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VINO, INCONTRO UIV-EUROCANDIDATI: PROMOZIONE, SOSTENIBILITÀ E COMPETITIVITÀ CAPISALDI DEL PROSSIMO MANDATO UE
FRESCOBALDI: RICONOSCERE CULTURA DEL VINO PATRIMONIO IDENTITARIO EUROPEO
Preservare e semplificare la misura “Promozione” del Piano nazionale di sostegno all’interno della riforma Pac; rafforzare i fondi di sostegno agganciandoli a competitività e transizione ecologica e non agli espianti incentivati dall’Unione Europea. Sono alcune tra le principali istanze consegnate oggi in un incontro a Milano da Unione italiana vini (Uiv) a 12 candidati alle prossime elezioni dell’Europarlamento.
Secondo Uiv, che rappresenta con i propri associati l’85% dell’export italiano di vino, nel prossimo mandato europeo si dovranno fugare dubbi sulla centralità socioeconomica di un asset che solo in Italia vale l’1,1% del Pil. A partire dallo stop alle mire proibizionistiche come gli health warning in favore di piani specifici volti al consumo moderato e consapevole del vino. “Pensiamo – ha detto il presidente Uiv, Lamberto Frescobaldi – sia giusto affermare il valore di un settore che ha reso molte comunità rurali italiane ed europee un paradigma in grado di preservare culture e paesaggi, e al tempo stesso di creare indotto e ricchezza per milioni di persone. Per questo chiediamo ai candidati italiani di farsi promotori del riconoscimento della cultura del vino quale patrimonio identitario europeo”.
Tra le altre proposte chiave in materia di politiche di settore, per l’occasione riassunte da Uiv in un “manifesto” consegnato agli eurocandidati italiani, un’etichetta digitale unica europea, l’adozione di uno standard unico di sostenibilità, con la definizione comunitaria di “vino sostenibile”, il rafforzamento degli accordi di libero scambio e il “no” a qualsiasi forma protezionistica. Infine, in materia di governance dell’Ue, Uiv è contraria all’eliminazione della Commissione Agri, che invece andrebbe potenziata, mentre auspica rafforzamento dell’Intergruppo vino con la nomina di un chair italiano.
I candidati che hanno partecipato al confronto sono: Pietro Fiocchi (Fratelli d’Italia – ECR; Nord Ovest), Nicola Procaccini (in collegamento, Fratelli d’Italia – ECR; Italia Centrale), Massimiliano Salini (Forza Italia – PPE; Nord Ovest), Herbert Dorfmann (Forza Italia – PPE; Nord Est), Silvia Sardone (Lega – ID; Nord Ovest), Alessandro Panza (Lega – ID; Nord Ovest), Patrizia Toia (Partito Democratico - S&D; Nord Ovest), Daniela Rondinelli (Partito Democratico - S&D; Italia Centrale), Caterina Avanza (Azione – Renew; Nord Ovest), Giovanni Poggiali (Azione – Renew; Nord Est); Irene Tinagli (Partito Democratico – S&D; Nord Ovest). A questi si aggiunge Maria Chiara Gadda di Italia Viva – Renew, vice presidente della Commissione Agricoltura della Camera Deputati (non candidata).
Marta De Carli
DONATELLA CINELLI COLOMBINI VI PRESENTA CANTINE APERTE 2024
ESPERIENZE MEMORABILI AL CASATO PRIME DONNE E ALLA FATTORIA DEL COLLE IN TOSCANA PER CANTINE APERTE 2024 DEDICATE AI GRANDI VINI E AL PANE TOSCANO DOP
Donatella Cinelli Colombini celebra Cantine Aperte il 25 e 26 maggio 2024 offrendo ai wine lover che verranno nelle sue aziende due esperienze diverse e memorabili. Degustazioni itineranti dentro e fuori le cantine intercalate da racconti, assaggi di grandi Brunello e Orcia Doc in abbinamento con cibi di antichissima tradizione. Ecco che il pane toscano DOP fatto con grano della regione, lievito madre e rigorosamente sciocco (senza sale), viene accompagnato a saporitissimi salame di cinta senese (il maiale medioevale), cacio pecorino stagionato, olio extravergine di Moraiolo, “condito” dei contadini, “zuppa di Dante” fatta con gli ingredienti che c’erano nell’anno 1300 quando il sommo poeta passò da questa zona per andare a Roma.
