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DA EATALY TORNA VINO DAY E IL PALINSESTO “STORIE DI VITI E DI VITE”
Mese di ottobre dedicato al vino per raccontare l’artigianalità del vino italiano contemporaneo
Sabato 17 ottobre in tutti gli Eataly in Italia e online torna Vino Day, uno degli eventi più amati del mercato del vino: sconto del 20% su un acquisto da 6 bottiglie in su e consegna gratuita in tutta Italia se si ordina dal sito https://www.eataly.net/it_it/shop/
Vino Day è inserito nel palinsesto “Storie di viti e di vite” che fino al 17 novembre racconta quel modo di fare vino che sta riportando al centro del discorso enologico il ruolo del produttore stesso come vignaiolo e come artigiano. Teatro delle iniziative sarà la grande Cantina diffusa di Eataly: 14 enoteche in Italia con 8.700 mq complessivi che contano oltre 5.000 etichette e 52 addetti, e l’online con 1.400 referenze.
Omaggiate dal prestigioso riconoscimento dei Tre cavatappi nella Guida Enoteche d’Italia 2020 di Gambero Rosso, le cantine di Eataly riportano al centro dell’attenzione gli artigiani del vino. Una grande famiglia che riunisce vignaioli custodi del territorio in cui vivono e in cui coltivano le loro vigne. Gli artigiani del vino producono numeri limitati di bottiglie, lavorano in modo individuale e non seriale e garantiscono il controllo di tutta la filiera impegnandosi in prima persona in ogni fase della produzione con grande rispetto per il ciclo della natura e per la sostenibilità ambientale. Nonostante la difficoltà del periodo storico che stiamo vivendo continuando a portare avanti il loro lavoro trasformando sempre più le loro cantine in veri e propri laboratori di eccellenza.
Fino al 17 novembre, “Storie di viti e di vite” rende possibile incontrare gli artigiani del vino, partecipare a cene a tema e degustazioni per conoscere i volti e le storie dei produttori italiani, scoprendo nuovi approcci al bere consapevole.
Per citare alcuni degli eventi in programma, Eataly Lingotto a Torino ospita l’appuntamento di giovedì 22 ottobre con la cena “Nebbiolo Roc(K)” dedicata ai virtuosi artigiani del Canavese e al loro vino che racconta la tipicità dell’impervio territorio d’origine.
Nella cornice del nuovo Pianodue, un ristorante che propone un nuovo modo di bere e mangiare, estremamente personale e modulabile a seconda dell’umore, dell’ora del giorno e della compagnia, Eataly Milano Smeraldo inaugura il 13 novembre una rassegna di cene con il produttore partendo dalla prestigiosa cantina sarda Tenute Dettori, firma di rinomati vini naturali.
Mentre Eataly Roma ospita il Wine Festival venerdì 6 e sabato 7 novembre: due giorni per degustare i grandi vini del nostro Paese e incontrare gli artigiani che li producono.
Nelle enoteche di Eataly Lingotto, Milano Smeraldo, Roma e Trieste torna anche Consigli diVini: una selezione di 100 eccellenze italiane per palati esperti da scegliere in Enoteca con i consigli degli esperti Cantinieri o comodamente da casa con un click: ogni 6 bottiglie uno sconto del 15%.
Debutta quest’anno la collaborazione con Apro, l’associazione che riunisce i Produttori di Ribolla di Oslavia: in programma eventi e corner dedicati in tutte le enoteche per raccontare le eccellenze di un territorio ricco di sfumature.
Ufficio Stampa: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; +39 348 3525169
LA SCOLCA LANCIA LA PARTNERSHIP CON LA PRESTIGIOSA ACCADEMIA DI ALTA CUCINA E PASTICCERIA IFSE DI PIOBESI TORINESE
“Vogliamo proporre ai nostri lovers e agli appassionati esperienze diverse e innovative esplorando con i nostri vini l'alta cucina italiana e internazionale”
La Scolca lancia la partnership con la prestigiosa Accademia di Alta Cucina e Pasticceria IFSE di Piobesi Torinese.
