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GLI EVENTI FUORI MILANO GOLOSA
Manca pochissimo alla manifestazione Milano Golosa, dedicata alle eccellenze dell'agroalimentare e ideata dal Gastronauta Davide Paolini, in programma dal 13 al 15 ottobre al Palazzo del Ghiaccio a Milano.
Quest'anno sono due gli eventi FUORI MILANO GOLOSA che animano la città:
Venerdì 12 ottobre dalle ore 18.30, presso Volvo Studio Milano (Viale della Liberazione - angolo Via Melchiorre Gioia) si terrà un’anteprima dell'evento con la presenza di alcuni espositori che racconteranno la loro storia e faranno assaggiare il meglio delle eccellenze gastronomiche del Bel Paese. Saranno presenti per l'aperitivo di inaugurazione il prosciutto tagliato al coltello Bettella; il frico friulano e i formaggi della Latteria di Aviano; il pecorino toscano di Salcis; il pane di Matera di Pane& Pace, la crescia di Urbino del Panaro; gli oli di Bono Olea Mundi; la birra di Birra del Borgo; i succhi di mela Zolla 14; il panettone Fiasconaro; il pan dei santi, la polendina e il pane toscano Corsini. Un brindisi alla settima edizione di Milano Golosa con tanti vini degli espositori: la Nascetta di Cascina Ghercina, il Lambrusco Mantovano di Cantina sociale di Quistello, il Prosecco Docg di Via Boschi, il Pecorino di Valori e infine l’arte enologica di Mirvita Opificium Arte Vino declinata in 3 tipologie di vino: Moscato, Rosato e Nero di Troia.
Come ogni anno è stata scelta per l'evento una location non “gastronomica”, che si ispira alla “Milano Futura”.
Aperitivo su invito: per accreditarsi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Milano Golosa… di Parmigiano Reggiano!
Gusto Parmigiano propone l'evento “Milano Golosa di Parmigiano Reggiano” all’insegna di una selezione di eccellenze gastronomiche emiliane. Gusto Parmigiano, presente a Milano Golosa (stand B65 – B67), nella serata di sabato 13 ottobre ospiterà la Latteria Sociale di Roncadella, l’azienda vinicola Podere Giardino, i produttori di mortadella di Bologna Artigianquality e Torta Barozzi per un aperitivo goloso a partire dalle ore 18.30. Alla serata saranno presenti i produttori che racconteranno le loro gourmanderie e la loro terra d’origine. Inoltre, lo chef di Gusto Parmigiano Lorenzo Degli Innocenti preparerà per l’occasione un menu degustazione composto da una entrèe a sorpresa e un tris stagionale di leggendari primi Emiliani. I prodotti che saranno degustati sono presenti a Milano Golosa ed è possibile acquistarli sia presso lo stand che nel risto-shop Gusto Parmigiano in via della Moscova.
“Milano Golosa… di Parmigiano Reggiano!” c/o Gusto Parmigiano
Via Moscova 24 – 20121, Milano
www.gustoparmigiano.it - tel. 02 89070837
Sabato 13 ottobre 2018 dalle ore 18.30 alle 21.00
Costo menu degustazione: 25 euro al pubblico
Aperitivo su invito: per accreditarsi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Camilla Rocca
VENDEMMIA 2018: CONSORZIO VINO CHIANTI “BUONA QUALITA', POCA QUANTITÀ'. DANNI DAGLI UNGULATI"
Un vino di buona qualità, grazie all’alternanza di pioggia e sole che ha accarezzato le vigne del Chianti questa estate e nelle ultime settimane, ma è la quantità, ridotta anche quest’anno a scalfire la soddisfazione dei viticoltori per la vendemmia 2018 che si sta concludendo in questi giorni.
“Stimiamo una riduzione media del 10-15%. Il Chianti produce mediamente in annate ordinarie tra gli 800 mila e gli 850 mila ettolitri di vino. Pensiamo che quest'anno la produzione sarà di poco inferiore agli 800 mila ettolitri, dice il Presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi -. Questa minor produzione si tradurrà in una possibile minor presenza sul mercato che andando persa, ridurrebbe la forza commerciale della denominazione che non si recupererebbe con facilità”.
