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A COMPAGNA - SETTEMBRE 2023
Martedì 3 ottobre 2023 alle ore 17.00 nell’Aula San Salvatore in piazza Sarzano, (all’uscita della metropolitana) A Compagna nell’ambito del ciclo di conferenze che l’antico sodalizio cura da oltre quarant’anni, promuove il II appuntamento del ciclo 2023-2024: Pier Angelo Campodonico: «Andrea Doria, 1466-1560: una vita straordinaria».
INGRESSO LIBERO
Andrea Doria è una figura complessa: dovrà la sua fortuna alle galee, ma vi arriverà in tarda età. Sarà, a lungo, la figura più importante di Genova, ma non ne diventerà mai doge. Combatterà barbareschi e turchi, ma solo quando costretto a farlo. Andrea Doria ha una visione di Genova, del Mediterraneo e del mondo della sua epoca complessa. Dirà, una volta a un ambasciatore, che «i suoi vecchi occhi vedevano cose che gli occhi dei giovani non riuscivano a vedere». In questo senso, la sua straordinaria vicenda, umana e politica, è la più significativa per rappresentare il Rinascimento a Genova e la fase che porterà la città a legarsi, per secoli, ai destini, fortuna e disastri, della Spagna. Le immagini delle opere conservate al Galata Museo del Mare accompagneranno la conversazione.
Pierangelo Campodonico è il direttore del Galata Museo del Mare e dell’Istituzione MU.MA ed è anche saggista e storico marittimo. Inoltre, è l’autore di una monografia su Andrea Doria che ha visto la luce nel 1997; in questi anni è impegnato nella redazione della Storia della marineria mercantile italiana, di cui sono usciti i primi quattro volumi.
Franco Bampi, Presidente de A Compagna
Info: Per programmi segui il link:
http://www.acompagna.org/rf/mar/index.htm
Per le rassegne fotografiche segui il link:
http://www.acompagna.org/rf/index.htm
La conferenza si tiene nell’Aula San Salvatore della Scuola Politecnica dell’Università di Genova in Sarzano (350 posti a sedere). Si tratta della chiesa sconsacrata che è sulla piazza ed è raggiungibile, oltre che con la metropolitana, da piazza Carignano percorrendo il ponte di Carignano (via Ravasco) oppure lungo la direttrice piazza Dante, Porta Soprana, via Ravecca, Sarzano.
Andrea Doria con un gatto
Anno sociale 2023-2024 primo trimestre de LE CONFERENZE IN COMPAGNA
a cura de A Compagna
Gli incontri si fanno di martedì alle ore 17:00 nell'Aula San Salvatore in Sarzano
L’Aula San Salvatore è la chiesa sconsacrata presente in piazza Sarzano e raggiungibile, oltre che con la metropolitana, anche con il 35 attraversando il Ponte di Carignano o seguendo la direttrice, tutta in piano, piazza Dante, Porta Soprana, Ravecca.
