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COL VETORAZ SI UNISCE ALL'ASSOCIAZIONE THE GRAND WINE TOUR
Col Vetoraz è posta a fianco del “Mont” di Cartizze, nel comune veneto di S. Stefano di Valdobbiadene. Qui, nel 1993, Francesco Miotto, Paolo De Bortoli e Loris Dall'Acqua hanno fondato la cantina e impiantato i vigneti che, oggi, danno origine alla più pregiata espressione della denominazione Valdobbiadene DOCG: il Valdobbiadene Cartizze Superiore, che nasce da una piccolissima ed esclusiva superficie di soli 106 ettari vitati.
Col Vetoraz domina un immenso anfiteatro dove la geologia del terreno e le profonde stratificazioni sono il ricordo di antichi mari scomparsi. Le marne giallo-azzurrognole e le arenarie cineree e cerulee compongono, insieme alle viti, un incredibile panorama dai toni verdeazzurri, davvero unico al mondo.
Col Vetoraz è una delle cantine che fanno parte dell'Associazione The Grand Wine Tour
The Grand Wine Tour: un viaggio attraverso le migliori regioni vinicole italiane
Annalisa Chiavazza
BEST WINE STARS: LE STELLE DEL VINO TORNANO A MILANO PER LA SECONDA EDIZIONE
Appuntamento dal 4 al 6 maggio 2019 nel centro di Milano per Best Wine Stars 2019 con 100 espositori. Durante Milano Food City spazio a showcooking, degustazioni e masterclass sul vino
Sabato 4, domenica 5 e lunedì 6 maggio 2019 Milano ospiterà la seconda edizione di Best Wine Stars. Un progetto annuale organizzato da Prodes Italia in collaborazione con la sommelier e winewriter Adua Villa. L’evento nasce come occasione di incontro tra i produttori e gli operatori del settore, i buyer e la stampa durante la settimana milanese dedicata al mondo del food&beverage, la Milano Food City. Qui il pubblico avrà la possibilità di conoscere le etichette più importanti del vino italiano, interfacciarsi con il produttore, degustare e acquistare.
Dopo il successo della scorsa edizione, sono numerose le aziende che hanno riconfermato la loro partecipazione, tra queste: Marisa Cuomo, Vigna Belvedere, Cantina Biagiotti, Marcazzan Fabio Wine, Montariolo, Cantina Horus, Vigna Maurisi, Enologo Per Amore, Cesarini Sforza, Venciu, Tocco Vini, La Caminà e Cantina Imperatori. Quest’anno in programma anche tante novità: concorsi, degustazioni, masterclass e showcooking con chef di primo livello. Inoltre, tutte le aziende partecipanti verranno in seguito segnalate all’interno dell’omonimo libro Best Wine Stars 2019, che verrà distribuito in tutte le librerie italiane ed internazionali e omaggiato a più di 5.000 realtà del settore: buyer, sommelier, esperti e stampa.
La manifestazione sarà aperta sabato e domenica dalle 13 alle 23 e lunedì dalle 10 alle 18. Il costo del biglietto d'ingresso, valido per una giornata, sarà di 20 euro,comprensivo di calice da degustazione e catalogo degli espositori. Con un acquisto minimo di cinque bottiglie di vino, il biglietto sarà integralmente rimborsato.
BEST WINE STARS IN BREVE
4, 5 e 6 maggio 2019 - Milano (durante la Milano Food City)
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www.bestwinestars.com
Facebook e Instagram: @BestWineStars
ORARI AL PUBBLICO
Sabato: dalle 13:00 alle 23:00
Domenica: dalle 13:00 alle 23:00
Lunedì: dalle 10:00 alle 18:00
INGRESSO: 20 euro
Best Wine Stars è un’iniziativa del gruppo Prodes Italia, che opera da anni nel settore dell’alta gioielleria, del design e dell’arte. Fondatore dell’evento annuale consolidato ormai negli anni Artistar Jewels, Prodes Italia rispecchia in questo nuovo progetto la medesima unicità e classe. Prodes Italia vanta già infatti 15 pubblicazioni internazionali, 80 eventi organizzati, con più di 2000 aziende coinvolte, per un totale di oltre 1 milione di visitatori.
