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CALA IL SIPARIO SU EMERGENTE CHEF E PIZZA NORD 2023 A VILLA TERZAGHI!
Si è appena conclusa la nuova Edizione del Premio Emergente con la Selezione Nord: a Villa Terzaghi, la scuola di cucina di Carlo Cracco
Si è conclusa con successo a Villa Terzaghi (la sede del ristorante didattico e formazione voluta da Carlo Cracco) a Robecco sul Naviglio nel milanese, l'edizione NORD valevole già per il 2023 del Premio EMERGENTE, competizione riservata ai giovani chef e pizzaioli under 30 ideata ed organizzata da Witaly!
Per la categoria EMERGENTE CHEF hanno passato il turno:
- - STEFANO BATTAINI (ristorante Cucine Nervi a Gattinara) con le ricette "Calle dei Campi alla bagna freüda e Parmigiano Reggiano" e come seconda il "Reale di maiale, Oriente e foglie d’ostrica"
- - DARIO MORESCO (Ristorante Stüa de Michil dell'hotel La Perla in Alta Badia a Corvara) con le ricette "Linguine dei Campi, fieno e zigoli e come seconda ricetta "Riso Passiu, cavolo, cuore e cuore di bue"
- - IRINA STRATAN (ristorante La Paterna a Giavera del Montello Treviso) con le ricette "Paccheri dei Campi in tecia e aria al Parmigiano Reggiano" mentre l'altra ricetta che ha convinto la giuria era "Brodo acido di cervo, tartufo bianco e barbabietola"
Per la categoria EMERGENTE PIZZA NORD (ricordiamo che per regolamento il tema obbligatorio era il No-Waste) hanno passato il turno: - - FILIPPO VENTURI (Me Pizzeria & cocktail room di Ferrara) – “Tra valli e delizie” pomodoro, anguilla, chips di mais, salicornia, emulsione di olio, pecorino, acciuga e alloro.
- - FRANCESCO GABRIELE (Pizzeria Il Corso Bolzano) – "Contaminazioni – “Profumo di Salina e Dolomiti” bufala dell’Alto Adige, scarola, cappero di Salina bio Azienda agricola Caravaglio, acciughe di Aspra, datterino fresco, origano, spolverata di Grana.
- - PASQUALE PETRILLO (Pizzeria ll Fior di Latte a Baveno VB) – “Radici” crudo della Val Vigezzo, bufala, fonduta di gorgonzola, topinambur trifolati e in chips.
- - Come riserva ha convinto la giuria anche GIUSEPPE D’ANGELO (Pizzeria Acqua e farina di Priola CN) - "Delizia di stagione” verdure fresche di stagione, ricotta, granella di pistacchio di Bronte.
Emergente Pizza si è svolta in due fasi, martedì 27 settembre quando i concorrenti hanno preparato impastando a mano di fronte alla giuria l’impasto per il giorno successivo e si sono sfidati nel mentre sul tema della pizza margherita.
Il giorno successivo, 28 settembre, la sfida è stata, invece, a tema libero.
Questi i concorrenti in gara: Gustavo Correa de Il gusto Pizza a Chions (PN), Jurgen Verbofshi della pizzeria I Bravi Ragazzi a Meda MB, Gaetano Macaluso della pizzeria Da Gae Gourmet di Como, Matteo Tronci di Noloso Pizza a Milano, Andrea Brunetti di Acqua e Farina a Priola CN, Pasquale Petrillo della pizzeria Il Fiore di Latte nel Verbano, Filippo Venturi di ME Pizzeria & Cocktail Room a Ferrara, Wael Wanes di Pizza D'Amare a Milano, Daniele Cassese di Varrone Pizza Milano, Benjamin Villani pizzachef sempre a Milano della pizzeria Noloso, Giuseppe D'Angelo di Acqua e Farina a Vicenza, Fabrizio Tropea di Pizzeria Il Point ad Albairate (MI) e Francesco Gabriele della pizzeria Il Corso a Bolzano.