Settembre 2023
26 - Inaugurazione e presentazione a cura del Presidente
Interverrà Augusto Sartori, assessore regionale
Ottobre 2023
3 - Andrea Doria, 1466-1560: una vita straordinaria; a cura di Pier Angelo Campodonico
10 - La Protezione Civile, un sistema complesso da conoscere meglio; a cura di Andrea Mangini
17 - Cinghiali a Genova: perchè?; a cura di Andrea Marsan
24 - Turismo delle radici e il ripopolamento dei borghi; a cura di Mario Menini
31 - L’AMT si racconta; a cura di Stefano Pesci
Novembre 2023
7 - Salendo dal mare. La storia di un grande alpinista: Gianni Calcagno; a cura di Camilla Calcagno
14 - Relazioni economiche ed artistiche fra Genova e le Fiandre dal Medioevo a Rubens; a cura di Annamaria De Marini
21 - Palazzo Reale, la sua quadreria e l'avventura dei Gabaldoni nella Genova dell'ultimo Settecento; a cura di Luca Leoncini
28 - La Boca: xeneixes, genovesi e liguri di Buenos Aires; a cura di Domenico Ravenna
Dicembre 2023
5 - Ritrovato il primo grande dizionario della lingua genovese: prete Cristoforo Filippi, 1834; a cura di Vittorio Laura e Franco Bampi
12 - Presepi artistici e popolari a Genova e in Liguria: dai “macachi” di Albisola alle terrecotte di Umberto Piombino; a cura di Giulio Sommariva
19 - ore 16.00 Auguri in Sarzano, Aula San Salvatore
MAGNUM CELEBRA LA GIORNATA MONDIALE DEL CACAO E DEL CIOCCOLATO
CON L’AMPLIAMENTO DEL SUO PROGRAMMA AWA BY MAGNUM
PER DARE A MIGLIAIA DI ALTRE DONNE LA POSSIBILITÀ FINANZIARIA E SOCIALE DI PROSPERARE NELLE ATTIVITÀ DI REDDITO IN COSTA D’AVORIO
Il programma AWA by Magnum consente alle donne di affermarsi in modo indipendente, socialmente ed economicamente, e di prosperare come imprenditrici attraverso lo sviluppo di attività generatrici di reddito (Income Generating Activities - IGA).
Magnum si è impegnata a sostenere 5.000 donne nelle comunità di coltivatori di cacao in Costa d'Avorio entro il 2025 ed è sulla buona strada per raggiungere questo obiettivo, poiché si prevede di raggiungere oltre 3.000 donne in totale entro la fine del 2023
Quest'anno Barry Callebaut si unirà ad AWA by Magnum, consentendo al programma di espandersi per raggiungere più donne nelle comunità di coltivatori di cacao.
Per celebrare la Giornata mondiale del cacao e del cioccolato, il 1° ottobre, Magnum annuncia il potenziamento di AWA by Magnum, il programma di empowerment femminile del brand nelle comunità di coltivatori di cacao in Costa d'Avorio. Quest’anno il programma si espanderà per raggiungere oltre 3.000 donne nelle comunità di coltivatori di cacao per aiutarle a diversificare il proprio reddito. Dal 2012, Magnum ha investito 80 milioni di euro per rendere sostenibile la propria fornitura di cacao, compresa la tracciabilità e la ‘segregazione’ delle sue fave di cacao, e questo lavoro fa parte di un ulteriore investimento di 25 milioni di euro per finanziare i suoi programmi più ampi sull’impatto del cacao.
AWA by Magnum è stata fondata nel 2020 con il partner di fornitura del cacao Cargill e i partner delle ONG 100Weeks e CARE, per aiutare le donne nelle comunità di coltivatori di cacao con competenze e finanziamenti attraverso pagamenti mobili diretti e infrastrutture sociali delle Village Saving and Loans Associations (VSLA)[1] per impostare attività generatrici di reddito (IGA) proprie o condivise.
Eleonora Carruolo
AI NASTRI DI PARTENZA LA QUARTA EDIZIONE DI PIZZA CHALLENGE TARGATA ROMA
Dopo Romagna, Marche e Toscana, la nuova sfida vedrà protagoniste le pizzerie della Capitale. A giudicarle la chef Cristina “zia Cri” Lunardini e ‘pizzaricercatore’ Renato Bosco entrambi volti noti del piccolo schermo.
In arrivo la quarta stagione di “Pizza Challenge”, la trasmissione che mette in sfida le migliori pizzerie di un territorio, alla ricerca della pizza perfetta.
E quest’anno, dopo le sfide in Romagna, Marche e Toscana, saranno protagoniste le pizzerie di Roma. E insieme alla pizza sarà protagonista anche la pinsa.
Dodici le pizzerie della Capitale selezionate: Perdincibacco Bistro' Latteria Cucina E Pinsa (Pinsa), Condominio Marconi (Pinsa), 7 Cereali, Cento 55, Pinseria Pigneto, La Montecarlo (Romana), I Tre Grilli, Pinsa 'M po', Svario Pizza Bar, Pinsa E Buoi, Casaconsorti, Crunch!.
