Home
BERE IL TERRITORIO XX EDIZIONE 2021
![]()
Continua in tutta Italia la ventesima edizione del ![]() “BERE IL TERRITORIO”
L’associazione Go Wine ha lanciato lo scorso martedì 16 febbraio 2021 la ventesima edizione del Concorso letterario nazionale Bere il Territorio. E’ un progetto culturale che ha sempre accompagnato la vita dell’associazione fin dalla sua costituzione e che giunge nel 2021 ad un traguardo importante. Riportiamo a seguire il Bando di Concorso che illustra le modalità di partecipazione e le informazioni legate alla sezione generale ed alle sezioni speciali. Il Bando viene divulgato più avanti rispetto ai tempi abituali delle scorse edizioni, la scadenza è fissata al prossimo 30 aprile. La cerimonia di premiazione si svolgerà in estate e sarà fissata compatibilmente con la situazione pandemica purtroppo ancora in corso. Vi invitiamo a partecipare e a diffondere l’iniziativa. Il Concorso conferma gli obiettivi di sempre che si rinnovano ogni anno e si misurano sempre con nuovi protagonisti: far crescere la cultura del consumo dei vini di qualità e contribuire, mediante il tema della narrazione, a valorizzare storia, tradizioni, paesaggio, vicende socio-culturali dei territori del vino.
BANDO DI CONCORSO 1. La ventesima edizione del concorso letterario “Bere il Territorio” è promossa dalla Associazione Go Wine. I partecipanti dovranno redigere un testo-racconto in forma libera che abbia per tema un viaggio in un territorio del vino italiano, raccontando esperienze, evidenziando il rapporto con i valori cari all’enoturista: paesaggio, ambiente, cultura, tradizioni e vicende locali.
Sono previste due categorie, in base a distinte fasce di età: giovani dai 16 ai 24 anni; per tutti i soggetti di età superiore ai 24 anni.
2. Ogni concorrente o gruppo potrà partecipare con un solo elaborato inedito, in lingua italiana, della lunghezza minima di due cartelle (3600 battute) e massima di 5 cartelle (9000 battute), redatto anche su supporto magnetico.
3. E’ inoltre istituita, a latere del concorso generale, una sezione speciale riservata agli studenti degli Istituti agrari italiani (di età compresa fra i 14 ed i 20 anni). Verranno selezionati elaborati che trattino il tema dei vitigni autoctoni. Con l’invito agli studenti a svolgere un approfondito e originale lavoro di ricerca su vitigni autoctoni della propria zona di provenienza o di altre aree. Nell’elaborato essi potranno tenere conto delle conoscenze acquisite durante il corso di studio e trattare l’argomento attraverso uno specifico elaborato. La partecipazione al Concorso è consentita a singoli studenti oppure a piccoli gruppi non inferiori a 5 persone. Gli elaborati dovranno avere la medesima lunghezza di cui all’art. 2, salvo eccezioni dettate dal lavoro di ricerca a cui sono chiamati.
4. Ogni testo dovrà contenere, in calce, le generalità del concorrente: nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono ed eventualmente il riferimento dell'Istituto agrario di appartenenza (per la sezione speciale dell’art. 3).
5. Gli elaborati dovranno pervenire, in tre copie dattiloscritte e su supporto magnetico, entro il 30 aprile 2021, tramite posta, al seguente indirizzo:
Concorso “Bere il territorio” - Go Wine Via Vida, 6 - 12051 Alba (Cn).
6. Gli elaborati saranno sottoposti al vaglio della giuria composta da Gianluigi Beccaria e Valter Boggione (Università di Torino), Margherita Oggero (scrittrice), Bruno Quaranta (La Stampa), Massimo Corrado (Associazione Go Wine).
7. Saranno selezionati dalla sezione generale I DUE MIGLIORI TESTI, uno per ciascuna categoria: i vincitori riceveranno ciascuno un premio di euro 500,00.