Il podio, cioè i primi tre classificati, disputeranno la finale ad inizio 2023.
Emergente Chef
I giovani cuochi si sono sfidati in tre batterie indipendenti con i 3 vincitori che disputeranno la Finale ad inizio 2023.
Questi i concorrenti suddivisi per batteria di gara.
Prima Batteria martedì 27 settembre
Matteo Vergine di Grow Restaurant ad Albiate (MB), Irene Zui di Alto Ristorante dell'Executive Spa Hotel a Fiorano Modenese (MO), Stefano Battaini di Cucine Nervi a Gattinara (VC), Edoardo Caldon di Fuel-ristorante in prato a Padova, Jacopo Rosti di Balzi Rossi a Frontiera San Ludovico Ventimiglia (IM).
Seconda Batteria martedì 27 settembre
Dennis Cesco del ristorante Damà del Relais Villa d'Amelia a Benevello (CN), Josè Palandra del ristorante Al Cambio di Bologna, Luca Belardinelli del ristorante Orsone a Cividale del Friuli (UD), Dario Moresco del ristorante Stüa de Michil a Corvara in Badia (BZ), Mattia Terenzi del ristorante Onda Blu a San Mauro A Mare FC.
Terza Batteria mercoledì 28 settembre
Federico Urbani, chef resident a Villa Terzaghi, Leonardo Gasperoni del Ristorante Parcoverde a San Marino, Irina Stratan del ristorante La Paterna a Giavera del Montello (TV), Francesco Polimeni del Carignano* a Torino, Denny Lodi Rizzini del ristorante Makorè di Ferrara e Samuele di Murro del Ristorante San Giorgio*a Genova.
COS'È IL PREMIO EMERGENTE?
Un format che prevede una serie di gare dedicate ai vari settori della ristorazione e ospitalità, comprende oltra ad Emergente Chef, Emergente Pizza, anche Emergente Sala, Emergente Pastry, Emergente Ricevimento. In quasi 20 anni di competizioni ha lanciato tantissimi talenti che ora sono diventati i protagonisti indiscussi del settore.
DOVE SI È SVOLTA LA SELEZIONE NORD?
VILLA TERZAGHI è la sede istituzionale del progetto didattico promosso dall’Associazione Maestro Martino presieduta dallo chef Carlo Cracco. E’ un laboratorio Ristorante Didattico che svolge un’attività continua e sistematica in cui far convergere esperienze, riflessioni e testimonianze da cui trarre spunti per la ristorazione del futuro.
I partner che hanno sostenuto questo evento: Pastificio dei Campi, Agugiaro&Figna, Urbani Tartufi, Consorzio Parmigiano Reggiano, Città di Teramo, Olitalia, Querceta, Pedemontis, Galloni Prosciutti, Giuseppe Giusti Acetaia, Valoriani Forni, Sant'Eusebio Hotel Bassano, Churchill, Missaglia 1884, Egeria acque, G-Metal, Goeldlin.
Il PROSSIMO APPUNTAMENTO?
Per la selezione CENTRO SUD il premio EMERGENTE si sposta in Umbria a Perugia il 10 e 11 ottobre presso l'Università dei Sapori!
