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FAENZA: (MAF) E MOMEVI
81 e 42. Sono i numeri giocati sulla “ruota” di Faenza nelle giornate dal 23 al 25 marzo prossimo. Dove va di scena la 81esima edizione della Mostra Agricoltura Faenza (Maf) e la 42esima edizione di MoMeVi (Mostra meccanizzazione vitivinicoltura). Un doppio appuntamento dalla lunga storia alle spalle, ancora ben longevo perché volge lo sguardo al futuro. Due infatti le tematiche a fare da fil rouge della tre giorni: innovazione e sostenibilità.
Dislocata su un’area di 28mila metri quadrati su tre padiglioni e una grande area esterna, la doppia rassegna professionale ospita circa 100 operatori specializzati provenienti da tutta la Penisola. Al centro dell’esposizione le più importanti novità, presentate dai principali costruttori e distributori di macchine agricole e attrezzature, insieme a vivaismo, servizi e tecnologie per il vigneto, il frutteto e i campi.
Accanto alla parte espositiva la tre giorni propone un ricco programma di convegni sulle principali tematiche del settore. Sei sono gli appuntamenti, con apertura sull’innovazione in agricoltura dedicata alle tecnologie che stanno innovando il settore e le opportunità che il digitale mette a disposizione degli studenti nel corso della propria formazione (venerdì 23 marzo ore 11). Altro tema cardine è la sostenibilità della filiera vitivinicola, nell’incontro (venerdì ore 15) promosso dal Polo di Tebano insieme al Crea che mette a confronto esperti di esperienza diverse (Consorzio vini di Romagna, Università di Bologna, Nomisma, Equalitas e altri). La giornata di venerdì (ore 19.45) si chiude sulle nuove omologazioni del trattori e dei rimorchi agricoli, a seguito delle novità introdotte dalla normativa europea su questi mezzi, a cura di Unacma e Federunacoma.
“Olio, olivo e salute” è l’incontro che apre la giornata di sabato 23 (ore 9.30) sulla sostenibilità della filiera olivicola, a seguire le 5 mosse dedicate al Quaderno di campagna e le modalità per la sua compilazione (ore 14.30). Il programma si chiude con gli Amici del Senio sul rapporto fra campagna e paesaggio in un progetto di integrazione agricoltura-turismo raccontato da esperti di paesaggio, produttori e chef (ore 16), al termine aperitivo offerto da Campagna Amica.
MoMeVi è anche laboratori con dimostrazioni di mestieri artigiani, prodotti tipici e storie del territorio. Tra le iniziative, quelle dedicate alla sfoglia, alla piadina cotta sulle teglie di Montetiffi alla preparazione della ricotta e del raviggiolo, a cura dell’associazione Il Lavoro dei Contadini. Sabato 24 (ore 18) ci sarà la presentazione in anteprima del libro “Viaggio in Romagna” scritto dall’oste e viaggiatore Francesco Antonelli. A seguire una degustazione insieme alla Strada della Romagna.
Infine, non meno importante, Ararer (Associazione Regionale Allevatori Emilia Romagna), organizza la quarta mostra zootecnica di bovini, suini, cavalli, asini, ovini, pollame e conigli. Saranno più di 150 i capi presentati, tutti iscritti ai Libri Genealogici o ai Registri Anagrafici, e che quindi rappresentano al meglio le caratteristiche delle razze esposte e una dimostrazione di Sheepdog e Amico Cavallo.
Anche in questa edizione la BCC ravennate, forlivese ed imolese è Main Sponsor della manifestazione che non è solo un appuntamento professionale con l’agricoltura ma è anche un momento di incontro per tutta la collettività.
Mostra Agricoltura e MoMeVi sono organizzati da Fiera di Faenza e Polo di Tebano, con il patrocinio del Comune di Faenza, della Provincia di Ravenna, della Regione Emilia Romagna, del Ministero Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Info: 81° Mostra dell’Agricoltura e 42° MoMeVi 23-25 Marzo 2018 (ven. e sab. ore 9-22; dom. ore 9-19) Fiera di Faenza, Via Risorgimento 3, 48018 Faenza (RA) - ingresso € 6,00 – ridotto € 3,00 www.mostragricolturafaenza.com Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Tel. 0546.621554
Filippo Fabbri
1° TROFEO ARTIGLIO PER VELE D'EPOCA E STORICHE
Tre località in Liguria e Toscana, tre sodalizi coinvolti, almeno sei regate previste. È la prima edizione del Trofeo Artiglio, nato per incoraggiare la partecipazione delle barche a vela d’epoca e storiche a un mini-circuito concentrato in un breve tratto di mare che eviti di sostenere lunghi trasferimenti. Ecco l’intervista a Gianni Fernandes, presidente delle Vele Storiche Viareggio, uno dei sodalizi che organizzeranno il trofeo. Il 1° Trofeo Artiglio per vele d’epoca e storiche tra la Liguria e la Toscana Marina di Carrara (MS), Le Grazie di Portovenere (SP), Viareggio (LU). Queste le tre località della Liguria e della Toscana dove tra maggio e ottobre 2018 si svolgerà la prima edizione del Trofeo Artiglio, un circuito di regate dedicato alle imbarcazioni a vela d’epoca e storiche promosso e organizzato in sinergia dal Club Nautico Versilia, dall’AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca) con la Marina Militare e da VSV (Associazione Vele Storiche Viareggio). Barche d’Epoca e Classiche ha chiesto a Gianni Fernandes, armatore di Ilda del 1946 nonché attuale presidente dell’Associazione Vele Storiche Viareggio, di descrivere questa nuova iniziativa.