La Scolca presenta la partnership con l’Accademia di Alta Cucina e Pasticceria IFSE di Piobesi Torinese – fondata e diretta da Chef Raffaele Trovato, l’unica riconosciuta quale Eccellenza Italiana dal Segretariato Generale della Repubblica e con certificazione ASACERT e “ITA0039 “100% Italian Taste Certification” - per proporre un nuovo concept di accoglienza e “wine journey” in cantina.
L’idea nasce per far vivere nuove esperienze agli appassionati dei vini La Scolca e a tutti coloro che desiderano sperimentare una full immersion in cantina e presso la Tenuta imparando i fondamentali della cucina italiana e internazionale o approfondendone i vari aspetti, con il vino protagonista. Una vera e propria alchimia di sapori con laboratori di cucina demo guidate dagli chef selezionati da IFSE e lezioni a tema in cui il vino La Scolca è anche l’ingrediente segreto per ricreare sia ricette della tradizione sia piatti innovativi e contemporanei più internazionali, con l’opportunità di apprendere tecniche di preparazione, cottura e mise en place e assaggiare i piatti preparati dallo Chef.
La Tenuta si trasforma inoltre in una divertente e stimolante location per iniziare un’attività di Team Building che prosegue in cucina presso IFSE - per gruppi dalle 12 alle 20 persone.
“Abbiamo nel DNA spirito pionieristico e voglia di sperimentare - racconta con orgoglio Chiara Soldati – “con IFSE integriamo il programma di Wine Experience in vigna e in cantina presentato in estate. Desideriamo valorizzare ogni percorso enogastronomico nel quale i nostri vini sono protagonisti sia come abbinamento sia come ingrediente distintivo, per scoprire il nostro territorio così ricco di talenti e con un patrimonio enogastronomico, oltre che paesaggistico e storico, tra i più interessanti e pregiati d’Italia”- aggiunge Chiara Soldati.
“La cucina di alto livello non può che essere esaltata dai grandi vini, e i grandi vini si esaltano soprattutto con i grandi piatti. Il connubio si perde nella notte dei tempi ed è tutt’oggi solidissimo” - afferma Raffaele Trovato, Direttore dell’Accademia di Alta Cucina e Pasticceria IFSE di Piobesi Torinese.
“IFSE e La Scolca per vocazione tendono all’eccellenza e alla continua innovazione, ma senza tradire il forte legame con la loro storia ed il territorio; per questo oggi possiamo affermare che sono due grandi classici con spirito contemporaneo” – continua Chef Trovato – “La nostra collaborazione nasce spontanea e naturale, quasi inevitabile. Una partnership vincente per proporre una vera e propria esperienza sensoriale e culturale di assoluta eccellenza e distintività.”
La Tenuta La Scolca diventa così lo scenario per incontri tematici dove raccontare e ricreare le ricette tipiche della tradizione piemontese, i grandi classici intramontabili del Made in Italy, i menù stagionali, con approfondimenti sui molluschi e crostacei, le carni bianche, i formaggi, la cucina vegana e focus sulle nuove frontiere della cucina gourmet internazionale. Ed ovviamente i vini La Scolca saranno protagonisti di tutte le esplorazioni del gusto per realizzare piatti dai sapori intriganti ed originali.
Da non perdere le master class dedicate alla scoperta dell’alta pasticceria e dell’arte cioccolateria piemontese, un viaggio dei sensi arricchito dall’abbinamento perfetto con gli Spumanti La Scolca Brut Millesimato D’Antan e La Scolca Brut Rosè Millesimato D’Antan.
Il programma prevede:
- lezioni di cucina demo di 4 ore presso La Scolca - per gruppi con un massimo di 10 persone - guidate da chef di IFSE, con degustazione finale dei piatti preparati dallo chef e special tasting dei vini La Scolca in abbinamento alle ricette cucinate;
- attività di team building di 4/6 ore - gruppi dalle 12 alle 20 persone - presso IFSE, per professionisti, manager e dipendenti di aziende che si cimenteranno personalmente nella preparazione di una portata, con degustazione finale di tutti i piatti preparati dai partecipanti in abbinamento ai vini La Scolca.