Maria Livia Lucernari
QUEGLI SCHIZZI CHE INDAGANO L’ANIMA IN MOSTRA NELLA STORICA CANTINA SCARPA
SABATO 15 OTTOBRE ALLE 18,30 NELLA GALLERY DELL’AZIENDA DI NIZZA MONFERRATO (ASTI) INAUGURA l’ESPOSIZIONE «LA LINEA GENTILE» DI LUCIANA AME. APERTA FINO AL 12 NOVEMBRE
Bisognerà andare oltre quegli schizzi di pochi tratti per comprendere come indaghino gli aspetti più introversi dell’espressività umana: in quei volti appena accennati la bellezza classica e proporzionata della statuaria greco-romana entra in contaminazione con il mondo contemporaneo veloce e immediato, che lascia spazio alle imperfezioni del soggetto. Disegni e bozzetti dell’artista italo-svedese Luciana Ame saranno in mostra dal 15 ottobre al 12 novembre nella terra della Barbera, nelle cantine storiche di Scarpa, antica casa vinicola di Nizza Monferrato (Asti), dove dall’anno scorso è iniziata una bella sinergia tra vino, arte e territorio per dar vita a un percorso culturale nell’arte contemporanea volta anche a supportare giovani artisti emergenti. «La Linea Gentile» è il quarto appuntamento con l’arte proposto dalla cantina nicese dopo le mostre «Calici e Tessuti», «Convivium» e, ultima, «Brotraum». L’inaugurazione è sabato 15 ottobre alle 18,30 con una degustazione dei vini Scarpa.
«Un’alleanza tra cultura ed enoturismo – dice Davide Champion, Amministratore delegato di Scarpa – che diventa un’occasione in più per visitare le nostre colline in autunno. I nostri ospiti saranno accolti da un’opera originale dedicata alla nostra cantina e creata appositamente dall’artista per questa occasione: l’idea è di far comunicare i due mondi e far calare nell’atmosfera i visitatori sorprendendoli».
«Un percorso culturale intrapreso da Scarpa che ci vede in piena sintonia come Amministrazione – commenta l’assessore alla Cultura del Comune di Nizza Ausilia Quaglia - Il vino e il territorio diventano espressioni d’arte e di cultura di un luogo. È un messaggio forte per i tanti visitatori che arriveranno in questi mesi attratti dall’enogastronomia e dal tartufo».
«Il lavoro di Luciana Ame è basato su una profonda conoscenza del disegno, della grafica e della storia dell’arte - spiega il curatore Matteo Chincarini – Nella Gallery di Scarpa, spazio polifunzionale dedicato ai grandi eventi, si respirerà ancora una volta l’arte, questa volta con il velo di creatività e femminilità, trovando il giusto equilibrio tra pittura e arte dettato da quella innata voglia di bellezza e passione che spinge gli artisti a mettersi sempre in gioco, donando al mondo quel pizzico di fantasia di cui abbiamo tanto bisogno».
A questo link potete scaricare foto dell'artista, opere e cantina Scarpa: https://bit.ly/3ChY8fm
VITA E TECNICA DELL’ARTISTA: CHI È LUCIANA AME
Nelle opere di Luciana Ame il tratto diventa fluido, accompagna lo sguardo verso un insieme di segni che danno vita a degli sguardi profondi e statici. Le opere sono severe e pulite, come un interno asettico e inviolato che ci trasmette ordine e precisione nonostante il tratteggio veloce e dinamico. I dettagli, le scritte antiche e l’accostamento di figure animalesche rendono il tutto unico e metafisico. Del lavoro di Luciana Ame colpiscono la leggerezza e l’apparente semplicità ma i suoi quadri nascondono uno studio profondo di qualsiasi dettaglio, dal significato al messaggio che vuole esprimere. Nei volti dipinti si respira la classicità, la millenaria tendenza alla ricerca di bellezza senza cadere nel consueto schema geometrico. La mano dell’artista scorre libera sulla tela, come uno schizzo e una prova su di un foglio. Le linee sono abbozzate, vibranti e imperfette ma di certo nulla è lasciato al caso. Una volontà barocca di fermare l’attimo fuggente, il momento preciso di un pensiero ed una espressione. Ogni segno trasmette movimento e sottolinea un punto del viso in modo dinamico, consegnando alla vista un insieme elegante e raffinato con un approccio dinamico e un sapiente uso del tratto razionale. Le opere di Luciana Ame sono un connubio tra pittura e disegno dove i rari tocchi di colore sono graffianti e arricchiscono incondizionatamente il tutto. Luciana Ame lavora con tecnica mista su carta o tela, in genere in formati molto grandi. Ha una formazione di musica classica presso il conservatorio di Cracovia in Polonia e con le sue opere ha esposto in tutto il mondo tra Milano, New York, Lucerna, Nuova Delhi, Stoccolma e Verona.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 12 novembre 2022. La visita è compresa nella degustazione. Si prenota sul sito www.scarpawine.com. Altre info: 0141721331 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
SCARPA, ANTICA CASA VINICOLA DI NIZZA MONFERRATO
Fondata nel 1854 a Nizza Monferrato, nell’Astigiano, dal veneziano Antonio Scarpa, l’antica casa vinicola Scarpa ha da sempre messo al centro della propria attività la produzione e la vinificazione delle uve più nobili delle zone di Monferrato e Langa: in particolare la Barbera e il Nebbiolo per Barolo e Barbaresco. Grande attenzione viene riservata tradizionalmente ai vini da uve autoctone come freisa, ruché, brachetto, dolcetto.
