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DEGUSTAZIONE VINI PER ENOCIBARIO COLLI DI LUNI VERMENTINO
di Virgilio Pronzati
Azienda Agricola Federici–La Baia del Sole -Via Forlino, 3 -19034 Luni (SP) Italia Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. • www.cantinefederici.com Facebook: Cantine Federici La Baia del Sole Tel. 0187/661821 Fax.0187698598
Colli di Luni Vermentino Doc 2023 Oro d’Isée
Categoria: Bianco secco. Vitigno: Vermentino. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 13,5%. Lotto :980. Prezzo medio in enoteca: € 16,50
Caratteristiche organolettiche
Alla vista è cristallino, di colore paglierino con riflessi dorati. Al naso si presenta intenso, persistente, fine ed ampio, varietale, con sentori floreali e fruttati di fiori d’acacia, pompelmo rosa, mela golden, frutto della passione e lieve di umori boschivi. In bocca è secco, abbastanza fresco, sapido, leggermente caldo, di buona struttura e persistenza. Retrogusto: vena sapida e note floreali, fruttate e vegetali.
Considerazioni: Molto buono. Ottenuto da scelte uve Vermentino mature e raccolte a mano. Vinificazione: le uve diraspate sono state fatte macerare a freddo per circa 18 ore. Il mosto fiore ottenuto dalla pressatura soffice delle uve ha fermentato lentamente a temperatura controllata.in botti d’acciaio inox. Dopo la fermentazione alcolica e la svinatura, il vino matura per alcuni mesi in botti d’acciaio inox e, altrettanti, di affinamento in bottiglia. Evoluzione: Giovane ma già invitante e di buon equilibrio.
Valutazione: 89/100
ESTATE 2024 AL BRAIDA WINE RESORT DI ROCCHETTA TANARO (ASTI)
Un’esperienza unica tra le colline del Monferrato, patrimonio UNESCO: il Braida Wine Resort di Rocchetta Tanaro, immerso tra i vigneti di barbera e il polmone verde del Parco Naturale, circondato da boschi spontanei di robinie, olmi e roveri, offre la combinazione perfetta tra natura incontaminata, grandi vini in assaggio e tante attività rilassanti all’aria aperta.
Una destinazione ricca di storia
Sorge in frazione Asinara, nell’antica cascina intitolata originariamente a San Bernardo da Mentone: luogo ricco di storia, fu dei monaci benedettini che già coltivavano qui la vite e accoglieva i pellegrini in viaggio sulla via Francigena.
Un’oasi di benessere
Il Braida Wine Resort è oggi il luogo ideale per chi cerca un’oasi di pace e tranquillità. I filari dei vigneti sono come piccole onde nel mare delle colline del Monferrato: il resort offre un panorama imperdibile, camere eleganti e dotate di ogni comfort, ciascuna delle quali porta il nome di una delle iconiche etichetta Braida (La Monella, Ai Suma, Bricco dell’Uccellone, Bricco della Bigotta, Montebruna, Il Bacialé, Limonte), un giardino curato dove rilassarsi godendo del sole estivo o dove sorseggiare un buon calice all’ombra del bel glicine o sotto il porticato.
Degustazioni e tour enologici
Chi sceglie il Monferrato per una vacanza in Piemonte, non può perdere l'occasione di incontrare Braida e i suoi vini leggendari al Braida Wine Resort: gli ospiti possono partecipare a degustazioni guidate delle etichette più rappresentative di Braida, con vista sui vigneti e il racconto di un sommelier esperto.
Non può mancare una visita nella cantina storica di Via Roma, dove i visitatori possono scoprire i segreti della produzione enologica Braida.
Attività all’aperto ed escursioni
Per chi ama l’avventura e il contatto con la natura, il Braida Wine Resort organizza una serie di attività all’aperto. Tra queste, escursioni a piedi o in bicicletta attraverso i vigneti e le colline circostanti, ideali per esplorare la bellezza del paesaggio monferrino. Si propongono anche golosi picnic tra i vigneti, per vivere momenti di pura magia immersi nella natura.
