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“C’ERA UNA VOLTA LA CENA”
SALUTE ALIMENTARE INFANTILE: IN ITALIA, 1 MILIONE 300 MILA MINORI A RISCHIO DENUTRIZIONE NELLE FAMIGLIE IN POVERTÀ. HELPCODE, INSIEME AL GASLINI, LANCIA LA CAMPAGNA “C’ERA UNA VOLTA LA CENA”
Anche in Italia, la malnutrizione infantile rappresenta oggi un fenomeno sempre più diffuso e paradossale:
da un lato, ci sono quasi 1 milione e 300 mila minori a rischio denutrizione;
dall’altro, 1 bambino su 3 risulta obeso o in sovrappeso.
Garantire un’alimentazione adeguata ai bambini delle famiglie in povertà e fornire supporto medico per monitorarne lo stato di salute è l’obiettivo principale della campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi promossa da Helpcode, insieme all’Ospedale Gaslini di Genova.
Nel nostro Paese, sono quasi 1 milione e 300 mila i minori che vivono in condizioni di povertà assoluta non riuscendo ad alimentarsi in modo adeguato. E la malnutrizione infantile apre la strada - contrariamente a quanto si pensi - all’obesità: infatti, 1 bambino su 3 in Italia è in sovrappeso o obeso a causa di abitudini alimentari non corrette e uno stile di vita sedentario.
È questa l’allarmante fotografia sul fenomeno della malnutrizione infantile presentata in occasione della “Giornata mondiale contro l’Obesità” (11 ottobre 2018) da Helpcode Italia Onlus- organizzazione no profit che lavora in Italia e nel mondo dal 1988 per garantire ad ogni bambino e bambina un’alimentazione adeguata, un’istruzione di qualità e cure in caso di malattie - attraverso il 1° Report sulla Salute Alimentare Infantile, realizzato in collaborazione con l’Istituto Giannina Gaslini di Genova, e il lancio della campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “C’era una volta la cena”.
La malnutrizione infantile – che sta acquisendo una portata sempre maggiore anche in Italia – rappresenta, infatti, uno dei maggiori problemi di salute pubblica nel mondo; si tratta di un fenomeno complesso, che presenta due facce: da un lato, quella della denutrizione (nel mondo si contano circa 51 milioni di bambini gravemente denutriti) e dall’altro, quella dell’obesità (negli ultimi 40 anni, il numero dei bambini e adolescenti obesi – tra i 5 e i 19 anni di età - è più che decuplicato, passando da 11 a 124 milioni).
“Denutrizione e obesità non sono condizioni tra loro estranee – dichiara Giorgio Zagami, Presidente di Helpcode Italia Onlus. “È molto probabile che una persona obesa ha mangiato male nella sua infanzia. È quindi fondamentale lavorare con i bambini fin da tenera età e con le donne durante la gravidanza. Per questo vogliamo accompagnare le famiglie, soprattutto quelle che si trovano in condizioni di difficoltà economica, per aiutarle a far mangiare bene i propri figli. Il nostro progetto, C’era una volta la cena, ha l’obiettivo di prevenire ed eliminare la malnutrizione infantile attraverso aiuti concreti e una maggiore educazione alimentare. Il progetto, grazie all’utilizzo dei nuovi media si rivolge alle famiglie, alle scuole, ai decision makers e a tutte le componenti della società. Non vogliamo solo dare consigli e aiuti ma vogliamo iniziare un dialogo diretto e costruttivo perché siamo convinti che comprendere sia un buon inizio per risolvere. Infine, come accade per tutti i progetti di Helpcode, abbiamo previsto un’attività di monitoraggio sull’efficacia dell’azione e sull’utilizzo dei fondi” .
