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Mondolè 2024
Torino, Sala Stampa della sede della Regione Piemonte con il Vice Presidente della Giunta Fabio Carosso e il Vice Presidente del Consiglio Franco Graglia.
Questa mattina è stato presentato il progetto "Mondolè 2024, un progetto integrato, inclusivo e sostenibile per la montagna- cominciamo dal Monregalese".
Prato Nevoso è fra le stazioni sciistiche del territorio, quella con la maggior vocazione sciistica, sia per lunghezza che per differenza delle piste, ch...e sono in grado di accontentare le esigenze di tutti, dai principianti ai più esperti.
Grazie all'impegno di tutti gli operatori coinvolti, il comprensorio è diventato un polo di attrazione turistica rilevante.
Oggi viene presentato un progetto in grado di farlo diventare un' eccellenza per la fruizione dell'area montana, implementando e diversificando l'offerta, il merito va principalmente a Gianluca Oliva e alla "Prato Nevoso" s.p.a.
Questo territorio merita, ed è in grado, di ampliare il suo potenziale in chiave ecosostenibile, dando così una spinta propulsiva al sistema turistico offrendo un'esperienza decisamente unica che unisce tutte le eccellenze del Monregalese: storia, natura, turismo, saperi e sapori di una regione in continua crescita.
Maria Grazia Robba
ELOGIO ALLA ZUPPA DI PESCE
Elogio alla zuppa di pesce: il secondo evento della saga dei piatti della tradizione a tema Sinergie
Tre chef si riuniscono in una cena per reinterpretare un classico della tradizione il 26 settembre a Il Salmoriglio
Un grande classico all’italiana. La zuppa di pesce è quel piatto che abbraccia tutti i 7.914 km di coste d’Italia, il cui sapore marino è ben presente nella memoria non solo di chi è nato o è vissuto al mare, ma anche di chi è innamorato del rumore delle onde e di quell’odore salmastro che stuzzica il palato quando la si avvicina. La zuppa di pesce è in ogni carta di ristorante che si affaccia sul mare ma la cui ricetta è tenuta gelosamente segreta, trovando solo delle similitudini da regione a regione.
Giovedì 26 settembre il ristorante Il Salmoriglio di Porto Empedocle diventa teatro di un’imperdibile collaborazione tra tre chef della cucina contemporanea italiana. Protagonista sarà proprio la zuppa di pesce. A partire dalle ore 20, gli chef Alessandro Ravanà, Marco Visciola e Franco Aliberti si metteranno alla prova per rendere omaggio a questo piatto marino reinterpretandolo a modo loro, dalla classicità alla più personale rivisitazione.
Si tratta della seconda tappa in cui i tre chef si trovano per reinterpretare un piatto della tradizione italiana, dopo la prima tappa sulla pasta al pomodoro dello scorso luglio presso il ristorante Tre Cristi Milano; la prossima sarà il 24 ottobre a Genova, presso il ristorante Il Marin, a chiudere il cerchio con il pesto.
Si inizierà con “La minestra alla ghiotta” la zuppa di pesce classica nella migliore tradizione siciliana, con il pesce fresco dei pescatori del porto vicino al ristorante Il Salmoriglio. Lo chef Alessandro Ravanà poi, da padrone di casa, reinterpreta questa ricetta in stile gastronomico ne “L’altra marea”, una crema speziata con seppioline, nero di seppia ed un olio balsamico alla rucola, un piatto che nasce dalla sensibilità alle tematiche sociali, in particolare al problema degli sbarchi sull’isola; Franco Aliberti invece ha ideato “Il mare che vorrei”, una sorpresa di zuppa alle alghe in un’ottica di sostenibilità ambientale mentre la creazione di Marco Visciola è “Abissi”, un antipasto di pesce azzurro del Mediterraneo che diventa una zuppa grazie a una salsa versata a tavola, da gran piatto gourmet.
Il costo della serata è di 50 euro, comprensivi delle quattro declinazioni in tema, dei vini in abbinamento e del dessert “Mediterraneo” firmato dallo chef Alessandro Ravanà: un biscotto ai cereali con acqua di limone, miele, origano e polvere di capperi.
