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LANGHE, MONFERRATO E ROERO... NELL'UOVO DI PASQUA!
Sulle colline Unesco si fa il pieno di natura, di aria, di luce e di colori, per gioire e festeggiare, passeggiando tra vigneti e castelli, antichi borghi e paesaggi indimenticabili.
Il tuo week-end di Pasqua nelle Langhe:
dimore storiche, relais di campagna, rustici agriturismi ti aspettano!
Una gita in campagna per il tuo pranzo di Pasqua e Pasquetta:
con noi scoprirai osterie e locali tipici, agriturismi e ristoranti panoramici, luoghi speciali... per cedere alle tentazioni della tavola!
Un week-end tra emozioni, profumi, sapori, alla scoperta di paesaggi unici e di esperienze autentiche che resteranno impresse nei tuoi ricordi:
Tour in Auto d'Epoca, Pic-Nic tra le vigne, Corsi di Cucina "Mani in Pasta", Wine Tour...
Chiamaci e raccontaci il week-end di Pasqua dei tuoi sogni....
noi lo costruiamo per te!
Consorzio Turistico Langhe Monferrato Roero
Langhe Experience
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FOCUS SU MERCATO TEDESCO: CARPENE’ MALVOLTI PROTAGONISTA A PROWEIN NELL’ANNO DEL 150°
La Fiera Internazionale B2B dei Vini e dei Liquori si conferma baricentro mondiale per il settore vinicolo internazionale ed una vetrina immancabile per la Carpenè Malvolti, per cui la Germania è Mercato di riferimento dell'Area Export
Riflettori puntati sul ProWein, la più importante fiera internazionale dei vini e dei liquori a cui da sempre Carpenè Malvolti si pregia di partecipare, in virtù anche del fatto che quello tedesco rappresenta, per il Brand, uno dei Mercati più importanti e strategici. La manifestazione, che si terrà a Düsseldorf dal 18 al 20 Marzo, ospiterà oltre 6600 espositori in rappresentanza di 295 territori di produzione di 60 Paesi di tutto il mondo e rappresenta per il Marchio di Conegliano un contesto coerente per incontrare i Partner già consolidati e tessere nuove collaborazioni con potenziali nuovi interlocutori, in vista di sviluppare ulteriormente la brand awareness del business d’Impresa.
“Carpenè Malvolti esporta circa il 52% della propria produzione – stigmatizza il Direttore Generale Domenico Scimone – in oltre 60 Paesi dei cinque Continenti, tuttavia il core business internazionale dell’attività d’Impresa rimangono i Mercati europei di lingua tedesca quali la Germania, la Svizzera e l’Austria soprattutto per il 1868 Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G., in tutte le sue declinazioni. Il Prowein – aggiunge il DG –rappresenta un’occasione fieristica da cui non si può prescindere, un’attività promozionale che giustifica la determinazione strategica di proseguire anche nei prossimi esercizi con investimenti importanti in tale direzione”.
La partecipazione al ProWein, il principale appuntamento internazionale B2B per il mondo del vino, nell’anno in cui si celebra il 150° Anniversario della fondazione dell’attività d’Impresa assume per Carpenè Malvolti connotati di particolare rilevanza, in ragione soprattutto al fatto che oggi più che mai in un contesto economico di forte competitività, sia sempre più rilevante continuare ad affermare la propria storicità ed i valori fondanti, avvalendosi altresì di ogni occasione per interagire direttamente con tutti i Partners internazionali. E nella fattispecie anche con l'Area Tedesca, che si caratterizza per essere il Mercato chiave per le esportazioni sia per la storica Cantina sia per l’intero comparto del Prosecco; dall’ultimo rapporto economico presentato dal Consorzio della D.O.C.G., infatti, emerge che nell’ultimo anno analizzato, il 2016, sono state esportate su siffatto mercato circa 7,4 milioni di bottiglie, ovvero circa un quinto della produzione totale destinata alle esportazioni, ammontante a circa 36 milioni di bottiglie per un valore di 181 milioni di euro.
Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
SECONDA EDIZIONE DEL RUINART SOMMELIER CHALLENGE - ITALIAN EDITION 2018
RUINART, LA PIU’ ANTICA MAISON DE CHAMPAGNE,
PRESENTA LA SECONDA EDIZIONE DEL RUINART SOMMELIER CHALLENGE - ITALIAN EDITION 2018
“Un’ iniziativa fortemente voluta dalla Maison per promuovere l’educazione del vino e avvicinarsi sempre di più al mondo dei sommelier e da questa edizione anche agl’appassionati e ai più importanti collezionisti italiani” Andrea Pasqua senior brand manager Ruinart
Ruinart, Maison caratterizzata dall’eleganza senza tempo, un perfetto equilibrio tra tradizione profonda e modernità creativa, ha presentato nella capitale meneghina la seconda edizione del Ruinart Sommelier Challenge Italian Edition che, dopo il successo dello scorso anno a Verona, ha visto sfidarsi, in due master class distinte, una sessantina tra i top Sommelier e appassionati e collezionisti di tutta Italia in un’avvincente degustazione alla cieca sotto gli occhi attenti dello Chef de Caves Frédéric Panaïotis e altri due giudici di prestigio, Andrea Grignaffini noto giornalista enogastronomico e Sergio Frasca del Pantaleo di Roma, vincitore del Ruinart Sommelier Challenge 2017.
“Il Ruinart Challenge e' stato un punto di vista privilegiato per osservare meglio un movimento che va dagli esperti ai wine lovers che e' sempre in crescita sia a livello di numeri che di esperienza e questo grazie e sopratutto ad iniziative come questa” Sergio Frasca, giudice Ruinart Sommelier Challenge 2018
“ La masterclass sullo Chardonnay è stata davvero strepitosa e il Challenge molto interessante coniugando al meglio l’aspetto ludico/competitivo e quello nozionistico, un’ iniziativa importante per promuovere l’educazione sul vino molto apprezzata sia dai sommelier che dai collezionisti e appasionati” Andrea Grignaffini, giudice Ruinart Sommelier Challenge 2018
Il vincitore della sessione Sommelier 2018 è Francesco Mastrogiacomo, sommelier del ristorante Sadler di Milano, che si è aggiudicato un premio di 1000 euro, una magnum di Ruinart Blanc de Blancs, ed un approfondito educational trip di 4 giorni a fine giugno in Champagne con visite alle vigne, degustazioni straordinarie ed esperienze uniche di food pairing in Champagne e a Parigi.
A sx Francesco Mastrogiacomo, vincitore del Ruinart Sommelier Challenge 2018, con Andrea Pasqua, Senior Brand Manager Ruinart
Il Ruinart Sommelier Challenge si è tenuto presso il ristorante Bullona, in via Piero della Francesca 64 a Milano: la ex stazione Liberty del 1929, oggi ristrutturata e trasformata in ristorante esclusivo, è una location che rispecchia perfettamente la pura espressione e i valori della Maison Ruinart, grazie alle sue ampie vetrate che creano dei giochi di luce raffinati e alla presenza di opere d’arte originali che compongono una vera e propria esposizione. Oltre alle due sessioni del Sommelier Challenge che hanno visto sfidarsi trenta sommelier e trenta appassionati di vino, si è tenuto un pranzo in una delle sale della ex stazione Bullona caratterizzata da un imponenete lampadario in vetro in puro stile Ruinart. Due prestigiose Cuvée Ruinart, Dom Ruinart Rosé 2004 e Ruinart Rosé, hanno esaltato le eccellenti proposte gastronomiche a base di pesce proposte dalla Bullona.
Il gruppo dei sommelier che hanno partecipato al Ruinart Sommelier Challenge
Il Ruinart Sommelier Challenge nasce dal desiderio della Maison Ruinart di promuovere l’educazione del vino e celebrarlo in tutta la sua magnificenza e le sue peculiarità cogliendo l’occasione per stringere i rapporti con la categoria dei sommelier e i grandi appassionati italiani aumentando la brand awareness.
I sommelier e gli appassionati che hanno partecipato al Ruinart Sommelier Challenge Italian
Edition 2018 hanno degustato alla cieca 4 vini Chardonnay :
· Ca' del Bosco Chardonnay 2013
· Felton Road Chardonnay Bannockburn 2015
· Chassagne Montrachet 2014 Marc Morey
· Napa Chardonnay Carneros Red Shoulder Ranch 2014
e partecipato alla master class tecnica sullo Chardonnay e le sue lavorazioni condotta dallo Chef de Caves Frédéric Panaïotis.