Al termine dell’esperienza verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Camilla Fondelli
SODDISFAZIONE PER LA VENDEMMIA 2020 NEL CONEGLIANO VALDOBBIADENE
Confermati gli obiettivi: qualità e valore
La vendemmia del 2020 si è conclusa con un segno positivo in particolare per quanto riguarda la qualità delle uve portate in cantina. In un anno non particolarmente caldo e che ha subìto alcuni periodi più piovosi della media, la vocazione del territorio alla viticoltura, ancora una volta, ha fatto la differenza. Infatti, grazie alla morfologia delle colline, che presentano pendii molto ripidi, e l’esposizione dei vigneti al sole si sono evitati pericolosi ristagni idrici potenzialmente dannosi per la vite.
L’annata in vigneto, dunque, ha avuto un corso molto regolare, anzi con una progressione lenta che ha giovato alla qualità dei frutti. È stata caratterizzata da clima mite e secco fino all’inizio dell’estate, durante la quale si sono alternati episodi piovosi e giornate di caldo mai eccessivo. La condizione metereologica ha portato la vite a sviluppare il frutto e a farlo maturare gradualmente fino ad arrivare al momento della raccolta quando un meteo clemente ha regalato giornate soleggiate, notti fresche e ventilate, perfette per asciugare bene l’uva prima del suo ingresso in cantina. Queste sono le migliori premesse per iniziare a lavorare in cantina uno spumante che poi porterà nei calici quella carica aromatica che lo ha reso celebre e apprezzato nel mondo.
“La raccolta di quest’anno ci ha posto di fronte a una sfida importante e completamente nuova.” commenta Innocente Nardi, Presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, “Abbiamo lavorato consapevoli di avere davanti ancora molte sfide da affrontare ed è per questo che il Consorzio ha adottato politiche improntate alla “sana” prudenza per garantire qualità e valore della Denominazione nel mercato. Politiche che non pregiudicano eventuali scenari economici particolarmente positivi grazie alla possibilità di ricorrere all’utilizzo del prodotto messo a stoccaggio. Al momento il mercato continua a premiare la Denominazione, l’andamento delle certificazioni è in linea con lo scorso anno. Il valore e il posizionamento del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG si difende continuando a lavorare nel segno della qualità che è l’unico asset vincente per affrontare questa crisi e le trasformazioni che ci aspettano”.
Come di consueto la raccolta è iniziata nella parte più orientale della denominazione, la zona di sud est, sui versanti maggiormente esposti al sole, e gradualmente si è spostata verso ovest per risalire le Rive più fresche dei pendii del valdobbiadenese, dove la vendemmia accentua i suoi tratti eroici e le caratteristiche del territorio richiedono una maestria che è vera sapienza locale. Le uve raccolte ai due estremi della Denominazione porteranno a vini altrettanto distanti, dimostrando l’eccezionalità di un vitigno, la Glera, che nell’ambito di pochi chilometri riesce a esprimersi e declinarsi in numerose sfaccettature dai frutti più maturi ai fiori bianchi, da acidità più o meno marcate e ancora da sapori
sapidi che si intensificano all’incresparsi delle colline.
Qui sulle Rive più scoscese, nel corso dell’anno si impiegano fino a 6/700 ore di lavoro manuale per ogni ettaro. Per questo, la vendemmia eroica rappresenta il momento di massima ingegnosità dei viticoltori del territorio e uno degli elementi che costruiscono il valore del prodotto, la sua unicità.
Sintesi dell’andamento climatico
Il 2020 da un punto di vista climatico si è distinto per un inverno che ha registrato temperature in linea con il periodo, seguito da una primavera soleggiata e asciutta e poi da un’estate mite e dalla piovosità diffusa. Le fasi fenologiche della vite hanno quindi seguito un andamento regolare. L’escursione termica che ha caratterizzato le settimane estive ha portato a un buon livello di acidità, fondamentale per ottenere spumanti con le giuste note di freschezza. La caratteristica di questo 2020 probabilmente sarà un’accentuazione delle differenze gustative tra i due estremi, nord ovest e sud est della denominazione, situazione che si verifica tipicamente nelle annate meno calde.