A valutarle due giudici d’eccezione: la chef riminese Cristina Lunardini, ormai conosciuta da tutti come la Zia Cri del programma di Antonella Clerici «E’ sempre mezzogiorno» su RAI 1, e la new entry Renato Bosco, pizzaiolo (anzi, pizzaricercatore) con oltre 30 anni di esperienza, in cima alle classifiche della Guida Pizzerie d'Italia del Gambero Rosso e volto televisivo di Sky.
In ogni puntata i due giudici visiteranno tre pizzerie e dopo aver preso in esame vari aspetti – dalla location alle proposte di pizza in menù, all’impasto – decreteranno chi accede alla fase semifinale.
I pizzaioli dei quattro locali semifinalisti saranno chiamati a sostenere 3 prove all’interno della scuola di cucina ICook Taste&Share di Cesena. Da questa sfida usciranno i due finalisti che si contenderanno la palma della vittoria nella puntata finale.
“Pizza Challenge” andrà in onda sul canale 518 di Sky e su un circuito di una ventina di emittenti distribuite su tutto il territorio nazionale. La visione su Roma e tutto il Lazio sarà assicurata dall’emittente CANALE 10 LAZIO (CH 10) tutti i venerdì in prima serata alle 20,40 dal 29 settembre e in replica domenica alle 19,30 e lunedì 18,30. A sostenere la trasmissione alcune importanti aziende agroalimentari: Molino Spadoni e le sue farine, Cirio Alta Cucina , Bayerland, Ruggeri Valdobbiadene, Acqua Dolomia, Resto Italia (forni).
Come nelle passate edizioni, a ideare e realizzare il format è l’agenzia cesenate Expì, impresa tutta al femminile di Cesena (Fc), creatrice di progetti multimediali, contenuti digitali ed eventi tailor made, nata come spin-off di Pubblisole per promuovere il settore agroalimentare. Fra gli altri format nati dal lavoro di Expì ci sono Cook Academy Tv, che presenta prodotti, ricette, consigli nutrizionali con la partecipazione di chef ed esperti, ICocktail, dedicato al mondo spericolato dei bartender, Le 2 in viaggio, racconti di cucina, sport e turismo sostenibile, Beach4Eat, il tour estivo che porta le eccellenze gastronomiche del Belpaese direttamente sulle spiagge.
I giudici
Cristina Lunardini è nata a Rimini nei favolosi anni Sessanta e ha imparato l’arte della cucina frequentando le più rinomate scuole alberghiere d’Italia. Docente dell‘Istituto Alberghiero Savioli di Riccione e a San Patrignano, volto televisivo ospite in vari programmi tra cui La Prova del Cuoco.
Renato Bosco, classe 1967, nel 1985 ha imbracciato la pala per la prima volta quasi per caso ed oggi sono ben trent’anni che è pizzaiolo. È anche docente in diverse scuole di cucina, fra cui Alma – la scuola internazionale di cucina italiana ed è stato più volte relatore al congresso internazionale di cucina Identità Golose. È membro del prestigioso Richemont Club dell’associazione Chic-Charming Italian Chefs, di Euro-toques e del Gruppo Maestri del Lievito Madre che riunisce i pasticceri che sfornano solo prodotti senza l’utilizzo di prodotti chimici.
Federica Bianchi
Dopo Romagna, Marche e Toscana, la nuova sfida vedrà protagoniste le pizzerie della Capitale. A giudicarle la chef Cristina “zia Cri” Lunardini e ‘pizzaricercatore’ Renato Bosco entrambi volti noti del piccolo schermo.
In arrivo la quarta stagione di “Pizza Challenge”, la trasmissione che mette in sfida le migliori pizzerie di un territorio, alla ricerca della pizza perfetta.
E quest’anno, dopo le sfide in Romagna, Marche e Toscana, saranno protagoniste le pizzerie di Roma. E insieme alla pizza sarà protagonista anche la pinsa.
