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LE ECCELLENZE DEL FOOD & BEVERAGE PREMIATE AI “FOODCOMMUNITY AWARDS”
Trentasei i riconoscimenti conferiti da foodcommunity.it, dai grandi chef alle realtà imprenditoriali più performanti sul fronte business
La seconda edizione dei Foodcommunity Awards, evento organizzato da foodcommunity.it – testata giornalistica del Gruppo LC Publishing, ha premiato davanti a una platea di circa 700 persone, 36 eccellenze imprenditoriali nel mondo del food & beverage e della ristorazione che si sono particolarmente contraddistinte nell’ultimo anno dal punto di vista business ed economico. L’evento ha visto la partecipazione di alcuni tra i principali attori della filiera del gusto, chef e imprenditori che con il loro lavoro, oltre ad aumentare la reputazione della cucina di alto livello in Italia e all’estero, hanno creato valore per il proprio territorio.
I vincitori sono stati determinati attraverso l’analisi di dati redazionali e dai risultati emersi dalle ricerche effettuate nel corso degli ultimi 12 mesi da parte della redazione di Foodcommunity.it, la cui valutazione ha tenuto conto delle informazioni pubbliche di natura economica, industriale e commerciale riguardanti i candidati nel periodo di riferimento.
Dal suo lancio quasi 3 anni fa, la testata giornalistica foodcommunity.it rivolge infatti grande attenzione agli chef stellati e a tutti gli attori del settore food & beverage, analizzando e raccontando con un approccio sia di attualità che economico, le aperture di nuovi ristoranti, le mosse delle aziende del food, le storie di multinazionali ma anche di piccoli produttori, il mondo del cibo e del bere e i personaggi più rilevanti di questo settore.
Durante l’evento sono stati conferiti i seguenti premi:
Premio Chef Imprenditore dell’Anno a Andrea Berton per chi “la cucina è anche business. E’ conosciuto per i suoi investimenti nel settore del food&beverage, ed è il cuoco imprenditore per antonomasia.”
Premio Eccellenza Italiana nel Mondo a Berlucchi che “con 550 ettari di vigneto in conversione biologica e quattro milioni e mezzo di bottiglie prodotte all’anno, è l’azienda di riferimento in Franciacorta dove ha richiamato visitatori da tutto il mondo.”
Premio all’Internazionalizzazione a Giancarlo Perbellini “lo chef stellato che dopo l’esperienza a Hong Kong e l’apertura a Milano è sbarcato nel Bahrain a Manama”.
Premio Chef Donna dell’Anno a Cristina Bowerman “per il suo impegno nel rapporto tra Istituzioni e mondo della cucina italiana di qualità e come membro del comitato tecnico per l’Anno del Cibo Italiano 2018.”
Premio all’Innovazione a Moreno Cedroni ambasciatore della cucina italiana nel Mondo è stato uno dei primi chef avanguardisti del panorama nazionale, tra i più innovativi, a cominciare dal suo “susci”.
Premio per la Diversificazione a Alessandro Negrini e Fabio Pisani, in quanto “la loro poliedricità li ha portati a conquistare un nuovo pubblico portando avanti un nome dell’alta cucina sulla scena da 50 anni.”
Premio Apertura dell’Anno a Starbucks “il colosso del caffè americano è approdato a Milano con l’apertura del suo primo store italiano, nel format speciale della Roastery, che conta solo altre due realtà al mondo – Seattle e Shanghai.”
Premio Best Practice Management a Denis Moro “il manager veneto 33enne è specializzato in salvataggio di imprese, da Fonte Margherita a Melegatti.”
Premio Best Practice Manifestazioni Enogastronomiche a Federico Gordini “direttore creativo di Lievita, (collegata del gruppo SG Company S.p.A.) è ideatore e promotore di format di qualità del panorama gastronomico come Milano Food Week, Bottiglie Aperte e Milano Wine Week.”
