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CANTINE APERTE 2018, “GUSTIAMO IL BELLO DELLA TOSCANA” CON IL BRUNELLO DEL CASATO PRIME DONNE E LA LAMPADA DI CENERENTOLA
Domenica 27 maggio in Toscana circa 100 cantine da visitare, tra cui quella di Donatella Cinelli Colombini che 26 anni fa ha ideato la giornata dedicata all’enoturismo
E’ tempo di Cantine Aperte al Casato Prime Donne di Montalcino: domenica 27 maggio in circa 100 cantine di tutta la Toscana torna l’appuntamento con la giornata dedicata all’enoturismo per eccellenza e in tale contesto si rivela imprescindibile la presenza di colei che questa giornata 26 anni fa l’ha ideata e, attraverso il Movimento Turismo del Vino, realizzata. Donatella Cinelli Colombini stupisce ancora, ogni anno di più, con il suo Brunello, capace di interpretare ai massimi livelli i canoni di eccellenza della produzione vitivinicola del territorio e allo stesso tempo di unire la cultura della buona tavola con le bellezze artistiche e paesaggistiche di una regione piena di capolavori.
Ma soprattutto, in questa edizione che ha come filo conduttore il motto “Gustiamo il bello della Toscana”, a stupire è la “favolosa” interpretazione di una moderna Cenerentola che si trasforma in una preziosa magnum di Orcia DOC 2015, prodotta in tiratura limitata di soli 50 esemplari dalla Fattoria del Colle e custodita in una lussuosa lampada che richiama i profili delle celebri torri del romanico-gotico toscano - quella pendente a Pisa e il campanile di Giotto a Firenze – andando a comporre un insieme dall’effetto spettacolare, un piccolo gioiello del miglior Made in Tuscany.
A realizzare questi piccoli capolavori di artigianato artistico - fatti con il rovere dei tonneau da 5 hl in cui ha maturato il vino e una parte centrale in plexiglas decorata da corone principesche che si illuminano con un effetto nuovo e sontuoso ma anche autenticamente toscano - sono Simone Nannipieri mente grafica dell’intero progetto, Renzo Francini, Giammaria Belcore e Violante Gardini, che ha dato anche il suo volto a Cenerentola nel video della durata di 3 minuti che sarà proiettato durante le visite guidate del Casato Prime Donne nella giornata di Cantine Aperte. Proiezione che sarà accompagnata da degustazioni itineranti di quattro vini e sessioni musicali in mezzo a tini e botti, ogni mezz’ora a partire dalle 9 e fino alle 18.
Unitamente alla cantina, in questa giornata dedicata altresì alla bellezza incantevole del paesaggio vitato, Donatella Cinelli Colombini propone un percorso attraverso le installazioni artistiche collocate in vigna ogni anno in corrispondenza della consegna del Premio Casato Prime Donne. In particolare, suggestive le soste davanti al calendario del Brunello e alla cornice creata da Alessia Bernardeschi per i selfie di fronte ai vigneti di Sangiovese: un modo inconsueto e suggestivo per scoprire il Brunello e il vicino territorio della DOC Orcia.
Nato in Toscana nel 1992 da un’idea della fondatrice ed allora Presidente del Movimento Turismo del Vino Donatella Cinelli Colombini, Cantine Aperte è divenuto un appuntamento fisso dell’ultimo fine settimana di maggio dal 1993 e ancora oggi si conferma come l’evento enoturistico più importante in Italia, un esempio di stile di viaggio nuovo, alla scoperta dei territori del vino italiano e delle cantine.
Per informazioni
Alessia Bianchi, Fattoria del Colle – Trequanda (Si) tel. 0577 662108. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
DOMENICA 27 MAGGIO LA CITTA’ IN FESTA PER “STORIE DI VITE DA 150 ANNI INSIEME IN CONEGLIANO”
La Cantina Carpenè Malvolti celebra l'Anniversario con i Cittadini Coneglianesi ed apre al pubblico la restaurata sede storica
Sarà una grande festa, quella che si terrà a Conegliano domenica 27 Maggio, quando la Città intera parteciperà alle celebrazioni dello storico Anniversario ed alla inaugurazione della restaurata "Cantina 1868". Una cerimonia di ringraziamento della Città al suo illustre concittadino Antonio Carpenè, Fondatore della Casa Spumantistica, ed alla Carpenè Malvolti per il ruolo che continua a rivestire, già da trenta lustri, nello sviluppo socio-economico e culturale del Territorio. L’occasione è rappresentata dall’apertura, nella restaurata sede storica di Via Carpenè 1, della Cantina 1868 attraverso cui Cittadini potranno approfondire la storia della Famiglia, degli Spumanti e dei Distillati.