Dodici le pizzerie della Capitale selezionate: Perdincibacco Bistro' Latteria Cucina E Pinsa (Pinsa), Condominio Marconi (Pinsa), 7 Cereali, Cento 55, Pinseria Pigneto, La Montecarlo (Romana), I Tre Grilli, Pinsa 'M po', Svario Pizza Bar, Pinsa E Buoi, Casaconsorti, Crunch!.
A valutarle due giudici d’eccezione: la chef riminese Cristina Lunardini, ormai conosciuta da tutti come la Zia Cri del programma di Antonella Clerici «E’ sempre mezzogiorno» su RAI 1, e la new entry Renato Bosco, pizzaiolo (anzi, pizzaricercatore) con oltre 30 anni di esperienza, in cima alle classifiche della Guida Pizzerie d'Italia del Gambero Rosso e volto televisivo di Sky.
In ogni puntata i due giudici visiteranno tre pizzerie e dopo aver preso in esame vari aspetti – dalla location alle proposte di pizza in menù, all’impasto – decreteranno chi accede alla fase semifinale.
I pizzaioli dei quattro locali semifinalisti saranno chiamati a sostenere 3 prove all’interno della scuola di cucina ICook Taste&Share di Cesena. Da questa sfida usciranno i due finalisti che si contenderanno la palma della vittoria nella puntata finale.
“Pizza Challenge” andrà in onda sul canale 518 di Sky e su un circuito di una ventina di emittenti distribuite su tutto il territorio nazionale. La visione su Roma e tutto il Lazio sarà assicurata dall’emittente CANALE 10 LAZIO (CH 10) tutti i venerdì in prima serata alle 20,40 dal 29 settembre e in replica domenica alle 19,30 e lunedì 18,30. A sostenere la trasmissione alcune importanti aziende agroalimentari: Molino Spadoni e le sue farine, Cirio Alta Cucina , Bayerland, Ruggeri Valdobbiadene, Acqua Dolomia, Resto Italia (forni).
Come nelle passate edizioni, a ideare e realizzare il format è l’agenzia cesenate Expì, impresa tutta al femminile di Cesena (Fc), creatrice di progetti multimediali, contenuti digitali ed eventi tailor made, nata come spin-off di Pubblisole per promuovere il settore agroalimentare. Fra gli altri format nati dal lavoro di Expì ci sono Cook Academy Tv, che presenta prodotti, ricette, consigli nutrizionali con la partecipazione di chef ed esperti, ICocktail, dedicato al mondo spericolato dei bartender, Le 2 in viaggio, racconti di cucina, sport e turismo sostenibile, Beach4Eat, il tour estivo che porta le eccellenze gastronomiche del Belpaese direttamente sulle spiagge.
I giudici
Cristina Lunardini è nata a Rimini nei favolosi anni Sessanta e ha imparato l’arte della cucina frequentando le più rinomate scuole alberghiere d’Italia. Docente dell‘Istituto Alberghiero Savioli di Riccione e a San Patrignano, volto televisivo ospite in vari programmi tra cui La Prova del Cuoco.
Renato Bosco, classe 1967, nel 1985 ha imbracciato la pala per la prima volta quasi per caso ed oggi sono ben trent’anni che è pizzaiolo. È anche docente in diverse scuole di cucina, fra cui Alma – la scuola internazionale di cucina italiana ed è stato più volte relatore al congresso internazionale di cucina Identità Golose. È membro del prestigioso Richemont Club dell’associazione Chic-Charming Italian Chefs, di Euro-toques e del Gruppo Maestri del Lievito Madre che riunisce i pasticceri che sfornano solo prodotti senza l’utilizzo di prodotti chimici.
Federica Bianchi
13 A FIERA NAZIONALE DELLA TRIPPA DI MONCALIERI
Sabato 30 settembre e Domenica 1 ottobre
Al PalaExpo la due giorni dedicata al “quinto quarto” dà il via al mese di Gusto Festival. Domenica il clou con il Pentolone da Guinness da 25 quintali
L’Associazione per la Valorizzazione della Trippa d’ Muncalè Onlus, nella persona del suo Presidente Roberto Frassati, con il contributo ed il patrocinio del Comune di Moncalieri e con il patrocinio della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino, della Camera di Commercio di Torino e di Turismo Torino e Provincia, è lieta di presentare una delle manifestazioni più amate ed attese del panorama fieristico autunnale: la Fiera Nazionale della Trippa di Moncalieri 2023.
