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MAL D'AUTUNNO E COUNT DOWN NATALIZIO: COLPITI DALLO STRESS 8 ITALIANI SU 10
L'ANSIA SI CURA ANCHE A TAVOLA: SI ALLA CARNE BIANCA, NO A CAFFÈ E ALCOLICI I 10 CONSIGLI DEGLI ESPERTI PER FINIRE L'ANNO PIÙ RILASSATI
In Italia ne soffrono 9 persone su 10 (fonte Human Highway ) e secondo l’Oms è il male del secolo. Lo stress colpisce quasi tutti, nella vita privata come nel lavoro. Il disturbo può presentarsi con spossatezza, depressione, mal di testa, ansia, insonnia, e colpisce soprattutto in questo periodo dell’anno, quando allo spossamento dovuto al cambio di stagione si aggiunge il countdown natalizio, un momento di crescente ansia che ci accompagna alla fine dell’anno, tra i doveri da chiudere al lavoro e l’organizzazione per le festività.
“Lo stress – spiega la psicologa Paola Medde, coordinatrice del Gruppo di Lavoro di “Psicologia e Alimentazione” - è una reazione di adattamento dell’organismo alle nuove situazioni che ci si presentano nella quotidianità. Oggi viviamo in un’epoca multi-task e multiruolo, siamo contemporaneamente professionisti, genitori, coniugi. Il tempo di adattamento e di risposo si è molto ridotto rispetto al passato, e costringiamo il nostro organismo a tempi di reazione continui e a un perenne stato d’allerta”.
Quando si vive una situazione stressante, mangiare in modo corretto potrebbe essere l'ultima cosa che ci viene in mente. Non solo, lo stress può portare a scegliere piatti rapidi, facili e probabilmente non molto sani. A loro volta, le cattive scelte alimentari possono innescare problemi di salute o di altro genere, aumentando ancora di più la tensione emotiva.
Ma come interrompere questo circolo vizioso? Ci sono alimenti che più di altri lavorano a nostro favore, perché ricchi di quei nutrienti indispensabili per una buona reazione dell’organismo e del cervello in particolari momenti di pressione, come le vitamine del gruppo B12, la vitamina A, l’acido folico e sali minerali come potassio e magnesio.
Secondo Luca Piretta, gastroenterologo e nutrizionista presso l'Università Campus Biomedico di Roma, “le carni in generale, le uova, i legumi, le verdure garantiscono il giusto apporto di vitamina B12 e di acido folico, che favoriscono la formazione cellulare e, in caso di necessità, di cellule immunitarie. Fondamentale per le difese del nostro organismo anche frutta e verdura per l’apporto di vitamina A”.
E tra la carne è particolarmente consigliata quella bianca, pollo e tacchino, grazie anche all’ampia disponibilità di amminoacidi e triptofano che aiutano il corpo a rilasciare la serotonina, che contribuisce a farci sentire più calmi e felici, anche più del cioccolato. Come sottolinea Piretta, “se il cioccolato è classicamente considerato un cibo antistress per le sue proprietà stimolanti, mangiare pollo ci assicura lo stesso apporto di triptofano e sali minerali con il vantaggio di non consumare un alimento grasso e ricco di zuccheri”.
D'altronde cibo ed emozioni sono un connubio indissolubile: la psicologa Paola Medde ricorda infatti che “esiste un forte legame che nasce fin dall’infanzia, da quell’atteggiamento consolatorio verso una frustrazione che il bimbo sperimenta, dando a lui del cibo dolce. Ma esiste anche un rapporto diretto, dovuto alle proprietà degli alimenti che consumiamo e al loro effetto sul nostro umore”. Via libera quindi a qualche strappo alla regola come un dolcetto in più, se può aiutare a superare la tensione o “ad allentare un momento di ansia”.
L’importante è che non diventi un’abitudine di sopravvivenza quotidiana perché, come ricorda Piretta,“non esistono cibi buoni e cibi cattivi in assoluto. Ciò che fa bene è l’equilibrio tra i nutrienti”.
Unaitalia (Unione Nazionale Filiere Agroalimentari delle Carni e delle Uova) è l’associazione di categoria che tutela e promuove le filiere agroalimentari italiane delle carni e delle uova e rappresenta oltre il 90% dell’intera filiera avicunicola nazionale ed una fetta molto cospicua di quella suinicola, e ne valorizza in ogni sede la relativa immagine.
E’ stata costituita per unanime volontà di tutti i principali operatori del settore nella convinzione che il rafforzamento della rappresentanza istituzionale in un comparto altamente strategico dell’industria agroalimentare, costituisca un valore aggiunto irrinunciabile per accrescerne forza e coesione, garantendo tutela e pari dignità a tutti i componenti della filiera.
W il Pollo è la campagna che Unaitalia dedica ai milioni di italiani “appassionati” di pollo. Il blog Vivailpollo risponde a domande e dubbi sulle carni avicole in un linguaggio semplice ed esaustivo, e informa correttamente (e in modo divertente) su uno dei prodotti simbolo del made in Italy e alimento “glocal” per eccellenza. Il blog propone, inoltre, tante ricette, curiosità, testimonianze per raccontare il mondo del pollo a 360°, arricchito dal supporto di chef, food blogger e professionisti della nutrizione.