Le note gustative
Dall’area nord ovest ci si aspetta di ottenere vini che restituiranno quelle note piacevoli di vegetale fresco -mela verde - e la sapidità caratteristiche di questa esposizione mentre a sud est emergeranno quelle di frutta esotica e in generale matura, probabilmente domineranno la mela e la pera, tipici sentori del Prosecco Superiore. Complessivamente l’annata promette equilibrio tra sentori floreali e fruttati e con la nota di acidità che dona la caratteristica freschezza al prodotto. Sarà dunque un’annata all’insegna della carica aromatica tipica del Conegliano Valdobbiadene e che accentuerà le caratteristiche che lo rendono un prodotto amato dai consumatori di tutto il mondo.
www.prosecco.it
Renata Toninato
HOTEL 2020 AI BLOCCHI DI PARTENZA
Innovazione e stagione invernale al centro
Hotel 2020 si terrà a condizioni speciali, ma con lo stesso compito che ha da oltre 40 anni: preparare l'industria turistica locale alle sfide del prossimo e del lontano futuro. È con questo obiettivo che, dal 19 al 22 ottobre, un totale di 500 espositori animeranno i padiglioni di Fiera Bolzano, pronti a presentare le loro innovazioni.
Bolzano, 9 ottobre 2020 – Hotel è pronta a tornare a Fiera Bolzano. E questo grazie soprattutto al prezioso supporto dei partner e alla motivazione di 500 espositori che credono fortemente nell’importanza di una piattaforma per l’innovazione e il futuro del turismo, nonché di un luogo d'incontro per tutti gli esperti del settore. In momenti di incertezza come quelli attuali, si tratta di un segnale forte e propositivo: non limitarsi ad aspettare che passi la tempesta, ma contribuire attivamente al cambiamento.
Pronti per la stagione invernale
Il settore turistico e ricettivo nei mesi appena trascorsi ha dovuto affrontare molte sfide, dimostrando tuttavia grande capacità di resilienza. Con la stagione invernale alle porte, Hotel si pone come obiettivo quello di supportare albergatori e ristoratori nella non facile impresa di accogliere e soddisfare le esigenze dei clienti, nel rispetto delle nuove normative per la sicurezza. L’innovazione in questa missione gioca un ruolo di primo piano ed è proprio ad essa che è dedicata un’intera area espositiva – grande novità 2020: Hotel Safety Solutions raggruppa i prodotti e i progetti di ben 17 aziende diverse, tutti dedicati alla tematica della sicurezza post-Covid. Dalla disinfezione dell’aria per le sale comuni con plasma freddo e lampade UV, ai sistemi di accesso intelligenti in grado di riconoscere se si indossa o meno la mascherina tramite uno scanner facciale e alle app che permettono di inviare ordini alla reception, al bar o al ristorante di una struttura ricettiva comodamente dalla propria stanza, passando per i visori a realtà mista senza cavi – l’esposizione è pronta a stupire e ispirare.
E a proposito di novità, quest’anno anche il catalogo prodotti cambia veste e si digitalizza: gli espositori potranno infatti presentare le proprie innovazioni in forma digitale all’interno del sito web di Hotel, come valore aggiunto e complemento alla loro presenza fisica in fiera.
Future Hub
Giunto alla sua quinta edizione, il Future Hub è pronto ad accogliere nuovamente i visitatori con le sue startup nazionali ed internazionali ed offrire una panoramica ampia sulla direzione che sta prendendo il mercato e i principali trend del futuro, grazie a tecnologie e prodotti per il futuro dell’hôtellerie. Piattaforme di gestione merci all-in-one per alberghi, che consentono di digitalizzare i processi di acquisto e di archiviazione precedentemente analogici, database che raccolgono i desiderata e le preferenze dei viaggiatori per preparare gli hotel ad accoglierli adeguatamente, ancora prima del loro arrivo, sono solo alcune delle proposte che animeranno il villaggio dell’innovazione all’interno di Hotel 2020.