Gastronomia
La cucina è un altro punto di forza per la famiglia Bologna. La cucina tradizionale piemontese, abbinata ai vini Braida, si può gustare alla Trattoria I Bologna.
Eventi speciali
Al Braida Wine Resort si organizzano eventi privati e matrimoni, in una location esclusiva con servizi personalizzati per ogni esigenza.
“BRAIDA” DI GIACOMO BOLOGNA – ROCCHETTA TANARO (AT)
Vino, condivisione e momenti preziosi da non dimenticare: questo è “Braida”.
Un soprannome che l'avo Giuseppe Bologna si guadagnò sui campi di pallone elastico, uno sport tradizionale piemontese, e che ancora oggi accompagna la famiglia.
Giacomo Bologna ereditò dal padre il nome “Braida” e una piccola vigna di Barbera a Rocchetta Tanaro, e tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta dedicò la sua vita a elevare questo nome e la qualità della Barbera, ottenendo vini e riconoscimenti che hanno fatto la storia dell’enologia italiana e internazionale come La Monella, il Bricco dell’Uccellone, il Bricco della Bigotta, l’Ai Suma in particolare.
Oggi la quarta generazione “Braida” muove i primi passi nell’azienda di famiglia, che nel frattempo ha oltrepassato il traguardo delle 60 vendemmie e coltiva più di 70 ettari di vigneto tra il Monferrato (dove le radici sono profonde e la Barbera rimane il cuore della produzione) e le Langhe (dove si producono vini bianchi da Chardonnay, Riesling e Nascetta).
Nella tradizione Braida, si valorizzano con orgoglio i vitigni autoctoni piemontesi come Grignolino, Moscato e Brachetto: vini che venivano serviti nella storica trattoria di famiglia nella seconda metà del Novecento e di cui i Bologna sono rimasti innamorati.
È dai tempi della “Trattoria degli amici” che l’attitudine all’accoglienza li caratterizza, ed è per questo che sono sempre felici di dare il benvenuto agli ospiti a Rocchetta Tanaro, nelle cantine storiche di via Roma, nell’iconica barricaia che accoglie da sempre visite e degustazioni, e nel Wine Resort tra i vigneti, dove ognuna delle sette stanze porta il nome di uno dei vini dell'azienda e si può vivere un’esperienza “Braida” al 100%.
Fondazione: 1961
Proprietari: Giuseppe e Raffaella Bologna
Enologo: Giuseppe Bologna
Regione: Piemonte
Zone: Monferrato e Langa
Denominazioni: DOCG - Barbera d’Asti, Moscato d’Asti, Brachetto d’Acqui; DOC - Barbera del Monferrato DOC, Grignolino DOC, Monferrato rosso DOC, Langhe Nascetta DOC, Langhe Riesling DOC, Langhe Chardonnay DOC, Langhe bianco DOC
Ettari di vigneto: 70 circa
Ettari di bosco: 15
Vini: La Monella, Curej, Bricco dell’Uccellone, Bricco della Bigotta, Ai Suma, Montebruna, Il Bacialé, Limonte, Brachetto d’Acqui, Vigna Senza Nome, Grappa invecchiata di Bricco dell’Uccellone; Vini di Serra dei Fiori: La Regina, Il Fiore, Re di Fiori, Asso di Fiori
“Costruitevi una cantina ampia, spaziosa, ben aerata e rallegratela di tante belle bottiglie, queste ritte, quelle coricate, da considerare con occhio amico nelle sere di Primavera, Estate, Autunno e Inverno sogghignando al pensiero di quell’uomo senza canti e senza suoni, senza donne e senza vino, che dovrebbe vivere una decina d’anni più di voi”
Giacomo Bologna
Marianna Natale
ALBA FESTA DEL VINO GO WINE 2024
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PIATTO DI NETTUNO: UNO CHEF SI RACCONTA
di Virgilio Pronzati
La giornalista Guglielmina Costi Monaci da sempre impegnata sul fronte dell’educazione alimentare, da oltre trent’anni contribuisce a migliorare il comportamento a tavola di liguri e “foresti”. Un exploit che adattato alle vicissitudini del nostro Paese, farebbe gola alle nostre amministrazioni statali. Nell’ormai lontano 1989 la Costi creò il Piatto di Nettuno. Campagna alimentare imperniata prima sul consumo di pesce, poi, su altre basi alimentari. Il perché è presto detto. In quegli anni l’Italia nel consumo di pesce era il fanalino di coda d’Europa. Benché abbiamo 8.500 chilometri di costa, il pesce più conosciuto allora era quello d’Aprile.