Simone Spirito
WORLD FORUM ON URBAN FOREST, MANTOVA 2018
Il primo Forum Mondiale sulle Foreste Urbane dal 28 novembre al 1 dicembre 2018
Dal 28 novembre al 1 dicembre 2018 la città di Mantova ospiterà il 1stWorld Forum on Urban Forests, il primo Forum Mondiale sulle Foreste Urbane promosso dalla FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations), organizzato dal Comune di Mantova, dal Politecnico di Milano e da SISEF (Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale), curato da un comitato scientifico internazionale di esperti diretto dall’architetto e urbanista Stefano Boeri e da Cecil Konijnendijk professore della University of British Columbia.
Le città occupano solo il 3% della superficie del pianeta, ma consumano il 75% delle risorse naturali. Se inquinamento, cambiamento climatico, utilizzo di energie rinnovabili sono ormai tematiche centrali all’interno dell’agenda dei governi e del dibattito pubblico, è di vitale importanza porre l’attenzione anche su un altro tema cruciale per il futuro del pianeta, quello della forestazione urbana. È quindi urgente fare una riflessione su come rendere le nostre città più verdi e quindi anche più inclusive, più sicure e più ricche.
Il Forum raduneràoltre400 espertida più di 50 Paesi di tutto il mondoper discutere – per la prima volta tutti insieme – dell’importanza di integrare le infrastrutture verdi alle infrastrutture grigie delle città. Saranno illustrati i benefici che le foreste urbane possono fornire alla popolazione in termini di crescita economica sostenibile, conservazione dell'ambiente, coesione sociale e coinvolgimento della cittadinanza con esempi positivi di pianificazione, progettazione e gestione del verde urbano che diverse città nel mondo hanno già messo in pratica.
Il Forum si propone di innescare un dialogo e un confronto fecondo tra rappresentanti di governi nazionali e locali, istituti di ricerca e accademici, organizzazioni non governative e organizzazioni internazionali e nazionali di cooperazione allo sviluppo, urbanisti, forestali, selvicoltori urbani, arboricoltori, architetti paesaggisti, designer e professionisti di altri settori. A ciascuno è stato chiesto di raccontare come hanno affrontato o stanno affrontando il problema nei loro Paesi e quali sono le strategie da attuare per la salvaguardia del pianeta e un’urbanizzazione sostenibile.
Mantova, che svetta per il secondo anno consecutivo comela città più verde d'Italia nella classifica Ecosistema Urbano 2018 stilata da Legambiente e Ambiente Italia, è il luogo ideale per ospitare questo primo appuntamento mondiale sulle foreste urbane. La città dei Gonzaga, Città UNESCO insieme a Sabbioneta e nel 2016 Capitale Italiana della Cultura non è conosciuta solo per le sue bellezze artistiche e architettoniche, ma anche per le bellezze naturali del suo territorio. Un centro nato sull’acqua, circondato da una vera e propria oasi verde, che negli anni ha accolto sfide di rigenerazione culturale, urbana ed economica che l’hanno resa una vera eccellenza. Accogliendo il Forum Mantova prosegue la sua apertura verso il futuro, diventando luogo di incontro internazionale, laboratorio per sperimentare nuovi paradigmi ambientali.
Sempre più persone vivono nelle città e questo trend è destinato a continuare come indicano anche le previsioni secondo cui, entro il 2050, 6 miliardi di persone (o almeno il 70% della popolazione globale) popoleranno le aree metropolitane del mondo. È quindi necessario concentrare gli sforzi verso uno sviluppo resiliente ed equo delle città, capace di fronteggiare attraverso modelli sostenibili di crescita urbana l’inquinamento, la povertà, l’insicurezza alimentare e il degrado delle risorse naturali causati dall’aumento della densità della popolazione cittadina. L’urbanizzazione verde rappresenta una risposta concreta a questi problemi: le foreste e gli alberi in ambienti urbani e peri-urbani possono apportare importanti vantaggi alle città, rendendole più verdi e salutari, più eque e più felici.
Rimozione dall’aria di inquinanti nocivi, riduzione dell’inquinamento acustico, miglioramento delle temperature locali, mitigazione degli impatti del cambiamento climatico, fornitura di prodotti ed energia rinnovabile, protezione di bacini idrografici e prevenzione di inondazioni, salvaguardia della biodiversità, sono solo alcuni dei benefici della forestazione nelle metropoli.
Le aree verdi hanno effetti positivi anche sul benessere dell’individuo e delle comunità: offrono spazi per attività ricreative e di socializzazione, favoriscono stili di vita attivi e salutari, incrementano la coesione sociale e il senso di appartenenza a un luogo.
La progettazione efficace di superfici verdi e alberate non deve limitarsi alla creazione di nuove foreste, ma anche rigenerare spazi verdi esistenti, creare orti urbani, parchi e giardini, trasformare tetti in prati, muri di cinta in facciate di piante e spazi vuoti in oasi verdi. Tutto questo è essenziale per la nostra vita e per quella delle generazioni future, sulle quali grava già un pesante debito ambientale.
