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MASTERCHEF A BORDO DELLE NAVI MSC CROCIERE: SFIDE IN CUCINA CON PROTAGONISTI I BAMBINI!
TANTE NUOVE ESPRIENZE ESCLUSIVE RIVOLTE AI PIU’ PICCOLI:
• Estesa la partnership con Endemol Shine Group: nasce “MasterChef Juniors at Sea”
• Debutto immediato su MSC Seaview, dalla primavera ’19 su tutta la flotta
MSC Crociere, la più grande compagnia di crociere privata e leader di mercato in Europa, Sud America e Golfo Persico, ha appena annunciato il lancio di MasterChef Juniors at Sea, una nuova iniziativa MSC Crociere con al centro divertenti sfide in cucina pensate per bambini di tutte le età. Il gioco dunque si espande ai più piccoli, dopo il successo ottenuto lo scorso anno con MasterChef at Sea, in cui invece venivano coinvolti gli adulti. Si rafforza così lapartnership con MasterChef, Endemol Shine Group e MSC Crociere.
La sfida inizia subito a bordo di MSC Seaview, la nave più nuova della flotta con a bordo parchi giochi acquatici da capogiro e una teleferica mozzafiato con cui sorvolare tutta la nave in navigazione appesi a filo! A partire da marzo 2019 sarà disponibile anche su tutte le 15 navi della flotta MSC.
Gianni Onorato, CEO di MSC Crociere, ha commentato: "Come azienda a conduzione familiare, MSC Crociere ha sempre messo le esigenze di famiglie e bambini al centro dell'esperienza in crociera e questo ultimo annuncio dimostra ulteriormente il nostro costante impegno volto al fornire una proposta ampia e diversificata con al centro il divertimento di tutti. Siamo particolarmente orgogliosi di estendere la nostra partnership con MasterChef, coinvolgendo i membri più giovani della famiglia. L’iniziativa si aggiunge a un programma completo di attività 24 ore su 24. Abbiamo lavorato instancabilmente con i produttori di MasterChef per creare un'esperienza ancora più coinvolgente, divertente e interattiva ".
Masterchef Junior at Sea si rivolge a bambini tra i 5 ei 12 anni, riproducendo davvero verosimilmente il famosissimo programma tv di fama mondiale garantendo un divertimento assicurato per tutti i membri della famiglia. Chissà quanti bambini rimarranno estasiati dall’esperienza diventando, chissà, i nuovi campioni di domani, di sicuro l’obiettivo principale resta quello di insegnar loro i fondamentali di un’alimentazione sana e genuina. Le ricette sono state create sulla base di ingredienti freschi e sani, che metteranno alla prova abilità come il grattugiare, tagliare, sbucciare e insomma… coltivare la creatività in cucina. Le ricette per MasterChef Juniors sono state ideate da Rukmini Iyer, un concorrente MasterChef del 2013 e autore di due libri di cucina più venduti tra cui "The Green Roasting Tin: Vegan and Vegetarian".
La partnership con MasterChef si inserisce nella più ampia strategia di MSC Crociere nel collaborare con i migliori esperti mondiale dei rispettivi settori, per offrire ai suoi ospiti esperienze ricche e diversificate. Dalla cucina all'avanguardia, a un intrattenimento al massimo del coinvolgimento, alle offerte per famiglie. Insomma, a bordo, c’è un’iniziativa per ogni ospite della flotta MSC Crociere.
Pensare alla famiglia non significa solo ideare soluzioni per il divertimento, al centro c’è soprattutto il comfort: sistemazioni flessibili per nuclei numerosi, tante aree dedicate ai bambini, servizi di babysitting e una gamma di attività ed escursioni specifiche in ogni destinazione, posizionando così la compagnia come leader oltre a soluzione ideale per le famiglie con bambini di ogni età.
Jane Smith, Group Director, Brand Licensing e Gaming presso Endemol Shine Group ha dichiarato: "Dopo il successo di MasterChef in Sea, siamo lieti di incrementare ulteriormente il nostro rapporto con MSC Crociere. Il marchio MasterChef combacia perfettamente con le svariate possibilità realizzabili a bordo delle navi MSC, e il programma MasterChef Juniors at Sea non lascerà delusi tutti i fan in nave desiderosi di identificarsi con il nostro marchio”.
