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TORNANO LE NOCI PER LA RICERCA
Il progetto di Fondazione Umberto Veronesi, in partnership esclusiva con Life, che finanzia la ricerca scientifica d’eccellenza
Life, storica azienda italiana di proprietà famigliare dedita da tre generazioni alla selezione e lavorazione della migliore frutta secca, essiccata e disidratata, rinnova il suo impegno a sostegno della ricerca scientifica al fianco di Fondazione Umberto Veronesi con la nuova edizione de “Le noci per la ricerca”.
Dal 1° al 31 marzo, acquistando le “Le noci per la ricerca”, presenti nei principali punti vendita della grande distribuzione in tutta Italia, i consumatori contribuiranno a sostenere con Life i migliori medici e ricercatori, finanziati da Fondazione Umberto Veronesi per l’anno 2021, che hanno deciso di dedicare la propria vita allo studio e alla cura di patologie che ancora oggi colpiscono numerose persone. Al progetto aderiscono concretamente tre prodotti: per ogni confezione da 90 gr di noci sgusciate, con prezzo consigliato al pubblico di 2,89€, e per ogni confezione di noce in guscio da 350 gr e 500 gr, con prezzo consigliato al pubblico rispettivamente di 3,69€ e 5,27€, saranno devoluti 50 centesimi a Fondazione Umberto Veronesi per finanziare progetti di ricerca di altissimo profilo scientifico.
Grazie alla sensibilità di Life verso il tema della prevenzione, un alimento semplice e ricco di nutrienti come la noce è diventato icona della ricerca scientifica d’eccellenza. La noce, infatti, è un alimento consigliato all’interno di una dieta sana e bilanciata. Le noci infatti, sono ricche di grassi insaturi, ovvero i grassi “buoni” che hanno effetti benefici sull’organismo. Un consumo moderato e quotidiano di questi frutti può contribuire alla salute dei vasi sanguigni, ed un apporto quotidiano di grassi mono e polinsaturi aiuta nel normale funzionamento del sistema immunitario, del metabolismo dei grassi e la normale funzione cognitiva. Una sana e corretta alimentazione è uno strumento di prevenzione quotidiano insieme ad attività fisica e astensione da fumo e alcol. La frutta secca, nelle porzioni raccomandate al giorno (1-2 da 30g) può contribuire a fornirci i grassi “buoni”, le proteine e la fibra di cui abbiamo bisogno.
Il sostegno di Life si inserisce in un’ampia collaborazione che dura da ormai diversi anni con Fondazione Umberto Veronesi con l’obiettivo di diffondere la cultura del mangiar sano e sostenere la ricerca scientifica d’avanguardia nel campo della nutrigenomica, la scienza che studia il rapporto tra gli alimenti e il nostro DNA, e della prevenzione e cura dei tumori che colpiscono le donne. Da questa collaborazione sono nati progetti importanti e di ampio respiro, come i prodotti Nutrimix Break e Nutrimix Colazione, mix di frutta secca ed essiccata indirizzati a particolari momenti di consumo, senza rinunciare al gusto, ideati con gli esperti di Fondazione Umberto Veronesi; il ricettario “Dentro al guscio”, prezioso compendio di deliziose ricette di Marco Bianchi con tutto il gusto e le proprietà benefiche della frutta secca.
“Durante questa emergenza sanitaria da Covid-19 abbiamo intensificato il nostro impegno per sostenere la ricerca scientifica d’eccellenza per combattere malattie che ancora oggi minacciano la vita di migliaia di persone e grazie al prezioso e rinnovato sostegno di Life, azienda innovativa accanto alla nostra Fondazione da anni, sarà possibile finanziare il lavoro annuale di eccellenti ricercatori.” - afferma Monica Ramaioli, Direttore Generale di Fondazione Umberto Veronesi.