POVERTA’ EDUCATIVA + POVERTA’ ECONOMICA = POVERTA’ ALIMENTARE
Tanto nei paesi ricchi quanto in quelli a basso reddito, il meccanismo alla base della correlazione tra povertà economica e obesitàappare ormai consolidato: quando le risorse per il cibo scarseggiano e diminuiscono i mezzi per accedere a un’alimentazione sana, ci si affida ad alimenti meno salutari che possono portare a sovrappeso e obesità. Di fatto, la malnutrizione porta- contrariamente a quanto si pensi - all’obesità, che non è mai sintomo di opulenza,ma di dieta contrassegnata da un consumo preoccupante di junk food, cibo spazzatura, bevande dolci e gassate, alimenti con scarsi nutrienti e alto livello calorico.
“L’obesità nel mondo sta aumentando a ritmi allarmanti ed è ormai universalmente riconosciuta come una patologia, per la cui cura non esiste una risposta farmacologica, ma si rende necessario un investimento culturale in chiave preventiva – sostieneHelpcode Italia. “Inoltre, se vogliamo raggiungere l’obiettivo ‘zero fame’ entro il 2030 serve un deciso cambio di rotta: le cause della malnutrizione infantile, di fatto, non sono da ricercare solo nella mancanza di risorse economiche, ma anche nella diffusa carenza di una cultura dell’alimentazione”.
ITALIA AI PRIMI POSTI IN EUROPA PER TASSI DI OBESITA'
Oggi, in Italia, 1 bambino obeso o sovrappeso+nostro Paese, malgrado i miglioramenti registrati negli ultimi 10 anni, si colloca al secondo posto in Europa per diffusione dell’obesità infantile i maschi (21%) e al quarto per obesità infantile femminile.
Scendendo nel dettaglio, in Italia il 21,3% dei bambini è in sovrappeso e il 9,3% risulta obeso. Le cause di questi fenomeni sono da ricercare nelle abitudini alimentari non correttee nei comportamenti sedentariadottati (in particolare, l’8% dei bambini salta la prima colazione; il 33% consuma una colazione non adeguata e il 36% assume ogni giorno bevande zuccherate e/o gassate). L’impatto di tutto ciò sul Sistema Sanitario nazionale è stimato in 4,5 miliardi di euro all’anno.
Secondo i dati dell’OMS, è proprio la malnutrizione corresponsabile di oltre 3 milioni(pari al 45%) di tutte le morti infantili sotto i 5 anni; inoltre, i bambini e gli adolescenti affetti da obesità e sovrappeso sono esposti fin da piccoli a difficoltà respiratorie, problemi articolari, mobilità ridotta, ma anche disturbi dell'apparato digerente e di carattere psicologico.
Obesità e sovrappeso diventano anche fattori di rischio per le principali malattie cronicheche si sviluppano in età adulta. Infatti, chi è obeso in età infantile, lo è spesso anche da adulto; aumenta quindi il rischio di sviluppare precocemente fattori di rischio di natura cardiovascolare (ipertensione, malattie coronariche, tendenza all’infarto) e condizioni di alterato metabolismo (come il diabete di tipo 2 o l’ipercolesterolemia). Conseguenza di ciò è che, nella sola Unione Europea, 2,8 milioni di morti all’anno sono dovute a cause associate con il sovrappeso e l’obesità.
CONTRO LA MALNUTRIZIONE INFANTILE: AL VIA LA CAMPAGNA “C’ERA UNA VOLTA LA CENA”
Offrire assistenza concreta ai bambini a rischio malnutrizionea causa del disagio economico delle loro famiglie è la finalità principale della campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi“C’era una volta la cena”, cheHelpcode ha realizzatoin collaborazione con l’Ospedale Gaslini di Genova.
La campagna, ai nastri di partenza, ha l’obiettivo di finanziare un progetto di “Assistenza ed Educazione Alimentare”,tramite un programma di “Cash and Voucher”, per garantire ai bambini bisognosi i mezzi per una sana e corretta alimentazione: ogni famiglia assistita riceverà, infatti, un codice che la collegherà a un supermercato, all’interno del quale verrà preselezionata una lista di prodotti salutari e idonei alla composizione familiare, selezionati dai nutrizionisti dell’Ospedale Gaslini. Le famiglie beneficiarie potranno recarsi nei supermercati convenzionati, scegliere gli alimenti necessari al proprio fabbisogno e, per pagare, presentare il codice ricevuto da Helpcode.