Premio Valorizzazione del Territorio al Ristorante Bacco per esser “stato uno dei primi ristoranti a portare in Puglia un nuovo concetto di cucina, più evoluto e ricercato anticipando le tendenze e valorizzando la ricchezza gastronomica della regione.”
Il premio Best Practice Valorizzazione Materie Prime è stato vinto da Olio - Cucina Fresca, “giovane realtà gastronomica milanese che si è distinta per il suo impegno nella valorizzazione delle aziende del territorio pugliese, da cui provengono tutte le materie prime.”
Il premio Miglior Concept di Ristorazione a This is not a Sushi Bar “prima catena italiana di sushi con servizio di consegna a domicilio il cui loro format mette al centro il cliente. Ha raddoppiato fatturato, punti vendita e personale realizzando nell’ultimo anno circa 50mila consegne.”
Il Premio Food Story dell’Anno è stato assegnato a Loison “pasticceri da tre generazioni, l’azienda esporta i suoi prodotti in 55 paesi. Le università di tutto il mondo studiano il “modello-Loison”, connubio tra tradizione e innovazione.”
Il premio Best Practice Team Leader a Matteo Torretta “da oltre cinque anni guida Asola. Il segreto del suo successo è motivare la sua brigata, affiatata e fedele, che gli ha permesso di allargare il business.”
Premio Best Practice Passaggio Generazionale a Acetaia Giusti, l’azienda arrivata “alla 17esima generazione e che con un prodotto dell’eccellenza Made in Italy è riuscita a conquistare 55 Paesi realizzando il 50% del fatturato con l’export.”
Premio Miglior Distributore Food & Wine a Selecta S.p.A. in quanto negli “ultimi tre anni il suo fatturato è cresciuto del 55% con più di 6.500 clienti e oltre 200 produttori distribuiti.”
Premio Chef under 35 dell’Anno a Caterina Ceraudo “esempio di imprenditoria al femminile. Alla guida del ristorante di famiglia Dattilo, al centro di un’azienda agricola, ha saputo valorizzare e promuovere la Regione Calabria.”
Premio Valorizzazione e Cultura del Made in Italy all’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto i quali “con un ruolo di primo piano nella tutela del patrimonio enogastronomico nazionale, quest’anno si sono impegnati attivamente per migliorare il sistema ristorativo italiano dalla radice, puntando sulla formazione.”
A Deliveroo il premio Food Delivery in quanto la società “sbarcata a Milano nel 2015, in tre anni ha conquistato 29 città italiane, con una rete di cinque mila ristoranti”.
Premio Food & Wine Experience a Masi Wine Experience che “ha lanciato un progetto di ospitalità e di cultura che comprende un circuito esperienziale legato al vino.”
Premio Food & Beverage E-commerce a Tannico, l’enoteca online “presente e operativa in 20 Paesi, cresciuta del 70% e che con il nuovo aumento di capitale ha implementato il portale dedicato al B2B Horeca e rafforzato la piattaforma. Prossimi obiettivi: conquistare il Mercato Cinese e la Borsa.”
Il premio Pasticcere dell’Anno ad Ernst Knam “il re del cioccolato, che grazie alla sua visibilità mediatica, è l’ambasciatore della pasticceria con un business in continua crescita.”
Il premio Miglior Street Food dell’Anno a Trapizzino, “l’innovativo format romano che da dieci anni è nel panorama gastronomico nazionale e internazionale (e che) mettendo la «cucina romana dentro la pizza», dopo Manhattan ha conquistato Milano.”
Il premio Studio Architettura dell’Anno allo Studio Peregalli che “ha curato il progetto Cracco – In Galleria, con oltre mille metri quadrati su tre piani, diventati il nuovo “Salotto gourmet di Milano”.”
Premio Le Tavole della Legge a Bu:r in quanto secondo la rubrica di MAG “è la nuova proposta gastronomica di qualità e la prima sfida da imprenditore-chef di Eugenio Boer con il suo suggestivo non menu.”