Un’azienda che oggi prosegue lungo la via segnata da Mario Pesce, enologo nicese che dagli anni ’40 contribuì a rendere Scarpa ciò che è oggi, creatore di una delle etichette di riferimento nel mondo della Barbera, La Bogliona.
Terroir e cultura è il binomio che guida l’attività della cantina, con l’adozione di pratiche di sostenibilità nei vigneti e la scelta di lunghi tempi di affinamento in cantina. Nelle storiche cantine Scarpa a Nizza Monferrato si possono trovare bottiglie rare e vini risalenti fino alla vendemmia del 1962.
Un’esperienza unica che comprende anche tre vermouth: ricette storiche per il Bianco e il Rosso con l’utilizzo di erbe locali e l’uso di Moscato d’Asti Docg, e un nuovo prodotto assoluta novità sul mercato: un vermouth extra-dry non filtrato.
SCARPA IN NUMERI:
VIGNETI: 30 ettari (il corpo principale attorno al podere I Bricchi nella zona di Nizza Monferrato oltre alle recenti acquisizioni di 2 ettari a Verduno, nel cru Monvigliero e 2 ettari a Neive, cru Canova).
REFERENZE:
Barbera d’Asti Docg Casa Scarpa; Barbera d’Asti Docg I Bricchi; Barbera d’Asti Superiore Docg La Bogliona
Nebbiolo d’Alba Doc Bric Du Nota; Barbaresco Docg Tettineive; Barolo Docg Tettimorra; Dolcetto d’Acqui Doc; Monferrato Doc Freisa
Monferrato Rosso Doc Rouchet; Vino Rosso Selva Di Moirano; Brachetto d’Acqui;
Vermouth di Torino Rosso; Vermouth Bianco; Vermouth Extra-Dry Non Filtrato
Moscato d’Asti Docg Tacco 12
Fiammetta Mussio
Underwater Wine “Audace”
Presentato oggi in conferenza stampa il racconto “Audace”, un viaggio che dalle colline del Carso ha portato 6.492 bottiglie di Prosecco Doc Trieste a 20 metri di profondità nel Golfo di Trieste per affinarsi e maturare.
La genesi del progetto
Come molti progetti di business, anche questo nasce da due famiglie di amici storicamente dediti alla produzione di vino: Parovel e Serena. Underwater Wine rappresenta in realtà un sogno territoriale: affinare il Prosecco DOC Trieste nel suo Golfo, utilizzando l'esperienza di un grande gruppo come Serena Wines 1881 e l'estro di una azienda del Carso come Parovel vigneti oliveti 1898. Il tutto, sotto il comun denominatore dell'amicizia: unire le forze per realizzare le prime bottiglie da affinare in mare iniziando un cammino non certo facile ma sicuramente unico che parte dalle origini del Prosecco e sviluppa le sue potenzialità in maniera inedita.