Chef de Caves Frédéric Panaïotis durante la degustazione
Ruinart è il simbolo di un savoir-faire e di un'art de vivre famosi in tutto il mondo. Ognuna delle sue Cuvée reca la caratteristica impronta dello Chardonnay, l'emblematico vitigno della Maison. Delicate bollicine la cui vivacità forma un alone leggero e persistente, una purezza unica e una freschezza ineguagliabile, pur conservando ognuna, in sé, la ricchezza aromatica di una personalità ben distinta. Complesso e singolare, il gusto Ruinart nasce da una vocazione per l'originalità, il piacere gustativo, l'intensità delle sensazioni, in uno stile inconfondibile.
La storia della Maison Ruinart è innanzitutto la saga di una dinastia segnata da un destino fuori dal comune. Per più di due secoli, i Ruinart hanno avuto lo stesso sogno, quello di far diventare il loro Champagne un riferimento assoluto nel mondo. Custodi, gli uni dopo gli altri, del know-how familiare, si sono instancabilmente tramandati di generazione in generazione l'eredità e la sfida dello Champagne. Quasi tre secoli dopo, la “plus ancienne Maison de Champagne” rimane fedele ai suoi valori, quelli racchiusi per sempre nel mistero delle sue delicate bollicine d'oro, divenendo oggi una realtà di riferimento per una clientela internazionale di intenditori, oltre ad essere uno dei fiori all'occhiello del gruppo LVMH. Nelle loro bottiglie uniche, riconoscibili fra tutte, le Cuvée Ruinart sono la dimostrazione dell'eccezionale know-how della Maison nella difficile arte dell'assemblaggio. Si declinano in «R» de Ruinart, Ruinart Blanc de Blancs e Ruinart Rosé. A completare la gamma, le Cuvée de Prestige millesimate Dom Ruinart. Pregiate e ricercate, queste Cuvée coronano le migliori annate di raccolto, elette fra tutti per le loro qualità.
Gli appassionati e amanti delle Cuvée Ruinart e dei millesimati della più antica Maison de Champagne possono facilmente individuare sul Ruinart Network (www.ruinartnetwork.com) le migliori location italiane dove poter degustare e vivere lo “Spirit della Maison”. Iscrivendosi sul sito è possibile inoltre ricevere la newsletter ed essere aggiornati sulle iniziative della Maison e divenire dei “Ruinarters”. Il Network intende rafforzare il legame tra il mondo dell’arte contemporanea e la Maison Ruinart, che da sempre è profondamente impegnata in questo ambito. Presente in tutte le fiere internazionali più prestigiose, come Art Basel Miami, Art Basel, Fiac, miart e molte altre. Ogni anno Ruinart collabora con un artista diverso il quale, ispirandosi alla Maison, crea un coffret in edizione limitata e masterpiece unici e accattivanti, che restano nel patrimonio storico della Maison. Da Patricia Urquiola a Maarten Baas, da Hubert Le Gall a Jaume Plensa, fino all’artista cinese Liu Bolin. Tutti hanno celebrato in modo del tutto innovativo e personale la storicità e l’unicità della più antica Maison de Champagne (www.ruinart.com).
Ufficio Stampa Ruinart - Roberta Antonioli
Corso Magenta, 85| 20123 Milano | T +39 02 89354827
LA DOLCE VALLE: IL MEGLIO DELLE GOLOSITÀ' DI ALBA E ASTI
Annunciato il programma de La Dolce Valle: 23, 24, 25 marzo, un week end denso di incontri, laboratori e degustazioni, per grandi e piccini
Alba e Asti per la prima volta insieme in nome della dolcezza che caratterizza il territorio patrimonio dell'Umanità Unesco
La Dolce Valle, per la prima volta, unirà le città di Alba e Asti sotto il segno della dolcezza. Un evento voluto e reso possibile grazie all'associazione Dolce Valle costituita dal Consorzio dell’Asti Docg, dal Consorzio di Tutela Nocciola Piemonte Igp e dall’Associazione Produttori Miele Piemonte.
Ieri, alle ore 11.00, presso il Consorzio dell’Asti Docg è stato ufficialmente presentato il programma della più dolce delle kermesse primaverili, un evento unico, che si svolgerà durante il penultimo weekend di marzo tra le piazze, i cortili e i palazzi storici della città del Palio e quella delle «cento torri». Alba e Asti finalmente insieme a raccontare storie di sapori, di prodotti, di tradizioni e passioni tramandate da generazioni di artigiani. Una costellazione di prodotti tra cui la nocciola Piemonte Igp, il miele, il cioccolato e, a far da traino l’Asti e il Moscato d’Asti Docg.