Al Casato Prime Donne di Montalcino l’itinerario dura circa due ore e prevede 5 soste davanti a panorami mozzafiato, opere d’arte e botti di rovere dove gli ospiti assaggeranno, oltre ai cibi della tradizione, anche il futuro Brunello dalla botte, il Rosso di Montalcino e il Brunello anche nella versione Riserva. Storie e aneddoti, selfie e assaggi rendono questa esperienza indimenticabile da raccontare agli amici perché abbina grandissimi vini, premiati a livello internazionale, con i sapori più caratterizzanti e storici della Toscana, davanti ai panorami della Val d’Orcia primo territorio al mondo a venir iscritto nel patrimonio dell’umanità Unesco nel 2004 per l’armonia creata dal lavoro contadino.
Alla Fattoria del Colle la proposta è unica la domenica pomeriggio e ha un connotato più naturalistico con un’esperienza di “foraging” accompagnata da una guida ambientale che farà scoprire i segreti dell’erbario toscano. L’itinerario continua poi nella fattoria cinquecentesca ancora oggi abitata dalla proprietaria Donatella Cinelli Colombini, dove ci sono le sale storiche della villa, la cantina con la bottaia, la vinsantaia e l’orciaia realizzata in due vasche da vino di cemento e contenente una collezioni di ziri vecchi di duecento anni. Un vero tuffo nella natura e nelle tradizioni toscane che termina nella sala immersiva che “insegna ad ascoltare le vigne” e infine con l’assaggio della zuppa di Dante accompagnata dal vino Cenerentola Doc Orcia e il Brunello dello stesso anno 2019. Due ore con assaggi di 3 vini, 3 tipologie di olio EVO e due pietanze antichissime. L’esperienza è pensata per chi vuole imparare in modo divertente storia e piante, passando un pomeriggio domenicale in modo sportivo, fotografando e fotografandosi in uno scenario di natura e tradizioni autentico e di grande bellezza. Ogni appuntamento è riservato a 20 personeProgrammi dettagliati con orari, prezzi e sistemi di prenotazione sono nel sito https://www.cinellicolombini.it/wine-destination/
Ufficio Stampa Donatella Cinelli Colombini
Marzia Morganti Tempestini
CGA BY NIQ SVELA CHE LA BIRRA È LA BEVANDA PREFERITA DAGLI ITALIANI, SCELTA DAL 56% NEL FUORI CASA
Con l’avvicinarsi della stagione estiva CGA by NIQ analizza le preferenze di consumo di bevande degli italiani e svela che la birra è la bevanda alcolica più apprezzata nel Bel Paese, il 56% infatti la predilige nelle scelte di consumo fuori casa e il 26% si dichiara fedele ai marchi di birra più rinomati.
Tipi di birra, modalità di somministrazione e gradazione
Secondo le indagini di CGA by NIQ, la birra made in Italy incontra il favore del 70% degli intervistati, la birra importata raggiunge quota 41% mentre il 37% sceglie la birra artigianale, con il 40% di tutti i volumi di birra proveniente da 10 principali macro brand. Inoltre, analizzando gli andamenti e le quote di mercato per le 4 Aree NielsenIQ, la classifica delle top 5 birre cambia da regione a regione, indice del fatto che in Italia vi sono significative differenze nel modo di consumare la birra.
Tra gli stili di birra, la bionda è scelta dal 66% dei consumatori mentre il 26% degli italiani opta per le rosse. In merito alla modalità di somministrazione, più della metà (56%) dei consumatori di birra preferisce il servizio alla spina, mentre il 42% sceglie le opzioni in bottiglia e solo il 2% quelle in lattina. Inoltre, tra gli italiani, il 42% sceglie una gradazione alcolica media mentre il 23% leggera, solo il 10% preferisce una alta gradazione.
L’attenzione degli italiani ad un consumo consapevole
Le analisi di CGA by NIQ rivelano anche una crescente tendenza alla moderazione, con il 64% dei consumatori di birra italiani che intende disciplinare il proprio consumo di alcol nei prossimi 12 mesi.