Nello specifico MasterChef Juniors at Sea prevede:
1. Una masterclass di cucina interattiva unica con un Executive Chef di MSC Crociere, che coinvolgerà attivamente i bambini per creare capolavori culinari. Lo chef condividerà alcuni dei suoi migliori segreti utili alla preparazione di piatti sani e gustosi. Forti dei certificati ottenuti, i ragazzi diventeranno veri Masterchef per una notte una volta protagonisti di un divertente e appassionante show nel teatro principale della nave. Lì, metteranno alla prova gli insegnamenti ricevuti di fronte a mamma, papà e tutti gli altri crocieristi.
2. Venti bambini verranno poi selezionati a caso dal pubblico del teatro per salire sul palco e partecipare a una "Mistery Box challenge", in cui ogni concorrente riceverà una scatola piena di ingredienti misteriosi e sarà chiamato a creare una ricetta speciale. Chiaramente con l'aiuto dell'Executive Chef, che gli farà da spalla nel mostrare al pubblico presente tutto il talento culinario di cui dispone, la creatività e la personalità unica fino a completare un piatto gourmet per un gruppo di giudici, chiamati a valutare. Sarò una gioia per mamma e papà!
Matteo Inverno
NASCE “INVERO”
“Invero”: risultato di 10 anni di ricerca nell’arte della vasocottura
Si parte con una linea dedicata al panettone e impreziosita da dettagli del colore dell’oro
L’idea del Maestro AMPI Denis Dianin nasce da un’intuizione nel 2008, quando la tecnica della vasocottura era usata in cucina e non si parlava con il mondo della pasticceria: oggi, l’evoluzione di un lungo percorso di studio, ricerca ed esperimenti che è durato 10 anni prende vita con la nascita di “invero”.
Il nome “invero” nasce dal gioco di parole tra la lingua italiana e il dialetto veneto, terra d’origine del Maestro Dianin.
“ El vero”, come materiale, ovvero il vetro, si lega al territorio in cui il Maestro produce i suoi lievitati; ma anche qualcosa di vero, genuino, autentico, che non ha bisogno di essere addizionato con conservanti o correttori del gusto. “Vero” anche nel rispetto della tradizione, perché all’interno dei vasi sono stati pensati solo prodotti di pasticceria canonica, rivisitati e “invasati”, in modo che i sapori si intensifichino e si uniscano in un’unica sinfonia.
Grazie alle analisi e alla collaborazione con l’Università di Padova e il Politecnico di Milano nascono ricette che esaltano gusti e sapori, in un intreccio di tradizione e innovazione, mantenendo inalterate le caratteristiche organolettiche degli ingredienti, allungando la shelf life del prodotto.
Perché la tecnica della vasocottura?
Un prodotto artigianale per ingredienti e lavorazione, ma rivoluzionario e nel metodo di cottura che avviene sottovuoto. Artigianalità e lunga durata che vanno a braccetto con l’obiettivo di realizzare un prodotto che mantenga umidità, profumi, sapori, fragranza e proprietà organolettiche del lievitato, come fosse appena sfornato. Gli aromi e i profumi dei prodotti si affinano durante la conservazione all’interno del vaso in vetro, materiale scelto perché più adatto alla protezione da cariche batteriche e shock termici.
Il panettone “invero”, grazie a questa tecnica può essere degustato fino a 3 anni, senza alcuna alterazione del prodotto, mentre quello tradizionale può durare fino a un massimo di 60 giorni. Per il packaging si è scelta la totale trasparenza del vaso in nome di quella autenticità e “verità” che “invero” vuole lasciare agli occhi di tutti: solo ingredienti scelti e selezionati, niente conservanti, nessun additivo o aromi artificiali.
I prodotti “invero” sono anche sostenibili per l’ambiente: i vasi in vetro sono riciclabili al 100% in modo da ridurre l’impronta ambientale del prodotto e possono essere riutilizzati per conservare spezie e aromi, per arredare la casa, continuando ad avere un’utilità anche dopo il consumo del prodotto.
Il primo lancio della linea “invero”“invero” parte con i primi prodotti dedicati al Natale e al mondo del panettone con i gusti amarene, pistacchio e limone; cioccolato e arancio; cioccolato bianco, fava di Tonka, albicocca e arancio e il classico “Tipo Milano” a 19 Euro per 250 g di prodotto.
I nostri panettoni (e non solo) sono reperibili in diversi punti vendita, sull’e-commerce dedicato a invero.it e su altri portali come Dolceitaliano.it e Buy-me.it. Una prima capsule collection per espandersi con una linea dedicata ai succhi, ma anche a tutti i dolci della tradizione, mantenendo la sua unicità sotto vetro. L’impasto del panettone segue rigorosamente la ricetta tradizionale, utilizzando una miscela di farine ricche di fibre, antiossidanti, sali minerali e ingredienti di qualità, per garantire la massima digeribilità, piacevolezza al palato, gustosità e salute. Il posto di “invero” è il mondo, ovunque si ami vivere con gusto. Il gusto, quello vero, è nella vita: noi te lo facciamo solo mordere.