La giornata, che rientra tra gli eventi istituzionali per celebrare il 150° Anniversario dalla Fondazione dell’attività d’Impresa, sarà dedicata a “Storie di Vite da 150 anni in Conegliano” e coinvolgerà nelle attività in programma le Istituzioni, i Cittadini nonchè gli Studenti delle Scuole di Conegliano. Tutti insieme sfileranno in un corteo in partenza alle 10.45 dalla Scuola Enologica alla volta della Carpenè Malvolti, dove sarà accolto dalla Filarmonica Coneglianese, da uno spettacolo degli Sbandieratori e dalla Dama Castellana.
L’arrivo del corteo alla Cantina 1868 della Carpenè Malvolti è previsto per le 12 e, dopo il taglio del nastro alla presenza del Governatore del Veneto Luca Zaia e delle Autorità Ecclesiastiche, Civili e Militari nonché della Famiglia Carpenè, sarà possibile partecipare alla visita.
Marte Comunicazione snc
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www.martecomunicazione.com ; www.carpene-malvolti.com
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PARMA METTE IN TAVOLA IL MONDO
Parma mette in tavola il mondo: 48 ore di saperi e sapori per la prima edizione del City of Gastronomy Festival
In Piazza Garibaldi e in Piazza Ghiaia, il 2 e 3 giugno, chef stellati del Belpaese e otto città creative UNESCO si confrontano fra golosi tasting, cooking show e tavole rotonde
Parma mette in tavola la creatività: il 2 e 3 giugno la città ducale diventa il palcoscenico della gastronomia mondiale con la prima edizione del City of Gastronomy Festival, un evento corale per raccontare, a tutto tondo e all’unisono, non solo le eccellenze della food valley e del made in Italy, ma anche il percorso che Parma, grazie al riconoscimento UNESCO, prima città italiana creativa per la gastronomia, ha avviato attraverso una serie di importanti partnership con altre città, gemelle in gusto e sapere.
Grazie alla presenza di otto “colleghe” del network UNESCO Creative City of Gastronomy, il Festival farà il giro dei sapori del mondo in 48 ore: gli chef stranieri faranno conoscere le loro tradizioni, mentre, sotto la regia del consorzio Parma Quality Restaurants e di CHIC - Charming Italian Chef, una rappresentanza di cuochi del Belpaese, fra cui 5 stellati Michelin, si cimenteranno, fra cooking show e pop up restaurants, amalgamando il proprio stile con alcune materie prime made in Parma.
“La sfida che abbiamo intrapreso a Parma – spiega Enrico Bergonzi, chef di Al Vedel di Colorno e presidente di Parma Quality Restaurants - è aprirsi sia al resto del territorio italiano, sia ad una platea sempre più internazionale perché la consapevolezza del valore delle nostre eccellenze passa anche attraverso la conoscenza di altre tradizioni e culture enogastronomiche”.
A cornice dell’evento, il cibo diviene anche materia di dibattito con eventi a carattere scientifico e talk show. L’evento sarà “diffuso” nei luoghi simbolo della petite capitale: la teoria e le tavole rotonde troveranno casa nel salotto della città, il Palazzo del Governatore; la “pratica”, e quindi il tasting, avranno due quartier generali, Piazza Garibaldi con i suoi Portici del Grano e Piazza Ghiaia, collegati dall’asse ideale di quella Via Emilia che, da secoli, trasporta idee e sapori.
GHIAIA POP UP
In piazza Ghiaia arriveranno, per pranzo e cena, dieci chef da tutta Italia, di cui 5 stellati, con una proposta di alta qualità, calata in un contesto informale e dinamico e garantita da Chic, fra le più importanti associazioni nazionali di ristoratori che propongono una cucina creativa, nel rispetto delle materie prime.Ad “apparecchiare la tavola” di questi ristoranti pop up sarà Parma Quality Restaurants, grazie al coordinamento affidato ad un trio parmigiano formato, oltre che da Bergonzi, da Davide Censide Gli antichi saporidi Gaione e da Terry Giacomello, 1 stella Michelin all’Inkiostro di Parma. In gruppi di cinque al giorno, ai fornelli si alterneranno poi Umberto De Martinodello stellato bergamasco Florian Maison, Enrico Gerli, 1 stella aI castagnidi Vigevano, Umberto Gorizia, chef consultant a Lindenberg, Giancarlo Politodella Locanda del Capitano di Montone, gli altri stellati Fabio Groppidal Dolomieudi Madonna di Campiglio, Giuseppe Stanzioneda Le Trabedi Paestum eMarco Visciolada Il Marinall’Eataly di Genova.