7a). Sarà selezionato dalla sezione speciale riservata agli Istituti agrari IL MIGLIORE LAVORO DI RICERCA: il vincitore (o il gruppo) della sezione speciale riceverà un premio di euro 500,00.
8. È inoltre istituito un premio speciale a favore di un libro edito durante l’anno 2020 che abbia come tema il vino o che, comunque, riservi al vino una speciale attenzione. L’autore riceverà un premio in denaro di euro 500,00.
9. I testi rimarranno a disposizione dell'organizzazione del concorso e non verranno restituiti. I concorrenti, accettando senza condizione il presente regolamento, concedono, sin d'ora e senza nulla pretendere, i diritti di pubblicazione a Go Wine.
10. I vincitori, che saranno avvertiti tramite raccomandata, saranno premiati durante la cerimonia che si terrà ad Alba nel corso della estate 2021.
11. I giudizi della giuria, che selezionerà le opere, sono insindacabili.
12. Per quanto non previsto dal presente regolamento, le decisioni spettano autonomamente alla segreteria del concorso.
L'iniziativa si svolge con il sostegno della ![]() e delle cantine italiane che sostengono i progetti culturali di Go Wine
Abbona Anna Maria, Alario, Antonelli San Marco, Ar.Pe.Pe., Ascheri, Astoria, Barone di Villagrande, Badia a Coltibuono, Biovio, Boasso Franco, Enzo Boglietti, Borgo San Daniele, Bric Castelvej, Bric Cenciurio, Bricco Maiolica, Bucci, Ca' ed Curen, Ca’ Lojera, Ca’ Lustra, Cantina Oriolo, Cantina Produttori Bolzano, Cantine Colosi, Cantine del Notaio, Cantine Monfort, Capezzana, Casa Cecchin, Cascina Alberta, Cascina Castlèt, Cascina del Monastero, Casetta Carlo, Castel di Salve, Castello di Perno, Castello di Verduno, Cecchetto Giorgio, Centovigne, Chiarlo Michele, Collis, Conte Collalto, Contesa, Contucci, Cooperativa del Nebbiolo di Carema, Cordero di Montezemolo, Correggia, Marisa Cuomo, Damilano, D'Alfonso del Sordo, D’Angelo, Dezzani, Domus Hortae, Donnafugata, Emo Capodilista - La Montecchia, Endrizzi, Eucaliptus - Dario di Vaira, Cantina Fasoglio, Fattoria di Magliano, Fattoria di Montechiari, Fattoria Lavacchio, Fattoria Palazzo Vecchio, Fattoria San Lorenzo, Fattoria Villa Ligi, Felline, Felsina, Luca Ferraris, Forteto della Luja, Francone, Frecciarossa, Gigante Adriano, Guerrieri Rizzardi, Gulfi, I Pastini, Il Palagione, La Canonica, La Costa, La Masera, La Parrina, La Raia, La Source, La Spina, La Tordera, La Tosa, La Viarte, Le Bertille, Leone De Castris, Les Crêtes, Librandi, Lis Neris, Lunae Bosoni, Lungarotti, Maciot, Maculan, Maeli, Malvirà, Manara, Manaresi, Manzone Giovanni, Manzone Paolo, Marchesi Alfieri, Marchesi di Barolo, Marello, Marengoni, Marotti Campi, Martilde, Moccagatta, Montecappone, Monte del Frà, Monte delle Vigne, Montenidoli, MonteRosola, Montetondo, Montresor, Mormoraia, Moschioni, Nada Giuseppe, Negro Angelo & Figli, Negro Maria Luigina, Nizza Silvano, Oasi degli Angeli, Oddero Poderi e Cantine, Pakravan-Papi, Palladino, Paltrinieri, Parusso Armando, Piantagrossa, Pileum, Podere Riosto, Podere Riparbella, Podere Selva Capuzza, Poderi Luigi Einaudi, Poderi Moretti, Poggio La