Ecco l’intervista.
Presidente Fernandes, cos’è il 1° Trofeo Artiglio?
Il Trofeo Artiglio è un circuito articolato su tre tappe, nato nel 2018 per incoraggiare la partecipazione delle imbarcazioni a vela d’epoca e storiche a competere su differenti campi di regata però molto vicini tra loro, permettendogli di raggiungere le varie località con brevi trasferimenti via mare. Nel corso degli ultimi anni si è constatato che spesso, a causa della mancanza di tempo e di equipaggio, tanti armatori rinunciavano a partecipare a regate troppo distanti dal proprio posto di stazionamento. Il vantaggio del Trofeo Artiglio è quello di favorire un circuito in un tratto di mare caratterizzato da un’elevata concentrazione di vele d’epoca. Basta percorrere poche miglia per raggiungere il luogo della manifestazione e per tornare al proprio porto di stazionamento.
Quali barche potranno partecipare?
Il bando di regata è in questo periodo ancora in fase di definizione. Sostanzialmente le barche potranno essere suddivise in varie categorie che terranno conto dell’anno di varo, del materiale di costruzione, della lunghezza (da 6 ad oltre 30 metri) e dell’armo velico. Si cercherà di applicare meno ‘restrizioni’ possibili. Possiamo anticipare che i principali raggruppamenti in cui verrà suddivisa di volta in volta la flotta saranno le ‘Epoca’, ‘Classiche’, ‘Spirit of Tradition’ e ‘Classic Racer’, che potranno comprendere eventualmente anche scafi storici costruiti in vetroresina che hanno contribuito a scrivere pagine importanti dello yachting.
Quale sarà la prima tappa?
La tappa inaugurale si svolgerà il 5 e 6 maggio 2018 in occasione del XIII Trofeo Ammiraglio Giuseppe Francese di Viareggio, regata per classi moderne istituita nel 1996 in ricordo dell’omonimo alto ufficiale della Marina Militare, scomparso nel 1995, che ha dedicato la propria vita al servizio presso le Capitanerie di Porto. La partenza avverrà da Marina di Carrara, con passaggio presso l’isola del Tino e arrivo a Viareggio. La regata verrà organizzata dal Club Nautico Versilia di Viareggio in collaborazione con le Vele Storiche Viareggio, che stilerà un’apposita classifica per le barche d’epoca.
Poi?
A conclusione della prima tappa le barche avranno individuato quali potranno essere i diretti ‘competitor’ al Trofeo. Al termine della pausa estiva ci si incontrerà nuovamente il 22 e 23 settembre 2018 nella splendida cornice di Le Grazie di Portovenere, nel Golfo di La Spezia, in occasione del XXXI Trofeo Mariperman. Questa manifestazione coinvolge da anni l’intero Golfo dei Poeti, con regate e eventi culturali, tra arte, scienza e tecnologia, dove il Centro di Supporto e Sperimentazione Navale della Marina Militare e l'AIVE saranno in prima linea nell’organizzazione. Dal 2004 Le Grazie è anche stato dichiarato ‘Porto delle vele latine e delle vele d’epoca’.
Infine la tappa finale a Viareggio.
Esatto. Dal 18 al 21 ottobre 2018 le barche si confronteranno in occasione della 14esima edizione del raduno Vele Storiche Viareggio, diventato nel corso degli anni il più importante raduno di vele d’epoca di fine stagione in tutto il Mediterraneo. Circa 50 le barche partecipanti e tre le regate in programma. Come di consueto durante la manifestazione si svolgeranno visite guidate ai cantieri di restauro, una grande cena equipaggi all’interno dello storico cantiere Del Carlo, presentazioni di libri e iniziative legate alla marineria. Sarà proprio qui, presso i locali del Club Nautico Versilia, che verranno premiate le imbarcazioni vincitrici della prima edizione del Trofeo Artiglio.
Come funzionerà la classifica?