Helpcode opererà, inoltre, anche nelle scuoletramite laboratori educativi, formazione del personale, diffusione di strumenti informativi (libri, giochi, applicazioni) per promuovere una corretta educazione alimentare e prevenire la malnutrizione.
Per sostenere Helpcode in questo progetto, dal 9 ottobre sarà possibile effettuare una donazione tramite il sito www.helpcode.org
Per maggiori informazioni:
Ufficio Stampa c/o INC – Istituto Nazionale per la comunicazione
Elena Mastroieni 06.44160843 - 334.6788706 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Francesca Riccardi 06.44160887 - 335.7251741 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Barbara Cimino 06.44160884 – 335.5445420 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Helpcode Italia: Andrea Ghianda 349 3511290 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
XVIII EDIZIONE DELLA SETTIMANA DELLA LINGUA ITALIANA NEL MONDO
L’italiano e la rete, le reti per l’italiano: gli incontri dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma per la XVIII edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo
Martedì 16 ottobre e martedì 23 ottobre - Istituto Italiano di Cultura “C.M.Lerici” – Auditorium Nervi
Il rapporto fra la nostra lingua e il mondo di internet, i continui e repentini mutamenti che essa attraversa, le prospettive dischiuse dalle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione: sono solo alcuni degli argomenti che verranno discussi a Stoccolma durante la XVIII Edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, quest’anno a tema L'italiano e la rete, le reti per l'italiano. Nella suggestiva cornice dell’Auditorium Nervi dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma “C.M. Lerici” – con sede nell’edificio progettato da Gio Ponti 60 anni fa, esempio tangibile della concezione artistica inclusiva e orientata alla condivisione del famoso architetto – il pubblico avrà l’occasione di riflettere, insieme alle coppie formate da Mauro Covacich e Alessandro Beretta e Federica Manzon e Giorgio Vasta, sulle implicazioni e i molteplici significati della parola “rete”, da trama che abbraccia e comprende aiutando a superare barriere fisiche e linguistiche, a terreno multiforme esposto a modifiche e cambiamenti costanti e inarrestabili.
Il focus dei due appuntamenti in programma martedì 16 e martedì 23 ottobre sarà il carattere camaleontico della nostra lingua, diversa secondo i contesti, l’oralità o la scrittura, l’età di chi parla e di chi ascolta. Con un denominatore comune: il bisogno di interagire. A quale alfabeto sentimentale fanno ricorso gli appartenenti a una generazione nata e cresciuta senza internet ma che nella tecnologia scopre nuove possibilità mai immaginate? E quali sentimenti riescono a esprimersi proprio grazie ai social che, mentre illudono con l’immediatezza del contatto, permettono invece di re-inventarsi come novelli Cyrano? Che si tratti di narrativa come di giornalismo, l’interrogativo di partenza è il medesimo: come dare voce al nostro pensiero.
A rispondere per primo sarà lo scrittore Mauro Covacich che, insieme al giornalista del “Corriere della Sera” Alessandro Beretta, incontrerà i suoi lettori svedesi martedì 16 ottobre alle ore 18. A partire dai suoi due libri A perdifiato (Mondadori, 2003) e La sposa (Bompiani, 2014), entrambi pubblicati in Svezia dalla casa editrice Contempo, l’autore riflette sulla Parola che connette chiudendo l’incontro con un reading molto personale, tra memoria privata e moderni strumenti di comunicazione: il racconto, già apparso sulle colonne de “la Lettura” – il supplemento domenicale del quotidiano di via Solferino – di come sua madre a 77 anni abbia sconfitto la solitudine della senilità servendosi di un antidoto tipicamente giovanile: Facebook.