I modi in cui le città possono diventare polmoni verdi saranno esplorati al Forum, dove presenzieranno delegati provenienti dai 5 continenti, dimostrando il desiderio collettivo di intraprendere l’urbanizzazione verde come metodo per capovolgere la distruzione ambientale in atto. L’obiettivo è inoltre quello di sostenere il processo di attuazione della New Urban Agenda, lanciata nel 2016 ad Habitat III, ottimizzando le azioni relative al mantenimento e rafforzamento di ecosistemi urbani e spazi verdi in città, e lanciare il Mantova Challenge. Il World Forum on Urban Forests di Mantova sarà il punto di partenza per intessere collaborazioni a lungo termine sulle strategie di pianificazione delle foreste urbane e sul futuro delle nostre città.
PROGRAMMA
Con il Forum Mantova diventa più greencon eventi gratuiti per tutta la città e una giornata dedicata ai giovanie alle loro idee per cambiare il mondo. Martedì 27 novembrenel corso della mattinata Lida Aljabar, Alessandro Leonardi e Abdallah Tawfic, esporranno i loro progetti di riforestazione urbana a giovani imprenditori e nel pomeriggio ci sarà una vera e propria gara che, seguendo il format dello show televisivo diffuso in quasi tutto il mondo Dragon’s Den, premierà i progetti migliori presentati dai partecipanti.
IL FORUM
Il World Forum on Urban Forests si articolerà in sessioni di conferenze, dibattiti, riunioni, discussioni tematiche declinate in tre macro aree: passato, presente e futuro.
Mercoledì 28 novembre: PASSATO
Dopo i saluti istituzionali di FAO, Comune di Mantova, Politecnico di Milano, SISEF e dei presidenti del Comitato scientifico Stefano Boeri e Cecil Konijnendijk, si entrerà nel vivo della prima giornata del Forum dedicata a esplorare il ruolo della forestazione urbana nel passato e il modo in cui la presenza del verde nelle città è cambiata nel tempo, con due conferenze.
Fabio Salbitanodi SISEF e C. Y. Jimdell’Università di Hong Kong discuteranno del rapporto tra storia, alberi e città (The Forests that walked with the Cities: talking of history, trees and cities); a seguire Joe McBridedell’Università della California Berkeley ripercorrerà l’evoluzione del ruolo degli alberi e delle foreste nella storia dell’architettura del paesaggio urbano (The role of trees and forests in the history of landscape architecture).
Si proseguirà con conferenze su come è cambiato nel tempo il rapporto tra verde e aree urbane, facendo luce anche sui benefici economici, ambientali e sociali che le foreste urbane e le infrastrutture verdi hanno fornito nel tempo alla popolazione e all’ambiente. Per citarne solo alcune: Clive Davisdella Newcastle University esplorerà il ruolo delle foreste urbane nei parchi urbani nazionali; Roberto Diolaiti, direttore Settore Ambiente e Energia del Comune di Bologna, parlerà dell’importanza di una gestione e progettazione lungimirante delle foreste urbane per creare città migliori; David Nowakdel servizio forestale degli Stati Uniti, indagherà i benefici della presenza degli alberi nelle città e di come la loro distribuzione sia cambiata nel tempo e Samaneh Nyckayinspiegherà il ruolo che le foreste urbane hanno avuto e hanno tuttora nell’epoca dell’urbanizzazione. Ma si parlerà anche di gender gapnel campo dell’arboricoltura e silvicoltura urbana con Adrina Bardekjiandell’University of British Columbia e dell’importanza della comunicazione e in particolare delle tecniche dello storytelling per promuovere il cambiamento sociale con la regista Sarah Marder.
E ancora si confronterà l’impatto che le foreste urbane hanno avuto in territori diversi, dagli Stati Uniti al Pakistan, dal Perù al Giappone, dall’Uganda all’Italia. Si parlerà di stress e sicurezza percepiti in relazione alla presenza di aree verdi con Thomas Campagnaro; di come il verde abbia permesso il miglioramento della qualità dell’aria anche in territori molto inquinati come quello indiano con Mesanlibor Syem Tiewsoh; si confronteranno le politiche ambientali di diversi Paesi del mondo, analizzandone i diversi approcci e Prapassorn Siriwichai illustrerà i risultati ottenuti in ambito di sviluppo sostenibile anche grazie ad attività di volontariato, come per esempio in Thailandia.
La prima giornata si concluderà con un dibattito sul rapporto tra uomo, natura e città nel passato con la geografa Cynnamon Dobbsdell’Universidad de Chile, Gareth Doherty(GSD Harvard), Richard Wellerdella Penn University e Sylvie Naildell’Università di Nantes.
Giovedì 29 novembre: PRESENTE
La seconda giornata del Forum è dedicata al presente. Cosa le nostre città stanno facendo oggi per ampliare le foreste urbane e gli spazi verdi?