Giada Azzolin
NATALE IN TAVOLA: PICCO DI RICERCHE PER LE CARNI BIANCHE SU GOOGLE DURANTE LE FESTE
L'analisi dei Trends del motore di ricerca mette in evidenza come nei giorni di festività le carni bianche delle feste (cappone, tacchino, faraona e tacchinella), siano tra i piatti più ricercati. Ma se a Natale il cappone vanta, soprattutto al Nord, la più alta frequenza di ricerca, al Centro e al Sud la spuntano faraona e tacchino. La tacchinella? Una passione tutta abruzzese.
Qual è la dose giusta di acqua per preparare il brodo? Quali sono i passaggi per un perfetto cappone ripieno? Qual è la cottura ottimale per una faraona arrosto? A rispondere ai dubbi dell’ultima ora mentre si prepara il pranzo di Natale ci pensa Google. Ecco allora che nei giorni che precedono le feste si registra un’impennata di ricerche di quelle ricette della tradizioneche ogni anno ritornano sulle nostre tavole. Con il picco più alto registrato il 24 dicembre. È quanto emerge dai dati riscontrati su Google Trends*, servizio che rivela cosa ricercano gli italiani, utile ad individuarne preferenze e passioni. E le carni bianche “delle feste” si confermano un patrimonio irrinunciabile della nostra tradizione, rappresentando il filo conduttore di tante ricette trasmesse di generazione in generazione, capaci di resistere al di là delle mode e delle tendenze. E se prima si consultavano i ricettari, primo tra tutti il celebre “La scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene” dell’Artusi che presentava oltre 20 ricette a base di carne bianca, oggi si va online. La specialità avicola natalizia più ricercata sul web? Il cappone, anche se nelle varie regioni d’Italia le preferenze cambiano, tanto che al centro e al sud prevalgono faraona e tacchino.
“Si sa chesoprattutto in fatto di cibo – commenta Antonio Forlini, PresidenteUnaitalia (Unione Nazionale Filiere Agroalimentari Carni e Uova) – gli italiani sono legati alla tradizione e ai prodotti simbolo del nostro patrimonio gastronomico. Carni come il cappone, la faraona, il tacchino e la tacchinella rappresentano perfettamente questo legame con le proprie radici e sono, soprattutto a Natale, ingredienti centrali di tante preparazioni che le famiglie di tutta Italia portano da in tavola da generazioni. Un dato confermato anche dall’andamento del mercato, che negli ultimi 10 anni è rimasto stabile.”
È IN VALLE D’AOSTA IL MAGGIOR NUMERO DI RICERCHE SUL CAPPONE
La carne bianca più ricercatanel periodo delle feste è il cappone, con un picco di ricerche il 24 dicembre. La frequenza più alta di ricerche su Google che riguardano questa carnesi registra a Nord ed in particolare in Valle D’Aosta, seguita dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna. La ricetta più cliccata? Complice probabilmente la laboriosità della preparazione, è il cappone ripienoa risultare al primo posto. Altre ricette che compaiono nelle ricerche sono il brodo di cappone e il cappone arrosto, piatti che entrano di diritto tra i must dei pranzi di Natale ma su cui un dubbio dell’ultimo minuto è sempre lecito. Altre ricerche sono invece generiche, come “il cappone” o “al cappone”, segno di curiosità e interesse verso questo alimento.
LA FARAONA FA IL PIENO DI CLIC IN UMBRIA
Terra di tartufi, è in Umbria che si ha maggiore interesse per la faraona, seguita da Veneto, Emilia Romagna e Lombardia. Il dilemma che sembra avere chi si accinge a prepararla è come fare un arrosto perfetto. Se è vero infatti che questa cottura esalta le qualità di questa carne, rendendola ancora più saporita, grazie alla pelle più grassa e spessa che sprigiona maggiore sapidità, i passi falsi, come seccare troppo il petto, sono dietro l’angolo. Ci si affida a google anche per trovare ispirazione, come confermano le altre parole di ricerca associate, il generico “faraona”, insieme a “ricetta faraona” o “ricette faraona”.
TACCHINO E TACCHINELLA, AL TOP PER UMBRIA E ABRUZZO
Le ricerche inerenti il tacchino tengono bene tutto l’anno: dalla fesa alla fettina ai ferri, dai bocconcini a polpette o involtini, questa carne è presente nella nostra alimentazione quotidiana, al di là della stagionalità, con consumi stabili negli ultimi 10 anni. Nel periodo delle feste natalizie assistiamo però ad un picco, correlato a preparazioni classiche ma meno frequenti, come le “cosce” o le “rollate”. L’interesse maggiore nel corso dell’anno si manifesta in Umbria, Marche e Friuli Venezia Giulia. La tacchinella, invece, ha un picco di ricerche in Abruzzo, dove si va alla ricerca di come si prepara ripiena o arrosto. Le altre regioni che si dimostrano più interessate a questa carne sono Marche e Liguria.