Luna, Poggio Ridente, Porro Guido, Diego Pressenda, Rebollini, Ricci Curbastro, Rinaldi Francesco & Figli, Rivera, Rocca di Fabbri, Sarotto Roberto, Scubla, Serio & Battista Borgogno, Sobrero Giorgio, Sordo Giovanni, Stanig, Tenuta Bossi - Marchesi Gondi, Tenuta Cavalier Pepe, Tenuta Il Falchetto, Tenuta Iuzzolini, Tenuta Le Velette, Tenuta Montemagno, Tenuta Monteti, Tenuta Roveglia, Tenuta Sant’Antonio, Tenuta Tamburnin, Terre Bianche, Terre di Serrapetrona, Torraccia del Piantavigna, Torre Varano, Travaglini Giancarlo, Travignoli, Triacca, Trebotti, U Cantin, Umani Ronchi, Vagnoni Fratelli, Venica & Venica, Ventolaio, Verdi Bruno, Vietti, Vigna Petrussa, Vignalta, Villa Forano, Villa Matilde, Villa Sparina, Vite Colte, Vivallis, Zenato, Zeni Fratelli, Zorzettig, Zymè. |
VINO, BOOM DI VENDITE PER IL CHIANTI: “1 MILIONE DI BOTTIGLIE IN PIÙ RISPETTO AL 2020”
Il direttore Bani “Un ottimo segnale che ci fa ben sperare anche per il resto dell’anno in corso”
Il 2021 inizia con una boccata d’ossigeno per i produttori del Consorzio Vino Chianti: il primo trimestre dell’anno si è chiuso con vendite in crescita del 4% rispetto allo stesso periodo del 2020, che equivale a circa un milione di bottiglie di vino in più. Gli ettolitri di Chianti immessi sul mercato, dal primo gennaio al 31 marzo, sono stati oltre 186mila rispetto ai quasi 179mila dello scorso anno. Un risultato migliore anche del 2019, anno pre Covid, quando gli ettolitri di Chianti immessi sul mercato nel primo trimestre si fermarono a 182mila.
Il Consorzio Vino Chianti conta 3.000 produttori per 15.500 ettari di vigneto e una produzione annua di circa 800mila ettolitri. Secondo il bilancio del primo trimestre del 2021 il vino Chianti rappresenta il 32% del totale dell’offerta vitivinicola toscana. Per Marco Alessandro Bani, direttore del Consorzio Vino Chianti, “i dati del primo trimestre sono un ottimo segnale che ci fa ben sperare anche per il resto dell’anno in corso. Nonostante la produzione sia ferma, vediamo che l’interesse dei consumatori verso i vini Chianti resta altissimo. In questi mesi di stallo, come Consorzio non ci siamo mai fermati: abbiamo messo in campo molte attività, sia in Italia che all’estero, per tenere alta l’attenzione sul comparto e mantenere le nostre quote di mercato”.
Guardando al prossimo futuro, Bani auspica “che si possa ripartire al più presto. Le riaperture delle attività, che si intravedono all’orizzonte nelle ultime dichiarazioni del Governo, potrebbero dare una spinta decisiva alle vendite nel canale Horeca e permetterci di chiudere il 2O21 in crescita rispetto al 2020, anno in cui, nonostante la pandemia, abbiamo registrato un aumento delle vendite pari all’1,2%”.
Clara D’Acunto
IL MASTER IN INTERNATIONAL FOOD & BEVERAGE MANAGEMENT
l Master in International Food & Beverage Management
ESCP Business School è primo al mondo nel Ranking Best Masters di Eduniversal
Il programma specialistico di punta del Campus di Torino, che si propone di creare i futuri ambasciatori del “Made in Italy”, ottiene un nuovo riconoscimento a livello globale.