Hotel meets Wine
Il trittico di eventi legati al vino torna, in veste rinnovata, ad arricchire l’offerta di Hotel.
Il 19 e il 20 ottobre sarà il turno di Autochtona, il Forum dedicato ai vitigni autoctoni italiani, che dopo 17 edizioni di successo cambia formato, pur mantenendo invariata la sua mission: dare ai vitigni autoctoni e ai suoi produttori l’attenzione che meritano. In fiera ci sarà quindi il più grande banco di assaggio d’Italia dedicato ai vini da vitigni autoctoni, composto da più di 500 etichette, con i sommeliers dell'Associazione Italiana Sommeliers – sezione Alto Adige, pronti a servirli. Immutati restano i suoi Awards, tra i quali il premio Tasting Lagrein, organizzato in collaborazione con il Consorzio Vini Alto Adige e IDM. I lavori dei giurati per assegnare i premi nelle categorie Miglior Vino Bianco”, “Miglior Vino Rosato”, “Miglior Vino Rosso”, “Migliori Bollicine” e “Miglior Vino Dolce” si svolgeranno quest’anno a porte chiuse, ma i canali social di Fiera Bolzano consentiranno di unire il fisico con il virtuale, entrando nelle sale di degustazione per trasmettere live alcuni momenti del lavoro.
Altra novità 2020 saranno infine le masterclass, organizzate in collaborazione con l’Associazione Nazionale Le Donne del Vino e l'Associazione Italiana Sommeliers – sezione Alto Adige, incentrate sui vini del nostro territorio.
Il 21 e il 22 ottobre saranno dedicati all’Associazione Vignaioli indipendenti Alto Adige, che ad oggi rappresenta 100 produttori, e alla loro Vinea Tirolensis, anch’essa in veste rinnovata. Nel corso delle due giornate saranno proposte delle masterclass guidate e un banco di degustazione, la biblioteca del vino, curato da esperti sommelier.
Hotel 2020:
• 19-22 ottobre | 09:30-18:00 | giovedì fino alle ore 17:00
• Biglietto solo online con scelta della giornata di visita
• Costo biglietto: 24 Euro
• 19 e 20 ottobre insieme ad Autochtona
• 21 e 22 ottobre insieme a Vinea Tirolensis
Grazie al protocollo #FieraSicura ti garantiamo una visita ad un alto livello di sicurezza. Per maggiori informazioni: www.fierabolzano.it/it/safety-first
Con il tuo ticket online viaggi gratis da e per la fiera con tutti i mezzi pubblici dell’Alto Adige.
Per i visitatori da fuori Provincia, la convenzione vale a partire da Salorno.
Manuela Monsorno
LUCA D’ATTOMA ENOLOGO PER LA CANTINA DI CARLO CRACCO
Due talenti - artisti contemporanei in cantina e in cucina - si incontrano per creare qualità e emozioni
L’Azienda Agricola Vistamare - nuovo progetto dello Chef Carlo Cracco e della moglie Rosa Fanti - sorge su una collina verde a Santarcangelo di Romagna (Rimini), che è proprio il paese di origine di Rosa. Un piccolo gioiello: circa 16 ettari di cui 4 di uliveto, 6 di frutteto (con alberi di pesche, albicocche, ciliegie, cachi), 1 di orto e 5 ettari di vigneto.
“Sono molto felice di aver l’occasione per potermi misurare con una persona di grande talento come Carlo Cracco”, racconta l’enologo Luca D’Attoma che aggiunge “ci accomuna l’impegno a creare qualità ed emozione attraverso il nostro lavoro, Carlo in un settore diverso ma convergente al mio, al quale ho dedicato tutta la mia vita; ho grandi aspettative per questo progetto che mi vede particolarmente coinvolto, quando ho visitato la Tenuta sono rimasto estremamente colpito dalle viti vecchie - di 50 fino a 80 anni - di vitigni simbolo del territorio della Romagna. In generale l’obbiettivo di questo progetto è proprio quello di creare - con impegno e sensibilità - vini autentici e schietti, volti a valorizzare appieno questo territorio particolarmente vocato alla viticultura”.