Premio Diversity a Viviana Varese per la sua capacità di “valorizzare la diversità, in tutte le sue forme, anche in cucina. È donna il 90% dello staff di sala, il 100% dell’ufficio e otto dei 24 cuochi della brigata, senza bisogno di “quote rosa”.
Premio Chef Social a Filippo La Mantia che “ha saputo sfruttare al meglio la sua presenza sui social per ampliare la sua clientela e valorizzare la cucina siciliana di cui è ambasciatore.”
Premio Miglior Format da Esportazione a Cioccolatitaliani che “con una solida strategia d’internazionalizzazione ha conquistato nove paesi e raggiunto quota 34 punti vendita.”
Premio Food & Beverage e Finanza a Longino & Cardenal che ha “debuttato in Borsa e investito nell’internazionalizzazione con l’apertura di nuove sedi all’estero e l’acquisizione di nuovi clienti.”
Premio Miglior Progetto Food & Beverage a Panino Giusto il cui “format ha saputo rinnovarsi e replicarsi raggiungendo quota 33 punti vendita in tutto il mondo da Parigi a Tokyo, da Londra a Hong Kong.”
Il premio Cucina e Management a Daniel Canzian “ex allievo di Gualtiero Marchesi che ha dimostrato una grande capacità di gestione nel lancio e consolidamento sul mercato del ristorante che porta il suo nome.”
Premio alla Formazione e Cultura Gastronomica a Franco Pepe “ambasciatore della Dieta Mediterranea in Pizzeria, con il suo menu funzionale, il maestro di Caiazzo ha creato opportunità di business per tutto il territorio.”
Premio Best Practice Rapporti con l’Estero a Moreno Cedroni, l’ “Ambasciatore dello Stoccafisso 2018 che ha promosso il forte legame gastronomico tra la Norvegia e l’Italia, esaltando le affinità con il territorio anconetano anche attraverso i suoi piatti.”
Premio Miglior Strategia di Marketing a Fratelli Cerea i quali “hanno saputo valorizzare al meglio la propria immagine conquistando una clientela di alto livello anche grazie alla loro attività di banqueting d’eccellenza.”
Premio Chef Rising Star dell’Anno a Floriano Pellegrino che “con un team under 30 al suo fianco e una proposta disruptive ha saputo conquistare pubblico e critica nazionale e internazionale.”
Premio Ristorante Emergente dell’Anno e l’Alchimia che “da meno di un anno sulla piazza milanese è la nuova sfida imprenditoriale del restaurant manager Alberto Tasinato, una realtà dalle due anime con la cucina firmata da Davide Puleio.”
Il premio è stato organizzato da Foodcommunity.it in collaborazione con Fonte Margherita, Gusto 17, Isolabella della Croce, Kuhbacher, Polar Salmon Hjerting Laks, Tram, 7gr, Galdus, Edelman.
Arianna Casella
PRIVITERA: 30 ANNI DI SUCCESSI
Quest’anno sono 30 anni di successi, stile e attività nel creare, ideare, plasmare i più eleganti, importanti ed esclusivi eventi internazionali
Privitera - azienda top in Italia nel settore delle tendostrutture e degli interiors - li festeggia giovedì 22 novembre 2018, con The Great Phoenix un gala dinner che ripercorre i successi e l’orgoglio creativo, vero plus dell’azienda che dal 1988 abbraccia i suoi clienti con soluzioni su misura e installazioni in e outdoor tra le più originali e uniche. Un'occasione per presentare La Fenice, una rivoluzionaria maxi serra modulabile in ferro e policarbonato compatto che sarà suddivisa in tre distinte aree - Glam, Pop e Boudoir - all’interno delle quali l’azienda presenterà le novità, le tendenze e i progetti per gli eventi del 2019.
La location scelta non poteva essere che MIND, Milano Innovation District, luogo che guarda al futuro unendo creatività, ricerca, qualità e innovazione.
