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VENERDÌ 29 SETTEMBRE 2023 TORNA "IL MARE È SERVITO"
Esperienza culinaria indimenticabile alla scoperta dei tesori gastronomici del mar ligure!
Questo straordinario evento è organizzato dal FLAG Gruppo di Azione Costiera Savonese in collaborazione con il Comune di Savona.
Durante ogni evento, uno chef professionista lavorerà a stretto contatto con un pescatore locale per preparare un autentico piatto tipico ligure a base di pesce freschissimo.
Informazioni e link per iscriversi qui: "Il mare è servito!" eventi al Mercato Civico di Savona e al Molo dei Pescatori di Noli
ACCORDO TOSCANA PROMOZIONE E CITTÀ DELL’OLIO PER IL TURISMO DELL’ORO VERDE
Toscana Promozione turistica e Associazione nazionale “Città dell’olio” si uniscono per promuovere il turismo dell’olio e rilanciare una cultura di consumo consapevole di una nostra produzione che rappresenta stili di vita e paesaggi.
In coerenza con un precedente protocollo d’intesa tra “Città dell’olio” e Regione Toscana del 2018, stamani alla presenza della vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi e dell’assessore al turismo Leonardo Marras, è avvenuta la firma dell’accordo che è stato sottoscritto dal direttore di Toscana Promozione turistica Francesco Tapinassi e dal presidente dell’associazione “Città dell’olio”, Michele Sonnessa, accompagnato dal coordinatore regionale Mario Agnelli, dal vicepresidente Marcello Bonechi e dal direttore Antonio Balenzano.
L’accordo dà il via a un progetto pilota strettamente connesso con “Vetrina Toscana” che, grazie alla collaborazione degli assessorati all’agricoltura e al turismo e al sistema camerale, consente di sviluppare un’offerta turistica collegata alla tradizione culinaria e alle eccellenze delle produzione regionale: azioni che rispondono anche alla tutela dei paesaggi, allo sviluppo sostenibile, soprattutto delle aree interne grazie al turismo, puntando sul rilancio delle produzioni e sulla conoscenza della qualità dell’olio extravergine di oliva, con i suoi benefici per la salute e il suo corretto uso in cucina.
L’accordo-quadro prevede azioni di co-branding da realizzare presso ristoranti, botteghe, aziende di produzione e trasformazione, creando efficaci sinergie in comunicazione e puntando alla creazione di un modello di “turismo dell’olio” poi replicabile per il mercato nazionale e internazionale.
“Una tappa importante soprattutto in un’annata difficile per l’olio – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Saccardi – a causa del clima, della mosca che hanno pesato. Speriamo che da qui alla campagna dell’olio le cose possano cambiare. Ma siccome è proprio un’annata difficile è importante provare a rilanciare e spingere sul valore di questo alimento che, non solo è buono e fa bene, ma è un prodotto fondamentale per le nostre colline e per la bellezza del nostro territorio. Quini fare in modo che l’olio sia dentro anche il circuito del turismo credo sia una sfida che la Toscana deve portare avanti per fare dell’olio un elemento di attrazione come è stato per il vino. Non a caso abbiamo fatto la legge sull’oleotursmo e non a caso i frantoi stanno diventando sempre più luoghi belli e di possibile destinazione turistica come le cantine. Credo che se riusciamo a far capire quanto il nostro olio sia un prodotto di qualità, ci potremo avvicinare sempre di più ai risultati che per la nostra regione ottiene il vino”.