Presenti l’assessore regionale all'agricoltura Giorgio Ferrero, il presidente del Consorzio per la Tutela dell’Asti D.O.C.G., Romano Dogliotti, il presidente dell’Associazione Dolce Valle Giorgio Bosticco, il direttore creativo del progetto Sergio Miravalle. In sala anche le istituzioni del territorio tra cui il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Mario Sacco, il presidente della provincia di Alessandria, Gianfranco Lorenzo Baldi e le amministrazioni comunali di Alba, nella persona dell’assessore al bilancio Luigi Garassino e di Asti nella persona del sindaco Maurizio Rasero.
A moderare gli interventi, il giornalista di Canale5 Gioacchino Bonsignore che ha definito il progetto “una grande intuizione che sottolinea il lavoro dei Consorzi nel valorizzare il territorio e i suoi prodotti, i veri protagonisti del tema della piacevolezza e della gentilezza”. L’auspicio è quello di riuscire a creare un’oasi di benessere non solo nel week-end del 23, 24 e 25 marzo, ma durante tutto l’anno perché “la dolcezza è uno stato d'animo, un modo di essere e di relazionarsi che è cercato e desiderato naturalmente da tutti noi”, come più volte ha avuto occasione di raccontare Sergio Miravalle, direttore creativo de La Dolce Valle.
Ad aprire i saluti degli ospiti, il presidente del consorzio dell’Asti, Romano Dogliotti: "La Dolce Valle è una sfida che si realizza. Unire Alba e Asti sotto un unico cappello ben rappresentato dal logo dell’evento: la forza delle tradizioni piemontesi con l’Asti e il Moscato d’Asti a far da traino".
“Creare dolcezza nel modo di vivere è una novità” ha detto Giorgio Ferrero, assessore regionale all’Agricoltura, nel proprio intervento di saluto e ringraziamento per un evento che “dà visione al territorio valorizzando il tema dolce, la creatività ad esso connessa e la capacità dei piemontesi di saper accogliere.”
IL LOGO
Si è dunque partiti dalla condivisione del logo, quello della Dolce Valle, che racconta di colline, di materie prime e di tradizioni. I colori richiamano i prodotti del territorio del Piemonte meridionale riconducibile alla Valle del Tanaro: il giallo del moscato e del miele, il marrone della nocciola e del cioccolato. Il tutto racchiuso in un paio di labbra che diventano bacio, il gesto simbolo della manifestazione, ad evocare un sentire di dolcezza e disponibilità all'accoglienza.
UN’ALLEANZA STRATEGICA
Un’alleanza strategica quella di Alba e Asti che, sebbene spesso distanti, questa volta si troveranno unite dal file rouge della dolcezza declinata nelle sue forme più disparate: prodotti, spazi, parole, suoni, immagini, persone. Una dolcezza da scoprire poco a poco, assaggio dopo assaggio, vincendo la naturale ritrosia dei piemontesi e scoprendo il loro lato più ospitale.
“I rapporti tra le due città non sono stati sempre facili, ricorda il sindaco di Asti Maurizio Rasero. “Nel 1275 gli astigiani erano sotto le mura di Alba per assediare la città, oggi siamo qui insieme, seduti ad un tavolo a parlare di dolcezza. Sono fiducioso per il futuro e staremo accanto a chi lavora per far crescere il territorio”
Lo stesso concetto è stato ribadito dall'amministrazione albese, rappresentata dall'assessore al bilancio Luigi Grassino: “Un’iniziativa indispensabile per dar vita a questo sinergico stare insieme per dare risalto a prodotti quali la nocciola, il miele, il vino moscato, che stanno diventando veri e propri elementi portanti dell’economia del territorio.”
La Dolce Valle è un universo in espansione. L’idea di fondo è che la kermesse si possa espandere, come è accaduto con la provincia di Alessandria. “Le realtà alessandrine, ha sottolineato il presidente della provincia Lorenzo Baldi, “sono presenti proprio con l’idea di allargare i confini, portando benefici ad un territorio, quello dell’Alessandrino e del Monferrato, che ha eccellenze e peculiarità proprie. Speriamo che in futuro si possa aggiungere una “terza A” e creare così un asse ancora più forte.”
Il clima di positiva collaborazione ed entusiasmo, così come l’idea di far squadra è stato ben testimoniato da Mario Sacco, presidente della Fondazione CrAsti. “Penso di poter dire anche a nome di Giovanni Quaglia e Giandomenico Genta, presidenti delle fondazioni Crt e Crc, che in questo progetto vediamo un modello da sostenere, caratterizzato da un nuovo atteggiamento, con gli imprenditori che si fanno carico in prima persona della promozione e della valorizzazione e noi, accanto a loro, a dare sostegno e supporto”.