In questa edizione aderisce a Gusto Festival, il Mese della cultura gastronomica della Città di Moncalieri, le cui informazioni si trovano su www.mymoncalieri.it .
Dal 2009 la Fiera si svolge ogni primo fine settimana di Ottobre (tranne nel 2020 per le precauzioni del Covid), protagonista la Trippa, cibo tipico di Moncalieri, prodotto nella Città fin dal Medioevo e nota per le sue caratteristiche eccellenti di prelibatezza e bontà non solo in Italia, ma anche nel mondo.
Alla Fiera Nazionale della Trippa di Moncalieri che si svolge al PalaExpo (piazza del Mercato) Sabato 30 Settembre dalle ore 11 alle ore 24 e domenica 1 Ottobre 2023 dalle ore 10 alle ore 21, c’è lo spazio dell’Azienda storica moncalierese La Tripa d’Muncalè (custode anche della ricetta del rinomato ed unico al mondo Salame di Trippa di Moncalieri, che si può trovare in Fiera), Sponsor Tecnico della manifestazione, attorniata da numerosi stand con cibi di qualità sia salati che dolci, anche vegetariani, oltre che di bevande di ogni tipo, per accontentare tutti i gusti dei visitatori, adulti e bambini. Oltre agli stand enogastronomici, sono presenti altri espositori con prodotti artigianali e di altre merceologie con oggetti, servizi e anche cose curiose.
Come ogni anno, c’è un Charity Partner: per la seconda volta è il Banco Alimentare del Piemonte, quindi a questa istituzione, con sede a Moncalieri, sarà donato parte della Trippa alla Savoiarda del Pentolone della Fiera per pasti alle persone bisognose.
Come gli scorsi anni, sono anche donate le porzioni per gli ospiti della Casa di Riposo Vitrotti di Moncalieri.
La Fiera apre al pubblico con tutti gli stand Sabato 30 Settembre alle ore 11 e alle ore 12 è prevista l’Inaugurazione ufficiale alla presenza delle istituzioni civili e militari e della Filarmonica di Moncalieri. Alle ore 16 si svolge la Cerimonia dei Gemellaggi Enogastronomici della Città di Moncalieri con tre Comuni piemontesi con cui sono state intraprese sinergie ed azioni di sviluppo e promozione delle rispettive specialità alimentari.
Un’interessante presenza che ritorna per la settima volta in Fiera è quella Indro Neri, esperto di Trippa nel mondo, che risponde a tutte le domande che gli sono poste dai visitatori sul cibo protagonista della Fiera e che presenta anche la sua speciale ricerca su “La Geografia della Trippa” alle ore 18.30 di Sabato 30.
Il programma continua con importanti ed utili dimostrazioni (alle 17.30 del Sabato e poi alle 11 e alle 17 della Domenica), per esempio di primo soccorso per adulti e bambini ed altro ancora, allo stand della Croce Rossa Comitato di Moncalieri, con il suo gruppo di simpatici e gentilissimi Volontari che prestano anche il servizio di Pronto Soccorso della Fiera.
In Fiera si trova pure lo spazio del produttore di Moncalieri “Il Meglio del Meridione”: qui degustazioni gratuite dei suoi speciali panettoni ed olive, ma anche un ospite, Associazione Donnatea, a cui è donato il 50% del ricavato delle vendite del produttore suddetto per l’acquisto di un casco refrigerante per le donne in trattamento chemioterapico.
Se si desiderano conoscere notizie e curiosità su Moncalieri e sui suoi Eventi ed Associazioni, lo stand di Pro Loco Moncalieri, sempre protagonista nella vita della Città, è quello giusto: grazie ai suoi splendidi e preparati Volontari si possono avere tutte le risposte ed informazioni.