“Le noci per la ricerca - prosegue Davide Sacchi, Responsabile Marketing di Life - sono un bellissimo progetto che portiamo avanti da molti anni, con orgoglio e onore, perché racchiude in sé il concetto del Bene, contribuendo al benessere del consumatore e alla ricerca scientifica: molti sono già stati i ricercatori finanziati dal progetto e siamo certi che la sensibilità dei consumatori aiuterà a sostenerne molti altri. In momenti difficili come quello che stiamo vivendo da un anno a questa parte, ci accorgiamo ancora di più quanto sia importante il sostegno in tal senso”.
“Nella mia quotidianità non manca mai la frutta secca, ma soprattutto le noci poiché sono alimenti funzionali per la nostra salute grazie alle proprietà nutrizionali. Le noci per la ricerca fanno bene il doppio perché finanziano la ricerca scientifica di Fondazione Umberto Veronesi e possono essere consumate dagli adulti e anche dai bambini” - dichiara Marco Bianchi, food mentor e divulgatore scientifico per Fondazione Umberto Veronesi e testimonial della nuova edizione de Le noci per la ricerca.
Per conoscere i punti vendita dove trovare Le noci per la ricerca è possibile consultare il sito www.fondazioneveronesi.it .
Elisa Invernizzi
LETTERA AL PRESIDENTE DI COLDIRETTI ETTORE PRANDINI E A TUTTI I PRESIDENTI DELLE ASSOCIAZIONI AGROALIMENTARI ITALIANE
Ormai è trascorso un anno da quando la pandemia ha cominciato a minacciare non solo la salute, ma anche il lavoro e il portafoglio degli italiani. Penso in particolare alla nostra filiera, quella del vino: penso alle aziende che hanno dovuto chiudere i battenti, a quelle in ginocchio a causa della crisi economica. E ad altre ancora, come la nostra Associazione di Viticoltori: aziende solide, che però devono farsi carico delle situazioni dei loro produttori e del territorio in cui operano, e che non possono certo ignorare le difficoltà di un mercato in sofferenza da mesi.
Finora ristori, agevolazioni e misure per contribuire a un parziale risanamento della crisi non sono mancati, ma rimangono tuttora insufficienti. Appelli, inviti e richieste si sono susseguiti, rivolti a chi ci governa: penso alla Lettera aperta indirizzata alla già Ministra Teresa Bellanova, chiamata a prendere coscienza di una situazione del mondo vino difficile da fronteggiare. Una richiesta di consapevolezza che, purtroppo, non ha sortito le misure auspicate, vale a dire misure volte a ridare se non vigore, almeno dignità ad un sistema, quello del vino, che fa del Made in Italy un faro di qualità in tutto il mondo.
Faro che si sta affievolendo e rischia di spegnersi, a causa delle costanti chiusure che, ricordiamolo, non colpiscono solo bar e ristoranti, ma anche tutte le filiere che ci stanno dietro, compresa quella del vino, le cui bottiglie rimangono ferme in cantina, senza poter essere vendute, senza più essere acquistate.
Possiamo sentirci tutti uniti, noi realtà di viticoltori in Italia, in queste difficoltà e in questi bisogni. Ma chi, davvero, dovrebbe farli risuonare siete voi di Coldiretti e di tutte le associazioni dell’agroalimentare italiano, realtà motivate da un solo ed unico scopo, intrinseco nella vostra stessa natura: rappresentare e tutelare gli interessi della filiera. Mai come oggi questa rappresentanza e questa tutela sono fondamentali; mai come oggi queste stesse sono mancate.
Giornali, radio e televisioni hanno riportato e trasmesso le necessità delle diverse categorie attraverso le voci dei propri rappresentanti; tuttavia, ci pare, voi Coldiretti, voi associazioni che rappresentate il mondo dell’agricoltura e del vino in Italia, non avete approfittato di questi canali di diffusione per dare spazio e voce ad un comparto che, ad oggi, è stato lasciato nell’ombra.
Abbiamo guardato, abbiamo ascoltato e abbiamo aspettato. Aspettato che Coldiretti, a cui siamo iscritti da anni, bussasse alla nostra porta, dimostrando interesse per una realtà che rappresenta oltre 200 associati in Oltrepò Pavese ed è motore di un intero territorio. Abbiamo aspettato affinché ci si confrontasse così da sottoporre i nostri problemi all’attenzione di chi ha preso parte ai tavoli aperti con le istituzioni. Ma non una visita, né una telefonata.