Gli ospiti saranno i protagonisti di un percorso sensoriale che si snoderà tra proposte culinarie stellate, decori, installazioni, live show e progetti musicali speciali.
Per questo importante gala Privitera ha scelto 5 fra gli chef stellati di Euro-Toques Italia - l’associazione ambasciatrice d’eccellenza dell’alta cucina - che saranno presentati con i loro piatti dall’attrice Guia Zapponi: Enrico Derflingher, Presidente dell’associazione e in passato chef della famiglia reale inglese, Heinz Beck, i Fratelli Serva, Gianni Tarabini e Franco Aliberti.
Ogni momento della serata sarà scandito dalle spettacolari performance artistiche e coreografiche di Nu'Art Events, una delle società più quotate e importanti del settore, che stupirà gli ospiti con le esibizioni dei suoi artisti.
E ancora le immagini e gli allestimenti di Archivio Crepax che curerà un’area dedicata ad hoc a Valentina, la celebre donna del fumetto creata da Guido Crepax.
Show & Lighting sono invece affidati a Blunotte, azienda in forte crescita che cura eventi esclusivi, di stile e risonanza internazionale in prestigiose location. La Fenice ospiterà anche Bullet Time - area digital - dove 25 fotocamere scatteranno immagini in JPG animate, che ogni ospite potrà condividere sui suoi social.
Alle ore 22.30 si accenderà L'albero della Vita con il nuovo spettacolo ideato da Marco Balich, cui seguirà il Dj Set per ballare fino a notte fonda. La serata si chiuderà con un'altra eccellenza culinaria italiana: la pizza di ApeRegina, la novità simpatica e fragrante... tutta da scoprire.
DURELLO AND FRIENDS: L’EDIZIONE DEI RECORD
La manifestazione si conferma un grande successo. Consegnati i premi a coloro che hanno contribuito a far conoscere il Lessini Durello in tutta Italia.
Si è chiusa a Villa Bonin a Vicenza la manifestazione dedicata allo spumante autoctono berico/veronese, sostenuta da Camera di Commercio di Verona e dal Banco BPM, con un grande successo di presenze e con tanta soddisfazione per tutti i produttori.
28 cantine, più di 100 espressioni d’identità territoriale in chiave spumantistica e oltre 1200 persone intervenute nei due giorni, tra operatori, ristoratori e winelovers.
Inaugurazione d’eccezione con la presenza del Ministro agli Affari Regionali e delle Autonomie Erika Stefani, che ha ricordato a tutti l’importanza della tutela di ciò che rende unico e straordinario un territorio come quello del Lessini Durello.
Carattere e identità del vitigno sono stati evidenziati dall’agronomo Ermanno Murari mentre il poliedrico giornalista Andrea Gori ha condotto una partecipatissima degustazione da vertigine con metodi classici da tutta la penisola prodotti in altitudine, a confronto con le espressioni di Lessini Durello con un affinamento minimo di 60 mesi sui lieviti.
Tutto esaurito anche per l’abbinamento tra ostriche e Lessini Durello con affinamento di 36 mesi sui lieviti, dove Gian Marco Zandrino per Finittica, il giornalista Francesco Turri e Alessandro Scorsone, sommelier di Palazzo Chigi, hanno presentato il connubio tra questa particolare varietà allevata in Italia e lo spumante di alta montagna. E di montagna si è parlato con lo scalatore Nicola Tondini che assieme a Sergio Rocca, imprenditore e autore, hanno presentato il teaser del loro docu-film “non abbiate paura di sognare” dedicato alla montagna e al rispetto che si deve avere di essa. Spazio anche all’approfondimento culturale con Giamberto Bochese, presidente dell’ATS che ha presentato la Val D’Alpone come patrimonio per l’UNESCO e Diego Tomasi, presidente del comitato tecnico-scientifico del CERVIM, che ha spiegato i valori identitari dei vini di montagna.
