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DON RODRIGO PIEMONTE DOC ALBAROSSA 2016
Virgilio Pronzati
Viticoltori Associati Vinchio-Vaglio Serra - Regione San Pancrazio 1 - 14040 Vinchio (AT) - Tel. 0141950903 - WhatsApp: 3459294662 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.vinchio.com
Don Rodrigo Piemonte Doc Albarossa 2016
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Albarossa. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 13,5%. Lotto: 5318. Fascetta Doc: ABGM 09628867. Prezzo medio in enoteca € 21,00. Conservazione: in cantina, in posizione coricata sui ripiani adibiti ai vini rossi di medio affinamento, a una temperatura tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: ancora 3-4 anni. Servizio: mescere a 18°C in ampi calici con stelo medio. Abbinamento: Ravioli con ragù d’anatra, coniglio ruspante in casseruola, Bra stagionato.
Esame organolettico
Limpidezza: limpido. Colore: rubino carico con orlo violaceo. Profumo; intenso, persistente, fine, varietale con sentori di ciliegie e prugne nere mature, e lieve di tabacco, pepe nero e note balsamiche. Sapore: secco, molto sapido, caldo, giustamente tannico, pieno ma snello, persistente. Retrogusto: vena sapida e tannica, e note fruttate, speziate e vegetali-balsamiche.
Considerazioni: Buono. Ottenuto da scelte uve Albarossa ((incrocio Nebbiolo di Dronero-Barbera fatto dal prof. Giovanni Dalmasso nel 1938) diraspate e fatte fermentare e macerare in botti d’acciaio inox a temperatura controllata. Evoluzione: Giovane ma già equilibrato ed invitante. Da bere entro 3-4 anni.
Punteggio: 54/60
ASPETTO: Limpidezza 4. Colore 5. PROFUMO: Intensità 5. Persistenza 5. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE: Persistenza 5. Pienezza 4. Sapidità 5. Acidità/morbidezza 5 Armonia 4. GRADIMENTO: 4.
SANA RESTART DA IL VIA ALLA RIPARTENZA DEL SETTORE. A RIVOLUZIONE BIO TUTTI I PROTAGONISTI
Si è aperta oggi a Bologna la rassegna espositiva sul biologico e sul naturale, prima fiera in presenza dopo il lockdown, ripagata dalla fiducia degli espositori che hanno scelto di essere presenti.
È stato Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere, ad aprire la 32° edizione del Salone del biologico e del naturale, SANA RESTART. “Ci siamo interrogati sull’opportunità di confermare questo appuntamento, ritenendo strategicamente corretto far ripartire il calendario degli appuntamenti fieristici da SANA, momento principe per confrontarsi su temi cruciali, ancor di più oggi, come la sostenibilità, la salute, il futuro del pianeta. Siamo orgogliosi della riposta che, nonostante le inevitabili difficoltà, la business community del biologico e del naturale ha dato scegliendo di partecipare all’evento, a dimostrazione che l’incontro in presenza resta per molti imprescindibile.”
Significativo l’intervento in apertura di Teresa Bellanova, ministra delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, che ha aperto il dibattito e ha seguito i lavori in collegamento. La ministra nel corso del suo intervento ha sottolineato il ruolo prioritario dell’Italia nel settore che, come confermato dagli ultimi dati SINAB, ha raggiunto il 15,8% di superfici agricole destinate al biologico e che porta l’Italia a detenere il primato del numero di operatori in Europa. Nell’affermare che SANA è una manifestazione riconosciuta a livello internazionale, nata più di 30 anni fa, la ministra ha ricordato che già allora si percepiva la necessità di promuovere un’agricoltura a tutela del suolo e dell’ambiente, necessità oggi più che mai stringente. Gli obiettivi che l’Unione europea si è data con il Green Deal, e che includono il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, costituiscono senza dubbio una grande sfida, per la quale dobbiamo dimostrarci pronti perché l’emergenza climatica ci costringe ad agire subito. Ciò non significa essere disponibili a deroghe sulla serietà delle regole e dei controlli. La qualità e la distintività del biologico, italiano in primis, sono da tutelare.
Apprezzamento per l’apertura di SANA RESTART è stato espresso da Janusz Wojciechowski, commissario europeo all’Agricoltura e allo Sviluppo Rurale, che nel suo videomessaggio ha evidenziato come il trend di crescita dell’agricoltura biologica – +70% negli ultimi 10 anni – sottolinei il cambiamento in atto. Secondo Wojciechowski, cambiano i modi di produrre, di distribuire e di consumare e solo così si può pensare di centrare un obiettivo sfidante come quello di arrivare entro il 2030 al traguardo del 25% delle superfici coltivate a biologico.