La maggior attenzione ad un consumo responsabile da parte degli italiani sottolinea una più alta consapevolezza del benessere psicofisico e comporta una dinamicità nell’offerta. I produttori, infatti, devono innovarsi per adattarsi all'evoluzione delle preferenze dei consumatori e salvaguardare le quote di mercato offrendo proattivamente alternative che incontrano la tendenza alla moderazione, comprese le opzioni senza e a basso contenuto alcolico.
Fonte dati CGA by NIQ: Beer Report, 2023-2024 e Consumer Pulse Report, febbraio 2024.
Milena Ronzoni
SI APRE IL SIPARIO SULLA SESTA EDIZIONE DI GUIDA BIO: UN NUOVO CAPITOLO PER IL VINO BIOLOGICO ITALIANO
Al via la selezione delle migliori etichette da presentare nella pubblicazione 2025. Un viaggio enoico per scoprire le eccellenze green del Bel Paese.
Sono ufficialmente iniziati i lavori per la realizzazione di Guida Bio 2025 Selezione Vini, l’unico format in Italia dedicato esclusivamente ai vini derivanti da agricoltura biologica certificata e/o in conversione.
Curata da Antonio Stanzione e edita da Rubbettino, la Guida si propone come un vero e proprio itinerario alla scoperta delle produzioni vitivinicole d’Italia che sposano la filosofia green. Un viaggio che si snoda dal Nord al Sud del Paese, attraversando territori eterogenei, per raccontare le storie e le sfide di un’agricoltura sostenibile.
Forte del successo dell’edizione 2024 che ha visto recensire oltre 2500 etichette provenienti da circa 550 aziende, la Guida è giunta ormai alla sua sesta pubblicazione e si pone l’obiettivo di coinvolgere un numero ancora maggiore di produttori. “La nostra mission”, afferma il direttore Stanzione, “è divulgare e promuovere il valore del biologico italiano, offrendo il massimo sostegno ai prodotti, frutto di una viticultura sostenibile, concepita nel rispetto della natura e della salute del consumatore”.
Guida Bio 2025 sarà disponibile in forma cartacea, pensata per chi ama sfogliare e collezionare guide, e distribuita su tutto il territorio nazionale da Messaggerie Libri. Per gli amanti del digitale non mancherà la versione online con contenuti aggiornati.
Le degustazioni, svolte rigorosamente alla cieca da un panel di esperti, prevedono una valutazione da 2 a 5 foglie, con la possibilità di ottenere il prestigioso riconoscimento della Foglia d’Oro, riservato alle eccellenze assolute: un lavoro meticoloso per offrire ai lettori informazioni preziose e affidabili. Come da tradizione, verrà inoltre premiato il packaging più accattivante con un’opera d’arte unica del maestro campano Sasà Sorrentino.
In un mondo in cui la sostenibilità è sempre più centrale, il settore del biologico conferma il suo ruolo strategico per il futuro. “Con il 21% del vigneto italiano già destinato alla viticoltura biologica e un mercato nazionale che si avvicina ai 9 miliardi di euro annui”, sottolinea Stanzione, “è fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza verso una visione green e sostenibile del settore vitivinicolo italiano”.
Una sfida difficile, ma avvincente. Un percorso di responsabilità che abbraccia la produzione consapevole, la tutela del patrimonio per le generazioni future e la sostenibilità ambientale. Dunque, mentre sempre più aziende si immergono con entusiasmo in questo universo, mosse da una spinta etica e sociale, Guida Bio si propone come bussola in un panorama in evoluzione.
Per maggiori informazioni, visitare il sito al seguente link https://www.guidabio.it/ o contattare Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Antonio Stanzione, Direttore Guida Bio
Francesca Motta
ROOTS OF EXCELLENCE IS BACK
Dal 27 al 29 luglio 2024 torna al Ciasa Salares di San Cassiano (BZ) l’iconico appuntamento dedicato all’esplorazione
delle autentiche radici del gusto.
Tre giorni che riuniscono in Alta Badia le eccellenze del food&wine contemporaneo per raccontare prodotti, storie e il loro patrimonio
culturale.