Si inizia con una riflessione sulla disciplina della silvicoltura urbana e sui suoi progressi dagli anni sessanta a oggi con Francesco Ferrinidell’Università di Firenze e Giovanni Sanesidell’Università di Bari (The present status of urban forestry in the world). Si prosegue poi con David Miller, direttore per il Nord America del C40 Climate Leadership Groupe Global Ambassador del relativo Inclusive Climate Action,che elencherà le azioni che le principali città del mondo – Milano, Londra, New York, Parigi e Toronto – hanno messo in atto per mitigare gli effetti del cambiamento climatico (Governance challenges for urban forests and green spaces).
Durante la giornata interventi e contributi dei maggiori esperti mondiali in materia, che lavorano ogni giorno per costruire città più verdi: Theodore Endreny, della State University of New York, spiegherà come le foreste urbane possano mitigare l’aumento di temperature delle città; Carlo Calfapietra, del CNR e dell’Università della Tuscia, guiderà un panel su alcuni peculiari casi di studio: dalla città di Mantova a Buenos Aires, dalle regioni Mediterranee alle città indiane.
E ancora si parlerà dell’utilizzo dei big data nella valutazione delle foreste urbane con Nadine Galle; dei corridoi verdi e del loro contributo alla qualità della vita delle persone con Qunyue Liu; di come i tetti del Cairo possano diventare strumenti di rinverdimento e coltivazione con Abdallah Tawfic; dell’importanza della partecipazione dei cittadini nei progetti di innovazione delle città con Anna Steidle.
La giornata si concluderà con una conversazione a più voci – moderata dal neuroscienziato EnricoAlleva, dell’Istituto Superiore di Sanità – sul rapporto tra foreste urbane, salute e benessere dei cittadini (Urban Forests for healthier and happier cities) con: Terry Hartigdell’Università di Uppsala; Matthias Braubach, Europe Technical Officer Urban Health and Equity dell’Organizzazione Mondiale della Sanità; Dave Nowakdell’US Forest Service; Wilma Zijlema del programma su Inquinamento dell'Aria e Ambiente Urbano dell'Istituto per la Salute Globale (ISGlobal) di Barcellona e Lida Aljabardell’organizzazione statunitense Trust for Public Land.
Venerdì 30 novembre: FUTURO
Nella giornata del 30 novembre si guarderà al futuro proponendo idee innovative per un domani più sano, più vivibile e più bello.
Marc Palahidell’European Forest Institute illustrerà le prospettive future per la creazione di città più verdi (Perspectives for greener cities) e a seguire l’architetto del paesaggio Bas Smetsparlerà di infrastrutture verdi e foreste urbane del futuro e di come progettarle (Augmented Landscapes. In Search of the Resilience of the Territory).
Nell’arco della giornata si alterneranno interventi e dibattiti per approfondire le tematiche relative un futuro più verde e sostenibile e le azioni di pianificazione necessarie per restituire alle generazioni future un pianeta migliore.
Con Paloma Cariñanosdell’Università di Granada ci si concentrerà sui benefici che la presenza di parchi e spazi verdi in città hanno sul sistema respiratorio dell’uomo e sulla possibilità di progettare foreste urbane allergy friendly.
Noor Azlin Yahyaparlerà di ecoturismo ed educazione ambientale, esplorando in particolare la realtà malese, mentreCharl Justine Darapisa esporrà un metodo per valutare la salubrità di una città anche dal punto di vista del paesaggio sonoro, analizzando i benefici che le foreste urbane hanno nella riduzione dell’inquinamento sonoro. Patricia Sanchesracconterà come conciliare la densità della popolazione e degli spazi verdi all’interno delle città.
A conclusione A green vision for the future, una riflessione corale per delineare le traiettorie da seguire affinché si realizzi una perfetta integrazione tra infrastrutture verdi e infrastrutture grigie. Si confronteranno alcuni dei massimi esperti sul tema, Cecil Konijnendijk, Stefano Boeri, Eva Müller (FAO), Laura Petrella(UN-Habitat), Abdelkader Bensada(UNEP), Adam Freed(Bloomberg Associates), Lina Liakou(100 Resilient Cities) e il botanico Patrick Blanc.
Sabato 1 dicembre: CITIES FORUM
La giornata conclusiva si aprirà con un dialogo tra i due Presidenti del Comitato scientifico del Forum Stefano Boerie Cecil Konijnendijk, che raccogliendo gli spunti di riflessione offerti dai numerosi relatori delle tre giornate, faranno un punto sul futuro delle nostre città e delle foreste urbane (The Role of Cities and urban forestry strategies).
I protagonisti saranno poi sindaci, assessori e chief resilience officer – figure introdotte nell’ambito del progetto internazionale 100 Resilient Cities (100RC) per occuparsi delle strategie urbane improntate alla resilienza. Rappresentanti di città come Parigi, New York, Atene, Lisbona, Melbourne, Bogotà, Milano, Tirana, si confronteranno in tre tavole rotonde sull’importanza degli alberi per migliorare la qualità della vita in città e di un design urbano lungimirante per rendere le metropoli più resilienti.
Per stimolare le città ad adottare misure per diventare luoghi più verdi, più sani e felici al Forum sarà lanciato il Mantova Challenge, un programma di riconoscimento internazionale che celebra le città che si impegnano a creare un contesto favorevole a una gestione delle foreste urbane per favorire una migliore qualità della vita urbana nel mondo.
