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16MA FESTA DELL’ANTICA PIZZA CILENTANA & PREMIO NAZIONALE GIUNGANO CILENTUM FOOD & MUSICA
Dal 6 all’11 agosto
Un viaggio nella Storia e nella Tradizione verso il Futuro
Manca ormai pochissimo alla partenza della sedicesima edizione della Festa Dell’Antica Pizza Cilentana e alla prima imperdibile edizione del Premio Nazionale Giungano Cilentum: sei giorni da vivere intensamente, ripercorrendo la tradizione, riscoprendo sapori e profumi di un tempo con musica e danze a fare da colonna sonora a quello che si preannuncia come uno degli appuntamenti imperdibili di questa estate 2022.
Dal 6 all’11 agosto 2022, con il patrocinio del Comune di Giungano, l’Unione dei Comuni Paestum - Alto Cilento e del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, la tradizionale Festa invade l’antico borgo, con i suoi profumi e sapori antichi, rivalutandone la tradizione ma soprattutto, traghettandoli nel futuro con una solida e sorprendente capacità innovativa. Organizzata da Pietro Manganelli e Giuseppe Coppola dell’associazione Cilentum Pizza, la Festa si è ritagliata uno spazio di prim’ordine tra gli eventi estivi della Campania e quest’anno, così importante per la ripartenza, si arricchisce della direzione artistica di Michele Pecora, che è nato in questa terra dove affondano le sue radici. A condurre il Festival, Melissa Di Matteo, artista poliedrica che collabora da sempre con i grandi nomi dello spettacolo, ideatrice di numerosi eventi culturali nazionali che con la sua energia coinvolgente farà gli onori di casa sul palco della kermesse. Pietro Manganelli presidente dell’Associazione dichiara:
“Sono profondamente legato alle tradizioni del territorio e l’idea è nata proprio dall’esigenza di restituire a Giungano il posto che merita. Credo che la sua storia, l’eccellenza dei suoi prodotti, frutto del lavoro paziente e operoso della terra e del cibo, debba essere recuperato e promosso. La Festa è anche un momento di aggregazione importantissimo che vede impegnato tutto il paese dagli anziani ai bambini che partecipano attivamente facendo ognuno la propria parte. Giungano apre finalmente i giganteschi e antichi portali di pietra bianca tipica del Cilento; si potranno visitare cortili, case e pozzi straordinari che raccontano la storia meravigliosa del ‘300, del’400, accogliendo migliaia di persone. In questo modo il nostro bellissimo paese si presenta a chi ancora non lo conosce, invitandolo a gustarne le prelibatezze e ascoltando buona musica. Il paese negli anni, dopo l’abbandono, si sta ripopolando di giovani che se il lavoro non ce l’hanno, se lo inventano, riportandolo alla vita”.
Con spirito goliardico e festoso, la buona musica accompagnerà la simpatica "sfida” che vedrà alternarsi dal 6 all’11 agosto ad un forno a legna nel centro storico, tra rinomati pizzaioli e chef (tra cui Valentino Tafuri, Cristian Torsiello stella Michelin, Michele Croccia, Cristian Santomauro, Pizzeria da Zero, Pietro Manganelli, Antonio Scognamiglio) con la loro proposta di Pizza Cilentana. Non sarà una competizione ma la voglia di condividere un’esperienza divulgativa, di valore, nel rispetto della tradizione ma anche di crescita e apertura verso un futuro che ha sempre più bisogno di ricerca e senso di responsabilità nel settore enogastronomico. Tra gli ospiti del Premio l’11 agosto confermata anche la presenza del Maestro Pizzaiolo Errico Porzio, punto di riferimento per i veri cultori della pizza provenienti da tutta la Campania, che dichiara:
“Essere premiati, è sempre gratificante e dopo un periodo come quello che abbiamo vissuto, lo è ancora di più. Sono felice di ricevere questo premio, come pizzaiolo innovativo della comunicazione social. L’antica pizza cilentana è un’eccellenza al pari di quella napoletana, che si avvale di materie prime che arrivano proprio da questa terra conosciuta in tutto il mondo per i suoi prodotti”.
