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VITICOLTURA EROICA, UN SIMBOLO PER L'AGRICOLTURA DI MONTAGNA
Il presidente Gaudio al Cime di Milano e al Forum agricoltura di montagna di Roma
Occasione di confronto e il luogo di condivisione delle proposte per la valorizzazione e lo sviluppo duraturo delle aree montane
L’agricoltura di montagna ha un ruolo fondamentale per la corretta gestione del paesaggio, la conservazione della biodiversità, il sostegno all’economia locale e il contrasto all’abbandono. Di questo si è parlato al “Forum agricoltura di montagna. Prospettive e sfide per il 2020” che si è svolto a Roma e ha visto l’intervento del presidente Cervim Roberto Gaudio, nella prima sessione “Prodotti e filiere di montagna, diversificazione e reddito: opportunità per accrescere la competitività e la resilienza dei sistemi montani”. All’evento hanno preso parte tra gli altri il Vice Ministro all’Agricoltura, Andrea Olivero, il Presidente della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Luca Sani ed il Presidente nazionale dell’UNCEM, Enrico Borghi.
Il Forum ha rappresentato un’occasione di confronto e il luogo di condivisione delle proposte per la valorizzazione e lo sviluppo duraturo delle aree montane.
«Oltre a presentare l’esperienza e le attività del Cervim - sottolinea Gaudio – è stata anche l’occasione per evidenziare, ancora una volta, come la viticoltura eroica rappresenti un valore aggiunto essenziale nell’economia di questi territori e come i legislatori, a tutti i livelli, debbano mettere in condizione i viticoltori di lavorare al meglio garantendo così una continuità operativa alle aziende presenti e favorendo l’insediamento di nuove giovani realtà»
A Milano inoltre, il presidente Cervim, ha preso parte ad un workshop all’interno dell'evento CIME. Nell’ambito di Italian Mountain Lab, una piattaforma diffusa e partecipata per la ricerca e lo sviluppo delle montagne italiane nel contesto europeo, il presidente Gaudio è intervenuto all’incontro delle Reti nazionali per le montagne, “In movimento tra reti e network nazionali per la ricerca e lo sviluppo della montagna in Italia: valori, visione, mission , geografia, strategie e community di riferimento”.
CERVIM
Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia,
Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana
QUANDO LO SPORT E’ SPETTACOLO
Non un semplice saggio di fine anno per l'Artistic Roller Team. Quello che si terrà a Varazze domenica 17 alle ore 15:00 non sarà un classico incontro sotto l'albero per atleti e famiglie.
Infatti, oltre alle esibizioni dei tanti giovani pattinatori della Società, che si allenano nelle due sedi di Voltri e Arenzano, il programma prevede alcuni momenti di grande emozione.
Cominciamo dalle due ospiti del Gala, entrambe Liguri:
Silvia Lambruschi è stata più volte campionessa Italiana, Europea e Mondiale, ma è tuttora una delle migliori pattinatrici Italiane è ha partecipato anche agli ultimi Mondiali.
Greta Piccardo è uno dei più promettenti talenti in Italia, già vice-campionessa europea juniores, fa parte della nostra Squadra Nazionale.
Potrebbero bastare queste due stelle per illuminare questa giornata di sport. Ma non è così. La cronaca sportiva degli ultimi giorni ha portato grandi novità e soddisfazioni.
Il 9 dicembre scorso, a Pesaro, si è svolta la Rassegna Nazionale UISP per Gruppi Spettacolo di Pattinaggio Artistico. L'Artistic Roller Team ha presentato due gruppi a questo appuntamento e i risultati sono stati straordinari.
Nella categoria under 14 il gruppo Silver, con la coreografia "junior Mastrchef" si è piazzata sul podio: al terzo posto con sorpresa e grande gioia per i giovanissimi atleti.
Le atlete più grandi, il gruppo Platinum, grazie alla loro tecnica e all'affiatamento, unite alla originale coreografia, un tributo al grande pittore Salvator Dalì, hanno emozionato il pubblico dell'Adriatic Arena e convinto i giudici, classificandosi al primo posto.
il Gala di Varazze sarà quindi la prima uscita in Liguria per le neo-campionesse italiane.