Guglielmina Costi Monaci e lo chef Ruggero Maria Di Luca
A parte la battuta, se il consumo di pesce nel nostro Paese è giustamente aumentato, gran parte del merito va a Guglielmina Costi Monaci. Il perché di aumentarne il consumo, è strettamente legato al nostro stato di salute. Il pesce, in generale, è una base alimentare quanto mai importate per gli elementi nutrizionali e altre proprietà benefiche, che allontanano i rischi di malattie cardiovascolari e, addirittura, tumori. Consigli preziosi per mantenere la salute a tavola.
Parte delle socie
Su questo importante tema, nell’arco di cinque lustri, la Costi ha organizzato decine di convegni, tavole rotonde e corsi di cucina, coinvolgendo Istituti e Scuole Statali, mettendo in campo personaggi illustri della medicina, alimentazione e gastronomia come i proff. Leonardo Santi, Attilio Giacosa, Eugenio del Toma, Edilio Foppiani, Samir Sukkar, Nicola Pellegrino e lo chef Gian Paolo Belloni.
Inoltre per meglio diffonderne il messaggio, ha dato vita all’Associazione Piatto di Nettuno, dove i numerosi soci partecipano ad ogni sua iniziativa.
Altre signore socie
Un lungo percorso di successo con tappe importanti, tra cui il convegno “Genova e la Liguria capitali della dieta mediterranea”, svoltosi nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi e siglato dall’intervento del famoso professor Eugenio Del Toma (professore emerito di dietologia all'Ospedale S. Camillo Forlanini di Roma, past-President e fondatore dell'Associazione italiana di Dietetica e Nutrizione clinica), col tema “Vivere senza diete, ma conoscendo le regole”, seguito dall’altrettanto interessante intervento del Dr Giuseppe Samir Sukkar (Responsabile dell' Unità operativa di Dietetica e Nutrizione Clinica dell' Azienda ospedaliera universitaria San Martino di Genova). Non solo anni prima, aveva promosso l’iniziativa nazionale “La giornata della dolcezza”.
Socie di lungo corso
Tappe più recenti in questo tour della salute dallo slogan quanto mai indicativo “Cura della salute, gioia della tavola, piacere dell'amicizia', con l’esclusiva serata con protagonista la prescinseua, storica cagliata genovese. Teatro del convivio, il famoso ristorante Zeffirino di Genova. Prima la presentazione di Guglielmina Costi Monaci delle finalità del Piatto di Nettuno, seguita dalla parte culturale dove il prof. Sukkar ha illustrato compiutamente le insospettate proprietà salutari della cagliata genovese. Guglielmina Costi Monaci è inesauribile.
Il Consigliere comunale Claudio Villa e Guglielmina Costi Monaci che ha appena premiato lo chef Ruggero Di Luca
Appena termina un’iniziativa, ne realizza subito un’altra. Per diffondere informazioni corrette su questi temi e seguire un itinerario salutistico ma altresì goloso, organizza quasi mensilmente, serate enogastronomiche dove puntualmente, oltre all’aspetto rigorosamente scientifico-nutrizionale, si abbinano dei menu con piatti realizzati con i prodotti citati nella parte iniziale. In quest’occasione, l’obbiettivo è stato puntato sull’olio extravergine di oliva, il più salutare e gradevole dei grassi alimentari.