Il Master in International Food & Beverage Management di ESCP Business School avanza ancora imponendosi al primo posto a livello globale nella classifica Eduniversal dei migliori programmi specialistici che preparano a una carriera manageriale internazionale nel campo dell’industria agroalimentare e delle bevande. Un riconoscimento importante che, a cinque anni dall’attivazione, conferma l’eccellenza accademica e l’unicità nel panorama internazionale di questo percorso di studio innovativo e sempre rivolto a cogliere i nuovi trend del settore. Svolto in lingua inglese tra Italia e Francia – i due luoghi simbolo dell’eccellenza enogastronomica mondiale -, si pone l’ambizioso obiettivo di creare futuri ambasciatori del «Made in Italy» nel mondo e si rivolge a laureati e giovani professionisti che vogliono sviluppare una propria idea imprenditoriale o una carriera in azienda.
Sono tre i criteri che hanno visto emergere ESCP tra più di 22mila master e MBA di tutto il mondo analizzati da Eduniversal: la notorietà e il riconoscimento del programma tra le aziende che si occupano del reclutamento dei giovani talenti; lo stipendio al primo impiego dopo la laurea e il raggiungimento delle migliori posizioni sul mercato del lavoro; e la soddisfazione degli studenti sulla base dei feedback ricevuti al termine degli studi.
"Eduniversal premia ancora una volta il Master specialistico di punta del Campus di Torino - afferma il Prof. Francesco Rattalino, Direttore di ESCP Turin Campus -. Siamo entusiasti di ricevere questo nuovo riconoscimento a dimostrazione del nostro impegno nel formare la prossima generazione di leader del settore Food & Beverage. Il Master si conferma un grande successo sia tra gli studenti, sia tra le aziende coinvolte come partner e offre ai suoi partecipanti un'esperienza di apprendimento unica con ottime prospettive di carriera internazionale".
"Siamo estremamente orgogliosi di questo primo posto, che è il risultato del duro, appassionato, paziente e intenso lavoro di tutta la squadra durante questi anni – aggiunge il Prof. Francesco Venuti, Direttore Accademico del Master in International Food & Beverage Management -. Essere al vertice della classifica mondiale è una grande responsabilità. Continueremo a dedicarci ai nostri studenti, trasmettendo loro i valori e lo stile di ESCP, combinati con la qualità e l'eccellenza delle migliori tradizioni e del patrimonio enogastronomico italiano e francese".
In un settore in continua trasformazione come quello del Food & Beverage, nell’ultimo anno messo a dura prova dall’emergenza Covid-19, continua a crescere la richiesta di una formazione che sia multidisciplinare e di respiro internazionale e al tempo stesso calata nella pratica e verticale, per comprendere le dinamiche e le specificità che regolano questa industria e affrontare con consapevolezza le sfide del futuro. Per questo motivo il master di ESCP offre ai suoi partecipanti l’opportunità di entrare a diretto contatto con una straordinaria varietà di aziende - dalle multinazionali alle piccole medie imprese fino alle startup - per fornire agli studenti un reale vantaggio competitivo necessario per lavorare in questo campo o dare vita a un proprio business, approfondendo e imparando ad anticipare importanti trend in crescita come sostenibilità, digital innovation, economia circolare, food waste e strategie “from farm to fork”. L’esperienza in aula viene arricchita e corredata da progetti di consulenza, company visits e tirocini nelle migliori aziende italiane e internazionali del settore, oltre alla possibilità di accedere a un ampio network globale di top manager, professionisti ed Alumni di ESCP Business School.
Vai alla classifica 2021 EDUNIVERSAL BEST MASTERS - Food and Beverage Management
ASSEMBLEA IN PIAZZA PER FIPE – CONFCOMMERCIO
Il grido dei Pubblici esercizi: “Vogliamo futuro”
Martedì 13 aprile - ore 11.30
Piazza di San Silvestro – Roma
Fipe-Confcommercio torna in piazza e lo fa con un’assemblea straordinaria alla quale parteciperanno le sigle di tutte le componenti della galassia dei Pubblici esercizi: titolari di bar e ristoranti, ovviamente, ma anche il mondo del catering e del banqueting, la ristorazione commerciale e collettiva, le discoteche, le imprese balneari e gli imprenditori del gioco legale e dell’intrattenimento. Tutti insieme per chiedere al governo un programma per la riapertura definitiva delle loro attività, alcune delle quali sistematicamente chiuse da 14 mesi, e una data certa per avviarlo.