Ricchissimo l’angolo food, dove Matteo Grandi del DeGusto di San Bonifacio, Eleonora Andriolo, chef di Acchiappagusto - emozioni di sapori di Arcugnano e la pizzeria San Martin di Cornedo Vicentino hanno presentato dei piatti gourmet in abbinamento al Lessini Durello, mentre i partner del gusto, il formaggio Asiago DOP, il formaggio Monte Veronese DOP e l’olio Veneto Valpolicella DOP hanno deliziato il palato di tutti i presenti.
Chiusura di serata con lo sabrage di Francesca Negri, Geisha Gourmet che insieme a Francesca Cheyenne hanno dato appuntamento all’edizione 2019.
Consegnati i premi come giornalista, ambasciatore e ristoratore del Durello. Il premio giornalista è andato ad Andrea Gori, penna di Intravino e nominato tra i maggiori influencer del vino italiani. Gli ambasciatori sono i curatori della guida ai Vini Buoni d’Italia Mario Busso e Alessandro Scorsone, i primi a presentare al pubblico nazionale in una guida il Lessini Durello. Tre i ristoratori, due veronesi e una vicentina, ovvero Daniela Tregnago, del ristorante Tregnago di Montecchia di Crosara, Matteo Grandi e Eleonora Andriolo.
«Durello and friends si riconferma un appuntamento importantissimo per la denominazione - dice Alberto Marchisio, presidente del Consorzio- grazie a una forte condivisione di intenti da parte dei produttori abbiamo iniziato il percorso della maggiore riconoscibilità dei due metodi di produzione: il metodo classico, che prenderà il nome di Monti Lessini Doc e il metodo italiano che sarà il Lessini Durello. Questo ulteriore passo che stiamo intraprendendo porterà il Lessini Durello ad essere proiettato verso un futuro di sicuro successo»
Lucia Vesentini
FILZ Spiedini&Cocktails
Filz torna con la sua proposte che sanno di autunno. Sono 16 le nuove proposte di spiedini creativi affiancati da una nuova lista cocktail d’autore. Da quello al tartufo (rocce di riso, crema ai porcini, tuorlo d’uova di quaglia marinato e tartufo nero), al reale di manzo e porcini, fino all’involtino di verza e pancia di suino lucano. Così anche i cocktail hanno un sapore d’autunno, come l’ Espresso Martini d’ Autunno realizzato con vodka infusa in anice stellato, caffè e marmellata di castagne o il rotondo Bittersweet Panama Cognac con zolletta di zucchero, bitter aromatizzato al cioccolato, panna aromatizzata alla vaniglia.
Da Filz il marchio di fabbrica è lo spiedino in tutte le sue divertenti declinazioni, anche le più insospettabili, fedelmente affiancato dalla una drink list che ne esalta i sapori.
Filz è il luogo ideale dove poter cenare e stuzzicare fino a tardi, anche dopo teatro (a pochi passi dal Teatro Carcano).
L’idea nasce da un ritorno alle origini dei tre soci, dopo anni trascorsi all’estero.
L’Asia, col suo streetfood, ha suggerito la forma, l’Italia fa da base per la materie prime, il resto del mondo offre una miriade di spunti per mettere a punto gli spiedini di Filz. La filosofia del “saper bere” metropolitano fa da cornice a tutto il quadro.
Le proposte: L’offerta si compone di 16 proposte soggette a stagionalità degli ingredienti, da ordinare singolarmente alla carta o in combinazione. Tra gli spiedini più particolari troviamo lo spiedino formato da bocconcini fritti di coda di rospo marinata, lo gnocco di patate viola e gambero , la pancetta tesa speziata con funghi shimeji e castagne.
Ma Filz è anche un cocktail bar: sono 11 i drink in carta proposti per quest’autunno per la maggior parte studiati solo per il locale. Tra i più divertenti il Viola Aromatico, l’Aperitivo del Dott. Cast e il Daiquiri al Pepe di Sichuan.