La speranza è pensarvi impegnati dietro le quinte, pronti a darci i risultati che un settore come il nostro merita, tramite i media e nella realtà dei fatti.
Speranza che può essere rinvigorita da una ritrovata collaborazione. Questo è un invito chiaro affinché voi associazioni – con cui da sempre cooperiamo e da cui ogni giorno vogliamo sentirci rappresentati – ricalibriate i vostri sforzi in base alla reale situazione in cui il mondo del vino versa.
Una situazione che non può permettersi di perdere occasioni come quella data dal Recovery Plan: risorse preziosissime che possono ridare slancio a tutta la filiera, a patto però che vengano impiegate in maniera concreta, con progetti pensati per garantire la sopravvivenza e la continuità delle realtà produttrici, anche quelle più piccole. Digitalizzazione, innovazione e sostenibilità sono parole chiave, ma restano parole vuote se i produttori non sono supportati con progetti concretamente attuabili e da risorse erogate in tempi utili – ovvero brevi.
Un monito che vale tanto per i massimi livelli quanto per le istituzioni a noi più vicine, come Regione Lombardia, che alla bontà delle sue proposte dovrebbe affiancare una maggiore rapidità d’esecuzione: troppe iniziative sono rimaste nel cassetto del Pirellone, perdendo la propria forza a causa di costanti rinvii, come Misura Giovani, o per la lunghezza dei tempi, come i finanziamenti del PSR, che avrebbe maggiore efficacia con uno scorrimento più veloce delle graduatorie che permetterebbe di finanziare aziende, come la nostra, che sono state ammesse ed hanno già effettuato gli investimenti, ma che sono ancora in attesa e nel dubbio di ricevere il contributo.
È l’ora della concretezza e dell’immediatezza. La promessa di un futuro di crescita può esserci fatta solo dalle istituzioni, partendo dalle reali necessità del sistema vino italiano, di cui voi, associazioni di categoria, dovete farvi mediatori. Siamo pronti a incontrarvi e a confrontarci con voi. Perché soltanto uniti abbiamo l’occasione di cambiare le cose.
Con stima
Massimo Barbieri
Presidente Associazione di Produttori Torrevilla, oltre 200 aziende in Oltrepò Pavese
TORREVILLA è l’associazione di viticoltori punto di riferimento per la viticoltura oltrepadana da 114 anni. Riunisce 200 vignaioli che ogni giorno, con fatica e dedizione, si dedicano alla coltivazione della vite su oltre 600 ettari di terreno sparsi su nove comuni lombardi. Tra le più dinamiche realtà dell’Oltrepò Pavese vitivinicolo (circa 50.000 quintali di uve lavorate ogni anno e una produzione annua attorno ai 2.500.000 di bottiglie), Torrevilla rivendica con orgoglio il suo profondo legame con il territorio, la secolare esperienza tramandata di padre in figlio, e la voglia di guardare al futuro investendo in tecnologie e collaborazioni che rendano la viticoltura sempre più efficiente e sostenibile.
TOP DOCTORS® AWARDS: 3 MEDICI GENOVESI TRA I MIGLIORI D’ITALIA (SECONDO I LORO STESSI COLLEGHI)
50 dottori di tutta Italia sono stati insigniti del prestigioso premio, che in questo anno così difficile diventa un riconoscimento all’intera categoria per lo sforzo e l’impegno dimostrato nella lotta al Covid-19
La Liguria si fa notare ai Top Doctors Awards 2020, il prestigioso premio assegnato all’inizio di ogni anno ai dottori che più si sono distinti nell’anno precedente: tra i migliori medici italiani, individuati grazie al voto dei loro stessi colleghi, ci sono infatti tre specialisti basati a Genova.