Proprio il digitale è al centro del dialogo di martedì 23 ottobre, sempre alle ore 18, tra Federica Manzon e Giorgio Vasta, che delineano una inesplorata geografia dei sentimenti percorrendo i nuovi sentieri aperti dalla modernità. Quali sono i meccanismi e le peculiarità della scrittura online? Se è vero, come affermava McLuhan, che “il medium è il messaggio”, come possiamo riportare i contenuti al centro della scena? Una scrittrice che ha dedicato il suo ultimo romanzo al potere e alle illusioni delle relazioni virtuali si confronta con un collega, pioniere della letteratura nata e letta su internet, per individuare le nuove metriche della scrittura 2.0.
Ufficio stampa
Ex Libris Comunicazione
“UNO SGUARDO SUL FUTURO DELLA SOSTENIBILITA' VITIVINICOLA - DALLA GENETICA ALL'ANALISI SENSORIALE“
Al Convegno Tecnico Scientifico sul tema
“Uno sguardo sul futuro della sostenibilità vitivinicola - Dalla genetica all’analisi sensoriale “
Che si svolgerà Sabato 20 ottobre 2018 alle ore 9.30 Presso la Sala Mosaico della Camera di Commercio di Bergamo
Con moderatore:
Giorgio Lazzari – Segretario della Strada del Vino e dei Sapori della Valcalepio Interverranno:
Attilio Scienza – Professore presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano – “Uno sguardo sul futuro: perché è necessario un cambio di paradigma nella ricerca viticola europea”.
Stefano Bertacchi – Ricercatore presso l’Università degli Studi Milano Bicocca – "Essere o non essere OGM? Le biotecnologie dalle piante ai lieviti".
Valerio Mazzoni – Centro Ricerca e Innovazione Fondazione Edmund Mach San Michele all’Adige – “Confusione vibrazionale per la gestione delle cicaline della vite. Bilancio dopo due anni di prove in vigneto”.
Diego Begalli – Professore presso la facoltà di Enologia dell’Università degli Studi di Verona – “Il valore di mercato delle certificazioni di sostenibilità”.
Luigi Odello – Centro Studi Assaggiatori Brescia – “La sostenibilità sensoriale” a cura di Luigi Odello e Gianpaolo Braceschi.
AL TERMINE DELLA TAVOLA ROTONDA VERRANNO ANNUNCIATI I VINI VINCITORI DEL 14° CONCORSO ENOOGICO INTERNAZIONALE “EMOZIONI DAL MONDO: MERLOT E CABERNET INSIEME”
MILANO WINE WEEK. UNIONE ITALIANA VINI PROTAGONISTA TRA DIBATTITO POLITICO E CELEBRAZIONI
Martedì forum con Ministro Centinaio e venerdì tavola rotonda per i 90 anni del Corriere Vinicolo
“Unione Italiana Vini interverrà da protagonista alla Milano Wine Week, un evento che potrà diventare una nuova interessante vetrina per il nostro settore, alla quale guardiamo con interesse e attenzione. Auspichiamo che durante questa settimana ricca di incontri e di confronti, venga favorita la ricerca di proficue sinergie tra i vari operatori del settore. Con questo obiettivo, domani, un importante team di imprenditori di aziende associate interverrà al Wine Business Forum. Le sintesi dei dibattiti saranno raccolte in un documento ufficiale che, in serata, verrà consegnato al Ministro Gian Marco Centinaio per condividere con Lui esigenze ed urgenze del nostro comparto, così rilevante per l’economia del Paese”.
Con queste parole Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini, interviene in occasione dell’inaugurazione ufficiale della prima edizione della Milano Wine Week, in programma dal 7 al 14 ottobre 2018 a Milano, dove la principale associazione di categoria del settore vitivinicolo italiano interverrà da protagonista. Martedì 9 ottobre 2018 alle ore 19.45, è previsto l’incontro con Gian Marco Centinaio, Ministro delle Politiche Agricole e del Turismo, al quale verrà consegnato il documento prodotto al termine del think thank “Milano Wine Business Forum”. Nel testo ufficiale confluiranno le riflessioni e le richieste dei leader del settore-vino, divisi in cinque tavoli di lavoro (Internazionale, Innovazione, Finanza e Credito, Comunicazione e Commercio), che si riuniranno durante la mattinata.