Aggiungiamo che vi saranno anche esibizioni su musica dal vivo, quindi l'appuntamento diventa imperdibile per tutti gli appassionati: Palazzetto dello Sport di Varazze - Domenica 17 Dicembre - ore 15.00 - ingresso gratuito
Bettina Bolla
GUIDA FLOS OLEI 2018: 99/100 ALL'IGP TOSCANO FRANCI
Se la perfezione forse non esiste, l’eccellenza è un dato di fatto, e al Frantoio Franci questa eccellenza è stata riconosciuta dalla Guida Flos Olei 2018 di Marco Oreggia, che gli ha assegnato un punteggio di 99 centesimi, a un passo dunque dalla perfezione. Fino all’edizione 2017 della guida, nessun frantoio era arrivato a un punteggio complessivo così elevato, ma da quest’anno i 99 centesimi sono stati assegnati a 8 frantoio, 6 dei quali italiani e 2 spagnoli.
Il percorso compiuto dalla famiglia Franci a partire dalla metà degli anni Novanta è stato tutto concentrato su questa ricerca dell’eccellenza, ed è stato un percorso costellato da oltre 450 premi e da una sola forte convinzione: produrre grandi extra vergine capaci di raccontare al mondo il territorio di provenienza, ossia quelle splendide colline olivate che si ergono tra il monte Amiata e la valle del fiume Orcia.
Se Montenero d’Orcia oggi è conosciuto nel mondo, molto lo si deve all’operato della famiglia Franci, che ha saputo raccontare il proprio territorio in Italia e all’estero attraverso le parole e le immagini, rendendo evidente e tangibili il profondo legame tra extra vergine e zona di produzione.
Non è un caso che sempre la Guida Flos Olei 2018 assegni all’Igp Toscano di Franci anche il premio come miglior olio extra vergine al mondo a indicazione geografica. Montenero d’Orcia diventa così uno dei luoghi deputati al mondo per la produzione di extra vergine di qualità, e la famiglia Franci ne è il suo miglior interprete.
Giorgio Franci e la sua famiglia infatti sono perfettamente consapevoli che il mestiere del frantoiano consiste in primo luogo proprio nel saper valutare e interpretare anno dopo anno le olive che arrivano in frantoio, sempre diverse a seconda dell’andamento stagionale. E gli ultimi anni sono stati un banco di prova importante per gli olivicoltori, con stagioni anomale come quella che abbiamo vissuto quest’anno, caratterizzata da forte siccità.
Eppure, grazie al controllo dell’intera filiera - dalla gestione delle piante fino alla produzione dell’olio - i Franci anche quest’anno possono guardare con soddisfazione alla campagna che si è da poco conclusa. La minore produzione di olive è stata in qualche modo bilanciata dalle rese abbondanti e dalla sanità dei frutti arrivati in frantoio.
Una produzione quantitativamente minore alle medie del frantoio, ma una qualità alta e variegata a seconda delle cultivar e dei singoli oliveti.
Giorgio Franci racconta che ogni anno “ci troviamo di fronte a olive nuove, che non saranno mai uguali a nessun’altra oliva che è entrata o che entrerà nella tramoggia”. L’esperienza, la professionalità e il grande amore per questo mestiere permettono dunque di interpretare al meglio queste “olive nuove”, e i Franci, con i loro 99 centesimi, hanno ampiamente dimostrato di saperlo fare.
Patrizia Cantini
VINO: ACCORDO FRA IL CONSORZIO VINO CHIANTI E BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA PER SOSTENERE LE AZIENDE VITIVINICOLE
Il direttore Bani (Chianti) “Fare sinergia unica strada percorribile per rilanciare economia del territorio”. Steve Hammoud conferma l’impegno di BMps al fianco delle imprese con prodotti dedicati.
Un pacchetto di misure ad hoc per la crescita a sostegno dei produttori aderenti al Consorzio Vino Chianti messo a disposizione da Banca Monte dei Paschi di Siena. E' quanto prevede l’accordo siglato dal Consorzio e dall’istituto di credito per aiutare le aziende vitivinicole toscane all'indomani di una stagione complicata caratterizzata da siccità e gelate.
BMps ha predisposto diverse linee di prodotti destinate specificatamente alle attuali e più evolute esigenze finanziarie delle imprese vitivinicole associate al Consorzio prevedendo in particolare misure a sostegno delle aziende colpite da calamità naturali.