“Non si scopre oggi il valore evocativo dell’olio – ha detto l’assessore al turismo Leonardo Marras - sia come prodotto ma anche come icona del paesaggio, della salute e della Toscana. Concetti molto presenti anche all’interno dell’associazione toscana città dell’olio, che è nata proprio in Toscana, questi sono caratteri distintivi della nostra regione. L’accordo che abbiamo firmato oggi è un passaggio ulteriore perché Vetrina Toscana consolidi il suo nuovo approccio che lega tutto il mondo delle produzioni agricole e dell’enogastronomia toscana al viaggio. E il fatto che si possa stringere un’intesa di questo genere ci consolida, e rafforza questa traiettoria che Vetrina Toscana intende perseguire con grande attenzione fin dai primi passi che abbiamo fatto”
“E’ questo il terzo accordo con Vetrina Toscana – spiega Francesco Tapinassi - nel giro di pochi mesi e ne siamo contenti. L’accordo con le Città dell’olio rappresenta un passo determinante, perché l’oleoturismo a livello nazionale è diventato un fenomeno crescente. I dati dell’Osservatorio ci confermano che il turista contemporaneo è sempre più alla ricerca di esperienze nuove che possano integrarsi con altre motivazioni di viaggio, è un turista che è consapevole e che cerca elementi concreti di tipicità che nel caso di cui parliamo oggi, l’olio, hanno il vantaggio anche di essere organizzati turisticamente. Non solo quindi l’idea di fare passeggiate negli oliveti ma quella di creare meccanismi nuovi di narrazione che presentano una grande produzione alimentare da un lato e simbolica del paesaggio della Toscana dall’altro. L’olio è un grande prodotto che ci divertiremo a raccontare soprattutto con l’idea di contribuire alla delocalizzazione del flusso turistici e contemporaneamente al mantenimento dell’elemento distintivo principale di questa regione che è il paesaggio connotato da un’idea di base bellezza che è pervasiva rispetto alla scelta dell’uomo”.
“Siamo molto orgogliosi e soddisfatti di questa preziosa partnership che ci darà l’opportunità di unire le forze per promuovere l’oleoturimo in Toscana. Ad oggi, la Toscana con le sue 58 Città dell’Olio su 462 soci è la regione con il maggior numero di soci. La Toscana è tra le più attive nella partecipazione ad eventi nazionali importanti come la “Camminata tra gli olivi”, la “Merenda nell’oliveta”, “Olio in cattedra” e il Concorso Nazionale Turismo dell’Olio che ha raccolto centinaia di proposte turistiche legate all’olio, in gran parte toscane. Grazie a questo accordo ci sono le basi per fare bene per il prestigio della Regione Toscana, il legame con i territori di Toscana Promozione, per la presenza di “Vetrina Toscana” che unisce le competenze dell’agricoltura e del turismo e infine perché questo può essere un modello da seguire replicabile in altre regioni anche per il ruolo di coordinamento delle regioni italiane in materia di turismo enogastronomico che la Toscana che per delega del Governo” ha dichiarato Michele Sonnessa Presidente delle Città dell’Olio.
Attualmente i Comuni delle Città dell’olio toscani sono 56, a livello nazionale 460. L’Associazione, nata quasi trent’anni fa a Larino (Molise) ma con sede nella villa Sansedoni a Siena, ha in programma eventi nazionali che verranno sviluppati in Toscana, da ora in avanti, con un’azione congiunta. Tra questi, la “Camminata tra gli olivi”, la “Merenda nell’oliveta”, “Olio in cattedra”.
Inoltre, un concorso nazionale sul turismo dell’olio ha già consentito di selezionare centinaia di proposte legate all’olio, in gran parte toscane. Tra gli esempi significativi c’è il recente itinerario, che ha richiamato un numero importante di partecipanti, tra gli olivi delle mura di Siena: gli stessi visibili nell’affresco del Buongoverno del Lorenzetti.
ToscanaNotizie: Chiara Bini
A INCONTRI ROTALIANI 2023 IL TEROLDEGO SI CONFRONTA CON I VINI DELL’ETNA
Il principe dei rossi trentini ospita in Piana Rotaliana le etichette prodotte sul vulcano. Due giorni di wine talk, degustazioni guidate e banchi d’assaggio per raccontare similitudini e differenze di due viticolture e territori di montagna.
Il Nord e il Sud della Penisola si danno appuntamento domenica 5 e lunedì 6 novembre in Piana Rotaliana per la terza edizione di Incontri Rotaliani, la manifestazione biennale organizzata dal Consorzio Turistico Piana Rotaliana Königsberg con l’associazione culturale Alteritas Trentino - Interazione tra i popoli, sotto la regia di Alessandro Torcoli, direttore della rivista Civiltà del bere.