L’ing. Roberto Monaci con altri tre soci
Un altro tassello a completare il quadro, il concorso gastronomico “Sapori dal vecchio e dal nuovo mondo”. Ossia una sorta del Piatto di Nettuno all’estero. Un evento finalizzato a potenziare i legami sociali e culturali tra gli italiani e i latino-americani, attraverso la cultura del cibo. E proprio per mantenere la salute a tavola, Guglielmina Costi Monaci da anni organizza il Controcenone. Serata gastronomica-culturale, con piatti equilibrati ma golosi, che ripristino il nostro stomaco e fegato dagli eccessi alimentari fatti nelle festività di fine anno.
La bella sala animata dalla Costi e Di Luca
Ma tornando alle basi alimentari ittiche, Guglielmina Costi Monaci abile cronista di gusto e costume, in occasione della recente serata conviviale al mitico Jast Balilla, ha voluto fare una gradita sorpresa alle associate, presentando ed intervistando lo chef Ruggero Maria Di Luca. Giovane (non arriva trent’anni) e talentoso artista della cucina di mare e non solo, comproprietario col fratello Tommaso del ristorante Alla Lunga di Genova.
Soci al tavolo
Oggi il miglior ristorante da pesce della città. Un Ruggero sorridente, dinamico, simpatico e coinvolgente ma di estrema professionalità, che ha risposto precisamente ai molteplici quesiti posti da una dinamica Guglielmina Costi Monaci. Un simpatico mini talk show che doveva essere maggiormente condiviso da tutti i presenti. Il piacere e l’entusiasmo di rivedersi e parlarsi di una parte dei soci, ha creato un fastidioso brusio che ha impedito a molti dei presenti di sentire il dialogo tra Guglielmina e lo chef Ruggero.
Claudio Villa, Ruggero Maria Di Luca , Guglielmina Costi Monaci e Virgilio Pronzati brindano con i soci
Ecco il goloso menu estivo. Cuculli e panissa alla genovese; farinata, torte di verdure alla ligure, gamberi in tempura, verdure grigliate, focaccia col formaggio, pizza, trofiette di Sori al ragù di polpo, frittini di calamari e acciughe, sorbetto alla mela verde. Il tutto accompagnato da spritz, Prosecco di Valdobbiadene Doc e acqua minerale. Da Guglielmina a tutti i presenti, un simpatico ed utile cadeau: un tris di colorati strofinacci.
“RI-CONOSCENTI”: DAL 18 LUGLIO AL 20 OTTOBRE 2024 LA MOSTRA ITINERANTE CON LE TESTIMONIANZE DI VITA CONTADINA IN VAL TALEGGIO
Ad accompagnare l’esposizione presso la Cooperativa Sant’Antonio una mostra itinerante nella terra dello Strachítunt: 22 testimonianze di contadini per cui il territorio non è stato solo uno sfondo, ma parte integrante della vita agreste.
Inaugurazione in programma giovedì 18 luglio 2024 ore 17.30 presso la Coop. Sant’Antonio a Vedeseta.
Dal 18 luglio al 20 ottobre 2024, la Val Taleggio ospiterà la mostra itinerante "Ri-Conoscenti", un viaggio alla scoperta di 22 testimonianze di vita contadina che celebrano il territorio e il paesaggio di Blello, Taleggio, Val Brembilla e Vedeseta. La mostra verrà inaugurata giovedì 18 luglio 2024 alle ore 17.30 presso la Cooperativa Sant’Antonio a Vedeseta alla presenza dei sindaci della Valle, del Presidente dell’Ecomuseo e altre autorità locali. Radicato nella terra dello Strachítunt, il progetto vuole rendere omaggio a quelle persone che hanno contribuito a scrivere la storia della Valle: "Ri-Conoscenti" reinterpreta infatti il lavoro svolto nel 2004 dal Centro Studi Valle Imagna, che ha pubblicato il volume "Bergamini: ventun racconti di vita contadina dalla Valle Taleggio", a cura di Antonio Carminati e Costantino Locatelli per raccontare la storia dei bergamì, gli abitanti della montagna che hanno trovato sostentamento grazie al piccolo allevamento, su misura del proprio fabbisogno familiare. Nelle pagine del libro sono racchiusi i racconti di vita dei contadini della Valle direttamente coinvolti, grazie alla testimonianza di quanti in montagna, per la montagna e con la montagna hanno vissuto. La mostra "Ri-Conoscenti" vuole riportare alla memoria questa ricerca effettuata vent’anni fa attraverso racconti sinceri, commoventi e autentici come le vite delle testimonianze che verranno esposte.