Alessandro Ravanà
37 anni, di Agrigento, è approdato in cucina una decina di anni fa, ma nel suo curriculum si sostanzia da subito l’impronta dell’imprenditore, oltre che del cuoco: 16 anni fa aprì un locale di pasticceria e gastronomia ad Agrigento. Tra le esperienze più formative di Ravanà c’è poi “Piazza Duomo” di Enrico Crippa, dove affina la sua passione per la cucina e le tecniche di cottura e di trasformazione della materia prima. Nel 2007 apre a Porto Empedocle il suo ristorante, dove può elaborare una cucina più ricercata e curata al primo posto il culto per la materia prima nel rispetto della biodiversità, a strettissimo contatto con i piccoli agricoltori locali e i pescatori in un’ottica di sostenibilità ambientale.
Franco Aliberti
Tra le esperienze più importanti dello chef- pasticcere quella da Massimo Spigaroli all’Antica Corte Pallavicina, poi presso Massimiliano Alajmo a Le Calandre di Padova dove ha la possibilità di confrontarsi con professionisti del calibro di Gianluca Fusto, quindi è la volta da Erbusco da Gualtiero Marchesi con cui collabora anche all’apertura del Marchesino a Milano. A seguire, l’esperienza pregnante presso il ristorante Vite di San Patrignano, per il progetto di centro della proposta educativa della comunità. Nel 2012 entra a far parte della brigata di Massimo Bottura all’Osteria Francescana, mentre nel 2014 apre il suo ristorante a Riccione, EVVIVA, dolci e cucina a scarto zero, sua cifra stilistica. Ultima tappa del suo percorso prima di Milano, ha affiancato lo chef Gianni Tarabini a La Preséf all’interno dell’Azienda Agricola de “la Fiorida” a Mantello, in Valtellina.
Marco Visciola
34 anni, ligure doc di Bogliasco, innamorato della propria terra e delle sue origini, “un orto sospeso sul mare”, come ama chiamare la sua Liguria; inizia la sua carriera al Solito Posto di Bogliasco, entra nel mondo Eataly e cura l’apertura di Eataly Corea. Qui lo chef prende confidenza con ingredienti asiatici e tecniche di lavorazione come le fermentazioni che trasporta anche come camei del gusto nella sua cucina. Poi l’esperienza da Enrico Crippa a Piazza Duomo ad Alba e da Fabrizio Tesse alla Locanda d’Orta ha completato la sua formazione che vede in primo piano il rispetto per la materia prima e il gusto estetico. Uno chef “di mare” che ha sposato la causa della pesca etica, prediligendo in carta il pesce azzurro del Mediterraneo.
Ufficio stampa & Comunicazione
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21MA FESTA DEL VINO A ALBA
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DIARIO DI UNA SOMMELIER - METTI UNA GITA IN CHAMPAGNE TERZA TAPPA
Fotoservizio di Claudia Paracchini
La Maison Phillipponat
Riprendono le fila delle bollicine! Sempre quelle vere. Effervescenti, come il piacere di scriverne. Siete rimasti in buona compagnia, la mia, una Sommelier che prende i suoi sogni seriamente, e quella dello Champagne. Uno di quei sogni era di entrare nel maestoso mondo di Phillipponat.
Sua Maestà il Carattere !
Il prestigioso vigneto Clos des Goisses
In Champagne non è un segreto che ci sono delle famiglie, dei terroirs che hanno fatto la storia. Questo é uno di quelli, uno speciale. Tutto inizio' quando Apvril le Phillipponat era già proprietario nel 1522 delle vigne soprannominate "Le Léon" il Leone tra Ay e Dizy. Da lì, da quasi cinque secoli, dal XVI secolo gli antenati della famiglia erano vignaioli, negozianti, fornitori delle tavole reali di Louis XIV, magistrati, Sindaci Reali di Ay. Oggi é Charles Phillipponat a rappresentare la sedicesima generazione che conduce la maison, e lo fa estremamente bene.
La Maison Phillipponat con il Clos des Goisses
Poter visitare la loro cantina é stata un'esperienza elettrizzante! Aggirarsi come una bambina tra i corridoi a pettine delle fondamenta del castello e respirare la storia immaginando di quando le bottiglie uscivano da lì per affacciarsi sul fiume e navigare verso le tavole aristocratiche di Parigi... così come oggi per i locali più trendy e più chic, non ha prezzo.
La scala che porta alla cave
Tutto é cura del dettaglio, ordine, rigore delle regole della Maison, nel pieno rispetto ambientale, una filosofia di stile che si riflette sulla cantina e che abbraccia tutta la loro produzione. Niente é lasciato al caso infatti non é uno champagne per palati rilassati. Lo scopo finale degli assemblaggi é di rendere ogni bottiglia unica, tanto che utilizzano il metodo solera nella tradizione dei Capi cantinieri del passato.