Dopo il dibattito politico, uno degli appuntamenti più attesi della settimana, sarà quello con la tavola rotonda “Il vino in Italia. C’era una volta…”, in programma il 12 ottobre alle ore 17.00 presso Palazzo Bovara (Corso Venezia 51, Milano), durante la quale sarà presentato in anteprima un estratto del volume ‘antologico’ per celebrare i 90 anni di storia del Corriere Vinicolo, realizzato in collaborazione con il Corriere della Sera, dal titolo: “Si pubblica il sabato. 90 anni di storia del Corriere Vinicolo”.
“Il momento più significativo per noi durante questa edizione della Milano Wine Week – continua Ernesto Abbona – sarà la celebrazione dei 90anni del Corriere Vinicolo. Avremo occasione di riflettere sulla storia del vino e della nostra associazione ripercorrendo, dalle origini ad oggi, la vita del nostro giornale. Il Corriere Vinicolo è stato, e continua ad essere, il miglior testimone dei vari cambiamenti che il settore vitivinicolo ed il vino italiano hanno vissuto a partire dagli anni ‘30 del secolo scorso. Per rendere omaggio a questa lunga vicenda editoriale – conclude Ernesto Abbona – stiamo realizzando un volume che ci aiuterà ad analizzare e comprendere le trasformazioni intervenute, nel corso di tanti anni, nel comparto enologico, a partire naturalmente dal vigneto per giungere alla cantina, ai mercati ed allo stile di raccontarne le esperienze e le vicende”.
Durante l’incontro di venerdì interverranno: Ernesto Abbona (presidente UIV), Giulio Somma (direttore de ‘Il Corriere Vinicolo’) Luciano Ferraro (caporedattore centrale de ‘Il Corriere della Sera’), Federico Gordini (presidente Milano Wine Week), Attilio Scienza (professore di Viticoltura Università degli Studi di Milano), Luigi Moio (professore di Enologia Università degli Studi di Napoli), Daniele Cernilli (giornalista e direttore di Doctor Wine) ed è previsto l'intervento di Giovanni Mantovani (direttore generale Veronafiere).
Seguirà una degustazione dedicata ai vini presentati dalle “aziende del novantesimo”. 14 imprese di lunga tradizione, protagoniste della storia del vino italiano: Marchesi di Barolo, Frescobaldi, Ruffino, Gruppo Italiano Vini, Zonin1821, Vinicola Decordi, Cavit, Mezzacorona, Schenk Italian Wineries, Rivera, Banfi, Botter, Mondo del vino, Vite Colte Terredavino.
Federico Fusca
VINO, CONTROLLO DEI CARABINIERI SU VENDEMMIA
Consorzio Vino Chianti: “Fondamentale garantire provenienza e la qualità dell'uva contro la concorrenza fraudolenta”
“La nostra arma contro la concorrenza sleale è la qualità del prodotto e della produzione per questo voglio ringraziare il Comandando dei Carabinieri di Firenze per l'azione di controllo sulla vendemmia”. Così il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi saluta l'azione dell'Arma nei vigneti per verificare che non vi siano irregolarità nella raccolta, nella produzione (comprese situazioni di lavoro nero) del vino Chianti.
“Le nostre imprese – spiega Busi - sono tenute e seguire un protocollo molto rigido per poter esporre sulle proprie bottiglie la Denominazione di Origine Controllata e Garantita di Chianti. Si tratta di azioni e regole che comportano costi non indifferenti, ma che sono necessarie per garantire che la qualità del prodotto che arriva sulle tavole delle famiglie e dei ristoranti sia quello che il consumatore cerca e paga.
Purtroppo la contraffazione, come succede per molti marchi Made in Italy, è un nemico pericolosissimo perché inganna il consumatore e colpisce le aziende serie e sane. Che l'Arma di Firenze anche attraverso i carabinieri forestali, i Nas e il Nucleo ispettorato del lavoro stia ponendo la propria attenzione sul mondo del Chianti quindi per le nostre imprese è una garanzia che gli organi preposti in toto si impegnino per tutelare il lavoro delle aziende che operano legalmente.”
Lorenzo Galli Torrini