L’apertura di SANA RESTART ha coinciso con l’avvio dei lavori della seconda edizione di RIVOLUZIONE BIO, gli Stati generali del biologico. La tavola rotonda “Ruolo del bio nella strategia Farm to fork” ha preso il via con Silvia Zucconi di Nomisma, che ha evidenziato l’impressionante trend dei dati del mercato del biologico, che in Italia vale 4,3 miliardi di euro e che ha registrato un + 142% negli ultimi 10 anni.
Nel suo l’intervento Jan Plagge, presidente IFOAM EU, ha sostenuto che, per raggiungere gli obiettivi previsti dal Green Deal europeo, entro i prossimi 10 anni sarà necessario triplicare la produzione biologica. Per farlo, a suo parere, occorre elaborare un piano di intervento declinabile regione per regione, agendo su tutta la filiera e sensibilizzando il consumatore finale.
Sono intervenuti anche Matteo Lasagna, vice presidente Giunta Esecutiva Confederale Confagricoltura, – che ha messo in risalto la necessità di puntare sull’innovazione, sull’educazione alimentare e sulla distintività del biologico – e Veronica Barbati, delegata nazionale Giovani Impresa Coldiretti, che ha posto l’accento sull’importanza di evitare disomogeneità sul piano regolamentare e normativo a livello europeo.
L’assessore all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca della Regione Emilia‐Romagna, Alessio Mammi, ha ribadito che la transizione ecologica e green delle nostre imprese va accompagnata e sostenuta dalla politica e dalle istituzioni: in Emilia-Romagna il numero delle imprese convertite al biologico è aumentato del 70% negli ultimi 5 anni.
Roberto Zanoni, presidente AssoBio, ha ricordato che nel biologico lavorano 250 mila persone, il 30% donne, il 54% sono diplomati e laureati. Secondo Zanoni occorre permettere a questi operatori di essere competitivi, adottando per esempio un’IVA più bassa su alcuni prodotti e prevedendo la possibilità di creare un credito di imposta per coprire il costo delle certificazioni, menzionando inoltre la centralità del tema della tracciabilità.
“RIVOLUZIONE BIO è un’importante occasione di confronto in un momento in cui il biologico è al centro delle politiche europee. È oramai evidente che c’è una correlazione tra emergenza sanitaria, climatica, sociale ed economica. È quindi necessario che la ripresa del Paese passi dall’affermazione di modelli agricoli e produttivi sostenibili. Da RIVOLUZIONE BIO e SANA RESTART lanciamo il messaggio che siamo pronti. I dati presentati dell’Osservatorio Sana 2020 confermano che anche i cittadini preferiscono i prodotti biologici: +7% nei consumi domestici rispetto all’anno precedente. Dobbiamo cogliere le opportunità che l’Europa ci offre con le strategie di attuazione del Green Deal e fare dell’agroecologia il motore di rilancio del sistema agroalimentare italiano, valorizzando i territori rurali che sono già fortemente vocati al biologico”, ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio.
Paolo De Castro, coordinatore S&D al Parlamento Europeo, nel chiudere la tavola rotonda, ha rinnovato l’invito a riflettere sull’importanza dell’innovazione e su quali alternative offrire agli agricoltori, ricordando che l’Unione europea ha due anni di tempo per fare una buona riforma della PAC e che nel 2021 l’Italia dovrebbe ricevere 3 miliardi a sostegno delle imprese.
RIVOLUZIONE BIO è proseguita nel pomeriggio con gli incontri su “Sostenibilità, climate change, biodiversità”, “Alimentazione & salute”, “Strumenti e percorsi di digitalizzazione per lo sviluppo della filiera bio” e con l’”Osservatorio SANA. Filiera bio: numeri chiave, prospettive di mercato, ruolo per il made in Italy”.
La giornata inaugurale è stata ance l’occasione per annunciare l’accordo tra BolognaFiere e Alibaba: si tratta del primo accordo “a tutto campo” fra due leader di mercato nei rispettivi ambiti, che sviluppa forti sinergie commerciali.
Sara Telaro
VINIX TEAM: DUE CORDATE
Vinix Team di Vinix Team Official in zona Cogorno (GE) ha appena lanciato una nuova cordata di acquisto sui prodotti di Piovene Porto Godi con questo ordine iniziale:
- 6 x Colli Berici Tai Rosso Biologico 2019 - 0,75 l
Lo sconto attualmente raggiunto è del 11,3%.