IL FORUM PER LA CITTÀ
Nell’ambito delle giornate del Forum Mantova organizza una serie di iniziative aperte a tuttiper coinvolgere la cittadinanza nella riflessione sull’importanza delle foreste urbane: convegni e dialoghi ma anche concerti, mostre e installazioni, proiezioni cinematografiche, escursioni, iniziative per bambini e scuole.
Il World Forum on Urban Forests, grazie alla sinergia con uno degli eventi più importanti della città di Mantova, il Festivaletteratura,propone quattro incontri e uno spettacolo per esplorare i temi del Forum da una prospettiva alternativa: Giorgio Vacchianodell’Università degli Studi di Milano con il geografo e giornalista Emanuele Bompan inCambiamenti climatici e foreste: benefici per la società, conseguenze per gli ecosistemi, proposte di azioni (mercoledì 28 novembre); Stefano Boericon Rola Khouryfondatrice della Cloudburst Foundation in Sviluppo rigenerativo e cambiamento climatico (giovedì 29 novembre); Design ricostituente e piante: risposte complementari alle sfide del nostro tempo conl’architetto e designer Paola Antonellie il neurobiologo e scrittore Stefano Mancuso(venerdì 30 novembre); lo scrittore e poeta Tiziano Fratuscon Fratello albero e sorella foresta - Quando gli alberi riducono il Magistero del Disordine e possono salvare la vita(sabato 1 dicembre); lo spettacolo 94 passi in giardinocon Lorenza Zambon, “attrice giardiniera” e cofondatrice del centro di produzione artistica casa degli alfieri(sabato 1 dicembre).
Verde è Saluteè il ciclo di appuntamenti che indagherà i benefici che le foreste urbane hanno sulla salute fisica e mentale delle persone: EcologicaMente: le foreste urbane per promuovere la salute mentale e ridurre lo stresscon la neuroscienziataFrancesca Cirulli(mercoledì 28 novembre); Verde ed esercizio fisico: come combattere l’obesità e le malattie metaboliche in modo naturale con l’endocrinologo Enzo Bonora(venerdì 30 novembre); “Cambiamo aria” con le piante: verde e inquinamento atmosfericoconPier Mannuccio Mannucci, direttore scientifico della Fondazione Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano(sabato 1 dicembre).
Gli appassionati di cinema apprezzeranno due iniziative speciali:
il primo Festival Cinematografico Internazionale Sulle Foreste, organizzato dall’Associazione Montagna Italia e da ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste) dal 26 al 30 novembre, per parlare di foreste attraverso il linguaggio visivo, permetterà al pubblico di scoprire queste realtà attraverso gli occhi dei registi di tutto il mondo.
La proiezione di Planet Earth CITIES, la puntata della serie di documentari firmata BBC dedicata alle metropoli, con protagonista il Bosco Verticale di Stefano Boeri (giovedì 29 novembre).
Le tematiche scientifiche del Forum saranno reinterpretate nell’installazione audiovisiva Pianeta Foresta – diretta e realizzata dallo studio di visual design Propp– una sequenza di quadri animati, luci e suoni con colonna sonora di Painé Cuadrelli. La Rotonda di San Lorenzo si trasformerà in un osservatorio mobile in continuo movimento sul Pianeta Foresta, un pianeta fatto di paesaggi virtuali, foreste immaginarie e scenari distopici/utopici, dove i visitatori si ritroveranno immersi in una foresta infinita e in evoluzione costante.
Nel cuore della città, in piazza Mantegna e in piazza Erbe Openfabricpresenta Into the forest, due installazioni che ricreano tipologie forestali differenti: nella prima i lecci sono affiancati da corbezzoli e allori, nella seconda è riprodotto un frammento di bosco planiziale, la foresta che ricopriva la pianura padana prima di agricoltura e urbanizzazione. Il progetto propone in modo suggestivo ecosistemi diversi o addirittura opposti tra loro, lanciando il messaggio che le foreste nella loro pluralità, possono diventare parte integrante di paesaggi urbani contemporanei in cui sono ancora considerate frammenti alieni.
La mostra fotografica Cambiare la natura delle città. Storie, cifre, notizie e nomi delle foreste urbane e perirubane in Lombardia, realizzata da ERSAF in collaborazione con la Compagnia delle Foreste in occasione del Forum, è dedicata alle foreste di pianura lombarde, alle storie che le vedono protagoniste, alle persone che hanno contribuito a crearle e salvaguardarle (da lunedì 26 novembre a domenica 2 dicembre, presso il Polo di Mantova del Politecnico di Milano).
Per i più piccolisono state pensate tante iniziative divertenti. Per preparare i bambini ad affrontare le sfide ecologiche del nostro tempo e insegnare loro l'empatia verso tutti i sistemi viventi, Eureco e Mango Tree Montessori Lab hanno realizzato laboratori in due scuole mantovane dedicati all’Ecoliteracy, l’alfabetizzazione ecologica: i risultati saranno presentati durante il Forum.