Sergio Lasagna, presidente del Consorzio della nocciola Piemonte Igp ha ricordato come sia la nocciola che il Moscato vantino “riconoscimenti che vengono dati per il legame naturale e umano con uno specifico territorio”.
Quando si parla di dolcezza, il miele vi rientra a pieno titolo. Massimo Carpinteri, presidente onorario di Aspromiele, ha dichiarato: “Noi siamo i pastori delle api e il lavoro su apicoltori e miele è continuo. Lavoriamo molto anche con le scuole, perché i bambini devono conoscere un mondo che rappresenta la biodiversità, la natura e il cibo.”
Giorgio Bosticco, direttore del Consorzio dell’Asti Docg, ha chiuso gli interventi: “Da tempo – ha dichiarato - sognavo di unirne i territori di Alba e Asti e oggi, posso dire con orgoglio che è nata la «Dolce Valle». Il progetto nasce in seno al Consorzio dell’Asti Docg che rappresenta tre province, 52 Comuni, 10.000 ettari di vigneti: un ente da sempre motivato dal desiderio di fare sistema nel nome del Piemonte. Ecco il perché di questa manifestazione sinergica. Un fare sistema, a cui a breve si aggiungerà anche il Consorzio della pera Madernassa, per dare vita a una nuova operazione strategica per il Piemonte basata sul vitigno Moscato che, nella sua versione dolce e secca, può davvero rappresentare e abbinarsi alle eccellenze di questa terra”.
“La Dolce Valle, ha concluso Sergio Miravalle, direttore creativo della rassegna, “non è una manifestazione “astigiana” che si tiene anche ad Alba o viceversa. Ognuna delle città la sente come propria e la navetta gratuita che collegherà i capoluoghi sottolinea il concetto di coesione e scambio. Il pubblico – pensiamo soprattutto a famiglie con bambini - esplorerà Alba e Asti mappa alla mano, lasciando che le due città si facciano dolcemente scoprire”, seguendo i segna passi dedicati che indicheranno i percorsi cittadini.
IL PROGRAMMA
Dal 23 al 25 marzo Alba e Asti vivranno una tre giorni interamente dedicata alla Dolcezza: un fitto programma di incontri, degustazioni, musica, chiacchiere e animazione L’evento è gratuito per il pubblico che sarà accolto nell’info point di Alba (piazza Garibaldi) e di Asti (piazza San Secondo). Qui riceverà la mappa con i luoghi da esplorare e gli appuntamenti da non perdere nella “Dolce Valle”.
Si inizia il 23 marzo con la serata inaugurale, ad Alba, al Teatro Sociale, di benvenuto nella Dolce Valle. Un brindisi d’apertura con il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, il direttore de La Stampa Maurizio Molinari, i sindaci delle città di Alba e Asti Maurizio Marello e Maurizio Rasero e i rappresentanti del Consorzio dell’Asti Docg, dell’Associazione Produttori Miele Piemonte, del Consorzio Nocciola Piemonte Igp
Si continuerà nelle giornate di sabato e domenica con il cioccolato, il miele, la nocciola Piemonte Igp, l’Asti e il Moscato d’Asti Docg e decine di specialità dolciarie animeranno i luoghi storici delle due città: Cortile del Michelerio, Piazza Roma, Palazzo Ottolenghi, Palazzo Alfieri, la Torre Trojana, il Diavolo Rosso, Palazzo Mazzetti, Piazza San Secondo ad Asti; Piazza Duomo, il Cortile della Maddalena, Piazza Falcone, Sala Beppe Fenoglio e Sala Riolfo, Piazza Michele Ferrero ad Alba.
Palazzi storici, cortili, vie e portici ospiteranno iniziative a tema che coinvolgeranno decine di realtà agricole, artigianali e industriali delle province di Cuneo, Asti, Alessandria e Torino.
Il programma dettagliato è visionabile al sito: www.ladolcevalle.it
In occasione de La Dolce Valle i ristoranti proporranno uno speciale menu con un dolce ispirato all'evento che valorizzerà al meglio le materie prime del territorio. Sono inoltre previste attività di animazione nei locali delle due città, in collaborazione e con il supporto delle associazioni di categoria ACA e Ascom Confcommercio, delle Associazioni ristoratori e albergatori di Alba e Asti, del Consorzio turistico Langhe Monferrato Roero, dell’Ente Turismo Alba, Bra, Langhe Roero e di Asti Turismo.