Obiettivo del pacchetto è favorire infatti il più elevato ritorno economico possibile per le imprese e per il territorio, attraverso la promozione di una crescente qualità del prodotto, la diluizione e la programmazione delle normali vendite e, infine, la stabilizzazione dei prezzi di mercato.
“Siamo convinti che sia quanto mai necessario lavorare in sinergia sul territorio per sostenere le nostre imprese - dichiara Marco Alessandro Bani, direttore del Consorzio Vino Chianti – convinti che per risollevare le sorti della nostra economia questa rappresenti l'unica strada percorribile. Una convenzione che viene in aiuto alle nostre singole aziende proprio in quel settore agricolo che rappresenta una parte importante del PIL toscano che non può essere abbandonato.”
“Banca Monte dei Paschi di Siena si conferma al fianco delle aziende del Chianti per affrontare insieme il futuro con grande fiducia – commenta Steve Hammoud, responsabile della direzione territoriale mercato di Firenze Centro Nord di BMps -. La nostra Banca è da sempre partner principale e interlocutore forte nel mondo vitivinicolo toscano ed è per questo che abbiamo deciso di garantire misure ad hoc e soluzioni ideali per le aziende affiliate al Consorzio, per favorire la crescita e le ricadute positive dirette, nell’indotto e nell’ambiente, anche in casi di calamità naturale”.
Nello specifico, l’accordo prevede finanziamenti per i programmi aziendali di reimpianto vigneti; finanziamenti per sostenere le spese di produzione, invecchiamento e riserva, affinamento dei vini di qualità prodotti (durata massima complessiva 7 anni); e finanziamenti di durata massima di 18 mesi per sostenere le spese di produzione, affinamento, pubblicità e commercializzazione della produzione aziendale destinata all’imbottigliamento ed alla vendita con il proprio marchio aziendale o come finanziamento per le scorte di cantina.
Lorenzo Galli Torrini
Cel. +39 333-3222377
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AFFRONTIAMO LA STAGIONE FREDDA CON DOLCEHERBE
La produzione di miele, per la famiglia Rigoni, è ormai prossima ai cento anni, una storia di passione che ha avuto e continua ad avere sempre lo stesso obiettivo: l’alta qualità. Continui studi e meticolose ricerche hanno portato a risultati di grande eccellenza, quell’eccellenza che oggi si concretizza nella realizzazione di DolceHerbe, un prodotto straordinario per il nostro benessere a base di estratto di echinacea e di mieli italiani biologici selezionati per il loro contenuto in polifenoli che aiuta a mantenere le difese dell’organismo e la funzionalità delle prime vie respiratorie.
Tutto comincia con una scelta rigorosa delle migliori varietà di miele italiano monoflora che vengono lavorate “a freddo” seguendo l’esclusivo metodo Rigoni per preservarne al meglio le qualità organolettiche e i principi nutritivi.
I mieli di DolceHerbe provengono unicamente da alveari italiani situati in zone incontaminate dove si pratica l’agricoltura biologica ma, a rendere questa combinazione di Miele di Melata e di Eucalipto ancora più speciale è l’aggiunta dell’estratto di una pianta considerata tra le più efficaci nel campo della salute, l’Echinacea, dalle provate proprietà immunostimolanti.
In particolare, l’Echinacea Angustifolia risulta essere particolarmente utile nella prevenzione degli stati influenzali e delle malattie da raffreddamento e per combattere stress, sbalzi di temperatura e inquinamento. Per la realizzazione di DolceHerbe è proprio l’Echinacoside, principio attivo di questa varietà che viene utilizzato, estratto con un’innovativa modalità green, secondo la filosofia Rigoni di Asiago.
L’integratore alimentare DolceHerbe viene commercializzato nel vasetto ottagonale in vetro da 300 g distintivo della Rigoni di Asiago contenuto in una scatola con un cucchiaino dosatore. Sul vasetto sono indicati gli ingredienti (miscela di mieli, melata ed eucalipto, 97,5%; estratto di radice di Echinacea Angustifolia DC tit 4% in echinacoside 2,5%) e la dose consigliata consistente in due cucchiaini dosatori da 5 g al giorno, per almeno 30 giorni.
DolceHerbe è venduto nei Supermercati, sullo scaffale dedicato ai Mieli, al prezzo di circa euro 10,00.