Denis Dianin
Camilla Rocca
7 PIATTI PER 7 COCKTAIL: BOX CAFFÈ ABBINA CUCINA E MIXOLOGY
Da Box Caffè in Galleria a Padova nascono gli abbinamenti tra i piatti di Riccardo Maffini e i miscelati di Enrico Benetazzo. Uno per ogni giorno della settimana
Sette piatti per sette cocktail. Uno al giorno. È la nuova proposta che a partire dal mese di novembre si potrà scoprire da Box Caffè in Galleria, a Padova: dal lunedì alla domenica, ogni giorno, verrà proposto ai clienti un abbinamento diverso tra un piatto e un miscelato.
In cucina la maestria e la creatività di Riccardo Maffini executive chef del progetto Box, varesino d'origine, formatosi a Le Calandre e da Gabbani a Lugano. Per lui in cucina non devono mancare la semplicità e il gusto. Dietro al bancone l’abilità e l’entusiasmo di Enrico Benetazzo, cocktail-artist e bartender, tornato a Padova dopo un'esperienza a Londra da Novikov. “Abbiamo pensato di proporre questi abbinamenti – spiega Enrico Benetazzo – perché si cerca sempre più di frequente di affiancare i miscelati alla cucina, anche se spesso i nostri clienti si trovano spaesati nella scelta.
Il nostro vuole essere un gioco, un modo divertente di far capire che i cocktail, come i vini, possono far risaltare i cibi, ma, se sono troppo intensi, anche coprirne il gusto. L’importante è ricercare sempre l’equilibrio, quell’armonia di sapori che permette di esaltare allo stesso tempo il piatto e il miscelato”.
Così il lunedì un Americano Reale verrà proposto con gnocco fritto, crudo e burrata, il martedì la versione “made in Box” del Bloody Mary si sposerà con il carpaccio di ricciola alla pizzaiola, mentre il mercoledì l’hummus di ceci servito con gamberi rossi troverà al suo fianco il Katone (preparato con Bitter bianco luxardo, oleu saccarum, pompelmo rosa e camomilla). Giovedì un Hennesy Soursarà il valido sostegno degli spaghetti all’astice e salsa americana, mentre venerdì Mr. Ayrton (Cachaça, lime, simple syrup, passion fruit e albume) accompagnerà un fritto di moeche e salsa alla curcuma.
Sabato ci si può concedere un dolce: la crema fritta veneziana servita con Box 75, un London dry gin. Per concludere la settimana domenica sarà la volta del lievitato del giorno, abbinato ad un Bobby’s Tonic. Situato sotto i portici della centralissima Galleria Borromeo a Padova, Box Caffè in Galleria è un locale dove ci si sente accolti in ogni momento della giornata, dalla colazione al dopocena. Meta perfetta per un aperitivo, dove bere uno spriz o una birra artigianale accompagnati da golosi cicchetti, dove cenare in modo informale senza perdere di vista la qualità e il gusto, ma anche il ritrovo giusto per il dopo cena, per sperimentare diversi cocktail.
Anna Sperott
LA BARBERA D’ASTI CONQUISTA I MIGLIORI RISTORANTI LOMBARDI
Piace molto ai clienti internazionali
e i ristoratori hanno sempre più etichette in cantina per ampliare la scelta
La Barbera d’Asti è uno dei vini più richiesti nei migliori ristoranti lombardi selezionati dal GattiMassobrio, Taccuino dei Ristoranti d’Italia 2019. Secondo l’indagine effettuata dalla redazione della guida tra 100 ristoranti premiati con nell’ultima edizione di Golosaria, la Barbera d’Asti è anche un vino che piace molto al pubblico internazionale.
Un cliente su quattro che ordina questo vino infatti è straniero e arriva già intenzionato a ordinare il rosso piemontese. In generale la tipologia più ordinata è la Barbera d’Asti superiore, quindi invecchiata più a lungo (61%), tuttavia - ed è un’altra sorpresa - cresce la fascia di clientela che ordina la Barbera d’Asti più giovane e fruttata (39%). E anche gli stranieri iniziano a seguire questo trend: uno su tre predilige infatti la versione più giovane di questo vino.