Nelle cordate classiche o limitate, ogni nuovo ordine aggiunto alla cordata fa aumentare lo sconto per tutti i partecipanti. Se i prodotti sono di tuo interesse, ti suggeriamo di unirti alla cordata al più presto per non rischiare di restarne fuori nel caso in cui la cordata raggiunga molto rapidamente il massimo ordinabile impostato dal capocordata. Questa cordata scadrà il 20/10/2020 12:24 data in cui saranno processati tutti i pagamenti preautorizzati.
Puoi unirti a questa cordata con un minimo di appena 6 unità, qui il dettaglio cordata:
https://www.vinix.com/buyingparty/1660/piovene-porto-godi/
Ricevi questo messaggio perché nelle tue preferenze hai scelto di ricevere una singola notifica ogni volta che viene lanciata una nuova cordata vicino a te, non riceverai altre notifiche su questa cordata a meno che tu non decida di attivare la notifica selettiva per ogni nuovo ordine o aumento di sconto dal tuo spazio cordate.
Alessandro Bellu di Federazione Genovese Vinix in zona Genova ha appena lanciato una nuova cordata a obiettivo su Antonelli San Marco con questo ordine iniziale:
- 6 x Baiocco Sangiovese Umbria Igt 2019 - 0,75 l
- 6 x Montefalco Rosso 2017 - 0,75 l
Lo sconto obiettivo impostato dal capocordata è del: 42,6%.
Nelle cordate a obiettivo si ordina subito allo sconto obiettivo impostato dal capocordata ma se non si raggiunge il numero di unità necessario la cordata va a monte. Una volta raggiunto il quantitativo minimo, la cordata diventa invece vincolante e lo sconto aumenta progressivamente per tutti i partecipanti ad ogni ordine così come sulle cordate classiche e limitate. Se i prodotti sono di tuo interesse, ti suggeriamo di unirti alla cordata al più presto per non rischiare di restarne fuori nel caso in cui la cordata raggiunga molto rapidamente il massimo ordinabile impostato dal capocordata. Questa cordata scadrà il 11/10/2020 13:13 data in cui, se sarà raggiunto l'obiettivo minimo, saranno processati tutti i pagamenti preautorizzati.
Puoi unirti a questa cordata con un minimo di appena 6 unità, qui il dettaglio cordata:
https://www.vinix.com/buyingparty/1662/antonelli-san-marco/
Ricevi questo messaggio perché nelle tue preferenze hai scelto di ricevere una singola notifica ogni volta che viene lanciata una nuova cordata vicino a te, non riceverai altre notifiche su questa cordata a meno che tu non decida di attivare la notifica selettiva per ogni nuovo ordine o aumento di sconto dal tuo spazio cordate.
Vinix Team
RISERVA DI FAMIGLIA CHIANTI CLASSICO RISERVA DOCG 2016
Il ritratto di un’annata memorabile
La Riserva di Famiglia Chianti Classico Riserva DOCG nasce a partire da vigneti di proprietà situati nel comune toscano di Castellina in Chianti.
L’etichetta fa parte della linea gli Scudi della storica casa vinicola Cecchi, insieme a Storiadi Famiglia Chianti Classico DOCG e Valore di Famiglia Chianti Classico Gran Selezione DOCG.Vinificata con uve 90% Sangiovese e con il 10% di altre uve autoctone, la Riserva di Famiglia viene prodotta esclusivamente nelle annate migliori ed in una quantità limitata a circa 40.000 bottiglie.
L’annata 2016 è stata memorabile per la varietà Sangiovese. Le calde giornate della stagione estiva, le scarse precipitazioni e un’accentuata escursione termica notturna hanno favorito una perfetta maturazione dei grappoli e lo sviluppo di profili aromatici varietali intensi e complessi. Un’acidità spiccata, che va a bilanciare sia la componente alcolica che la struttura tannica, dona grande equilibrio e piacevolezza al vino.
Note organolettiche
La Riserva di Famiglia Chianti Classico Riserva si presenta nel calice di un rosso rubino intenso. Al naso i profumi sono ampi ed eterei con note di frutta scura spezie e tostatura. I sentori olfattivi si ritrovano all’assaggio, dove acidità, componente alcolica e tannini setosi regalano una beva di assoluta piacevolezza che persiste al palato.
Annalisa Chiavazza - Well Com