L’amicizia storica tra la Fiera Nazionale della Trippa di Moncalieri e la Sagra del Ciapinabò fa si che ci sia uno spazio dedicato proprio al particolare tubero, a cura del Comitato delle Manifestazioni della Sagra del Ciapinabò di Carignano, per un’anteprima della manifestazione che si svolge la settimana successiva a quella della Trippa, celebrando la sua trentesima edizione.
Vi è, come sempre, in entrambi i giorni (Sabato dalle ore 15 alle 22 e domenica dalle ore 11 alle 18) un’area animazione a disposizione dei bimbi, molto gettonata dalle famiglie, oltre (in entrambi i giorni per tutto l’orario di apertura della Fiera) ad una rassegna ludica libera a tutti dai 4 anni in su, dove provare giochi da tavolo di ogni tipo allo stand di Creativamente Moncalieri. E poi ancora altri stand dove acquistare giri in minimoto e sui gonfiabili. Presenti in Fiera sia Sabato che Domenica, per la prima volta, ci sono due stand informativi molto diversi, ma importanti entrambi nel loro settore: Save The Children e ONAS - Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi.
A disposizione di tutti al Sabato sera c’è musica dal vivo dalle 21 alle 24, con il Polidoro Group e Manuela Trucco e la pista per ballare, in collaborazione con la Scuola di Ballo JDS di Moncalieri di Denise Abrate.
La Trippa alla Savoiarda (con le verdure) comincia la sua preparazione Domenica 1 Ottobre, quando al PalaExpo è ancora notte e alle prime luci dell’alba parte la cottura a legna. Alle 10 la Fiera apre i battenti e si può curiosare (da dietro le transenne per motivi di sicurezza) come le maestranze della Tripa d’Muncalè mescolano senza sosta con enormi posate la Trippa nel Pentolone e ne curano la cottura. Naturalmente alle 10 anche gli stand presenti delle molte specialità enogastronomiche, degli artigiani ed altre tipologie, aprono i battenti per la giornata clou dell’Evento.
La curiosa Cerimonia di assaggio ufficiale alle ore 12 (esiste però la possibilità che ci siano minuti di differenza, come nelle cucine di ogni casa) dei circa 25 quintali di Trippa alla Savoiarda del Pentolone da parte della Confraternita della Trippa di Moncalieri, decreta la corretta cottura e alle 12.30 comincia la distribuzione della Trippa a coloro che si sono aggiudicati, acquistando il tagliando alle apposite casse, le porzioni del prelibato quinto quarto moncalierese.
Alla Domenica pomeriggio ritornano in Fiera le esibizioni di danza: alle 15 quelle della Scuola di Ballo JDS della ballerina di livello internazionale ed insegnante professionale Denise Abrate. Dopo le esibizioni, la pista è libera per ballare fino alle 17.15 con musica a cura della stessa compagine che ha danzato. Alle 17.20 Arabesque Non Solo Danza si esibisce in un numero di hip hop per poi lasciare la pista alle 17.30 ad Aziza - Maestra e artista celebre anche all’estero di quest’arte antica - e alle sue Allieve per le loro esibizioni di danza del ventre.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Alessandra +39 348 04 56 343
Fabrizio Vespa | tel. 338.760 6183 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
FONTINA, TRE VOLTE DOP!
Il Consorzio Produttori e Tutela della Dop Fontina annuncia un’importante novità: da oggi la Fontina si fa in tre!
Il Consorzio Produttori e Tutela della Dop Fontina rende noto che il Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) ha approvato con decreto (Prot. N. 23A05237 del 14/09/2023) pubblicato sulla GURI n.224 del 25/09/2023, alcune modifiche al Disciplinare di produzione.Tra queste il riconoscimento di due nuove denominazioni ufficiali che si affiancano alla Fontina DOP: “Fontina DOP ALPEGGIO” e “Fontina DOP LUNGA STAGIONATURA”.