Il famoso Champagne Clos des Goisses
Mentre si esprime il cuore con la passione e l'attenzione dello stile, gli occhi guardano al futuro controetichettando le bottiglie con l'annata di base dominante, il dosaggio, la sboccatura. Cosi che il cliente finale possa aiutarsi al massimo ed apprezzare al meglio ogni sfumatura.
Le antiche caves con le pieces
Degustare i millesimati, fare il gioco delle coppie con le due Cuvée 1522 ed arrivare al protagonista il Clos des Goisses é stata un'esperienza unica. Dopo questa intensa esperienza, quasi mistica, in abbinamento niente di meglio che poter visitare la Cattedrale di Reims!
Il caveau de la Chapelle
Tappa obbligata per chi fosse per la prima volta nello Champagne, ma esperienza sempre piacevole anche in seconda, terza battuta....si respira il gotico da ogni colonna ! Nonostante le sue vicissitudini storiche, di incendi e tentativi di devastazioni, la Cattedrale troneggia sul panorama della città, punto di riferimento storico e culturale.
La nostra inviata Claudia tra le pupitres
Per quanto riguarda le esplorazioni a tavola invece i protagonisti di queste giornate sono stati il Ristorante La Banque e La Cave à Champagne, entrambi ad Epernay. Meritano una menzione per il fortunato destino di una ex banca, ottima scelta dei piatti il primo, la cura e selezione della carta dei vini/champagnes per entrambi, e per il menù tipique e rapporto qualità prezzo oltre che all'atmosfera per il secondo.
Agri Liguria News numero 87 - Settembre 2019
Settembre 2019 - anno IX - numero 87 | ||
L'editoriale dell'assessore Stefano Mai Abbiamo assegnato 147 mila euro ai progetti per le mense scolastiche che hanno distribuito pasti biologici per l'anno scolastico 2018/2019. I fondi sono stati attribuiti in base al numero dei pasti serviti. Il contributo di 89 centesimi a pasto viene sottratto al costo sostenuto dalle famiglie. Si tratta di un'iniziativa importante con una duplice finalità: da un lato gli scolari consumano prodotti provenienti dal territorio di altissima qualità e dall'altro, le famiglie spendono meno per il servizio di mensa. Invito tutti i Comuni a partecipare a quest'iniziativa registrandosi sul sito del Ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo e ricordo che per aderire è necessario avere un fornitore di pasti certificato biologico. Per quest'anno il termine per la registrazione è il 31 marzo 2020. Per partecipare i Comuni interessati dovranno dichiarare i pasti somministrati nell'anno scolastico 2019/2020. Se le attuali tempistiche saranno confermate, entro novembre 2020 saranno ripartiti i fondi a favore delle Regioni ed entro la fine dell'anno i Comuni dovrebbero ottenere il contributo. Ad oggi, i Comuni che hanno aderito sono Busalla, Ceranesi, Ronco Scrivia, Sant'Olcese, Serra Riccò e Vezzano Ligure. Buona lettura di Agriligurianews |
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BANDI PSR Liguria
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Attivi: Misura 8.3 - Interventi di prevenzione dei danni alle foreste da incendi e calamità naturali Misura 16.1 - seconda fase - Aiuti per la costituzione e l'operatività dei gruppi operativi del PEI Misura 16.2 – Cooperazione, Supporto per progetti pilota e per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie Misura 19.2 Agenzia di Sviluppo GAL Genovese Misura 19.2 GAL Verdemare Liguria Misura 19.2 GAL Valli Savonesi Misura 19.2 GAL Provincia della Spezia In scadenza: Misura 7.1 - Piani di tutela e di gestione dei siti Natura 2000 Misura 16.9 - Aiuti per la promozione e lo sviluppo dell'agricoltura sociale Misura 19.2 GAL Provincia della Spezia |
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Fattorie AperteLe imprese agricole e della pesca aprono gratuitamente le porteL'iniziativa Fattorie Aperte è giunta all' 11° edizione. Sono 45 le aziende agricole e un ittiturismo, che apriranno le porte ai visitatori sabato 28 e domenica 29 settembre. Come di consueto, sarà possibile partecipare a un ricco programma di laboratori didattici per bambini e famiglie, immergersi nel paesaggio rurale, degustare e acquistare prodotti locali, pranzare nelle fattorie che offrono servizio di agriturismo, fruire della visita aziendale andando alla scoperta di coltivazioni, allevamenti e tecniche produttive collegate alle tradizioni e rispettose dell'ambiente e di una corretta alimentazione. |
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