La percentuale di uva in meno nelle vigne è dovuta in parte ai danni alle viti causati dalla siccità e dal perdurare dei danni delle gelate primaverili del 2017, nonché in maniera non secondaria da ricondursi all’annoso problema degli ungulati: “Attendiamo un intervento concreto ed operativo da parte della Regione - continua Busi - che ha dimostrato un’attenzione in più durante l’ultimo incontro che abbiamo avuto sul tema, speriamo che a piccoli passi si possa procedere verso interventi più decisi sugli ungulati in difesa del lavoro di tanti agricoltori. Il problema degli ungulati deve essere oggetto di impegno collettivo anche da parte dei cacciatori che non possono continuare a nascondersi dietro alibi ormai poco credibili per meri interessi di categoria."
Lisa Baracchi
MSC CROCIERE DAL 2019 ELIMINA LA PLASTICA MONOUSO DA TUTTA LA FLOTTA
- Il Plastics Reduction Programme di MSC Crociere mira abolire l’utilizzo di prodotti monouso in plastica su tutta la flotta entro marzo 2019.
- Dalla fine del 2018 saranno completamente abolite le cannucce in plastica e sostituite con alternative compostabili e biodegradabili al 100%.
- Obiettivo: ottenere una certificazione internazionale per tutte le pratiche di riciclo dei materiali di bordo e di terra.
MSC Crociere, la più grande compagnia di crociere a capitale privato e leader in Europa, Sud America, Sud Africa e Golfo Persico,
ha presentato oggi un nuovo capitolo del suo programma di gestione ambientale, annunciando l’impegno ad eliminare la plastica
monouso dall'intera flotta a livello globale e ad introdurre, ove disponibili, alternative sostenibili.
Nell'ambito del Plastics Reduction Programme, MSC Crociere eliminerà, entro la fine di marzo 2019, un elevato numero di articoli in plastica, sia a bordo delle navi sia a terra, sostituendoli con soluzioni ecocompatibili. Saranno banditi quindi tutti i sacchetti di plastica monouso, cucchiai, bicchieri, palettine da caffè e gli altri articoli monouso che saranno sostituiti da prodotti eco-friendly. La compagnia, riorganizzerà anche le cucine di bordo e i processi di preparazione del cibo per eliminare la plastica anche dalle monoporzioni (pirottini, confezioni di marmellata o yogurt).
Un primo passo concreto già intrapreso dalla Compagnia vedrà, entro la fine del 2018, la sostituzione di tutte le cannucce di plastica con alternative compostabili e biodegradabili al 100%.
Le bevande di bordo non saranno più servite con la cannuccia riducendone così il consumo complessivo del 50% e, gli ospiti che ne faranno richiesta, potranno comunque scegliere tra una gamma di opzioni ecocompatibili realizzate con resine biodegradabili al 100%, con fonti rinnovabili (acido polilattico a base di mais o zucchero, bambù, carta) o altri materiali ecologici. La stessa opzione sarà offerta anche in tutti gli uffici a terra e durante le escursioni.
L’impegno di MSC Crociere si spingerà anche oltre, cercando di collaborare con tutti i fornitori della catena logistica con l’obiettivo di rimuovere la plastica, ove possibile, anche da tutti gli imballaggi.
"Il Programma di MSC parte da un assunto molto semplice: la plastica non appartiene al mare e non la vogliamo più su nessuna delle nostre navi", ha dichiarato Leonardo Massa Country Manager Italia di MSC Crociere. “In questi anni l’industria crocieristica ha fatto grandi passi avanti per eliminare o sostituire la plastica monouso dalle sue attività e noi di MSC abbiamo deciso di intraprendere un viaggio diretto verso la piena sostenibilità. Se da dicembre 2018 elimineremo le cannucce e da marzo 2019 tutti gli altri contenitori monouso in plastica, voglio ricordare già oltre 10 anni (2009) fa abbiamo sostituito shampoo e docciaschiuma in monodose con erogatori ricaricabili presenti in ogni cabina. Un ulteriore passo in avanti sarà quello di eliminare la plastica anche da tutta la catena di fornitura, per questo abbiamo chiesto a tutti i nostri fornitori di essere anche nostri partner in questo viaggio”.