L’assemblea, ordinata, pacifica e allo stesso tempo determinata come è nello stile della Federazione nazionale dei Pubblici esercizi, vedrà gli interventi di tanti piccoli imprenditori provenienti dalle diverse parti di Italia e che avranno modo di raccontare le loro storie di quotidiana disperazione. Sono inoltre previsti interventi del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, del presidente di Fipe, Lino Enrico Stoppani e dello chef Massimo Bottura, patron dell’Osteria Francescana di Modena.
L’evento verrà trasmesso in diretta streaming sui canali social della Federazione (Facebook, YouTube e Twitter).
Andrea Pascale
TOP 15 NAZIONI PER CONSUMO DI VINO PER PERSONA – 1961/2018
Quali sono le prime 15 nazioni al mondo per consumo di vino? Per rispondere a questa prima domanda ho utilizzato i dati del World Health Organization Global Health Observator. Il GHO misura questo parametro calcolando i dati del consumo su chi ha più di 15 anni. Inoltre il dato (in litri) è calcolato sull’alcool puro presente nel vino.
Secondo questi dati la nazione, nel 2018, dove si consuma più vino è la Francia. Infatti, il consumo totale per persona, è di 6,29 litri all’anno. A seguire troviamo il Portogallo con 6,04 litri all’anno e al terzo posto l’Italia con 5,08 litri annui. Tra le prime 15 posizioni troviamo in buona parte molti Paesi dell’Europa tra cui la Svizzera, la Danimarca, la Slovenia, la Croazia ecc. Nella Top 15 ci sono però anche Paesi di diversi Continenti come l’Uruguay (America) con 3,5 litri all’anno, l’Australia (Ocenia) con 3,67.
Se ci spostiamo a quasi 60 anni prima, nel 1961, la prima nazione era nuovamente la Francia. Al secondo posto l’Italia e al terzo il Portogallo. Ma quello che sorprende è come il consumo di vino in generale fosse molto più alto rispetto ad ora. Infatti in Francia il consumo di vino a persona (alcool) era di oltre 20 litri e mezzo. Tre volte in più rispetto al dato del 2018. Al secondo posto l’Italia con 17 litri (circa 5 nel 2018) e il Portogallo che aveva un consumo di 13 litri e mezzo e ora ne ha circa 3.
La produzione di vino nel mondo
Dopo aver visto i dati sul consumo medio di vino per persona la domanda è: ma quanto vino viene prodotto al mondo? E quali sono le prime nazioni al mondo? In questo senso ci aiutano diversi report tra cui quello di OIV del 2018.
In termini di produzione mondiale, si stima che siano stati prodotti 292 milioni di ettolitri di vino. Questa cifra è in aumento rispetto agli anni precedenti ed è stata una delle più alte degli ultimi 20 anni. Nel dato totale rientrano anche gli spumanti e i vini speciali. Sono esclusivi invece i succhi e i mosti.
Come si può vedere dalla tabella qui sopra infatti, solo nel 2004 il dato era stato superiore rispetto al 2018. La produzione negli anni della crisi finanziaria (2008) era diminuita per poi riprendere nel 2013, tornare in basso dal 2014, e poi salire costantemente dal 2017 fino al 2018.
Per l'analisi completa: https://statisticsanddata.org/it/data/le-nazioni-al-mondo-dove-si-beve-piu-vino-a-persona-1961-2018/
Per il video con le prime 15 nazioni al mondo per consumo di vino per persona dal 1961 al 2018: https://youtu.be/uuPTKx5Qx_M