Il locale: E’ un piccolo cocktail bar dai colori oro e amaranto. Ci si siede comodamente a bancone su sgabelli imbottiti color mogano. Sulle pareti c’e’ un marmo che ha visto tutto il XX secolo di questo piccolo locale in Porta Romana , sdrammatizzato da un’ironica parete cipria con pois amaranto firmata Le Corbusier.
Divertenti oggetti da scoprire si specchiano nell’ottone del locale.
Orari:
Lun-Gio 18:30-01:00
Ven-Sab 18:30-02:00
Dom Chiuso
FILZ- Largo della Crocetta
Camilla Rocca
GOLOSARIA INVASA DA BOTTEGAI E RISTORATORI
A un giorno dalla chiusura tutti i numeri della kermesse
Neppure i giorni di maltempo hanno frenato l’ascesa di Golosaria, la manifestazione andata in scena lo scorso week-end al MiCo di FieraMilanocity, ideata da Paolo Massobrio e Marco Gatti, alla guida del movimento di consumatori che porta il nome di Papillon.
Lunedi alla presentazione del GattiMassobrio, la guida alle migliori tavole d’Italia (ne vengono citate 3.300) erano 915 i ristoratori accreditati che hanno applaudito commossi quando dal palco è apparsa la foto di Gualtiero Marchesi e di Gianni Azaria Borrelli (detto il Monsignore) che hanno rappresentato le due anime della ristorazione italiana: la cucina creativa e quella tradizionale.
Presente alla cerimonia l’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi, che ha sottolineato come sia sempre di più il prodotto agricolo la fonte della grande ristorazione lombarda e italiana.
Ma a Golosaria è emerso anche un concetto nuovo, ossia che l’impegno per il gusto, quindi per il buono, va di pari passo con quello per il bello. Botteghe e ristoranti di qualità arrivano a riqualificare spazi marginali delle città e a modificare il genius loci in qualcosa di accogliente.
Lo ha sottolineato anche il ministro per le Politiche Agricole e il Turismo Gian Marco Centinaio che è intervenuto al talk show inaugurale mettendo la prima firma del Manifesto della Bottega Italiana, che il giorno dopo è stato sottoscritto da 500 titolari di botteghe di qualità.
Tanti assaggi durante la tre giorni: i 500 formaggi presenti nello spazio FormaggItalia, i vini nella terrazza ad esse dedicata, ma anche la Barbera d’Asti e l’Asti presenti rispettivamente con due banchi d'assaggio. E poi le 5.000 degustazioni effettuate ai dispenser di WineEmotion, apparsi per la prima all'Expo al Padiglione del Vino e riproposti a Golosaria per favorire il servizio del vino a bicchiere nei ristoranti. Grande soddisfazione da parte dei 300 espositori, visitati da oltre 20.000 persone che hanno apprezzato le nuove aree di quest’anno: digital food e food design. Il tema di questa edizione, "Il Buono che fa bene”, aveva come main sponsor, non a caso, Lauretana, l’acqua più leggera d’Europa, mentre tutti i partecipanti sono stati accolti con l’omaggio di una Mela Rossa Igp di Cuneo.
Ma c’era anche la Pomella, rara varietà coltivata in provincia di Pavia, l’aglio nero, il riso da coltivazioni ecosostenibili e tante novità che hanno debuttato per la prima volta nella manifestazione che più rappresenta le innovazioni agroalimentari. La chiusura di Golosaria alle ore 16 di lunedì è stata una celebrazione del simbolo di Milano, il panettone, interpretato da 15 maestri pasticcieri presenti a Golosaria. Ognuno di essi è salito sul palco per donarlo al sindaco Giuseppe Sala, che ha sottolineato il valore di Milano, luogo di integrazione alimentare e di contaminazioni positive. E di fronte ad Aimo e Nadia, in prima fila coi loro 70 anni di lavoro a Milano è stato ribadito il detto: "Milan col coeur in man”.
Federica Borasio