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I BRICCHETTI E LA CIMINIERA DI ACCENSIONE
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LA FACULTY DEL CORSO DEDICATO AI PROFESSIONISTI E AI FUTURI OPERATORI DEL VINO
DOCENTI D’ECCEZIONE PER «CAMMINARE LE VIGNE»
E CONDIVIDERE IL SAPERE DELLA TERRA E DELLA TAVOLA
L’ALTA SCUOLA ITALIANA DI GASTRONOMIA LUIGI VERONELLI PRESENTA LA FACULTY DEL CORSO DEDICATO AI PROFESSIONISTI E AI FUTURI OPERATORI DEL VINO
Per “Camminare le vigne: luoghi, persone e cultura del vino italiano”, corso di perfezionamento rivolto a professionisti e futuri operatori, l’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli ha selezionato docenti dalle migliori università ed esperti di riconosciuta autorevolezza. Sostenuti dal Comitato Scientifico presieduto dal Professor Alberto Capatti, accompagneranno con sensibilità veronelliana i corsisti nelle 180 ore di lezioni e visite dedicate al vino come elemento del paesaggio culturale.
Per promuovere nel mondo il multiforme patrimonio dei vini d’Italia, con interlocutori delle più diverse abitudini e competenze, è fondamentale, infatti, saper comunicare il legame profondo tra le nostre produzioni vitivinicole e le eccellenze artistiche, le eredità storiche e i sistemi sociali di relazione, componenti imprescindibili dei territori. Questa è la sfida raccolta dal primo corso di alta formazione che si terrà a Venezia, presso la splendida Isola di San Giorgio Maggiore, da sabato 25 maggio a domenica 27 ottobre 2019, secondo un calendario progettato per essere compatibile tanto con le esigenze dei professionisti della filiera vitivinicola, della ristorazione e della comunicazione gastronomica, quanto con le necessità degli studenti universitari iscritti a corsi di laurea attinenti.
L’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli - nata dalla collaborazione tra Seminario Veronelli e Fondazione Giorgio Cini, con il sostegno di Banca Generali Private - ha istituito una faculty che riunisce i docenti delle sei aree tematiche in cui si articola il piano di studi: comprendere il territorio, vigne e vini d’Italia, cultura gastronomica, cucina italiana, comunicare la qualità e, infine, sensorialità e valutazione.
Tra i docenti del corso di alta formazione figurano Alberto Capatti, storico della cucina e della gastronomia, presidente del Comitato Scientifico; Aldo Colonetti, filosofo, storico dell’arte, del design e dell’architettura, già direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Design; Renata Codello, direttore degli affari istituzionali della Fondazione Giorgio Cini, già dirigente MiBact, soprintendente ai beni architettonici e paesaggistici di Venezia e laguna e soprintendente per le belle arti e il paesaggio di Roma; Alfonso Iaccarino, pluripremiato chef patron del ristorante Don Alfonso 1890; Ilaria Bussoni, filosofa, editor presso la casa editrice DeriveApprodi e curatrice indipendente di progetti espositivi per la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Ancora: Pierluigi Basso Fossali, professore presso l’Université Lumière Lyon 2 e presidente dell’Association Française de Sémiotique; Alberto Grandi, professore di storia dell'alimentazione all'Università di Parma; Annalisa Metta, architetto e ricercatore in architettura del paesaggio per l’Università Roma Tre; Armando Castagno, critico, relatore e direttore di corsi dell’Associazione Italiana Sommelier, professore all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo; Fabio Rizzari, giornalista esperto di degustazione e critico enologico; Federico Staderini, tra i più capaci e sensibili enologi italiani; Franco Martinetti, vinicultore e presidente onorario dell’Académie Internationale du Vin; Leonardo Valenti, ricercatore e docente presso il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano; Massimo Bertamini, coordinatore del Corso di laurea in Viticoltura ed Enologia dell’Università di Trento; Gabriele Valentini, ricercatore presso il Centro di Ricerche Viticole ed Enologiche dell’Università degli Studi di Bologna, lo storico dell’arte e artista padano Diego Rosa e Alberto Natale, coordinatore del Centro Studi Piero Camporesi e docente di Cibo e comunicazione all’Università di Parma. Compongono la faculty, inoltre, la formatrice e panel leader del Centro Studi Assaggiatori Annalisa Renzi; il wine designer Giacomo Bersanetti; il giornalista e docente di comunicazione gastronomica Walter Filiputti; il caporedattore del Corriere della Sera e critico enologico Luciano Ferraro; il giornalista, scrittore e critico gastronomico Luciano Pignataro; il wine educator, wine consultant e sommelier Enrico Donati e il responsabile formazione di Vinidea Giuliano Boni. Con loro saranno, inoltre, i curatori della Guida Oro I Vini di Veronelli Gigi Brozzoni, Marco Magnoli e Alessandra Piubello, oltre ad Andrea Alpi, Simonetta Lorigliola e Andrea Bonini rispettivamente responsabile didattico, responsabile delle attività culturali e coordinatore dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli.