La prima edizione del Premio Giungano l’11 agosto ospiterà personaggi straordinari della nostra Italia, eccellenze della cultura italiana in ogni sua espressione dalla musica, al giornalismo, all’enogastronomia, per un viaggio che affonda le sue radici nel passato così ci proietta con forza nel futuro con la tradizione cilentana.
Michele Pecora, come direttore artistico, proporrà un vero viaggio nella musica popolare e contemporanea per attraversare dimensioni magiche ed incontaminate come quelle di Enzo Gragnaniello e Tony Esposito. Tantissime le sorprese ancora da svelare per questa Festa che vede insieme alle danze e tradizioni popolari, i Kiepò, Paola Salurso, Angelo Loia & Progetto Oiza, Francesco Citera, i MusicaStoria, Piera Lombardi e lo stesso Michele Pecora con tante novità musicali, riadattamenti di brani noti in una veste folk e ancora tantissimi ospiti come il giovane cantautore calabrese Pasquale Sculco (dei Carboidrati di Amici) che si faranno portavoce ed ambasciatori di questa grande Festa, in Italia. Tra gli altri, sarà premiata anche la cantautrice e attrice Anna Capasso che con l’ultimo singolo, L’Estate su di noi e con il suo video clip, girato nella splendida cornice del centro storico di Napoli e nell’incantevole Sorrento, celebra il ritorno alla quotidianità dopo l’isolamento forzato; accanto a lei, special guest, il noto pizzaiolo partenopeo, Gino Sorbillo, che nei panni di sé stesso, celebra idealmente la ripartenza di tutte le attività che così tanto hanno sofferto – come tutti – la lunga battuta di arresto.
“Sono onorata di essere presente alla Festa dell’Antica Pizza Cilentana e al Premio Giungano Cilentum, che sono espressione di un amore per la terra e per la tradizione, che condivido fortemente. Un’occasione speciale – aggiunge l’artista- per cantare L’Estate su di noi con cui ho voluto celebrare la ripresa anche delle attività artigianali che, insieme alla musica che unisce, sono le vere protagoniste di questa meravigliosa Festa!”
A Giungano sarà la festa di una terra che, grazie al lavoro dell’uomo, ha sempre dato tanto. Un modo per condividere e recuperarne la storia e le tradizioni, con uno sguardo al futuro di questi meravigliosi borghi della nostra Italia che grazie a idee innovative delle nuove generazioni, ritrovano il loro splendore.
Mauro Caldera
VINO (OSSERVATORIO UIV-VINITALY): SEMESTRE NERO NELLA GDO DEI TOP 3 MERCATI MONDIALI
ETICHETTE ITALIANE GIÙ DELL’11%. VOLUMI IN CALO DI TUTTE LE PRINCIPALI DENOMINAZIONI
CASTELLETTI (UIV): DELTA RILEVANTE TRA DATI EXPORT E CONSUMI REALI. SI SPERA NELLA RISTORAZIONE MA INFLAZIONE COMPLICHERÀ IL QUADRO
Primo semestre complicato per le vendite di vino italiano presso la distribuzione organizzata e i liquor store dei 3 principali mercati mondiali della domanda. Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, che ha elaborato su base Nielsen le performance del vino tricolore tra gli scaffali di Usa, Germania e Regno Unito registra un calo dei volumi in doppia cifra (-10,6%) sul pari periodo dello scorso anno, per un controvalore di 2,26 mld di euro (-8,1%). La contrazione riguarda tutte le principali denominazioni del Belpaese: negli Usa il Pinot grigio– che rappresenta quasi la metà delle vendite di vini fermi – cede in volume quasi il 3% e viene superato a valore dai concorrenti neozelandesi del Sauvignon blanc; in difficoltà anche altri alfieri storici del made in Italy nel mercato a stelle e strisce, come il Lambrusco e il Chianti, che vendono rispettivamente il 16% e l’11% in meno delle bottiglie commercializzate nel pari periodo 2021. E se negli Usa il Prosecco è stabile e si appresta ad agganciare per volume gli spumanti californiani, nell’off trade del Regno Unito è segnalato in forte calo (-18%), come pure tutte le principali produzioni: dal Pinot grigio (-9%) al Sangiovese (-22%), dal Primitivo (-18%) al Montepulciano (-15%). In controtendenza sono i rosati, che accelerano a +12%. In Germania il Primitivo, re delle vendite tricolori, cede oltre il 9% dei volumi acquistati, mentre fanno ancora peggio il Pinot grigio (-18%), il Nero d’’Avola (-24%) e il Chianti (-19%). In controtendenza invece il Grillo (+6,5%) e i rosè (+9%).