Pierfrancesco Vago, Executive Chairman di MSC Crociere, ha dichiarato: "La mission di MSC Crociere è quella di fornire ai nostri ospiti le migliori esperienze di vacanza sul mare e ci impegniamo farlo in modo sostenibile. È per questo che abbiamo da tempo intrapreso un viaggio volto alla continua riduzione dell'impatto ambientale delle nostre navi. L'imminente eliminazione degli oggetti monouso in plastica su tutta la nostra flotta è un ulteriore passo in avanti in questa direzione. Questa decisione, che si inserisce nel più ampio programma globale di gestione ambientale, rappresenta un ulteriore tassello a sostegno del nostro impegno per la conservazione e la protezione della risorsa più preziosa del nostro pianeta: i mari e gli oceani".
Nell’ambito del suo programma globale di gestione ambientale, MSC Crociere ha adottato negli anni numerose misure capaci di ridurre l’impatto delle sue attività, tra queste ricordiamo gli impianti di riciclaggio all'avanguardia e gli efficienti sistemi di gestione dei rifiuti che contraddistinguono ogni nave della flotta. Un pool di Environmental Officers si assicura che tutta la flotta applichi in maniera efficace le politiche e la vision della Compagnia. E, attraverso un attento programma di formazione, MSC Crociere mira all’eccellenza in questo ambito con l’obiettivo di migliorare la gestione dei rifiuti e il loro riciclo. Un programma cui contribuiscono fattivamente anche tutti i dipendenti della Compagnia che ogni giorno si impegnano a smaltire e riciclare correttamente tutti quei rifiuti che ancora non possono essere sostituiti con alternative eco-friendly.
Per ottenere l’eccellenza anche in questo ambito, MSC Crociere collaborerà con una primaria società di certificazione per far sì che il riciclo dei rifiuti e l’impegno in ambito ambientale siano trasversali a tutte le attività, di bordo e di terra, della compagnia e possano quindi fregiarsi di una certificazione rilasciata da un ente esperto. Già oggi lo smaltimento e la separazione dei rifiuti rispettano le normative MARPOL e i principi stabiliti dall’Associazione CLIA per la prevenzione dell’inquinamento marino così come monitorato e certificato dal sistema di controllo implementato dalla compagnia.
Pierfrancesco Vago ha concluso: "Stiamo valutando la possibilità di lavorare assieme a una società di certificazione leader a livello mondiale per far sì che tutti gli articoli in plastica rimanenti, per i quali non esistono ancora delle soluzioni alternative, siano effettivamente e correttamente riciclati. In questo modo, indipendentemente dal luogo in cui sono impiegate le nostre navi, sarà possibile garantire che tutti gli articoli in plastica, non solo non abbiano un impatto sul mare, ma nemmeno sulla terraferma, a beneficio delle popolazioni e dei territori che ci ospitano".
Matteo Inverno
TEDALDI: PRIMA AZIENDA PRODUTTRICE DI UOVA CON CERTIFICAZIONE FRIEND OF ATHE EARTH
Il Primovo Tedaldi è attento all’uomo, all’animale e all’ambiente; viene prodotto in un allevamento a terra dove le galline hanno una maggiore libertà di movimento grazie ad una densità di carico ridotta del 20% rispetto ai limiti di legge, secondo i requisiti essenziali imposti dalla certificazione in materia di benessere animale; il pulcino maschio è maggiormente tutelato e ne viene garantita la crescita. Inoltre, fin dal primo giorno di vita dell’animale, non vengono utilizzati antibiotici. Gli animali vengono alimentati con mangimi Ogm free e 100% vegetali, naturalmente ricchi di omega 3.
L’intero ciclo produttivo è alimentato da energia rinnovabile al 100% ottenuta grazie all’installazione di un impianto fotovoltaico e dall’acquisto di energia da fonti rinnovabili. In aggiunta, a cadenza settimanale, la pollina viene raccolta e ceduta ad un’azienda terza per la produzione di biogas. Altro aspetto significativo per la sostenibilità dell’allevamento è il controllo costante delle emissioni di gas serra, ammoniaca e anidride carbonica, ridotte grazie al drastico ridimensionamento della densità di carico e alla presenza di un impianto di ventilazione che mantiene le condizioni microclimatiche e ambientali ad un livello ottimale.