Ogni tappa, oltre ad essere un evento fine a se stesso con i relativi vincitori, farà accumulare punti alle barche che avranno deciso di partecipare a più tappe. Chi avrà la costanza di partecipare a tutti e tre gli appuntamenti vedrà elevare la possibilità di aggiudicarsi la vittoria finale.
Quale sarà la cadenza del Trofeo?
Se, come ci auguriamo, la manifestazione avrà successo si prevede di replicarla annualmente.
Un’ultima domanda: perché è stato scelto il nome ‘Artiglio’ per questo Trofeo?
Il nome riprende quello dei famosi palombari viareggini dell’Artiglio, che hanno contribuito a rendere famosa Viareggio e le sue tradizioni legate al mare, ma anche quello dell’omonimo Club subacqueo armatore dell’imbarcazione Artiglio che da qualche anno supporta e collabora con le Vele Storiche Viareggio. Questa città della Versilia si è infatti da sempre contraddistinta come polo nautico di eccellenza, grazie alle maestranze e alle professionalità connesse alle attività sull’acqua … e sotto l’acqua. Per quanto riguarda Le Grazie, in quanto sede unica su tutto il territorio nazionale di organismi specializzati legati alla subacquea, è stata già denominata “Città dei palombari e dell'iperbarismo".
PER INFORMAZIONI: www.clubnauticoversilia.it
Paolo Maccione
Taste Alto Piemonte 2018
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Taste Alto Piemonte
vi aspetta dal 24 al 26 marzo
al Castello Visconteo Sforzesco di Novara
con oltre 50 aziende partecipanti
Mancano meno di 5 giorni alla seconda edizione di Taste Alto Piemonte, l'evento che per primo ha puntato i riflettori sulle eccellenze vinicole e gastronomiche dell'Alto Piemonte.
Dal 24 al 26 marzo il Castello di Novara aprirà le sue porte ad operatori ed appassionati di tutto il mondo per 3 giorni dedicati alla scoperta delle 10 denominazioni dell'Alto Piemonte:Boca DOC, Bramaterra DOC, Colline Novaresi DOC, Coste della Sesia DOC, Fara DOC, Gattinara DOCG, Ghemme DOCG, Lessona DOC, Sizzano DOC, Valli Ossolane DOC.
Quest'anno ci saranno oltre 150 vini in degustazione presentati dai 50 produttori vinicoli aderenti alla manifestazione. Ad accompagnare le degustazioni ai banchi d'assaggio ci saranno le eccellenze gastronomiche del territorio e i seminari tematici curati da Ais Piemonte, a cui sarà possibile iscriversi sul sito eventbrite.it o con registrazione in loco.
Sabato 24 marzo, dalle 11.00 alle 15.00 l’accesso a Taste Alto Piemonte sarà riservato agli operatori di settore, mentre dalle 15.00 alle 19.30, la manifestazione aprirà anche al pubblico. Il primo dei seminari, curati da AIS Piemonte, al costo euro 20,00 a persona si terrà alle ore 17.30 e sarà dedicato alle denominazioni Colline Novaresi, Coste della Sesia, Valli Ossolane. I vini plasmati dal ghiaccio.
La giornata di domenica 25 si aprirà alle ore 9.00 con la premiazione del concorso Calice d’Oro dell’Alto Piemonte. Dalle 10.00 alle 20.00 operatori e winelovers potranno accedere ai banchi di degustazione di Taste Alto Piemonte e ai 3 seminari in programma. Alle ore 11.30 l’approfondimento, guidato dagli esperti di Ais Piemonte, si focalizzerà su Lessona e Bramaterra, le sabbie Plioceniche e le rocce vulcaniche, alle 14.00 spazio alle denominazioni Ghemme, Fara e Sizzano, i vini emersi dalle acque, alle 16.30 Boca e Gattinara. I vini figli del fuoco.
La giornata lunedì 26 marzo sarà dedicata solo agli operatori di settore e alla stampa. Dalle ore 9.30 alle 13.00, presso il Castello Visconteo Sforzesco, saranno allestiti banchi di degustazione, suddivisi per denominazione, seguiti dai sommelier di AIS Piemonte. Per questo appuntamento non è prevista la presenza dei produttori.
Il programma dell'evento è disponibile su www.tastealtopiemonte.it
Hanno reso possibile la realizzazione di Taste Alto Piemonte, evento organizzato dal Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte: la Regione Piemonte, il Comune di Novara, la Camera di Commercio di Novara, la Camera di Commercio di Biella e Vercelli, l’Atl Novara, la Fondazione del Castello di Novara, A.I.S Piemonte, La Stampa, Igor Gorgonzola, Enartis, Ponti, Cristina srl, Valverde, Biscottificio Rossi, Sms radio, Mercalli srl, Reale mutua.