Mari o monti, pianura e città, per tutti Parma si scrive con le sue tradizionali “cinque P”: prosciutto, parmigiano, pasta, pomodoro e pesce, quello delle conserve ittiche fra i cult del territorio. Ogni chef sarà, infatti, chiamato, a interpretare Parma e i suoi sapori, utilizzando almeno una delle “p” da coniugare con il proprio stile in cucina. Fra le proposte, quindi, spazio al guacamole al parmigianoche accompagna un secreto di suino iberico, oppure gazpacho di pomodoro con tortiglione fritto e gelato al parmigiano. Ilceviche?Mediterraneo e firmato con acciughe lavorate sul territorio. Il prosciutto?Finisce in polvere su unriso al salto.
AGORA’ DEI SAPORI
In piazza Ghiaia una grande agorà dei sapori permetterà, con tasting su prenotazione, di familiarizzare e dare del tu ai grandi prodotti del territorio, grazie alla presenza dei consorzi di tutela e a molte realtà amiche di Parma. “La gastronomia– spiega Cristiano Casa, Assessore a Turismo e Commercio del Comune di Parma– è da sempre un’esperienza, ma anche l’espressione della creatività di un territorio”. Così, accanto al Consorzio del Parmigiano Reggiano e del Prosciutto di Parma, ecco le città amiche di Bourg-en-Bresse, Épernaye Bari Sardoche, da tempo, fanno sistema con Parma sui temi della gastronomia. Sabato, fra gli altri eventi, parola alla Bassa con il Culatello di Zibello, mentre il pluripremiato Birrificio del Ducato, che anche il Belgio ci invidia, dialogherà con Amatrice e la sua leggendaria pasta. Il pomodoro? Approda, sabato dalle 18.30, alla Street food Academy grazie all’interpretazione di Filippo Cavallidell’Osteria dei Mascalzonidi Parma. Domenica 3 giugno, fra gli altri appuntamenti, protagonisti saranno i Consorzi della Coppa di Parma e del Salame Felinoin un perimetro del gusto condotto, all’ora di pranzo, attraverso un tasting di finger food, del ristoratore Parma Quality Restaurants Antonio Basileo dell’Ohibòdi piazzale Cervi.
CUCINE DAL MONDO SOTTO I PORTICI DEL GRANO
Brasile, Spagna, Norvegia, Turchia, Giappone, Macao e … Langhe si danno appuntamento, ogni giorno dalle 10 alle 22, sotto i portici del Grano per rinsaldare la rete Unesco delle città creative per la gastronomia. Sabato 2 giugno saranno cinque i cooking show– è prevista la prenotazione on line o in loco – a creare un giro del mondo tutto gola e sapore. Si comincia dalla Turchia con Gaziantep(10-11) e le sue suggestioni anatoliche. Poi tocca a Bergen, nel cuore della Norvegia (14.15-15.15). Il pomeriggio? Il primo approdo è in Giappone a Tsuruoka (15.30-16.30), mentre dalle 17 si sconfina a Macao (17-18) e si conclude in Brasile a Paraty (21.15-22.15).Domenica 3 giugno il risiko dei sapori fa tre fermate: la prima ci porta a Dénia in Spagna (11.15-12.15), poi a Belem, di nuovo in Brasile (14.15-15.15) per concludersi con un ritorno nel Belpaese ad Alba, seconda città italiana premiata dall’Unesco per la gastronomia creativa.
UN EVENTO CORALE
Il City of Gastronomy Festival è organizzato dall’associazione Parma Taste of Futureed è patrocinato dal World Food Programmee da MiBactcon le iniziative legate al 2018 – Anno del Cibo. Il festival è realizzato con il contributo di Comune di Parma,Fondazione Parma Unesco Creative City of Gastronomy, Fondazione Monte Parma, Fondazione Cariparma, Camera di Commercioe dell’Apt per conto della Regione Emilia Romagna. Sono main sponsorBarilla, Consorzio del Prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano, Azienda Olearia Coppini, Mutti, Rodolfi, Parmalat, Alma– La Scuola Internazionale di Cucina. Sono partner dell’iniziativa Coppa di Parma eSalame Felino, Conad, Credit Suisse ed Iren, Trenitalia (official carrier)e Star Hotel Du Parc Parma, mentre la curatela gastronomica è affidata a Parma Quality Restaurants, Chic - Charming Italian Chef, Consorziodei colli di Parmaper la tutela dei vini DOP eCulatello di Zibello.
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TOUR DELLA FESTA BIO 2018: 2A TAPPA IL 26A MAGGIO A TORINO
Il 26 maggio arriva a Torino la grande Festa del BIO, l’evento in cinque tappe che porta il cibo biologico certificato nelle piazze d’Italia
Sabato a Torino la seconda tappa, da non perdere, della Festa del cibo biologico organizzata da FederBio
L’evento dell’anno approda nel centro storico di Torino per coinvolgere il grande pubblico con un corposo programma di show cooking, giochi, degustazioni e talk show.