La nascita delle nuove tipologie rafforza il legame col territorio e valorizza la produzione tipicamente di montagna della Fontina Dop. Nella stessa direzione va anche la modifica al disciplinare riguardante i foraggi. Mentre il regolamento europeo (Reg UE 1151-2014) richiede un minimo di prevalenza (51%) di alimenti provenienti dalla zona di produzione, il Consorzio Fontina Dop ha previsto nel nuovo Disciplinare che almeno il 60% della razione alimentare di sostanza secca sia prodotto all’interno del territorio montano della Valle d’Aosta. Il rispetto di tale requisito consente di valorizzare le caratteristiche uniche del latte di alta montagna e di mantenere viva l’antica pratica di allevamento con la monticazione delle bovine durante il periodo estivo e l’approvvigionamento nei prati di fondovalle durante i mesi invernali, nel totale rispetto dei ritmi naturali montani.
La modifica al Disciplinare, predisposta dal CdA del Consorzio dopo un lungo lavoro di approfondimento e condivisione in filiera, poi approvata all’unanimità nell’Assemblea straordinaria del marzo scorso, ha ottenuto parere favorevole dalla Regione Autonoma della Valle d’Aosta ed è stata oggi recepita e resa ufficiale dal riconoscimento ministeriale. “L’intento di questa iniziativa, che il Consorzio portava avanti ormai da mesi, – afferma il Presidente Andrea Barmaz – è quello di vedere finalmente riconosciuto e valorizzato l’eccezionale lavoro che per 100 giorni l’anno i nostri casari svolgono in alpeggio, in condizioni non proprio agevoli. La loro passione e dedizione testimoniano un’antica tradizione casearia da custodire e salvaguardare insieme alla difesa della biodiversità dell’alta montagna e alle diverse metodologie di stagionatura che rappresentano anch’esse una tipicità del nostro territorio”.
Da oggi il consumatore potrà, quindi, scegliere tra 3 diverse tipologie in base al proprio gusto, pur rimanendo invariate le caratteristiche tipiche della Fontina Dop ovvero il ciclo di produzione che avviene interamente nel territorio della Valle d’Aosta; gli ingredienti, che sono sempre solo tre, sale, caglio e latte intero crudo delle bovine di razza valdostana autoctona; e i rigorosi controlli sul rispetto del disciplinare, con valutazione qualitativa finale e apposizione del marchio da parte del Consorzio. Tre prodotti di montagna, nati tra le alte vette della Valle d’Aosta, ma diversi per aroma, colore, consistenza e palatabilità. Scopriamoli nel dettaglio
FONTINA DOP
Prodotta tutto l’anno, racchiude gli aromi e i sapori di un territorio unico al mondo, l’ecosistema montano della Valle d’Aosta. Le forme si presentano con crosta marrone chiaro, pasta di colore giallo paglierino tenue, morbida e fondente, al palato risulta dolce, aromatica con prevalenti sentori lattici (latte, burro, burro fuso).
FONTINA DOP LUNGA STAGIONATURA
Viene affinata in grotta per un minimo di 180 giorni durante i quali i sapori si esaltano donando alla Fontina un gusto più intenso e aromatico. Le forme si presentano con crosta marrone tendente allo scuro, pasta di colore giallo intenso, morbida e fondente, al palato risulta avere note aromatiche vegetali e lattiche più intense e persistenti.
FONTINA DOP ALPEGGIO
Da Giugno a Settembre, negli alpeggi della Valle d’Aosta fino a 2700 metri di altitudine, le mucche di razza valdostana pascolano libere nutrendosi di erbe fresche e fiori di montagna. Il latte appena munto viene trasformato direttamente in loco, nelle casere di alpeggio, per mantenerne inalterate le caratteristiche organolettiche uniche derivanti dalla flora di alta montagna. Questa è la “Fontina DOP Alpeggio”, frutto del duro lavoro, della maestria e della passione di chi porta avanti una tradizione casearia antica e ancora interamente artigianale. Le forme presentano una crosta marrone chiaro, la pasta ha colore giallo paglierino intenso, dovuta proprio all’alimentazione delle bovine, ed è morbida e fondente. Al palato risulta particolarmente dolce e aromatica grazie ai sentori di erba fresca e fiori di montagna che si aggiungono ai sentori lattici tipici della Fontina.