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ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO
SABATO 24 MARZO: dalle 15:00 alle 19:30
DOMENICA 25 MARZO: dalle 10:00 alle 20:00
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COSTO DEL BIGLIETTO D'INGRESSO
BIGLIETTO GIORNALIERO PER PRIVATI: 15€
RIDOTTO PER SOCI AIS, FISAR, ONAV, ASPI, FIS, SLOW FOOD: 10€
(esibendo la tessera associativa)
Sul sito www.tastealtopiemonte.it sarà possibile accreditarsi ed acquistare i biglietti di ingresso e dei seminari.
FIORINO LANCIA IL PECORINO AL PESTO
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Barbera 360°
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È nato Barbera 360°, il progetto che ha l’obiettivo di far conoscere un territorio, quello della Barbera, e tutto ciò che gli gira attorno, in termini di eccellenze artigiane, imprenditoriali, ristorazione, arte, risorse architettoniche e paesaggistiche. Uno sguardo a 360° gradi per scoprire le storie delle persone che hanno fatto grande questa zona vinicola.
L’obiettivo prefissato era di affermare nei confronti di un primo gruppo di giornalisti il livello elevato e diffuso dei vini a base Barbera. La finalità primaria del progetto non era tanto ottenere poche punte di eccellenza a seguito delle degustazioni tecniche svolte giovedì 8 e venerdì 9 marzo, quando dimostrare un livello molto elevato distribuito su tutti i prodotti assaggiati.
La conoscenza del territorio e delle sue dinamiche economiche e sociali rappresenta inoltre, una chiave essenziale per la comprensione dell’attuale situazione della Barbera. La presenza di elementi attrattivi, per il turista o wine - lover, non direttamente connessi al vino sono fondamentali per completare l’itinerario di un ipotetico soggiorno.
L’edizione ZERO, che si è svolta nei giorni scorsi, è stata strutturata in modo che il selezionato gruppo di partecipanti potesse immergersi nella storia e nelle tradizioni della zona, assaporandone tutte le sue caratteristiche, non focalizzando il proprio pensiero solo ed esclusivamente sulla produzione vinicola, ma ampliando l’orizzonte di osservazione e scoprendo angoli nascosti e di pregio.
Ecco alcuni numeri, risultato di questo primo viaggio all’interno di Barbera 360°, riuscito nonostante uno sciopero dei mezzi a livello nazionale: 40 le cantine selezionate dal team di WineZone, 9 i partecipanti al team di degustazione, 2 le giornate di assaggi (di circa 100 vini) tra le denominazioni Barbera d’Asti, Barbera D’Alba, Barbera del Monferrato, Barbera d’Alba Superiore, Barbera del Monferrato Superiore, Barbera d’Asti Superiore e Piemonte Barbera, 30 le tipologie di vino differenti dalla Barbera degustate durante i pranzi e gli aperitivi previsti per offrire uno spaccato differente della produzione vinicola.
Il percorso ha toccato due realtà della ristorazione locale: la prima presso la Locanda del Bosco Grande a Montegrosso d’Asti ha offerto un esempio della gastronomia legata alle tradizioni, mentre la seconda, Casa Crippa a Canelli, ha osato sperimentando un menù di pesce in abbinamento alla Barbera d’Asti di vecchie annate.
Sei sono state le attività artigianali visitate che hanno avuto il merito di dimostrare quanto sia stretto il legame tra territorio – storia – tradizione con un’importante apertura verso l’innovazione e l’ospitalità che ha caratterizzato tutte le realtà toccate.
La Barbera rappresenta una delle strutture portanti dell’economia piemontese, determinandone un rilievo primario.
Sotto questa denominazione si radunano vini dall’elevato livello qualitativo, in grado di concorrere con le denominazioni che attualmente possiedono un prestigio maggiore, e vini dalle qualità organolettiche minori.
Elemento di forza e debolezza al tempo stesso è la presenza di una grande quantità di uva Barbera su tutto il territorio settentrionale (Piemonte e Lombardia principalmente), ciò disegna un’immagine popolare del vino, ma contemporaneamente lo rende molto familiare ai consumatori.
Il primo percorso di Barbera 360° si è concluso positivamente raggiungendo i risultati prefissati e WineZone si prepara al prossimo step progettando nuove proposte.
Hanno partecipanti a Barbera360° in quanto addetti ai lavori e coinvolti nelle degustazioni tecniche: Ferruccio Ribezzo – Banca Rothschild* e Ugo Fabbri - Gruppo Ferragamo.
*La banca Rothschild investe in acquisto di vini per un fondo di investimento, il Dott. Ribezzo è incaricato per il Piemonte (e una parte della Toscana) di selezionare i prodotti da acquistare.
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