Dopo il successo della tappa milanese, il 26 maggio arriva a Torino il Villaggio del BIO con un ricco programma di eventi. In piazza Vittorio Veneto, per tutta la giornata, dalle 10 alle 19, sarà possibile giocare, degustare iprodotti biologici Made in Italy e ascoltare in uno spazio aperto al confronto checoinvolgeràaziende, consumatori, giornalisti, blogger, esperti, studenti, adulti e bambini.
L’evento, organizzato da FederBioper promuovere la conoscenza e il consumo dei prodotti biologici certificati nel rispetto dell’ambiente, dell’uomo e della biodiversità,è stato reso possibileanche grazie alla collaborazione attiva degli sponsor presenti all’interno del villaggio che, con le loro degustazioni e i loro laboratori, hanno contribuito ad arricchire il palinsesto della giornata con attività informative e ludiche all’insegna dei sapori naturali e del sano divertimento.
La giornata avrà ufficialmente inizio alle ore 10; il saluto delle istituzioni è previsto per le ore 10.30,a seguire il primo talk dal titolo “Il valore del benessere animale in agricoltura biologica” per evidenziare che il principio guida degli allevamenti biologici è il miglioramento delle condizioni di vita degli animali in linea con gli standard predisposti da FederBio.
Nel pomeriggio, il secondo talk della giornata sarà anticipato dalla proiezione del video della campagna nazionale intitolata #ipesticididentrodinoi; al termine la tavola rotonda che verterà sullo stesso tema e avrà come titolo “Il ruolo centrale dell’azienda biologica nel nuovo paradigma agro-ecologico.”, a cura del progetto “Cambia la terra” promosso da FederBio in collaborazione con ISDE, Legambiente, LIPU e WWF.
Di grande interesse anche il contest “Dal Campo allo Scaffale, dal Produttore al Consumatore”, che prevede la partecipazione degli studenti e dei gruppi di lavoro delle facoltà di Agraria, Economia e Commercioe Scienze della Comunicazionedi Torino. Le idee e i progetti saranno valutati da una giuria di esperti e il progetto migliore di ogni singola tappa parteciperà alla premiazione finale l’8 settembre a Bologna, tappa conclusiva del tour.
Il Villaggio del BIOospita spazi espositivi per presentare i prodotti e servizi del mondo biologico e per spiegare al pubblico come leggere un’etichetta Bio, capire il significato di agricoltura biologica e biodinamica e conoscere tutti i benefici derivanti dal consumo di alimenti biologici. Diversi i momenti ludici pensati sia per gli adulti che per i più piccoli. Per gli amanti dei social, in particolare di Instagram, è aperto il concorso fotografico #scattailatoBIO: utilizzando questo hashtag, ogni partecipante può postare fino a 5 immagini che raccontino la propria idea di un mondo biologico e sostenibile; è previsto un premio finale che sarà assegnato all'autore dello scatto migliore. Tanti gli eventi dedicati ai bambini all’interno del Baby BIOpark: dal laboratorio Esperienza Tattilecurato da Fileni BIO, che prevede un'esperienza tattile/sensoriale alla scoperta della filiera avicola biologica, alla merenda tutta BIO a cura di Rigoni di Asiago, Barillae Granarolo, al laboratorio di riciclo creativo dei packaging.
Sempre nell’ottica della valorizzazione delle eccellenze del biologico Made in Italy, ci sarà uno spazio dedicato al contest “Buono è BIO”, organizzato per promuovere la formazione degli chef del futuro e avvicinarli all’uso in cucina di prodotti biologici certificati. In particolare, la dinamica del concorso prevede il coinvolgimento degli Istituti alberghieri con la realizzazione di un BIO Menù. Presenti in questa tappa torinese gli studenti dell’Istituto Professionale Statale “Colombatto”: i piatti più meritevoli che gli allievi hanno realizzato in classe saranno i protagonisti di alcuni show cooking in diretta dalle ore 13.00 sul palco dell’arena.
“La festa del biologico italiano in movimento sbarca a Torino e vuole essere una occasione unica per portare nelle piazze l’eccellenza del bio made in Italy e diffondere la conoscenza di un cibo sano, certificato e sostenibile verso il consumatore finale. –evidenzia Paolo Carnemolla, Presidente FederBio- Il biologico è la più autentica espressione del modello agricolo italiano, che valorizza la biodiversità, salvaguarda l’ambiente e opera secondo regole internazionali e di tracciabilità erappresenta la via per il rilancio produttivo, economico e ambientale della filiera agroalimentare italiana”
Dopo la tappa torinese, la Festa del BIO si sposterà, nell’ordine, a Roma (9 giugno), Verona (23 giugno) per chiudere infine a Bologna (8 settembre).
Per maggiori informazioni: www.festadelbio.it
Lucia Villa