Per il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti: “C’è un delta rilevante tra i dati export registrati in questo avvio di anno e gli effettivi consumi riscontrati nella distribuzione organizzata che – è bene ricordarlo – nei top 3 mercati incide in media per circa il 70% delle vendite complessive di vino importato. Il timore è che la contrazione dei consumi determini un rallentamento degli ordini nei prossimi mesi, ancor più quando il peso dell’inflazione si farà sentire più nettamente anche sugli scaffali esteri, mentre si spera che il canale della ristorazione, in netta risalita, possa attenuare il più possibile l’effetto di una congiuntura che non aiuta”.
Il semestre del vino italiano chiude con una performance sui volumi acquistati nell’off-trade di Usa, Germania e Uk rispettivamente a -7,5%, del -10,5% e del -14%
Per approfondimenti e tabelle sui singoli mercati si rimanda a questo link, alla voce “Report disponibili”: https://www.osservatoriodelvino.it/report
Marta De Carli (393.4554270 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
BOOK PRIDE A GENOVA
Genova, Palazzo Ducale
30 settembre - 2 ottobre 2022
Amélie Nothomb, Mikhail Shishkin, Joshua Coen, Clementine Hanael e più di 200 autori, 80 editori, 2 aree tematiche per ragazzi e saggistica e gli eventi Pop-Up
Con il tema “Moltitudini”, Book Pride - in programma dal 30 settembre al 2 ottobre a Genova, a Palazzo Ducale - vuole rappresentare la pluralità di voci e di sguardi dell’editoria indipendente con più di 200 autori, 80 editori e 2 aree tematiche. Book Young è dedicata alla letteratura per bambini e ragazzi, da sempre fiore all’occhiello della manifestazione e organizzata in collaborazione con la libreria genovese Le Formica, con ben 17 editori di settore presenti e un ricco programma di incontri nella sala Kids in the City pensata per i giovani lettori. Book Thinkers è invece la nuova area dedicata alla saggistica, genere in forte espansione negli ultimi mesi, con i libri delle case editrici che a Genova hanno deciso di puntare sulla loro produzione di saggi dal taglio scientifico o divulgativo per indagare il presente e le sue problematiche. Pop-Up è infine il nuovo format ideato dai curatori di Book Pride Federica Antonacci, Anastasia Martino e Raffaele Riba che, proprio come i libri Pop Up, vuole fare esplodere i libri di realtà attraverso una serie di incontri pensati per la città di Genova e i suoi abitanti, assecondando la predilezione, emersa negli ultimi anni, per i libri in grado di uscire dalla pagina, che generano o raccontano storie mischiandosi con il dato reale.
Tanti gli autori presenti, grazie alle collaborazioni consolidate nel tempo o di nuova formazione. A partire dalla nuova collaborazione con la Fondazione Bellonci e con il Premio Strega e Premio Strega Europeo che porterà a Book Pride la scrittrice di culto Amélie Nothomb, pubblicata da Voland, che torna a Genova dopo moltissimi anni di assenza per raccontare, nel suo unico appuntamento italiano dell’autunno, il suo trentesimo romanzo “Primo sangue” che si è aggiudicato il Prix Renaudot 2021 e il Premio Strega Europeo 2022 (1 ottobre). Mikhail Shishkin, l’autore russo dissidente, cresciuto nel centro di Mosca ma residente oggi in Svizzera, per la prima volta a Genova (2 ottobre). Shishkin è considerato uno dei maggiori autori russi contemporanei e i suoi romanzi, tradotti in molti paesi hanno ottenuto il favore della critica e del pubblico, ma anche numerosi premi, tra cui lo Strega Europeo 2022 (ex aequo con Nothomb) per “Punto di fuga” pubblicato dall’editore indipendente 21lettere. Fabio Bacà, al suo secondo romanzo “Nova”, uscito con Adelphi, tra i sette finalisti del Premio Strega 2022 e finalista al Premio Campiello 2022. Veronica Galletta, la sorpresa del Premio Strega 2022 con “Nina sull’argine” (Minimum Fax). La partecipazione dei protagonisti di quello che è riconosciuto come il premio letterario più prestigioso d’Italia, che gode di una consolidata fama anche in Europa e nel mondo, è legata alla produzione degli editori indipendenti e all’attenzione sempre crescente che il premio dedica a queste case editrici e ai loro autori e autrici che insieme rappresentano quasi il 50% del valore del mercato nazionale del libro.