In una Piana Rotaliana ammantata dei colori autunnali, durante l’evento diffuso tra i comuni di Mezzocorona, Mezzolombardo e San Michele all’Adige, il Teroldego incontrerà i vini dell’Etna: due giornate ricche di conferenze, degustazioni guidate e banchi d’assaggio con i produttori aperti a tutti, dagli appassionati agli specialisti del settore. Dopo Borgogna e Rioja, territori ospiti delle passate edizioni, questa volta il principe dei vini trentini sarà messo a confronto con bianchi e rossi dell’Etna, culla di varietà come Carricante e Nerello Mascalese.
I walk around tasting - banchi d’assaggio con i produttori
Momento culminante di Incontri Rotaliani saranno i walk around tasting che si terranno domenica 5 alla Cantina Martinelli di Mezzocorona e lunedì 6 alla Biblioteca intercomunale di Mezzolombardo, sempre dalle 15 alle 18.30.Acquistando il biglietto d’ingresso di 25 euro (con sconto del 20% per i tesserati delle principali associazioni di sommellerie), si potranno degustare più di 50 etichette, tra Teroldego Rotaliano, grappe di Teroldego e vini e distillati dell’Etna, serviti dai produttori trentini e siciliani. Saranno inoltre previsti assaggi di prodotti gastronomici tipici e un banco mixage con un bartender professionista che preparerà cocktail a base di grappa.
Le conferenze e i wine talks
A chi desidera approfondire la conoscenza dei territori protagonisti della manifestazione sono dedicati un wine talk e un ciclo di conferenze a ingresso gratuito (ma è preferibile la registrazione). Domenica 5, dalle 10 alle 12, al Teatro San Pietro di Mezzolombardo si parlerà di territori del vino e saranno presenti anche ospiti dalla Borgogna, oltre che dalla Piana Rotaliana e dall’Etna. Mentre lunedì 6, dalle 9.30 alle 12, alla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige una squadra di relatori d’alto livello, tra produttori, professori ed esperti in varie discipline, si confronterà su caratteristiche pedologiche, viticoltura ed enologia, instaurando un dialogo fra due territori Piana Rotaliana ed Etna apparentemente distanti fra loro.
Le masterclass di approfondimento
Grande attesa anche per le sei masterclass in programma (cinque dedicate al vino e una alla grappa), degustazioni guidate da professionisti di spicco del settore. Il biglietto è di 30 euro per ogni incontro, sempre con lo sconto del 20% per i tesserati alle associazioni di sommellerie. Si comincia domenica 5 alla Cantina Martinelli, alle 14.30, con la degustazione in anteprima della Riserva di Teroldego Rotaliano guidata dalla giornalista Stefania Vinciguerra di DoctorWine. Per proseguire, alle 16, con la wine educator Cristina Mercuri che parlerà di Geometrie variabili: la Piana Rotaliana incontra “A Muntagna”. Alle 17.30 sarà la volta del sommelier Fiorenzo Detti, grande esperto dell’universo degli spirits, che confronterà l’arte della distillazione tra Trentino e Etna. Lunedì 6 la location delle masterclass si sposterà alla Biblioteca intercomunale di Mezzolombardo, dove, alle 14.30, la sommelier e wine writer Adua Villa presenterà i vincitori del VI Concorso Vini Territorio della Fondazione Edmund Mach. Alle 16 Alessandro Torcoli racconterà gli stili e le contrade dell’Etna con la collaborazione del Consorzio della denominazione. Per concludere con un confronto tra vini dell’annata 2020 delle due zone guidato dal giornalista Aldo Fiordelli.
Programma dell’iniziativa e biglietti su www.incontrirotaliani.it
Incontri Rotaliani 2023 è organizzato con il supporto di Trentino Marketing e il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest.