Roots of Excellence è tornato! Il dirompente appuntamento che riunisce il meglio del food&wine contemporaneo torna dal 27 al 29 luglio a San Cassiano (BZ) in un'inedita edizione estiva. Organizzato dallo storico Ciasa Salares, hotel icona dell’Alta Badia e della tradizione culinaria locale, Roots of Excellence celebra l’essenza dell’autenticità e della sostenibilità, ricercando la qualità assoluta e senza limiti territoriali.
Giunto alla sua quarta edizione, l’appuntamento nasce da un’idea della famiglia Wieser, che da oltre 60 anni porta avanti al Ciasa Salares una ricerca di materie prime e prodotti di eccellenza, spaziando in tutto il mondo. Per Jan Clemens Wieser, quarta generazione, e la sua compagna Sara, l’obiettivo è portare in tavola ingredienti e prodotti genuini, privi di sofisticazione e lontani dalle logiche industriali, in modo che l’ospite possa godere di un’esperienza perfetta, gustando il meglio di ciò che l’enogastronomia nazionale e internazionale ha da offrire in questo preciso momento.
“Siamo felici di tornare con Roots of Excellence dopo qualche anno di stop”, spiega Jan Clemens, attualmente alla guida dell’hotel Ciasa Salares. “Il panorama enogastronomico è totalmente diverso rispetto al 2019, l’anno dell’ultima edizione: oggi il vero lusso è quello attento e consapevole, l’esperienza da provare è quella che può essere data solo dai piccoli produttori meno conosciuti e blasonati, che lavorano quotidianamente sulla massima qualità possibile. Con Roots vogliamo portare ancora una volta nella nostra splendida Alta Badia un racconto attuale e contemporaneo del mondo del cibo e del vino”.
Roots of Excellence si svilupperà in tre giornate, ognuna con una tematica ben precisa, in cui si alterneranno degustazioni, talk e incontri con gli artigiani del gusto, che porteranno la loro idea di enogastronomia autentica in alcuni dei luoghi più rappresentativi dell’Alta Badia, circondati dal panorama delle Dolomiti.
Fil rouge della prima giornata sarà la cucina in alta quota, con l’appuntamento alle Baite del Ciasa Salares insieme alle eccellenze italiane produttrici di salumi, formaggi e carne, mentre nella seconda dominerà la brace negli spazi attrezzati del Sass Dlacia, alle porte del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies. Come da tradizione l’evento terminerà il lunedì proprio al Ciasa Salares, nella “casa” in cui tutto ha avuto origine e che accoglierà i banchi d’assaggio con chef, produttori e vignaioli.
Per info e biglietti: www.ciasasalares.it/it/experiences
I primi protagonisti confermati di Roots of Excellence
Ristoranti: Ristorante l’Ostì, Gino’s BBQ, Osteria Fratelli Pavesi, Balin, Calmo Ristorante, Ahimè, Cantine Cattaneo, Bar Manuela, Cantina del Tormento, Origini Bacoli, Octavin Arezzo, BÙ Cheese Bergamo, Millenium PUB Cusano Mutri, Osteria Michiletta, Vino Vero Venezia, Cantina del Tormento.
Artigiani: Agricola Foradori, Guffanti Formaggi, Remedio Sanchez, Bio Sing, Macelleria Oberto, Macelleria Sani, Panificio Follador, Pasticceria Olivieri,
Diletta Zenna, Federico Orsi, Lo Speck del Ciasa Salares.
Vino - distribuzioni: Velier Triple A, Les Caves de Pyrene, Gitana Wines, Aviner, Venezian distribuzione, Vini Volanti, Consorzio Co.Vi.Bio, Wine Governo.
Vino - produttori: Cantine Ognostro, Radikon, Tenuta Dornach, Weingut Pranzegg, Microbio Wines, Vinos al Margen, Daniel Ramos, Escoda Sanahuja, Domaine Truchetet, Vignoble de Pauline, Foradori, Cantine Iuli, Arcari Danesi, Justin Maillard.
Acqua ufficiale dell’evento: Acqua Dolomia
Carlotta Flores Faccio