"L'obiettivo di questo progetto è quello di far riscoprire la Val Taleggio attraverso le persone che in passato erano molto attive sul territorio e riconoscere la loro storia è un modo per entrare in connessione anche con il paesaggio della Valle, che non è stato solo sfondo, ma parte integrante della vita contadina di queste persone", spiega Alvaro Ravasio, Presidente del Consorzio per la Tutela dello Strachítunt.
Flaminio Locatelli, presidente della Cooperativa Agricola S. Antonio: "Un passato recente perché alcune di queste personalità sono scomparse da poco e per questo desideriamo tramandare lo scambio che c'è stato con loro, come se fossero ancora qui. È una questione di rispetto, memoria e riconoscenza affinché le loro storie possano rimanere ed essere d’ispirazione per i giovani allevatori e allevatrici del presente e del futuro".
L'esposizione permanente sarà allestita presso la Cooperativa Sant'Antonio a Vedeseta con pannelli espositivi, fotografie ed estratti dalle interviste originali dei contadini della Valle, mentre la mostra itinerante toccherà 22 diverse località sul territorio. Posizionati all’aperto in punti panoramici o di interesse legati al percorso, nei 22 luoghi della mostra itinerante saranno presenti dei pannelli espositivi con QR code che permetteranno di approfondire la testimonianza di vita contadina legata a quello specifico territorio.
Il progetto gioca sulla dicotomia tra conoscente e riconoscente. Nel primo caso, si intende una persona con cui si hanno rapporti più o meno intensi di familiarità, ma senza un reale legame affettivo. Essere riconoscenti verso qualcuno, invece, indica un sentimento di consapevolezza, in memoria di un beneficio ricevuto. È proprio dal desiderio di ricambiare questo beneficio che ha origine “Ri-Conoscenti” con l’obiettivo di tramandare le testimonianze di chi ha contribuito a scrivere la storia del territorio dello Strachitunt: “i bergamì stanno scomparendo, ma senza di essi anche i pascoli su questi monti si impoveriscono” afferma Battista Chiaveri, uno dei protagonisti della mostra; “se dovessi nascere un’altra volta, ritornerei ancora a fare la contadina”, ricorda invece Luigia Angela Fantini. Altre 20 testimonianze dislocate in Val Taleggio permetteranno di scoprire più da vicino la vita rurale dei bergamini e le loro tradizioni.
Qui il link per consultare la mappa dei luoghi della mostra e per avere maggiori informazioni.
Consorzio Tutela Strachítunt DOP: consorzio di tutela del formaggio Strachitunt.
Il Consorzio per la Tutela dello Strachítunt Valtaleggio nasce all’inizio degli anni Duemila con due principali finalità: quella di tutelare un prodotto così pregiato, già oggetto di numerose imitazioni e storpiature; e quella di ottenere, al termine di un lungo percorso, la Denominazione d’Origine Protetta (DOP), massimo riconoscimento di garanzia a livello italiano ed europeo, in grado di porre questo formaggio nel Gotha dei Cru caseari del vecchio Continente. Attualmente la sede del Consorzio si trova presso il municipio di Vedeseta, ne fanno parte undici produttori-stagionatori dell’intera filiera, le cui aziende hanno tutte sede all’interno del territorio previsto dal disciplinare. Presidente del Consorzio è Alvaro Ravasio, noto imprenditore del settore caseario e grande promotore del formaggio a livello nazionale.