I medici liguri entrati di diritto nella classifica delle eccellenze della sanità italiana sono il Prof. Simone Ferrero (Ginecologo), la Dott.ssa Aurora Parodi (Dermatologa) e il Dott. Alberto Pilotto (Geriatra). Insieme a loro, altri 47 medici dislocati lungo l’intera penisola, in 17 diverse province, perfettamente distribuiti tra nord (20) e centro (20), mentre il sud e le isole si fermano a 10 premiati.
Nell’intento di Top Doctors® (www.topdoctors.it), azienda specializzata in servizi tecnologici per la sanità privata, l’edizione 2020 degli Awards vuole essere un riconoscimento non solo ai 50 vincitori, ma all’intera categoria, per lo sforzo e l’impegno dimostrato nella battaglia (tuttora in corso) contro il Coronavirus.
Ma come sono stati individuati i professionisti della sanità più meritevoli del riconoscimento? Ad eleggerli sono stati i loro stessi colleghi: i dottori vengono infatti periodicamente chiamati a indicare gli specialisti a cui si affiderebbero in caso di necessità o che consiglierebbero a un familiare. Sulla base delle nomination raccolte, viene poi stilato una sorta di “albo d’oro” della medicina, con i professionisti a cui un numero maggiore di votanti ha accordato la propria fiducia.
Il metodo di valutazione proprio degli Awards rispecchia pienamente quello che, in generale, è il modello Top Doctors®, basato su rigorosità, attenta selezione ed eccellenza. La piattaforma online non è infatti un semplice elenco di professionisti, ma un panel prestigioso dal quale si può venire presi in considerazione solo previa segnalazione di un collega. Una volta ricevuta la referenza, è necessario superare il più rigoroso ed eccellente processo di selezione, realizzato in collaborazione con Adecco Medical & Science, al termine del quale solo il 10% dei dottori valutati supera l’auditing di qualità ed entra a far parte del panel, a oggi composto da oltre 60.000 medici. Annualmente avviene poi un’ulteriore revisione sul panel, prendendo in esame le recensioni realizzate dai pazienti che hanno realmente effettuato una visita con il medico.
“Il 2020 è stato un anno difficile per tutti, ma ancora di più per i professionisti della sanità: per questo crediamo che il premio, simbolicamente, debba andare all’intera categoria per lo sforzo e l’impegno dimostrati” commenta Alberto Porciani, CEO di Top Doctors®. “Anche noi di Top Doctors® abbiamo da subito cercato di dare il nostro contributo. Nel pieno dell’emergenza, i nostri servizi di telemedicina sono stati incrementati e messi a disposizione dei dottori gratuitamente, con il duplice obiettivo, quando possibile, di garantire un consulto online ai pazienti le cui visite venivano annullate, oltre che di sgravare il peso sulle strutture sanitarie”.
A proposito di Top Doctors
Top Doctors® è la piattaforma online che seleziona e mette a disposizione degli utenti un panel formato dai migliori medici specialisti, centri e cliniche privati di livello internazionale. Ne fanno parte i medici più brillanti in ogni specializzazione e in ogni trattamento in Europa, America Latina, Stati Uniti e Medio Oriente.
Nata con l’obiettivo di rispondere all’esigenza di conoscere il miglior specialista al quale rivolgersi per affrontare un problema di salute, la piattaforma oggi conta 100 milioni di visite e 2 milioni di appuntamenti all’anno di pazienti che si sono affidati a questo network per la scelta di un medico in Spagna, Italia, Regno Unito, Messico, Colombia, Cile, Argentina, Stati Uniti e Arabia Saudita.
Ufficio Stampa LEWIS
Alessia Brugora – Stefano Capretti – Alice Zerbinati
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - 02 36531375
IL CHIANTI INCONTRA LA CONSOLE GENERALE AMERICANA A FIRENZE
Il presidente Busi “Il nostro vino sempre più amato oltreoceano, rafforziamo questo legame”
“Sensibilizzare i giovani al bere consapevole e alla conoscenza del prodotto”
Un “brindisi” per suggellare la storica amicizia tra la Toscana e gli Stati Uniti. Nei giorni scorsi il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi e il direttore Marco Alessandro Bani hanno incontrato la console generale Usa a Firenze Ragini Gupta.