INCONTRI ROTALIANI
L’iniziativa “Incontri Rotaliani” è nata dalla volontà di numerosi soggetti pubblici e privati di valorizzare la Piana Rotaliana quale zona vitivinicola d’eccellenza: questo angolo di Trentino “abbracciato” dalle montagne e solcato dal fiume Adige e dal torrente Noce è abitato dall’uomo sin dal Mesolitico e da più di due millenni vede la coltivazione della vite intrecciarsi alle storie degli abitanti degli attuali borghi di Mezzolombardo, Mezzocorona e San Michele all’Adige. Tutte le realtà coinvolte si occupano di vino da diversi punti di vista restituendo così la complessità della natura dell’uomo ben esemplificata dal rapporto con la bevanda più “umana” di tutte: il vino. Obiettivo dell'evento è quello di far conoscere il territorio e il suo vitigno principe, il Teroldego, confrontandosi al contempo con altre regioni vitivinicole italiane o estere di fama internazionale (Borgogna 2019, Rioja 2021 e Etna 2023).
I produttori della Piana Rotaliana
Breccia
De Vescovi Ulzbach
De Vigili
Donati Marco
Dorigati
Endrizzi
Endrizzi Elio e F.lli
Fedrizzi Cipriano
Foradori
Martinelli
Mezzacorona
Redondel
Rotaliana
Zeni Roberto
Distilleria Bertagnolli
Distillerie Trentine
Distilleria Villa de Varda
I produttori dell’Etna
Barone di Villagrande
Benanti
Graci
Masseria Setteporte
Passopisciaro - Vini Franchetti
Girolamo Russo
Terre Nere
Distilleria Russo
Stefania Casagranda
CASTELLO DI FONTERUTOLI E DRUMOHR PER LA VENDEMMIA DI MONTENAPOLEONE
Due emblemi, nei rispettivi settori, di sartorialità e stile si incontrano. Per l’occasione, si celebrano i 40 anni di Concerto di Fonterutoli, uno dei primi Super Tuscans..
Torna, dal 2 all’8 ottobre, La Vendemmia di Montenapoleone ad accendere i riflettori sul Quadrilatero più famoso di Milano. I Global Luxury Brand ospiteranno per l’occasione le più prestigiose cantine nazionali e internazionali. Anche per questa quattordicesima edizione dell’evento conferma la sua presenza, nella serata del 5 ottobre, Castello di Fonterutoli - storica Tenuta nel Chianti Classico della Famiglia Mazzei - che celebrerà ilquarantesimo anniversario di Concerto di Fonterutoli Toscana IGT all’interno del monomarca Drumohr - rinomato brand di abbigliamento, maglieria e accessori uomo/donna.
Il connubio tra le due realtà che, con i loro prodotti, ben rappresentano il Made in Italy nel mondo, si basa su valori condivisi come l’eleganza, la sartorialità e la sostenibilità.
Come le creazioni Drumohr anche Concerto di Fonterutoli - blend di Sangiovese e Cabernet Sauvignon - ha anticipato, nel 1981, le tendenze aprendo la strada al fenomeno dei “Super Tuscans”. Con la sperimentazione di nuove forme di allevamento e nuovi uvaggi, includendo anche varietà non autoctone, la Famiglia Mazzei ha intuito un enorme potenziale, fino ad allora inespresso, della viticoltura Toscana. Il nome "Concerto", sintetizza l'armonia raggiunta tra i due vitigni e la sintonia perfetta delle complesse note gustative che caratterizzano il vino. L'annata 2021, che si potrà degustare in questa speciale occasione, è stata molto soddisfacente e restituisce nel calice un vino ricco e ben strutturato ma anche equilibrato e fresco.
L’appuntamento, su invito, è per la serata del 5 ottobre dalle 19e30 alle 21e30 all’interno della nuova DRUMOHR boutique – che si sviluppa su due livelli – in via della Spiga 26, nel cuore del Quadrilatero della moda.
Mazzei: contemporanei dal 1435
Uno stretto legame unisce la famiglia Mazzei al mondo del vino fin dai tempi più antichi e, in particolare, vi è un connubio indissolubile con la Toscana e il Chianti Classico, denominazione dove i Mazzei spiccano da sempre per eccellenza e visione. Attenzione ai valori e continua ricerca si incontrano in tutte le Tenute di proprietà della famiglia, due delle quali si trovano in Toscana (Castello di Fonterutoli nel Chianti Classico e Belguardo in Maremma) mentre Zisola, giace a Noto, nella Sicilia sud-orientale.