La rassegna si chiuderà ufficialmente domenica 25 marzo ad Asti (Palazzo Ottolenghi, Sala degli Specchi) con l’incontro “Viviamo tempi amari c’è bisogno di dolcezza” dove è attesa la partecipazione di: Antonella Parigi (assessore al Turismo della Regione Piemonte), la ristoratrice Mariuccia Ferrero del San Marco di Canelli, Davide Sordella, sindaco di Fossano, l’attore Andrea Bosca, l'imprenditore Giuseppe Pero (AD zuccherificio Pinin Pero), il dietologo Giorgio Calabrese.
SOCIAL
Piazze, ristoranti, aziende
Seguendo le pagine social ufficiali dell’evento si potrà restare aggiornati, interagire con La Dolce Valle e partecipare al challenge #IsweetU, dal 15 marzo all’8 aprile 2018, condividendo i momenti più dolci: memorie, testimonianze, volti, sguardi, momenti che raccontino la dolcezza in tutte le sue possibili forme e sfumature.
Facebook – http://www.facebook.com/ladolcevalle
Instagram - http://www.instagram.com/ladolcevalle
Sarà altresì possibile scattare i propri selfie più dolci agli Infopoint de La Dolce Valle, sabato 24 e domenica 25 marzo 2018
La Dolce Valle ha ottenuto il patrocinio e il supporto dei Comuni di Alba e di Asti.
La Stampa è media partner dell’evento.
VINO, ISTITUTO GRANDI MARCHI AL PROWEIN
Si presentano insieme, a rappresentare l’Italia del vino di qualità, le aziende associate IGM: si potrà visitarle al padiglione 16, B 81
L’Istituto Italiano del Vino di Qualità – Grandi Marchi per la prima volta sarà presente al Prowein con un proprio spazio espositivo che raccoglierà alcune fra le principali aziende del vino italiane associate.
Presso il Padiglione 16 in posizione B 81 sarà possibile, accanto ad una esposizione istituzionale delle aziende dell’istituto Grandi Marchi, trovare una rappresentanza diretta della produzione vitivinicola di qualità del nostro stivale associata all’Istituto: dalla Puglia di Rivera, passando per la Campania di Mastroberardino, attraversando il centro con l’Umbria di Lungarotti e le Marche di Umani Ronchi e chiudendo a Nord con il Piemonte di Pio Cesare, mentre le isole saranno ben rappresentate da Argiolas (Sardegna), Donnafugata e Tasca d’Almerita (Sicilia)
La partecipazione al Prowein, tra le principali piattaforme d’affari al mondo per il settore, riveste importanza per la vocazione internazionale e orientata al business che ha il salone, ma soprattutto per rafforzare la presenza del vino italiano di qualità che sta vivendo un momento delicato sul mercato tedesco e che, quindi, ha bisogno di essere sostenuto. Per questa ragione da alcuni anni l’Istituto Grandi Marchi presta molta attenzione alla Germania, secondo mercato di sbocco dopo gli Stati Uniti con circa il 20% del fatturato all’export del gruppo, mercato su cui ha organizzato per due volte di seguito, 2015 a Berlino e Amburgo, 2016 a Monaco e Colonia i propri eventi istituzionali nonché numerosi seminari e degustazioni guidate. La fiera costituisce altresì un momento di analisi e di confronto non solo con il trade ma anche con i giornalisti e gli opinion leader di settore.
Il mercato tedesco, che anche per l’export di vino tricolore si pone al secondo posto dopo gli Usa, resta comunque strategico: nei primi nove mesi dello scorso anno le vendite del vino italiano sono cresciute del 2% in valore (710 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2016 e, secondo le previsioni, dovrebbero attestarsi sul +3% nell’intero 2017 (dati diffusi da Prowein).
Appuntamento dunque a Düsseldorf dal 18 al 20 Marzo.
Istituto del Vino Grandi Marchi:
Alois Lageder, Argiolas, Biondi Santi Greppo, Cà del Bosco, Michele Chiarlo, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Ambrogio and Giovanni Folonari, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Pio Cesare, Rivera, Tasca D’Almerita, Tenuta San Guido and Umani Ronchi.
Alessia Panzeca +39 335 6522242, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.