I parametri di affinamento
Con il battesimo in mare delle prime 6.492 bottiglie, si è voluto varare un percorso audace, il Prosecco doc Trieste, che alla profondità di 20 m, si è affinato con parametri straordinariamente peculiari: la temperatura, la salinità, la concentrazione di ossigeno disciolto, la presenza di fosfati, silicati, nitriti, nitrati e clorofilla. Tutti questi parametri naturali mutano con le stagioni e con il passaggio dei venti garantendo ad Audace Prosecco doc Trieste spumante l'unicità gustativa e caratteriale. La Bora e lo Scirocco generano importanti oscillazioni sub-inerziali che contribuiscono al continuo movimento delle bottiglie e questo continuo cullare ha portato ad un'evoluzione singolare e straordinaria.
In una piccola area di 67 mq, in concessione demaniale, sul fondo dello specchio acqueo in Punto Franco Nuovo è stata ricreata questa cantina subacquea che ha ospitato 14 casse in acciaio per 4 mesi. Gli unici esseri viventi a controllare l’affinamento sono stati i pesci, i molluschi, le stelle marine (nelle foto attaccate ai cesti) e qualche esperto subacqueo che ha verificato l’integrità delle bottiglie.
Le coincidenze
L'anno della prima bottiglia Underwater Wine rappresenta due importanti anniversari, coincidenze se vogliamo, che si palesano nei primi passi del progetto: nel 1821, (200 anni dalla nostra vendemmia 2021 in affinamento sottomarino) lungo la costiera triestina si produceva per la prima volta il Prosecco con il metodo tradizionale di rifermentazione in bottiglia. Nel 1922 (100 anni fa), il molo San Carlo cambiava il proprio nome in “Audace” in ricordo dell'approdo della prima nave militare italiana, il celebre cacciatorpediniere. Due elementi narrativi importanti per spiegare al mondo il progetto Audace.
I soggetti coinvolti
Oltre alle cantine sopra menzionate, al progetto si affianca l’importante Agenzia Francescon e Collodi di Conegliano che rappresenta la creatività nella comunicazione di questa storia sottomarina.
Ma sono soprattutto le istituzioni che hanno sostenuto per prime “Audace” ufficialmente e con entusiasmo a partire dall’Autorità Portuale che ha dato origine alla concessione subacquea e dell’OGS, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale. Questo è in fatti un progetto “corale” e lo studio delle evoluzioni del vino sarà fondamentale anche per il proseguo del progetto stesso. Hanno dimostrato il loro entusiasmo anche i Presidenti delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, Luca Zaia e Massimiliano Fedriga, presenziando di persona alla conferenza stampa di lancio.
Le dichiarazioni
“Il progetto Audace è la conferma del dialogo, della passione per la terra e della tradizione che guarda il futuro. Mi auguro che questa modalità di affinamento subacqueo dei vini, voluta specialmente per la vicinanza ai vigneti di produzione, sia soltanto un inizio che può essere esteso a tutti i vini del Carso.”
Elena Parovel
“Audace non è solo il nome ma anche la qualità del progetto grazie al quale oggi vediamo venire alla luce delle bottiglie numerate divenute scrigno di un Prosecco prezioso, unico, il cui affinamento è stato affidato dall’uomo al mare. Un’idea originale che segna solo l’inizio di un percorso in grado di riservare future sorprese, per un vino destinato ai veri estimatori”. Luca Serena
Albina Podda
SOSTEGNI URGENTI DAL GOVERNO: FORTI PREOCCUPAZIONI PER LA CRISI ENERGETICA NEL COMPARTO VINO
CANTINA TORREVILLA DENUNCIA AUMENTI DEL 500% IN BOLLETTA
Una crisi delle materie prime che sta sfidando l’Oltrepò Pavese, territorio vitivinicolo già messo alla prova da una vendemmia resa difficoltosa dalla siccità.
Il comparto vitivinicolo aspetta risposte incisive per quanto riguarda temi attuali come la crisi delle materie prime e i rincari riguardanti l’energia, risposte che il settore si aspetta di ricevere dal prossimo governo, ora in fase di formazione.