Il programma di “Camminare le vigne: luoghi, persone e cultura del vino italiano” si compone di quattro Moduli Ordinari di un fine settimana ciascuno e di un Modulo Intensivo Residenziale di un’intera settimana durante i quali alle lezioni si alterneranno introduzioni d’autore, focus sensoriali e degustazioni presso la Sala delle Capriate di Fondazione Giorgio Cinisull’Isola di San Giorgio Maggiore, a Venezia. Tre i Momenti Esperienziali previsti, con viaggi studio nel Nord, nel Centro e nel Sud Italia, per incontrare e conoscere territori, aziende vitivinicole, artigiani e ristoratori. Sarà attivato, inoltre, un servizio di formazione a distanzaper perfezionare quanto appreso in aula e, a conclusione del percorso, si terranno momenti di valutazione delle competenze acquisite. I corsisti, infine, avranno a disposizione Sensorium, banco d’assaggio composto da una selezione di vini italiani d’eccellenza attorno al quale si svilupperà una ricca programmazione di incontri e degustazioni.
Per approfondire:
www.facebook.com/AltaScuolaVeronelli
www.instagram.com/altascuolaveronelli
OBIETTIVI: Acquisire i fondamenti della cultura gastronomica; perfezionare la tecnica di degustazione con alcuni tra i migliori assaggiatori italiani; approfondire i temi tecnico-scientifici cruciali per la filiera vitivinicola; acquisire consapevolezza delle produzioni enologiche e delle eccellenze alimentari d’Italia, individuandone i punti di forza; sviluppare le competenze necessarie a comunicare le produzioni agroalimentari italiane come elementi del patrimonio culturale, storico, artistico e paesaggistico.
DESTINATARI: Il corso è dedicato ai titolari e al personale di aziende vitivinicole, in primo luogo a coloro che si occupano di marketing, di comunicazione e del settore commerciale; agli operatori del commercio vitivinicolo e alimentare di qualità; ai patron e al personale di ristoranti, enoteche e wine bar; ai professionisti della comunicazione e del turismo. Il corso è destinato, inoltre, ai futuri operatori: gli studenti iscritti ai corsi di laurea in viticoltura ed enologia, scienze agrarie e alimentari, scienze e tecnologie della ristorazione, scienze del turismo e dei beni culturali.
REQUISITI: Per accedere a “Camminare le vigne: luoghi, persone e cultura del vino italiano” è necessario aver frequentato con successo un corso di degustazione vino di primo livello promosso da una delle principali agenzie formative (AIS, ONAV, FISAR, FIS, Slow Food, Seminario Veronelli...). Gli aspiranti corsisti che non fossero in possesso di tale requisito possono frequentare, in forma propedeutica, il corso “Il vino come racconto” organizzato dal Seminario Permanente Luigi Veronelli (per informazioni www.seminarioveronelli.com), mentre ne sono esentati gli studenti iscritti a un corso di laurea in viticoltura ed enologia.
ISCRIZIONI: I candidati dovranno inviare richiesta di ammissione compilando l'apposito formulario sul sito web dell'Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli. È previsto un colloquio di ammissione - effettuabile in conference call - a cura del responsabile didattico. Per conseguire l’attestato e il diploma di Cultore del Vino Italiano è obbligatoria la frequenza di almeno l'80% del monte ore complessivo (144 ore).
Per informazioni:
Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli
Segreteria c/o Seminario Permanente Luigi Veronelli
Viale delle Mura, 1 - 24129 Bergamo
Tel. 035 249961 - E-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.altascuolaveronelli.it
UFFICIO STAMPA
ALTA SCUOLA ITALIANA DI GASTRONOMIA LUIGI VERONELLI
Emanuela Capitanio