Accanto alle star del Premio Strega, il vincitore di uno dei premi più importanti per la letteratura a livello mondiale: Joshua Cohen, lo scrittore americano che ha vinto il Premio Pulitzer per la narrativa con il romanzo “I Netanyahu” pubblicato da Codice Edizioni (1 ottobre). Nel romanzo, Cohen racconta l’incontro tra Harold Bloom e la famiglia di Benzion Netanyahu, tra cui anche il figlio Benjamin, avvenuto in una Università dello stato di New York verso la fine degli anni Cinquanta e prende spunto da un aneddoto raccontato dallo stesso Bloom. Il felice intreccio tra storia, fiction e un incredibile senso dell’umorismo è valso a Joshua Cohen non soltanto la vittoria al Pulitzer ma anche il plauso unanime di critici e colleghi che lo definiscono come il miglior scrittore americano di narrativa.
Cospicua la presenza di autori francesi. Oltre ad Amélie Nothomb, Clementine Hanael, la giovane scrittrice francese che presenta in anteprima nazionale il suo esordio “Vuoto d’Aria” (Alter Ego Editore), inserito da Le Figaro, nell’anno di pubblicazione per Gallimard, tra i 10 libri preferiti dell’anno (30 settembre). Sylvain Prudhomme, lo scrittore nato in Francia ma che ha vissuto e lavorato a lungo all’estero, per la prima volta a Genova con “Leggenda”, il nuovo romanzo che descrive la vita cruenta e veloce di due ragazzi nell’area di Arles negli anni Ottanta, afflitti da droga e Aids. I suoi romanzi hanno ricevuto numerosi premi e sono tradotti in diverse lingue: “Vite di passaggio” (66thand2nd) ha vinto il Prix Femina e il Prix Landerneau des lecteurs (2 ottobre). Di Irène Némirowsky e “Tempesta in giugno” (Adelphi) parla Olivier Philipponnat, biografo e curatore dell’intera opera dell’autrice. “Tempesta in giugno” è la seconda versione di “Suite francese”, dattiloscritta dal marito, corretta a mano da lei e contenente quattro capitoli nuovi e molti altri profondamente rimaneggiati, del primo dei cinque movimenti di quella grande sinfonia, rimasta incompiuta, a cui stava lavorando nel 1942, quando fu arrestata per poi essere deportata ad Auschwitz (2 ottobre). La presenza degli autori francesi è resa possibile dalla collaborazione con l’Institut Francais d’Italie. Il Goethe Institut di Genova, in collaborazione con la casa editrice L’Orma realizzerà un evento dedicato a Bertold Brecht.
Dalla Spagna, grazie al sostegno dell’Istituto Cervantes, arrivano una triade di autori spagnoli: Jon Bilbao che presenta “Stromboli” (Giulio Perrone Editore), un romanzo composto da otto storie intrecciate che parlano dei limiti nelle relazioni umane, e del loro superamento; Brigitte Vasallo - scrittrice, attivista e femminista spagnola nota soprattutto per la sua critica all’islamofobia di genere - che presenta “Per una rivoluzione degli affetti” (effequ), saggio che mette in discussione il ruolo centrale che la monogamia ha avuto nella definizione del concetto di amore, e propone una riflessione anche critica sul poliamore come modello di opposizione utilizzato per contrastarla; e infine Itziar Ziga, che a Palazzo Ducale incontra anche gli studenti delle scuole superiori affrontando il volume appena ripubblicato da D Editore “Diventare cagna”, libro-manifesto del transfemminismo europeo, che ha ispirato la nascita di decine di collettivi.