In Oltrepò Pavese, Cantina Torrevilla ha già registrato un aumento del 500% in bolletta. Una condizione di grande difficoltà che coinvolge l’intero territorio oltrepadano e che andrà a sommarsi al pesante calo produttivo causato dalla persistente siccità della scorsa estate.
La commistione di questi avvenimenti ha destato una profonda preoccupazione nella cantina, storica realtà sociale della zona, e in tutti i produttori presenti da generazioni nel territorio. Il timore principale è legato al concreto rischio di mancanza di liquidità, causata dall’aumento dei tassi d’interesse e dal contemporaneo calo della produzione, assestatosi tra il 25 e il 40%.
“La crisi energetica e delle materie prime ci sta mettendo a dura prova. Penso di poter parlare a nome non solo della Cantina Sociale Torrevilla, ma di tutti i produttori del territorio dell’Oltrepò Pavese” - dice Massimo Barbieri, Presidente della Cantina Sociale Torrevilla - “Questa crisi, infatti, va contestualizzata all’interno di un tessuto sociale e di un territorio agricolo complesso che negli ultimi anni ha vissuto periodi di instabilità. A questa situazione preesistente si è sommata la crisi che ha oltremodo destabilizzato l’economia di tutto il settore vitivinicolo. L’obbiettivo attuale di Torrevilla è quello di tutelare il lavoro dei produttori e avere la forza necessaria per continuare a garantire i pagamenti ai suoi conferitori. I numeri però sono allarmanti: abbiamo infatti avuto un rincaro del 500% nelle bollette. Ciò che ci aspettiamo sono risposte concrete e veloci da parte degli organi competenti e delle istituzioni.”
Una situazione che rischia di incidere fortemente anche nell’anno a venire, con un 2023 dove si prevede una diminuzione dei consumi e che porterà molte aziende del territorio ad essere in difficoltà nell’anno a venire. Per questo motivo si presenta la necessità di avere progetti di applicazione del PNRR, delineati con una reale ricaduta sui viticoltori e sulle aziende agricole oltrepadane.
Anna Barbon
TERMINATA LA VENDEMMIA 2022 PER IL PRIMITIVO DI MANDURIA
Ottimo grado zuccherino, ottima qualità e grande ricchezza di profumi e colori
Terminata la vendemmia 2022 per il Primitivo di Manduria: ottimo grado zuccherino, ottima qualità e grande ricchezza di profumi e colori.
Questa l’analisi del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria a raccolta terminata.
“La vendemmia è iniziata in linea con le attese. La raccolta delle uve è iniziata l’ultima settimana di agosto ed ha toccato dapprima le zone costiere e poi le zone dell’entroterra. – afferma Novella Pastorelli, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria - Sebbene ci sia stata una riduzione della produzione del 25- 30%, la qualità è ottima. Si sono superati i 21 gradi babo in linea con la piena espressione delle caratteristiche varietali del primitivo. Questa è un’annata ricca di colori e profumi dovuti alla concentrazione fenolica e antocianinica. Grazie all’assenza di piogge fra giugno e luglio e quindi allo stress idrico prolungato che, nel caso della naturale diminuzione della resa registrata per il nostro Primitivo di Manduria, ha portato alla piena maturazione di uve sane ed esenti da problemi fitosanitari”.
“Il nostro plauso va a tutti i vignaioli che come ogni anno si sono impegnati a produrre uva di eccellente qualità grazie al loro impegno e alla loro dedizione verso i loro vigneti e alla raccolta dell’uva. Un lavoro che lascerà posto agli step successivi della filiera del vino, selezione del frutto, fermentazione, svinatura fino all’imbottigliamento finale. Il Primitivo di Manduria - conclude Pastorelli - è ormai un brand riconosciuto in tutto il mondo grazie al lavoro dei produttori e vinificatori che, con passione e abili capacità, producono questo vino straordinario. Una eccellenza italiana che ha conquistato e che continua a conquistare fette di mercato importanti”.
Daniela Fabietti