Come leggere questa evoluzione della richiesta di Barbera d’Asti? In due modi: da un lato attraverso un traino dei vini rossi piemontesi in generale e dall’altro attraverso una conoscenza più approfondita del mondo della Barbera da parte dei ristoratori. Infatti, sempre dal sondaggio, emerge che nel 31% di chi ordina Barbera d’Asti si limita a questa tipologia di vino e invece nel 35% dei casi fa seguire all’assaggio a un altro vino piemontese da uve nebbiolo. Questo implica che per un terzo del pubblico, barbera e nebbiolo siano i vitigni identificativi del territorio piemontese. Infatti, analizzando le scelte della parte di pubblico residua che ordina altre bottiglie contemporaneamente alla Barbera d’Asti, non emerge una scelta altrettanto chiara: Chianti, Bonarda, Dolcetto e Valpolicella i vini presenti in elenco.
A contribuire al successo della Barbera d’Asti è poi una conoscenza di questo vino in aumento tra i ristoratori. Il 60% degli intervistati infatti saprebbe elencare oltre cinque diversi produttori che ha assaggiato in degustazioni dedicate e fiere (38%) quasi in ex aequo al costante lavoro dei distributori specializzati e degli agenti (42%).
“Siamo estremamente felici - sostiene il Presidente del Consorzio della Barbera d'Asti e vini del Monferrato Dott. Filippo Mobrici - dei risultati di questo studio. Siamo da anni impegnati nella promozione dei vini da noi tutelati. Riteniamo la piazza di Milano strategica e sapere che i milanesi amano la Barbera d'Asti è per noi motivo di orgoglio”.
E nei giorni scorsi la Barbera è stata protagonista a Milano alla 13^ edizione di Golosaria, dove era presenta un’enoteca con le migliori etichette. Quindi due degustazioni molto partecipate: sabato con i vini premiati alla Douja d’Or, il prestigioso concorso della Camera di Commercio di Asti e lunedì con l’excursus di 15 campioni di Barbera delle varie zone. Paolo Massobrio, che ha guidato la degustazione ha detto che la Barbera è da conoscere proprio nelle sue espressioni locali, come per i cru dei grandi vini del mondo. "Del resto è sempre più chiaro - ha dichiarato il patron di Golosaria - che la Barbera è a tutti gli effetti un vino internazionale”.
Federica Borasio
LE BOLLICINE GARDA DOC SFILANO SUL RED CARPET AL MERANO WINE FESTIVAL
Dal 9 al 13 novembre 2018 il Consorzio di tutela Garda DOC avrà uno spazio esclusivo davanti al Kurhaus dedicato alla degustazione dello Spumante. Hashtag: #gardadoc
Un brindisi con il Garda DOC Spumante davanti al Kurhaus, gioiello dell’architettura liberty europea. Il Consorzio Garda DOC debutta al Merano Wine Festival, in programma dal 9 al 13 novembre 2018 nella città altoatesina, e lo fa in grande stile: le sue bollicine saranno il benvenuto ufficiale per i visitatori dell’evento, giunto alla sua ventisettesima edizione. Lo stand sarà posto accanto al lungo red carpet del Kurhaus, uno dei simboli della città e principale ingresso alla manifestazione.
Lo scopo è far conoscere e presentare le novità dello Spumante Garda DOC ai visitatori in ingresso al Festival. Lo spazio sarà allestito in modo da poter accogliere gli ospiti ed offrire loro un angolo salotto dove sedersi, incontrare il Consorzio e le aziende che ne fanno parte e bere un calice di Garda DOC Spumante e Garda DOC Rosè. Un luogo dove intervistare i produttori e dove scattare foto da condividere nei social con l’hashtag #gardadoc. In mescita ci saranno le bottiglie di Spumante Garda DOC di alcune delle aziende consorziate, oltre che la bottiglia istituzionale.
"Con questa presenza esclusiva al Merano Wine Festival 2018- spiega Luciano Piona, Presidente del Consorzio Garda DOC - riteniamo di aver ottenuto per il Garda Doc una buona occasione di presentazione della nostra denominazione e della qualità delle nostre etichette, qualità che si è già distinta in altre uscite”.
Una strategia, quella seguita dal Consorzio Garda DOC, che punta a far conoscere e a promuovere lo Spumante e le eccellenze del territorio gardesano attraverso la partecipazione e la creazione di esperienze ed eventi esclusivi, come la Wine Experience, navigazione sul lago di Garda a bordo del veliero del 1926 “Siora Veronica”, e la partecipazione al Festivaletteratura di Mantova.
Chiara Brunato