Tra gli altri ospiti: Marco Aime, Ester Armanino, Stefano Ascheri, Tommaso Baldo, Fabrizio Benente, Davide Besana, Giada Biaggi, Matteo Caccia, Stefano Cascavilla, Andrea Cassini, Alessandro Ceccherini, Alessandra Chiappori, Mattia Corrente, Pietro Del Re, Francesco D’Isa, Alessia Dulbecco, Vins Gallico, Viola Lo Moro, Nicolas Lozito, Gabriele Musante, Giorgio Pratolongo, Francesco Pacifico, Stefano Petrocchi, Lorenza Pieri, Stefano Piri, Alberto Prunetti, La Ragion di Stato, Francesco Recami, Luca Romano, Umberto Sebastiano, Giulia Serughetti, Orso Tosco, Michele Vaccari, William Wall.
Oltre alla collaborazione con la Fondazione Bellonci, il Premio Strega e il Premio Strega europeo, Book Pride ha stretto partnership anche con il Premio John Fante Opera Prima e il John Fante Festival e riconfermato la collaborazione con il Premio Andersen, il Festival Suq e Bookdealer, la piattaforma dei librai indipendenti che dedica ai libri presenti a Book Pride una campagna di lettura nella settimana della fiera e in quella precedente, con il coinvolgimento delle librerie di Genova tradizionalmente partner di Book Pride: Amico Ritrovato, Book Morning e Falso Demetrio.
Tra gli appuntamenti Pop-Up, è in programma un viaggio in cremagliera in tre tappe (mare, collina e promontorio) che attraversa la Genova antropizzata raccontata da Silvia Benvenuti in “In viaggio con i numeri” (EDT) e il mondo (animale) che spunta dagli interstizi dell’opera umana analizzato da Marco Granata nel suo “Bestiario invisibile” (Il Saggiatore). La presentazione del progetto “Blues Legacy” che ha portato alla registrazione di un disco da parte del gruppo di musicisti genovesi Small Factory Ensemble a partire dal testo di Angela Davis “Blues e femminismo nero” (Alegre). La scoperta dei racconti delle piante, attraverso la voce umana di Fabio Marzano e la voce delle piante stesse, tradotte dal fisico e compositore Piergiorgio Ratti a partire dal libro “I racconti delle piante” di Marzano. La scoperta della stessa Genova, guidati dall’architetto, fotografo e documentarista Jacopo Baccani, ma anche dei suoni del mare con la presentazione di Wave, il disco della factory Stellare, composizioni inedite a partire da un database di suoni subacquei registrati ai piedi della ex piattaforma offshore Porto Petroli, al largo del porto di Genova. E infine, dialogo tra prosa e poesia alla Società di Letture e Conversazioni Scientifiche con Enrico Paroletti, Alessandro Ferrario e Ilaria Crotti che con Valentina Mancinelli ha contribuito al coinvolgimento delle realtà culturali di Genova.
Tra gli editori presenti: ADD, Adelphi, Alessandro Polidoro Editore, Alter Ego, Babalibri, Caissa Italia, Codice, D Editore, EDT, effequ, Eleuthera, Emons, E/O, Exòrma, Fazi, Genova University Press, Giulio Perrone editore, Il Canneto, Il Palindromo, il Saggiatore, Keller, La Nuova Frontiera, L’orma, Liberaria, Manni, Marcos y Marcos, Mimesis, Minimum Fax, Neri Pozza, Nottetempo, Nutrimenti, People, Quodlibet, Raffaello Cortina editore, Red Star Press, Safarà, Sellerio, Tlon, Uovonero, Voland, 21Lettere, 66thand2nd, e molti altri ancora.
Book Pride è promossa da ADEI, Associazione degli editori indipendenti, e dalla Associazione Book Pride ed è organizzata da Book Services.
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Silvia Bianco + 39 333 809 8719
POMARIA 2022
Per due settimane Pomaria on the Road offrirà esperienze diffuse da vivere in tutto il territorio della Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole
Dopo lo stop degli ultimi due anni, la Val di Non si prepara a riaccogliere nuovamente una delle sue manifestazioni più amate: Pomaria, la festa dedicata alla raccolta delle mele D.O.P. e alle eccellenze enogastronomiche km 0-40 locali e del territorio trentino. Le date da mettere in agenda sono il 15-16 ottobre e il borgo che la ospiterà è quello che l’ha vista nascere, ovvero Casez.