LA DOP FONTINA IN BREVE
Con 400mila forme prodotte nel 2022 la Fontina Dop è l’8° formaggio di latte vaccino per quantità prodotta tra i formaggi DOP italiani.
Viene prodotta esclusivamente in Valle d’Aosta ed è sempre solo all’interno di questo territorio incontaminato che avvengono la produzione, la stagionatura e la porzionatura del formaggio. Ciò ha permesso alla Fontina di essere inserita nel 1996 nella lista dei prodotti a Denominazione di Origine Protetta dell’Unione Europea.
E’ uno dei pochi formaggi italiani ad essere prodotto esclusivamente con latte intero (da una sola mungitura) e crudo (non trattato termicamente). Il latte crudo è particolarmente ricco di vitamine, proteine e fermenti lattici vivi ed è in grado di fornire all’organismo ingenti quantità di calcio e potassio. Proprio per l’assenza di trattamento termico, la materia prima deve provenire da allevamenti in cui siano assicurati elevati standard igienici e di benessere animale. Un circuito virtuoso per la salute e la natura.
La Fontina Dop è dolce anche con l’ambiente. Il suo ciclo di produzione, infatti, può essere considerato a basso impatto ambientale per diversi motivi, primo tra tutti l’ambiente a misura d’uomo della Regione Autonoma Valle d’Aosta:
E’ a filiera corta perché se la lavorazione non avviene nello stesso luogo di mungitura il latte deve essere consegnato al caseificio di lavorazione entro 2 ore al massimo evitando così lunghi tragitti dei mezzi di trasporto del latte;
La coltivazione del foraggio avviene senza l’utilizzo di fertilizzanti e concimi chimici, ma rispettando i tempi della montagna attraverso la rotazione dei pascoli;
Il letame prodotto dal bestiame viene utilizzato come concime naturale e l’acqua viene il più possibile riutilizzata;
A differenza della maggior parte delle produzioni casearie che usano fermenti commerciali, nella Fontina DOP si utilizzano batteri lattici presenti nelle microflore valdostane, selezionati e conservati presso l’Institut Agricole Régional di Aosta. Il fermento della Fontina DOP è dunque anch’esso autoctono;
La stagionatura delle forme avviene prevalentemente in grotte a temperatura e umidità naturali;
La porzionatura della Fontina Dop avviene sempre nel territorio della Valle d’Aosta.
Una forma pesa mediamente 9 chili e per realizzarla occorrono circa 100 litri di latte, prodotti da 10 bovine. Prima di diventare Fontina Dop le forme devono superare una prima attività di controllo effettuata da un ente terzo, autorizzato dal Ministero dell’Agricoltura (MASAF), su tutta la filiera produttiva e sul rispetto del disciplinare di produzione. In seguito all’esito positivo di queste verifiche, viene rilasciata l’autorizzazione alla marchiatura da parte del Consorzio. Il marchio, con la tipica forma della vetta stilizzata, viene apposto al centro della forma insieme al numero del contrassegno corrispondente al caseificio consorziato che l’ha prodotta. Sul lato (o scalzo) viene riportato, invece, il numero identificativo da cui si ricava il giorno esatto di produzione e la provenienza del latte garantendo così la completa tracciabilità di ogni forma.
Solo con la presenza di questi tre elementi si può essere certi di consumare una fetta di autentica Fontina DOP e non di generico formaggio valdostano!
Oltre ad apporre marcature e contrassegni, il Consorzio Produttori e Tutela della DOP Fontina, ha il compito di tutelare, promuovere e valorizzare la DOP. Costituito ad Aosta nel 1952, conta ad oggi 162 soci produttori, di cui 52 stagionatori e confezionatori.
Manuela Adinolfi +39.349.6344593