Nell’ambito dell’attività didattica FAO, la cooperativa sociale mantovana Alkemica e l’associazione Per il Parco organizzano progetti per le scuole dedicati ai diversi temi connessi al bosco, al mondo delle piante e agli interventi di riforestazione urbana, che permetteranno ai bambini di avventurarsi in gite naturalistiche guidate in “boschi urbani” installati a Mantova.
#FUTURAMANTOVA, tra le iniziative del Piano Nazionale Scuola Digitale del MIUR, lancia due sfide agli studenti: FOREST HACK, una maratona progettuale per immaginare città più verdi e felici e gaming session diBuild Your city forest, scenario virtuale educativo sviluppato da FAO in collaborazione con Build a World EDU.
SIA JUNIOR, il gruppo di lavoro dedicato ai più piccoli della Società Italiana di Arboricoltura Onlus, propone un’esperienza educativa e divertente di tree climbingper imparare a rapportarsi con gli alberi con rispetto e sicurezza.
Con il gruppo Scout CNGEI Draco si potrà partecipare a un’attività di messa a dimora di 8 piante di bagolaroa Parcobaleno, Centro di Educazione Ambientale all’interno di Bosco Virgiliano, alle porte di Mantova.
L’integrazione tra città e vegetazione passa anche attraverso la convivenza con la fauna che nelle aree verdi ha il proprio habitat naturale, due incontri affronteranno queste tematiche: Foreste di pianura e volontariatoper conoscere l’esperienza nel territorio della provincia di Mantova della sezione locale del WWF; Lupo e sciacallo dorato a Mantova? Fra possibili ritorni e novità, un dibattito sulla presenza di questi animali in aree antropizzate, organizzato dal Gruppo ricerche avifauna mantovano parallelamente alla mostra didattica realizzata con il contributo del Rotary Club Mantova, sulle segnalazioni storiche di lupo nel mantovano.
Grazie alla collaborazione dell’ente Parco del Mincio, saranno organizzate escursionie visite guidatenei luoghi che più rappresentano lo spirito del Forum: il giardino Ottocentesco delle Bertone e il Centro cicogne, che ospita numerose varietà di alberi secolari e il centro di reintroduzione della cicogna bianca; il fiume Mincio, con due escursioni tra arte e natura; la Foresta Carpaneta, risultato di un progetto di forestazione avviato nel 2003; la Riserva Naturale Statale Bosco Fontana, ciò che rimane delle antiche foreste che ricoprivano un tempo tutta la Pianura Padana.
Il World Forum on Urban Forests è promosso da FAO, organizzato da Comune di Mantova Politecnico di Milano, SISEF con il patrocinio di Ministero dell’Ambiente, Ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali, Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste.
Main Partner: Gruppo Tea Spa.
Partner: Finservice, Confagricoltura.
Partner tecnici: Antoniazzi, Apam, Autocenter, Bustaffa, Coplant, De Simoni, I Guzzini, MyNet, MySound, Natural Wood Design Bambini, Panguaneta, Siglacom, Vivai Margheriti.
Editorial Partner: LifeGate.
Informazioni e prenotazioni su: www.wfuf2018.com
Facebook: @wfuf2018
Hashtag ufficiali: #wfuf #wfuf2018
Delos Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Le Famiglie Storiche in Cina per un tasting sul tema del terroir
Le Famiglie Storiche chiudono il 2018 a Shanghai con il Terroir Renaissance International Wine Symposium
Le Famiglie Storiche salutano il 2018 in Cina con un tasting in collaborazione con TasteSpirit sulle le diverse espressioni del terroir in Valpolicella
L'anno che verrà segnerà il decimo compleanno delle Famiglie Storiche, mentre quello che sta per chiudersi sarà ricordato come uno dei più internazionali. Nel 2018, infatti, Le Famiglie Storiche hanno fatto il giro del mondo da Ovest a Est: dal Canada e dagli Stati Uniti, con due importanti eventi nel gennaio 2018, per approdare ora in Cina.
Dal 30 novembre al 2 dicembre, a Shanghai, le Famiglie Storiche (Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant'Antonio, Tommasi, Torre d'Orti, Venturini e Zenato) saranno impegnate in una delle Masterclass più attese che si terrà durante la manifestazione “Terroir Renaissance International Wine Symposium” (www.chinaterroir.com
), organizzata da TasteSpirit, prestigiosa piattaforma cinese di informazione ed educazione sul vino, che dal 2015 accende i riflettori proprio sul tema del rapporto tra prodotto e territorio, zona di produzione, suolo.
Per raccontare la grande varietà della Valpolicella e le diverse sfumature del suo grande vino, l'Amarone, sono state invitate proprio Le Famiglie Storiche. La Masterclass, dal titolo “Decode Terroir of Amarone Historical Family” - immediatamente sold out -, sarà guidata da Ian D'Agata, wine critic, e da Maria Sabrina Tedeschi, Presidente delle Famiglie Storiche.