Il centro storico con i suoi palazzi patrizi, le antiche cantine dai soffitti a volta e la piazzetta con la pavimentazione in bugnato torneranno a prestare i loro nobili profili a questo evento nato agli inizi degli anni 2000 quasi per gioco e diventato, grazie a una grande passione e al desiderio di raccontare (anche se si parla di mele) il terroir unico della Val di Non, un gioioso e partecipato laboratorio a cielo aperto su agricoltura di montagna, arte casearia, zootecnia e sul recupero della viticoltura eroica del luogo, in particolare legata all’antico vitigno autoctono Groppello di Revò, proveniente dalla Val di Non e amato in passato anche alla corte degli Asburgo.
Novità: laboratori dedicati alla sostenibilità, ancora più spazio per le attività e Pomaria on the Road
L’edizione 2022 sarà più ricca che mai con un numero ancora più ampio di realtà artigianali presenti, momenti di incontro, laboratori per adulti e bambini e un’attenzione ancora maggiore dedicata alle tematiche ambientali, che saranno toccate con mano, per esempio, anche grazie ad attività come quella incentrata sulla difesa degli insetti che fanno bene alle colture e al ruolo irrinunciabile delle api per la biodiversità. Parlando di workshop, un’attenzione speciale la meritano quelli tenuti dagli chef della valle, che saranno ancora più numerosi e che permetteranno concretamente di scoprire le ricette e i segreti per la loro riuscita.
Anche in relazione alla sostenibilità e a tutti i laboratori la parola chiave sarà ancora di più interattività per instaurare in dialogo autentico con i visitatori che impareranno come siano semplici alcune buone pratiche e a divertirsi con la preparazione fai da te di golosità a base di mele, di dolci “manifesto” quali lo strudel (che non si fa con la pasta sfoglia) o di ricette salate come il tradizionalissimo tortel di patate.
Immancabili le degustazioni dedicate ai formaggi d’alpeggio, al miele, ai distillati e al vino, che in Val di Non sta conoscendo un autentico e felice rinascimento con un fiorire di piccole cantine, impegnate, appunto, nella riscoperta dell’autoctono Groppello a bacca rossa (di cui si può assaggiare anche un elegante blanc de noir, spumantizzato con metodo classico), ma anche nella produzione di alcuni eccellenti bianchi, sfruttando al meglio l’acidità che terreno e altitudini regalano in abbondanza.
Tra le novità, legate proprio alla crescita della manifestazione nell’anno della sua ripresa in presenza, ci sarà la disponibilità ancora maggiore di spazio dedicato alle realtà artigianali presenti e alle attività, che abbracceranno nuove vie e dimore storiche.
In attesa di Pomaria, dal 1° al 16 ottobre “Pomaria on the road”
Nuova, dopo la versione sperimentale degli scorsi anni, anche “Pomaria on the road”, dal 1° al 16 ottobre, in attesa di Pomaria, che andrà in scena lungo tutto il territorio della Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole con un programma ricchissimo di esperienze: un fitto calendario di appuntamenti per celebrare l’autunno e per raccontare un lavoro fatto di amore per la terra e per ciò che in questo angolo di Trentino riesce a far crescere, grazie alla felice interazione con contadini e artigiani, guidati dalla ricerca di qualità e autenticità. Tra le altre cose, ci saranno passeggiate tra vigne e meleti, degustazioni in cantina e in distilleria, trekking urbani, laboratori per bambini e molto altro…
Novità nella novità è il Groppello Wine Tour: in compagnia da una guida esperta, nell’arco di una giornata si va alla scoperta delle cantine della Val di Non e del loro vino di montagna, usufruendo di un comodo servizio di trasporto messo a disposizione dall’organizzazione.
Non mancherà, poi, la possibilità di raccogliere le mele direttamente dall’albero con il progetto Andiamo a Coìr, che coinvolge gli Agritur Ambasciatori di Melinda.
SPECIALE TURISMO EN PLEIN AIR
Gli amanti dei viaggi in camper sono, fin dall’inizio, molto legati a Pomaria e anche nel 2022 avranno a loro disposizione un’area fruibile gratuitamente a pochi chilometri della manifestazione e collegata a Casez da bus navetta. I posti saranno circa 100 che si andranno a sommare a quelli presenti nelle altre aree della Val di Non dedicate al turismo all’aria aperta.
