opzionale abbinamento food nel loro insieme rappresentano un vero e proprio piece of art che racchiude eleganza, stile e armonia.
I bartender hanno preso parte alla finale italiana di ART OF ITALICUS® durante i festeggiamenti del Roma Bar Show, al Drink Kong di Patrick Pistolesi. I giudici hanno assegnato ad ogni creazione un punteggio sulla base di criteri ben definiti: la precisione del servizio, il nome del cocktail e la sua presentazione, il gusto e l’equilibrio dei sapori, l’ispirazione e la creatività artistica.
Dietro a Sketch di Lucas Kelm, si sono classificati i cocktail Laurel Spritz di Simone Sacco del Piano35 a Torino, e Illusionist Negroni di Dario Gioco del Voia Art Gallery a Roma. I tre bartender sul podio hanno superato un parterre di professionisti tra cui Carlo Simbula del The Spirit a Milano, Riccardo Riva del Doping Club a Milano, Micaela Contini del Sky Bar a Stresa, Raffaele Mainetti del Locale a Firenze, Denis Paonessa del OOO a Firenze, Ilaria Migliorini de La Zanzara a Roma e Christian Costantino del Marina del Nettuno a Messina.
ART OF ITALICUS® APERITIVO CHALLENGE 2019 è una competizione internazionale che fa tappa nelle maggiori città europee in cui vengono eletti i “Bar Artists of the Year” di ogni singolo paese. I finalisti accedono poi all’ultima sfida che quest’anno si svolgerà a Barcellona il prossimo 4 novembre. Lucas Kelm avrà quindi la possibilità di gareggiare per diventare vincitore assoluto, ottenere il titolo di “2019 Global ITALICUS Bar Artist of the Year” ed essere premiato con l’opportunità di vivere un'esperienza unica presso uno dei migliori bar internazionali inclusi nella lista dei top 50 World Best Bars.
Sketch, il cocktail di Lucas Kelm: ingredienti e preparazione
Ingredienti: 40 ml di ITALICUS®, 40 ml Art of bitter, 50 ml vino bianco Cervaro Della Sala di Antinori, 1 spruzzo di essenza di Bergamotto e una nota di colore. Preparazione: unire tutti gli ingredienti nello shaker, mescolare e filtrare due volte. Per il tocco finale aggiungere l'essenza di bergamotto e qualche spruzzo colorato.
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A proposito di ITALICUS® - Il Rosolio di bergamotto ITALICUS® è stato creato da Giuseppe Gallo, che ha saputo riportare in auge l’antica categoria del Rosolio, ormai quasi dimenticata. Arricchito da note di bergamotto calabrese, ITALICUS® è realizzato utilizzando i migliori ingredienti italiani per ricreare un vero e proprio “sorso d’Italia”. Il design sorprendente della bottiglia, capolavoro di Stranger & Stranger, incarna la storia e il patrimonio italiani e racconta come il Rosolio in passato fosse il simbolo del tradizionale momento dell'aperitivo.
Lanciato il 1° settembre 2016, Italicus® è uno degli aperitivi più premiati a livello globale.
Grazie alla sua unicità, ITALICUS® è già stato protagonista indiscusso di numerosi cocktails: dalla creatività e dall’esperienza dei migliori bartender del mondo sono nati alcuni abbinamenti caratteristici di ITALICUS®, che hanno portato nei locali più di tendenza l’ITALICUS SPRITZ, realizzato con ITALICUS® e Prosecco o Champagne; l’IPALICUS, che nasce dall’abbinamento del rosolio con la birra IPA; e il NEGRONI BIANCO, dove London Dry Gin e Dry Vermouth si amalgamano perfettamente alle note aromatiche del bergamotto. L’ultimo nato è: ITALICUS CUP, un cocktail facile e veloce da preparare anche a casa, da servire come aperitivo. Con il suo gusto fresco e con le delicate note agrumate del pompelmo rosa, ITALICUS CUP crea il connubio perfetto che richiama la leggerezza e la spensieratezza estiva.
ITALICUS® Rosolio di Bergamotto ha ricevuto il premio come Best New Spirit 2017 al prestigioso Tales of the Cocktail Spirited Awards e, nel 2019, è stato eletto come il marchio di liquori di tendenza n.1 da Drinks International.
Ulteriori riconoscimenti includono: Medaglia d’oro nel 2018, 2019 - Women's Wine and spirits awards; Miglior nuovo spirit europeo - Mixology Awards 2017 a Berlino; miglior prodotto - FIBAR 2017; Medaglia d’oro - Packaging awards 2017; Contemporary Awards TROPHY - International Wine & Spirits Competition; Packaging Trophy - Harpers Design 2017; Medaglia d'oro - San Francisco World Spirits Competition 2017; Platinum Best of Luxury - Pentawards 2017; Medaglia d’oro per l’Aperitivo italiano dell'anno - New York International Spirits Competition 2016; Miglior nuovo prodotto - Bar Awards 2016; Certificato di qualità ECCEZIONALE - Difford’s Guide 2016.
A proposito di Giuseppe Gallo - L’idea di creare e lanciare ITALICUS® è di Giuseppe Gallo, una delle figure più autorevoli e rispettate dell’industria del bere miscelato. Rinomato a livello internazionale e riconosciuto per le sue capacità di mixologist, ora Gallo dedica il suo tempo all'educazione e allo sviluppo del marchio all'interno del commercio attraverso ITALSPIRITS. La passione per il patrimonio della cultura del bere italiano lo ha portato a realizzare un sogno: riscoprire la categoria del Rosolio come aperitivo lanciando ITALICUS®.
Barbara Orrico