Roberta Tedaldi, presidente dell’azienda, ha commentato: “Siamo molto felici di aver ottenuto per primi la certificazione Friend of the Earth. Da sempre siamo attenti all’ambiente, ma sentivamo il bisogno di fare ancora di più andando incontro alle esigenze del consumatore che sempre più attento ai temi della sostenibilità. Questo progetto intende mettere Persone, Animali e Ambiente, tutti su un unico piano”.
“L’adesione al progetto Friend of the Earth di un’azienda storica come Tedaldi è per noi motivo di orgoglio e di speranza” ha dichiarato Paolo Bray, fondatore e direttore di Friend of the Earth. “Nelle nostre attività quotidiane in Italia stiamo riscontrando un forte interesse delle aziende di allevamento e agricole ad impegnarsi concretamente nella salvaguardia dell’ambiente e nel rispetto del benessere animale attraverso piccoli gesti, come anche l’introduzione di tecnologie più avanzate”.
L’azienda è risultata conforme ai requisiti di responsabilità sociale richiesti dalla certificazione.
Vedi il video di Primovo, primo uovo sostenibile Friend of the Earth, qui.
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Friend of the Earth è uno schema internazionale di certificazione di prodotti ottenuti da agricoltura e allevamento sostenibili nato nel 2013. Lo standard di certificazione è stato sviluppato seguendo le linee guide SAFA dettate dalla FAO, e i suoi principi si basano sulla salvaguardia e sulla tutela dell’intero ecosistema nel quale le aziende svolgono la loro attività, su una produzione agricola integrata, sul rispetto del benessere animale, sull’efficienza energetica, sull’ottimizzazione delle risorse, sulla conformità alle normative, sul rispetto delle condizioni dei lavoratori impiegati in tutto il processo produttivo.
Debora Malaponti
"BUONI PASTO: NECESSARIA UNA VERA RIFORMA"
La richiesta di Fipe, Fida, Federdistribuzione, Ancc-Coop, Ancd-Conad e FIEPeT- Confesercenti al vicepremier e Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Di Maio per la convocazione di un tavolo finalizzato a rifondare il mercato dei buoni pasto
"Il sistema dei buoni pasto è fuori controllo e deve essere rifondato. Primo passo per ripartire, un tavolo con il vicepremier e Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio che veda il coinvolgimento di tutte le associazioni della ristorazione e del dettaglio alimentare". Questa la richiesta avanzata congiuntamente da Fipe-Federazione Italiana Pubblici Esercizi, Fida-Federazione Italiana Dettaglianti Alimentari, Federdistribuzione, Ancc-Coop, Ancd-Conad, FIEPeT-Confesercenti, attraverso una comunicazione ufficiale inviata al Ministro. Il fallimento di QUI!Group è solo la punta di un iceberg che nasconde molte altre insidie per gli utilizzatori dei buoni pasto e per le migliaia di imprese della ristorazione e del dettaglio alimentare che ogni giorno sono chiamate a misurarsi con questo servizio.
In questi ultimi anni sono stati numerosi gli interventi normativi per mettere argine alle innumerevoli distorsioni del mercato, ma occorre prendere atto che nessuno è stato risolutivo e che, al contrario, il sistema continua a peggiorare. Il livello delle commissioni a carico della rete degli esercizi convenzionati ha ormai sfondato, in alcuni casi, la soglia del 20%. Non c’è altro Paese in cui sui buoni pasto le cose funzionino così. L’ultimo intervento effettuato l’anno scorso sul codice degli appalti, allo scopo di ridurre alcuni effetti distorsivi, ha sortito risultati diametralmente opposti. Si è ormai innescato un sistema che costa agli esercizi convenzionati, che erogano ogni giorno un servizio indispensabile per i lavoratori, almeno 500 milioni di euro all’anno. Siamo ad un punto di non ritorno. Occorre rifondare il modello su nuove regole che vorremmo sottoporre all’attenzione del vicepremier Di Maio e che aspetti amo di discutere al tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico.
Deborah Moleri