Drumohr nasce nel 1770 a Drumfries, in Scozia, con collezioni di maglieria di alto livello Nel 2006 il marchio inglese è stato acquisito dal Gruppo Ciocca, azienda storica di riferimento nel settore, che ha trasferito la produzione in Italia traducendo i valori della tradizione inglese con il gusto e il savoir faire italiano. Oggi Drumohr è un brand lifestyle worldwide che si distingue per i suoi look realizzati attraverso design unici e materiali pregiati.
Simonetta Gerra
CASTELLO DI FONTERUTOLI E DRUMOHR PER LA VENDEMMIA DI MONTENAPOLEONE
Due emblemi, nei rispettivi settori, di sartorialità e stile si incontrano. Per l’occasione, si celebrano i 40 anni di Concerto di Fonterutoli, uno dei primi Super Tuscans..
Torna, dal 2 all’8 ottobre, La Vendemmia di Montenapoleone ad accendere i riflettori sul Quadrilatero più famoso di Milano. I Global Luxury Brand ospiteranno per l’occasione le più prestigiose cantine nazionali e internazionali. Anche per questa quattordicesima edizione dell’evento conferma la sua presenza, nella serata del 5 ottobre, Castello di Fonterutoli - storica Tenuta nel Chianti Classico della Famiglia Mazzei - che celebrerà ilquarantesimo anniversario di Concerto di Fonterutoli Toscana IGT all’interno del monomarca Drumohr - rinomato brand di abbigliamento, maglieria e accessori uomo/donna.
Il connubio tra le due realtà che, con i loro prodotti, ben rappresentano il Made in Italy nel mondo, si basa su valori condivisi come l’eleganza, la sartorialità e la sostenibilità.
Come le creazioni Drumohr anche Concerto di Fonterutoli - blend di Sangiovese e Cabernet Sauvignon - ha anticipato, nel 1981, le tendenze aprendo la strada al fenomeno dei “Super Tuscans”. Con la sperimentazione di nuove forme di allevamento e nuovi uvaggi, includendo anche varietà non autoctone, la Famiglia Mazzei ha intuito un enorme potenziale, fino ad allora inespresso, della viticoltura Toscana. Il nome "Concerto", sintetizza l'armonia raggiunta tra i due vitigni e la sintonia perfetta delle complesse note gustative che caratterizzano il vino. L'annata 2021, che si potrà degustare in questa speciale occasione, è stata molto soddisfacente e restituisce nel calice un vino ricco e ben strutturato ma anche equilibrato e fresco.
L’appuntamento, su invito, è per la serata del 5 ottobre dalle 19e30 alle 21e30 all’interno della nuova DRUMOHR boutique – che si sviluppa su due livelli – in via della Spiga 26, nel cuore del Quadrilatero della moda.
Mazzei: contemporanei dal 1435
Uno stretto legame unisce la famiglia Mazzei al mondo del vino fin dai tempi più antichi e, in particolare, vi è un connubio indissolubile con la Toscana e il Chianti Classico, denominazione dove i Mazzei spiccano da sempre per eccellenza e visione. Attenzione ai valori e continua ricerca si incontrano in tutte le Tenute di proprietà della famiglia, due delle quali si trovano in Toscana (Castello di Fonterutoli nel Chianti Classico e Belguardo in Maremma) mentre Zisola, giace a Noto, nella Sicilia sud-orientale.
Drumohr nasce nel 1770 a Drumfries, in Scozia, con collezioni di maglieria di alto livello Nel 2006 il marchio inglese è stato acquisito dal Gruppo Ciocca, azienda storica di riferimento nel settore, che ha trasferito la produzione in Italia traducendo i valori della tradizione inglese con il gusto e il savoir faire italiano. Oggi Drumohr è un brand lifestyle worldwide che si distingue per i suoi look realizzati attraverso design unici e materiali pregiati.
Simonetta Gerra