LA MAMMA DI POMARIA: LA STRADA DELLA MELA E DEI SAPORI DELLE VALLI DI NON E DI SOLE
Un progetto che punta a un turismo di qualità
Se Pomaria, ogni anno, in modo sempre nuovo riesce a dare vita a una vera e propria gustosa parata di prodotti locali è merito dell’attività di ricerca e selezione dell’Associazione “Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole”. Con i suoi 190 affiliati tutela e promuove realtà artigianali, filiere corte e prodotti a “rischio di estinzione”.
L’associazione “Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole” è nata nel 2003 per volontà di contadini, locandieri, agrituristi, proprietari di negozi di prodotti tipici ed enoteche delle Valli del Noce, che con entusiasmo e passione hanno dato vita a un importante progetto volto ad offrire agli ospiti in visita la possibilità di fare un percorso legato a ciò che il territorio sa produrre. Gli Associati della Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole, infatti, si sono impegnati a seguire un rigido e preciso disciplinare per garantire ai visitatori servizi di ottima qualità: l’offerta di prodotti tipici locali sempre genuini e gustosi, menù a tema con i piatti della tradizione e ambienti confortevoli e curati in ogni dettaglio.
Alessandra Agostini
UN ANNO D’ORO PER L’ORO NERO: +60% PER L’ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE DI MODENA DOP NEL 2022
Enrico Corsini
Rispetto all’anno precedente, importante balzo in avanti per il prodotto imbottigliato
La qualità premia sempre. Soprattutto quando si tratta di un’eccellenza agroalimentare del Made in Italy conosciuta ed universalmente apprezzata in tutto il mondo come l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, che nell’ultimo anno ha visto incrementare il prodotto imbottigliato con valori a due cifre, nell’ordine di un + 60%.
Un risultato più che lusinghiero, considerato il clima di incertezza generale a livello internazionale che ancora non si è completamente dissolto, dopo gli anni difficili della pandemia e delle ulteriori crisi che nel frattempo sono intervenute sul piano politico ed economico a livello globale.
L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, per la sua ricercatezza e l’alto valore economico a esso ascrivibile in virtù della limitata produzione a volume, rappresenta infatti un prodotto particolarmente pregiato e di nicchia, con l’Italia che resta primo mercato di riferimento.
“Il consumatore – spiega il Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP Enrico Corsini – ha confermato in questi anni di avere una particolare attenzione per i prodotti di qualità e ce lo ha dimostrato continuando a sceglierci pur non trattandosi di un bene alimentare di prima necessità, in un momento economico particolarmente difficile. Il confronto a saldo positivo con l’annata 2021 è dunque per tutto il nostro comparto un motivo di grande soddisfazione – continua - e la conferma arrivata dai numeri non fa che rafforzare sul mercato il valore dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, il quale nonostante i continui aumenti ha retto molto bene negli ultimi esercizi”.
Quello che si legge dietro a questo successo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP è anche un riconoscimento all’importante lavoro condotto dai produttori, che ciascuno con una propria storia da raccontare ed una tradizione da tramandare, rappresentano in modo egregio ed inequivocabile tutta la passione e la tenacia dei modenesi, nonché un fiore all’occhiello per l’economia del territorio.
Talvolta da secoli, come testimoniano alcune acetaie “storiche” ancora attive, dove oggi come un tempo, si continuano a perpetrare i medesimi sapori e profumi - unici, autentici ed inconfondibili – di mosto cotto di uve di Modena, lavorato secondo un metodo produttivo artigianale e complesso. Che passa anche da un lungo periodo di maturazione ed invecchiamento nelle batterie di piccole botti, dove ogni anno si procede con la pratica dei travasi. Il tempo minimo di invecchiamento per l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP è di 12 anni, che si allunga almeno fino a 25 anni quando si parla di “Extra Vecchio”, anche se all’invecchiamento in realtà non c’è un limite: esistono infatti ancora oggi batterie che superano i 150/200 anni di età e questo rende il prodotto oltremodo pregiato e ricercato dai palati gourmet.
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
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