Sito web: www.strachitunt.it
Cooperativa Agricola Sant’Antonio: cooperativa agricola con caseificio con sede in Val Taleggio.
Il caseificio della Cooperativa nasce agli inizi degli anni ’80 grazie agli sforzi, uniti, di alcuni allevatori della Valle e di un casaro che, sostenuti dalle amministrazioni locali hanno saputo dar vita a questa meravigliosa realtà. Ora, dopo decenni di impegno e di ottimi formaggi, la Cooperativa è in grado di organizzare il ritiro del latte da ben 5 aziende agricole della Val Taleggio e da 3 aziende agricole della Val Brembilla.
Grazie poi all’impegno dei conferenti, alla lungimiranza del suo protettore, custode dell’arte casearia della Valle, grazie all’aiuto di chi gli ha permesso di concretizzare un’idea e all’esperienza dei nostri casari, sono riusciti, qualche anno fa, ad ottenere la DOP per il nostro fiore all’occhiello: lo Strachitunt, e siamo impegnati nel compito di preservarne e custodirne l’originalità, la genuinità delle materie prime e del processo produttivo.
Sito web: www.santantoniovaltaleggio.it
Ecomuseo Val Taleggio: Ecomuseo che opera nella Valle
Per garantire l’ottimale funzionamento dell’Ecomuseo è stata costituita nel mese di maggio 2008 l'Associazione Ecomuseo Val Taleggio – associazione non a scopo di lucro con durata illimitata- identificata dalle Amministrazioni in sede istitutiva quale Ente gestore.
L’Associazione ha lo scopo di ideare e realizzare progetti per valorizzare le risorse umane e ambientali già presenti sul territorio al fine di tutelare, promozionare e valorizzare i beni artistici, culturali, storici, ambientali attraverso la formazione, gestione e diffusione di pratiche ecomuseali partecipate. La promozione dello sviluppo sostenibile nell’Ecomuseo Val Taleggio e la valorizzazione socio-economica dell’area territoriale sono obiettivi principi dell’Associazione, raggiungibili anche attraverso l’adesione a reti nazionali ed internazionali, quali la Rete Lombarda degli Ecomusei e la Rete Mondi Locali.
Sito web: www.ecomuseovaltaleggio.it
Centro Studi Valle Imagna: associazione culturale con lo scopo di valorizzare la cultura del territorio
Il Centro Studi di cultura, economia e amministrazione della montagna è una associazione culturale semplice, libera, apartitica che agisce nell'ambito del territorio della Valle Imagna. L'associazione si è formalmente costituita nel 1997, dopo alcuni anni di riflessioni e considerazioni sui temi della difesa ambientale delle aree rurali, in relazione alla tutela dell'identità dei luoghi e delle popolazioni montane e marginali. Il processo di ideazione delle nuove strategie di sviluppo e di promozione culturale del contesto ha avuto inizio con il grande convegno “Gente e Terra d'Imagna” del maggio 1993 ed è stato ufficialmente sancito attraverso il Manifesto ideologico ed operativo, voluto e sottoscritto dai partecipanti a quella assise.
Sito web: www.centrostudivalleimagna.org
MOSTRA RI-CONOSCENTI
Ingresso gratuito senza prenotazione presso la Cooperativa Cooperativa Sant’Antonio, 24010 Vedeseta (BG) Frazione Regesto
Orari:
Lunedì - Venerdì: ore 09:00 - 12:00 e 14.30 - 18:00
Sabato - Domenica: ore 09:00 - 13:00 e 14.00 - 19:00
Parcheggio:
Presso la Cooperativa Sant’Antonio è a disposizione un ampio parcheggio gratuito
Gli altri 22 luoghi dell’esposizione sono all’aperto e raggiungibili attraverso questa mappa.
Per maggiori informazioni:
MOSTRA RI-CONOSCENTI
LINK SITO