Luca D’Attoma conosce bene l’entroterra romagnolo - collaborando già con altre due realtà come San Valentino e San Patrignano - e sa che si tratta di un territorio ancora poco conosciuto ma con un potenziale enorme dal punto di vista agroalimentare ed enologico.
“Era da tempo che cercavo un terreno su cui poter poi coltivare e produrre le materie prime che avrei utilizzato nella mia cucina e finalmente sono riuscito a trovarlo qui, tra le colline romagnole, a cui sono molto legato e non solo per motivi affettivi”, spiega invece Carlo Cracco che continua “Parte della materia prima viene utilizzata al ristorante, sia per il menu che per la pasticceria, parte invece viene trasformata per la produzione di succhi di frutta, confetture, olio e naturalmente vino; proprio per il vino, mi sono affidato a Luca D’Attoma, grande professionista e conoscitore di vino, per cui nutro da sempre una profonda stima. Oltre al cibo, il vino è una delle mie grandi passioni, ed era fondamentale per me potermi far affiancare da una persona come Luca che sa condividere la mia stessa visione.” Un aspetto importante per l’Azienda è il tema della circolarità e del recupero: per questo motivo, con gli scarti della frutta si ricava la carta per stampare i menù e per i packaging, oppure con i noccioli di pesche e ciliegie si producono farine utilizzate per le preparazioni di pasticceria.
Nella Cantina dell’Azienda Agricola Vistamare si sta lavorando a due vini che saranno imbottigliati prima della prossima vendemmia. Un vino rosso per cui è stata recuperata la tecnica dell’uvaggio, ossia una combinazione di uve diverse vinificate in acciaio, che vede Sangiovese in preponderanza, con piccole percentuali di Cabernet Sauvignon, Lambrusco e Trebbiano. L’intento è quello di produrre un rosso conviviale, di facile beva, fresco e profumato, che ben interpreti le caratteristiche del territorio.Non manca il bianco composto invece da quattro vitigni: Rebola, Pagadebit, Albana di Romagna e Trebbiano della fiamma. Anche in questo caso è stato creato un uvaggio, con macerazione e fermentazione sulle bucce in grandi anfore ad esaltarne il carattere. Con questo uvaggio si punta ad ottenere un bianco corposo che esalti le caratteristiche del terroir, senza aromi fermentativi e con profumi decisi.
LUCA D’ATTOMA
Enologo e consulente per la produzione vitivinicola.
Da sempre attratto dalla natura e dal mondo agricolo. Così tanto da sceglierli come compagni di vita. Luca D’Attoma, animato da questa passione, ha orientato i suoi studi verso la viticoltura e l’enologia. Partendo dalle esperienze professionali, ha seguito ciò che il suo istinto di sperimentatore gli consigliava di fare e ha elaborato una tecnica di lavoro e uno stile molto personali, con l’ambizione di creare qualcosa di unico. Qualcosa che sia distintivo e capace di valorizzare al massimo vitigni e territori. La passione per il vino lo spinge ogni giorno ad ampliare le sue conoscenze, cercare nuovi orizzonti e sperimentare tecniche non convenzionali. Determinazione, ricerca della perfezione, umiltà, creatività e intuito sono i cardini della sua vita professionale e dell’approccio che ha nei confronti delle aziende vitivinicole con cui lavora.
Dal 1999 la W.E.C. - guida da Luca D’Attoma - fornisce consulenza tecnica e strategica alle aziende vitivinicole. Per farlo al meglio, l’impresa segue l’intero percorso dall’impianto del vigneto alla bottiglia. La filosofia aziendale si fonda sulla certezza che ciascun prodotto debba essere centrato, con una sua qualità e specificità: solo così si può davvero parlare di utilità del vino. Qualunque tipo di vino deve lasciare soddisfatto chi lo ha scelto, acquistato e gustato, conquistando sia il consumatore sia l’opinion leader. Per questo, l’obiettivo è di proporre sempre un vino di successo.
Simonetta Gerra