Il 30 novembre, alle 15.30, al terzo piano del Regis Hotel Jing An, saranno quindi degustate 13 pregiate versioni di Amarone, dimostrazioni di come il terroir dia di volta in volta il suo inconfondibile imprinting.«Il viaggio che faremo nella degustazione di questi 13 Amarone, vino affascinante e portabandiera nel mondo dell'eccellenza italiana è un'esplorazione della Valpolicella e delle sue differenti micro-aree. Ogni cantina ha portato a Shanghai il vino che maggiormente
esprime il concetto di cru, inteso come zona unica e irripetibile», spiega Maria Sabrina Tedeschi. «Presentare questi Amarone unici, prodotti in zone limitate e in un numero ridotto di bottiglie, è per noi un’ottima occasione di sottolineare ancora una volta il desiderio di puntare su vini di qualità e di valore non riproducibili altrove e che rispecchiano la grande tradizione enologica di una zona importante come la Valpolicella».
I VINI IN DEGUSTAZIONE
Allegrini Amarone della Valpolicella Docg Classico 2014
Begali Monte Ca' Bianca Amarone della Valpolicella Docg Classico 2013
Brigaldara Case Vecie Amarone della Valpolicella Docg 2012
Guerrieri Rizzardi Villa Rizzardi Amarone della Valpolicella Docg Classico 2011
Masi Campolongo di Torbe Amarone della Valpolicella Docg Classico 2011
Speri Amarone della Valpolicella Docg Classico Vigneto Monte Sant'Urbano 2013
Musella Amarone della Valpolicella Docg Riserva 2012
Tedeschi Capitel Monte Olmi Amarone della Valpolicella Docg Classico Riserva 2011
Tenuta Sant'Antonio Campo dei Gigli Amarone della Valpolicella Docg 2010
Tommasi Ca' Florian Amarone della Valpolicella Docg Classico Riserva 2010
Torre d'Orti Amarone della Valpolicella Docg Classico 2015
Venturini Campomasua Amarone della Valpolicella Docg Classico 2012
Zenato Amarone della Valpolicella Docg Classico Riserva Sergio Zenato 2011
Le Famiglie Storiche è un’Associazione nata nel giugno 2009 tra dieci storiche aziende della Valpolicella. Oggi vanta 13 soci, prestigiose aziende vitivinicole che da generazioni sostengono e promuovono il territorio: Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre D’Orti, Venturini e Zenato. Le Famiglie Storiche fonda le proprie radici nei valori di storicità e artigianalità, espresse in ogni accezione e volte a far conoscere e preservare non solo i vini, ma anche una delle più strategiche zone di produzione vitivinicole italiane: la Valpolicella. Tutte le famiglie mettono a frutto un patrimonio di saperi consolidato nel tempo e un impegno costante alla qualità, alla tradizione e all’innovazione per testimoniare questo grande vino. L’ingresso di nuovi Soci ha rafforzato l’interesse e il prestigio dell’Associazione, rendendola oggi un’istituzione riconosciuta e autorevole e sempre più parte attiva nelle scelte a favore dell’Amarone di qualità. www.famigliestoriche.it
Elena Caccia
DEGUSTARE, SERVIRE, ABBINARE VIAGGIO NEL MONDO DELLA BIRRA CON ASPI E FONDAZIONE BIRRA MORETTI
ASPI - Associazione della Sommellerie Professionale Italiana e Fondazione Birra Moretti invitano professionisti e semplici appassionati, lunedì 10 dicembre, al Grand Visconti Palace di Milano, ad una speciale masterclass dedicata interamente al vasto mondo della birra
DEGUSTARE, SERVIRE, ABBINARE
VIAGGIO NEL MONDO DELLA BIRRA
CON ASPI E FONDAZIONE BIRRA MORETTI
Lunedì 10 dicembre 2018, ore 18.00
Grand Visconti Palace
Viale Isonzo, 14 – Milano
Iscrizioni entro il 3 dicembre 2018
Malto d’orzo e altri cereali, acqua, lieviti e luppolo: da pochi, semplici ingredienti nasce una delle prime bevande prodotte dall’uomo, consumata in tutto il mondo. La birra ha una storia tanto antica e complessa, quanto affascinante: nel corso dei secoli si è affinata, le tecniche produttive si sono largamente evolute e perfezionate, arricchendo il prodotto finale di sapori e aromi più sottili e variegati, tanto che oggi non si può più parlare di un’unica e sola birra, ma di un panorama vasto e composto da diverse birre.
Per guidare professionisti e appassionati in questo labirinto di luppolo e spuma, lunedì 10 dicembre, dalle ore 18.00, presso il Grand Visconti Palace di Milano, gli esperti di ASPI – Associazione della Sommellerie Professionale Italiana e Fondazione Birra Moretti organizzano una speciale masterclass, con la partecipazione di ONAV, per affinare la propria conoscenza sul vasto mondo della birra: dalle materie prime e i processi produttivi, alla filiera brassicola e i diversi stili birrari, fino alle linee guida per servirla e abbinarla correttamente.
«È attraverso la storia che la birra ha forgiato e temperato il suo carattere così come, ancora oggi, ha mantenuto intatto il suo prestigio e ha saputo adattarsi ai cambiamenti delle mode e dei gusti del tempo. – commenta Giuseppe Vaccarini, presidente ASPI – Per questo è un piacere invitare i sommelier professionisti, a cui è richiesta una preparazione approfondita, non solo sul mondo del vino, e tutti gli appassionati a questo incontro di approfondimento con Fondazione Birra Moretti, con cui ASPI condivide l’intento di promuovere la cultura delle bevande e del cibo nei confronti degli addetti ai lavori e del pubblico».