“E' stato un incontro molto proficuo, che rafforza ancora di più il rapporto tra la Toscana e gli Stati Uniti, nel segno del vino Chianti, prodotto d'eccellenza simbolo del nostro territorio, molto amato oltreoceano. Insieme al Consolato lavoreremo per valorizzare ulteriormente il Chianti e incentivare gli scambi culturali, turistici e commerciali tra la Toscana e gli Usa, già di lunga data”.
Durante il colloquio, durato circa 90 minuti, particolare attenzione è stata posta sui giovani, per “sensibilizzare gli studenti al piacere e al valore del bere un buon bicchiere di vino, e alla conoscenza del prodotto, della sua storia, delle tecniche di produzione e delle persone che lo realizzano con impegno e passione, spesso da generazioni: il Vino Chianti non è solo un prodotto, ma racconta la cultura e la tradizione toscana”. “Siamo felici dell'esito di questo incontro – conclude Busi - e ci auguriamo di poterlo ripetere quanto prima in un contesto di ritrovata normalità.”
Clara D'Acunto
RICOMINCIARE A VIAGGIARE DALLA VAL PUSTERIA
Montagna, natura, aria salubre, ampi spazi, in un paese di 350 abitanti e in un hotel di sole 19 camere
Le giornate sono lunghe e piacevoli a Issengo, piccolo borgo proprio davanti a uno splendido e ampio bosco, con un bel laghetto a sud.
Il Gourmet & Boutique Hotel Tanzer si trova proprio in centro, accanto all’antica chiesetta, tra un vecchio maso e un prato con piccoli animali al pascolo.
L’albergo, piccolo e a gestione famigliare, si è distinto negli anni per la cura del particolare, per l’attenzione verso i propri ospiti, e per una cucina davvero raffinata che è valsa diversi riconoscimenti, come l’inserimento nella guida Ristoranti d’Italia 2020 del Gambero Rosso, la segnalazione nella rinomata Guida Michelin nel 2020, il riconoscimento di tre cucchiai nella Guida Schlemmer Atlas 2020 e, infine, l’inserimento tra i migliori ristoranti dell’Alto Adige della Guida Gault Millau 2020.
A partire da metà marzo e fino al ponte del 25 e del 1° maggio, tante sono le proposte per passare rigeneranti giornate, col primo caldo sole, in mezzo alla natura.
Week for Tanzer Lovers
7 notti. Dal 14 al 21 marzo 2021, a partire da 624,00 euro per persona (in mezza pensione Gourmet)
https://www.tanzer.it/it/gourmet-boutiquehotel/offerte/week-for-tanzer-lovers-marzo.html
Asparagi selvatici, crescione…erbe primaverili
7 notti. Dal 25 aprile al 02 maggio 2021, a partire da 793,00 euro per persona (in mezza pensione Gourmet)
https://www.tanzer.it/it/gourmet-boutiquehotel/offerte/erbette-primavera.html
Godimento.architettura
4 notti. Dall’11 al 15 aprile e dal 17 al 22 aprile 2021, a partire da 514,00 euro per persona, (in mezza pensione Gourmet)
https://www.tanzer.it/it/gourmet-boutiquehotel/offerte/godimento.html
Infine, ricordiamo che, novità 2021, il Tanzer ha realizzato una nuova e ampia suite - “Studio 1.0” – dal design alpino, con mobili fatti a mano in legno di betulla, ricavata da tre precedenti camere. Si tratta di una nuova soluzione che regala un ambiente accogliente e confortevole a chi vuole passare momenti piacevoli, tra le dolci colline nei pressi di Falzes.
Il Gourmet & Boutique Hotel Tanzer si trova in mezzo alla Val Pusteria, a 15 minuti da Brunico, e dagli impianti di Plan De Corones, a 30 minuti dal Lago di Braies e a 15 dalla Val Aurina.
Per approfondimenti o altre proposte, consultare il sito:
https://www.tanzer.it/it/gourmet-boutiquehotel/offerte/
Tiziano Pandolfi