Oltre all’attestato di partecipazione, i partecipanti alla masterclass riceveranno una preziosa beer box con 12 referenze Birra Moretti e la “Carta degli Abbinamenti delle Birre a Tavola”, speciale pubblicazione di ASPI e Fondazione Birra Moretti dedicata a cultura, degustazione e servizio della birra, arricchita da una sezione di “Abbinamenti d’autore”firmata dai vincitori del Premio Birra Moretti Grand Cru.
Iscrizione obbligatoria entro il 3 dicembre.
Per informazioni: 02.87383831 oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - http://www.aspi.it/
ASPI - Associazione della Sommellerie Professionale Italiana. Si propone come punto di riferimento per la Sommellerie professionale, con l'obiettivo di offrire opportunità di crescita ed affermazione ai Sommelier. Dal 2007, anno della sua nascita, è il solo membro per l'Italia dell'Association de la Sommellerie Internationale, A.S.I. I principali obiettivi di ASPI sono la formazione, a livello professionale, e la diffusione della cultura sul mondo del cibo e delle bevande. ASPI è presente, sul territorio nazionale, con corsi ed attività.
Alessandra Perrucchini.
“TOP OF VINI ALTO ADIGE”: OLTRE CENTO VINI PREMIATI DALLA CRITICA ENOLOGICA NAZIONALE
Il 30 novembre a Merano saranno proposte in degustazione le etichette altoatesine ai vertici delle edizioni 2019 delle guide Gambero Rosso, L’Espresso, Slow Wine, Vini Buoni, Doctor Wine, Vitae, Bibenda e Veronelli
Mancano pochi giorni a “Top of Vini Alto Adige”, il banco d’assaggio dedicato ai vini del territorio che hanno ottenuto i massimi riconoscimenti nelle edizioni 2019 delle principali guide di riferimento del settore. L’appuntamento è per venerdì30 novembre, dalle 14 alle 21, presso il Kurhaus di Merano.
I risultati di quest’anno sono particolarmente ricchi per le etichette altoatesine, che in ben 187 casi hanno raggiunto la valutazione massima su pubblicazioni come Gambero Rosso, L’Espresso, Slow Wine, Vini Buoni, Doctor Wine, Vitae, Bibenda e Veronelli. Un traguardo importante che testimonia l’alta qualità della produzione enologica locale e che corona l’impegno e l’esperienza dei produttori, che su soli 5.400 ettari di superficie vitata hanno saputo raggiungere vette di eccellenza.
La guida enologica che ha distribuito più riconoscimenti massimi ai vini altoatesini è Vitae con 35 “Quattro Viti”. Il Gambero Rosso ha assegnato 25 “Tre Bicchieri”, mentre Bibenda ha elargito 29 “Cinque Grappoli”. La guida di Slow Wine ha premiato i vini dell’Alto Adige con 26 “Grandi Vini e Vini Slow”, mentre L’Espresso, pur nella sua versione numericamente limitata del 2019, ha conferito 5 eccellenze. A seguire Vini Buoni e Veronelli, rispettivamente con 17 “Corone” e 19 “Super Tre Stelle”. Infine, nella guida Doctor Wine, i vini altoatesini ottengono 31 volte un punteggio più alto di 90.
Non sono mancate etichette premiate da più di una guida. In particolare quest’anno ben 7 vini si sono aggiudicati l’eccellenza in 4 pubblicazioni diverse, mentre altri 5 hanno ottenuto il più alto riconoscimento da 3 guide differenti; in questa selezione esclusiva si posizionano un Lagrein e undici vini bianchi tra cui quattro Gewürztraminer, a dimostrazione della particolare vocazione bianchista delle cantine altoatesine.
“Siamo felici che anche quest’anno la critica enologica nazionale abbia assegnato tanti riconoscimenti all’Alto Adige, un coronamento all’impegno profuso ogni giorno dai produttori – ha commentato Eduard Bernhart, direttore del Consorzio Vini Alto Adige – nel 2011, anno del debutto di Top of Vini Alto Adige, i premi più ambiti assegnati ai vini del territorio erano in tutto 114. Da allora abbiamo avuto una crescita costante, indice del continuo miglioramento della produzione vinicola altoatesina. Un motivo ulteriore per puntare sempre più in alto e valorizzare al meglio l’offerta enologica del nostro territorio”.
Il 30 novembre, dalle 14 alle 21, wine lover e operatori di settore avranno l’opportunità unica di poter degustare questa esclusiva selezione di oltre cento etichette presso il Kurhaus di Merano. Un appuntamento imperdibile per chi desidera approfondire e ampliare la propria conoscenza dell’Alto Adige del vino attraverso il fiore all’occhiello dell’offerta enologica del territorio.
L’evento è aperto al pubblico acquistando sul posto un biglietto di ingresso al costo di 30 €.
Per ulteriori informazioni: www.vinialtoadige.com
Jessica Busoli